venerdì 7 febbraio 2025

Alice Robb - NON PENSARE, CARA - 66thand2nd


Alice Robb
NON PENSARE, CARA
Amare e abbandonare la danza classica

(titolo originale Don't think dear – On loving and leaving ballet. 2024)
traduzione di Flavia Gasperetti
66thand2nd
collana Bookclub/82
febbraio 2025
ISBN 978-8832974058
pp. 300, euro 20


 La danza classica è sinonimo di bellezza ed eleganza. Con i loro corpi eccezionali, la loro grazia e la capacità di sopportare il dolore celandolo dietro una maschera di leggerezza, le ballerine paiono incarnare l’ideale della femminilità. Un ideale che si fonda su perfezionismo, sacrificio e obbedienza. «Non pensare, cara. Fai e basta» intimava George Balanchine, fondatore della prestigiosa School of American Ballet. Alice Robb da bambina fu ammessa proprio alla Sab, e se ne allontanò nell’adolescenza, una volta compreso di non poter raggiungere e mantenere gli elevatissimi standard di quel mondo. Gli allievi delle accademie di danza che riescono a tradurre i propri studi in una carriera professionale sono una manciata, tuttavia molti di loro, soprattutto le donne, vivono quell’esclusione come un fallimento esistenziale.
In questo memoir appassionato e feroce l’autrice narra la propria esperienza, intrecciandola a quella di ballerine celebri come Misty Copeland (prima danzatrice afroamericana dell’American Ballet Theatre) e Alicia Alonso (stella ipovedente del Ballet Nacional de Cuba), ma racconta anche le storie delle sue ex compagne di corso, costrette subdolamente a digiunare o licenziate dopo aver danzato per un’intera stagione su un alluce fratturato. All’indomani dell’esplosione femminista del #MeToo e della rivolta contro il patriarcato, Alice Robb si interroga sul significato della danza classica nella società contemporanea, confrontandosi con la natura duplice di questa forma d’arte, e di vita, capace di sviluppare in chi la pratica comportamenti ossessivi e autolesionisti ma anche di regalare un modo di abitare pienamente il proprio corpo per farne una bussola e un baluardo contro le pressioni del mondo esterno.

«Se era previsto che soffrissi allora non volevo sottrarmi. Volevo le cipolle, le vesciche,  le unghie sanguinanti, e invidiavo le ragazze che si coprivano subito di lividi.  Se i miei piedi apparivano intatti, mi sentivo un bluff».

Alice Robb è una giornalista scientifica americana; ha scritto per The Atlantic, il New York, Elle, Vanity Fair, The Washington Post,n The New Republic e altre testate di prestigio. Il suo primo libro, La nuova scienza dei sogni (Riz­zoli, 2018), è un bestseller internazionale, tradotto in diciassette lingue. È laureata in Archeologia e Antropologia a Oxford.

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