I
CONCERTI AL TEATRO ARGENTINA
Undici concerti al Teatro Argentina, il giovedì alle ore 21, scandiscono la programmazione della musica da camera e i concerti di artisti internazionali ospiti nello storico teatro capitolino. Fra nuove commissioni, il repertorio classico, la musica del XX secolo, il barocco, con quartetti, trii, ensemble e solisti di caratura internazionale, molti al loro debutto per l’istituzione romana, la stagione presenta un variegato ventaglio di ascolto che spazia nella storia della musica occidentale degli ultimi cinque secoli.
La stagione si apre giovedì 9 novembre con Façade di William Walton per voce recitante ed ensemble, che alla sua prima rappresentazione, a Londra 100 anni fa, scosse gli animi di un pubblico, che provocato dall’originalità e anticonvenzionalità dell’opera, gridò allo scandalo. Per celebrarne il centenario, in collaborazione con la Fondazione William Walton, la Filarmonica si affida all’ironia e irriverenza di Claudio “Greg” Gregori e Carlotta Proietti, mentre Pasquale Corrado dirige il Syntax Ensemble (nella foto). A Walton si affianca la prima assoluta, commissione dell’Accademia Filarmonica Romana, di Rilùcere di Pasquale Punzo nuovo lavoro del compositore partenopeo che prende spunto da alcuni elementi di Façade.
Eccellenza della musica da camera italiana e fra le formazioni più longeve del nostro paese, il Trio di Parma (nella foto) torna all’Argentina il 16 novembre con un programma dedicato ai Trii per pianoforte di Schubert e Čajkovskij.
Undici concerti al Teatro Argentina, il giovedì alle ore 21, scandiscono la programmazione della musica da camera e i concerti di artisti internazionali ospiti nello storico teatro capitolino. Fra nuove commissioni, il repertorio classico, la musica del XX secolo, il barocco, con quartetti, trii, ensemble e solisti di caratura internazionale, molti al loro debutto per l’istituzione romana, la stagione presenta un variegato ventaglio di ascolto che spazia nella storia della musica occidentale degli ultimi cinque secoli.
La stagione si apre giovedì 9 novembre con Façade di William Walton per voce recitante ed ensemble, che alla sua prima rappresentazione, a Londra 100 anni fa, scosse gli animi di un pubblico, che provocato dall’originalità e anticonvenzionalità dell’opera, gridò allo scandalo. Per celebrarne il centenario, in collaborazione con la Fondazione William Walton, la Filarmonica si affida all’ironia e irriverenza di Claudio “Greg” Gregori e Carlotta Proietti, mentre Pasquale Corrado dirige il Syntax Ensemble (nella foto). A Walton si affianca la prima assoluta, commissione dell’Accademia Filarmonica Romana, di Rilùcere di Pasquale Punzo nuovo lavoro del compositore partenopeo che prende spunto da alcuni elementi di Façade.
Eccellenza della musica da camera italiana e fra le formazioni più longeve del nostro paese, il Trio di Parma (nella foto) torna all’Argentina il 16 novembre con un programma dedicato ai Trii per pianoforte di Schubert e Čajkovskij.
Serata
tutta al femminile il 30 novembre con Io, Anna Dostoevskaja,
progetto dell’attrice e regista Maddalena Maggi con la
pianista Mariangela Vacatello dedicata ad Anna Grigor’evna,
giovane stenografa che diventerà la seconda e ultima moglie di
Dostoevskij. Dalle sue memorie, inusuali e preziose, contenute nel
libro Dostoevskij, mio marito, la Maggi ricava un
testo teatrale che si intreccia all’ascolto musicale di un altro
grande personaggio della cultura russa, qual è stato Sergej
Rachmaninoff.
Appartengono entrambi alla generazione degli anni Ottanta Francesca Dego e Alessandro Taverna. Violinista nata a Lecco nel 1989 Francesca, pianista veneziano classe 1983 Alessandro, sono fra i migliori nuovi talenti italiani affermatisi a livello internazionale. Li ritroviamo insieme sul palco dell’Argentina il 14 dicembre per un programma che spazia fra Strauss, Schoenberg e Brahms.
Come per le ultime due stagioni, anche il 2024 si apre all’insegna dei Quartetti per archi di Dmitrij Šostakovič, per il progetto che vede il Quartetto Prometeo (nella foto) eseguire l’integrale dei Quartetti per archi del compositore russo. Dopo i primi dieci quartetti, il 18 gennaio e il 9 maggio prossimi si completa il ciclo con gli ultimi cinque lavori, dal n. 11 op. 122 al n. 15 op. 144. Un viaggio affascinante nel cuore del Novecento, in cui l’esperienza personale di Šostakovič si intreccia a una scrittura compositiva tesa verso i nuovi linguaggi del XX secolo.
