I CONCERTI 2024|2025
XXXVIII
edizione
Lunedì 10 febbraio 2025 | ore 20.30
Teatro Auditorium
Manzoni
(Via de’ Monari 1/2 – Bologna)
AUGUSTIN
HADELICH violino
FRANCESCO PIEMONTESI pianoforte
NICOLAS
DE GRIGNY (1672-1703)
Récit du chant de l’hymne
précédent (1699)
arrangiamento di Francesco
Piemontesi
CLAUDE DEBUSSY (1862-1918)
Sonata
in sol minore L 140 (1916-17)
JEAN-PHILIPPE
RAMEAU (1683-1764)
Pièces de Clavecin en Concert: Secondo
Concerto
FRANCIS POULENC (1899-1963)
Sonata
FP 119
***
GYÖRGY
KURTÁG (1926)
Tre Pezzi op. 14e (1979)
CÉSAR
FRANCK (1822-1890)
Sonata in la maggiore (1886)
Lunedì 10 febbraio 2025 alle 20.30 Musica Insieme accoglierà all’Auditorium Manzoni un duo di grandi Maestri come il violinista Augustin Hadelich (foto in alto di Suxiao Yang) e il pianista Francesco Piemontesi (nella foto in basso di Camille Blake).
«Non vedo l’ora di ritornare in questa meravigliosa città con uno dei miei partner preferiti e in un programma davvero speciale» racconta Francesco Piemontesi in un'intervista al Magazine Musica Insieme. E a proposito del sodalizio con Augustin Hadelich aggiunge: «Ci siamo conosciuti al Festival estivo di San Diego. Dopo solo alcuni minuti di prova ci siamo resi conto che l’intesa era perfetta. Abbiamo quindi deciso di continuare a collaborare il che, a livello pratico, non è per niente evidente: trovare delle settimane libere con due calendari molto fitti di impegni è stata una vera impresa».
Per loro, due secoli di capolavori dal cuore francese: il primo Settecento di de Grigny e Rameau, adattati agli strumenti moderni, e il Novecento dei Tre pezzi di Kurtág si alternano a tre pilastri del repertorio come le Sonate di Debussy, Poulenc e Franck, a dimostrare la vitalità di questa forma originale e affascinante anche al di fuori della tradizione centroeuropea. Con le parole del Maestro Piemontesi: «Siamo partiti dalla Sonata di Franck: un brano a noi molto caro, che rappresenta il piatto forte del nostro programma. Gli altri brani in programma la contrastano per carattere (Poulenc), per ricerca della sonorità (Debussy) e per stili compositivi di epoche diverse, sia nel barocco sia nella musica dei giorni nostri. È emozionante vedere come in relativamente poco tempo la scrittura musicale sia evoluta per arrivare al linguaggio contemporaneo».
In apertura di serata ascolteremo il Récit du chant de l’hymne précédent di Nicolas de Grigny. Scritto originariamente per organo nel 1699 e appartenente alla raccolta del Livre d'orgue, che rappresenta un vertice della realizzazione musicale nella composizione organistica durante il periodo barocco francese, il brano verrà proposto nell' arrangiamento di Francesco Piemontesi.
Seguirà poi la Sonata in sol minore di Claude Debussy. Composta fra il 1916 e il 1917, circa un anno prima della sua morte, la Sonata per violino e pianoforte è l’ultima composizione importante del Maestro francese. Il brano è ricco di espressioni di allegria e di dinamismo: se il primo movimento, Allegro vivo, propone un susseguirsi di variazioni della breve melodia suonata dal violino, il secondo, Intermède. Fantasque et léger, presenta raffinati arabeschi della parte violinistica in perfetto equilibrio con il pianoforte che lo accompagna con effetti ritmici puntali. L’ultimo movimento, Finale. Très animé, scritto dall'autore in due versioni molto diverse, presenta un motivo a tempo di tarantella e si conclude con un impulso vivace e raffinato.
Cuore della serata sarà il Secondo Concerto in sol maggiore RCT 8 - La Boucon, tratto dai Pièces de Clavecin en Concert. Conosciuto anche come Aria Graziosa e pubblicato nel 1741, il brano appartiene all'età matura del compositore. A seguire i due Maestri proporranno la raffinata Sonata FP 119 di Francis Poulenc, con il particolare pensiero "alla memoria del poeta spagnolo Federico García Lorca". La partitura, dedicata alla nipote di Poulenc, Brigitte Manceaux, è stata pubblicata da Max Eschig. L'opera fu eseguita in prima assoluta dalla violinista Ginette Neveu con il compositore al pianoforte il 21 giugno 1943 a Parigi nella Salle Gaveau. La Sonata utilizza prestiti, comprese autocitazioni. In un punto dell'opera si rintraccia infatti uno dei temi dell'oboe della "canzone della lettera" dall'opera Eugene Onegin di Pyotr Ilyich Tchaikovsky e si può rintracciare anche l'influenza tematica di Sergei Rachmaninov. Si continua poi con i Tre Pezzi op.14e di György Kurtág. Nato nel 1926, il compositore ungherese ebbe la possibilità di studiare con Olivier Messiaen e Darius Milhaud, che diventarono suoi mentori e ispiratori. Per finire la Sonata in la maggiore di César Franck, scritta nel 1886. «È sicuramente uno dei miei brani preferiti nel repertorio cameristico. - Spiega Piemontesi - Melodie immortali, atmosfere magiche ed intime, un uso particolarissimo della forma musicale e poi quella magnifica amalgama sonora tra i due strumenti. Nella parte centrale dell’ultimo movimento ho spesso la sensazione di saper volare!».
Il concerto vedrà come Main Sponsors Nexum Stp Spa e Banca Intesa Sanpaolo e sarà introdotto dagli Artisti stessi.
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