Appartengono entrambi alla generazione degli anni Ottanta Francesca Dego e Alessandro Taverna. Violinista nata a Lecco nel 1989 Francesca, pianista veneziano classe 1983 Alessandro, sono fra i migliori nuovi talenti italiani affermatisi a livello internazionale. Li ritroviamo insieme sul palco dell’Argentina il 14 dicembre per un programma che spazia fra Strauss, Schoenberg e Brahms.
Come per le ultime due stagioni, anche il 2024 si apre all’insegna dei Quartetti per archi di Dmitrij Šostakovič, per il progetto che vede il Quartetto Prometeo (nella foto) eseguire l’integrale dei Quartetti per archi del compositore russo. Dopo i primi dieci quartetti, il 18 gennaio e il 9 maggio prossimi si completa il ciclo con gli ultimi cinque lavori, dal n. 11 op. 122 al n. 15 op. 144. Un viaggio affascinante nel cuore del Novecento, in cui l’esperienza personale di Šostakovič si intreccia a una scrittura compositiva tesa verso i nuovi linguaggi del XX secolo.
Instancabile
artista, scrittore, Steven Isserlis è soprattutto uno dei
violoncellisti più celebri di oggi, acclamato da pubblico e critica.
Fa il suo debutto alla Filarmonica il 7 marzo insieme alla
pianista Connie Shih, in un programma che si apre con l’omaggio
a Ferruccio Busoni a cento anni della morte con il raro ascolto
di “Kultaselle” dieci brevi variazioni su un canto popolare
finnico e prosegue con due Sonate per violoncello e pianoforte
di Fauré e Rachmaninoff.
Altro omaggio a Ferruccio Busoni sarà con il duo, tutto italiano, ancora violino e pianoforte ma di generazione più grande, formato dal violinista Massimo Quarta (nella foto) e dal pianista Alessandro Marangoni (14 marzo), in comune la passione per la musica da camera e una consolidata carriera internazionale. Il ricordo di Busoni sarà con la sua Seconda Sonata per violino e pianoforte op. 36, e prosegue con due brani di Čajkovskij e la virtuosistica Carmen Fantasie di Franz Waxman.
Altro omaggio a Ferruccio Busoni sarà con il duo, tutto italiano, ancora violino e pianoforte ma di generazione più grande, formato dal violinista Massimo Quarta (nella foto) e dal pianista Alessandro Marangoni (14 marzo), in comune la passione per la musica da camera e una consolidata carriera internazionale. Il ricordo di Busoni sarà con la sua Seconda Sonata per violino e pianoforte op. 36, e prosegue con due brani di Čajkovskij e la virtuosistica Carmen Fantasie di Franz Waxman.
Insignito
da poche settimane del Premio Abbiati come miglior solista, la
Filarmonica è lieta di accogliere nella sua stagione Alexander
Gadjiev (11 aprile) pianista che si sta velocemente affermando
nel panorama internazionale. Premio Venezia e BBC New Generation
Artist, il suo nome sale alla ribalda nel 2021 con il secondo premio
e del premio speciale Krystian Zimerman “per la miglior esecuzione
di una Sonata” al XVIII Concorso Chopin di Varsavia e il Primo
Premio al Concorso Internazionale di Sydney. Il debutto alla
Filarmonica è all’insegna di Franck, Chopin (autore
particolarmente amato da Gadjiev) e Musorgskij.
A debuttare alla Filarmonica è anche uno dei migliori musicisti ungheresi di oggi, László Fenyö (25 aprile) che insieme alla pianista russa Julia Okruashvili (nella foto), si presenta con il suo prezioso violoncello del 1695 realizzato dal liutaio Matteo Goffriller e offre al pubblico un programma dedicato ai grandi compositori ungheresi, da Bartók a Liszt, da Kodály fino a Ernő Dohnányi, fra ritmi, melodie, e canti popolari dell’est.
A debuttare alla Filarmonica è anche uno dei migliori musicisti ungheresi di oggi, László Fenyö (25 aprile) che insieme alla pianista russa Julia Okruashvili (nella foto), si presenta con il suo prezioso violoncello del 1695 realizzato dal liutaio Matteo Goffriller e offre al pubblico un programma dedicato ai grandi compositori ungheresi, da Bartók a Liszt, da Kodály fino a Ernő Dohnányi, fra ritmi, melodie, e canti popolari dell’est.
Internazionalmente
apprezzato quale complesso di riferimento per l’esecuzione del
repertorio antico su strumenti storici, I Barocchisti guidati
da oltre vent’anni da Diego Fasolis, chiudono la stagione
all’Argentina con un programma barocco per eccellenza (Händel,
Bach, Vivaldi ma anche i più rari Veracini e Lanzetti) fra rigore
stilistico e virtuosismo.
LA DANZA E GLI SPETTACOLI AL TEATRO OLIMPICO
La danza, con alcuni dei titoli del repertorio più classici rivisitati in chiave moderna, ma anche il musical, con il ritorno di Rocky Horror Show che nel 2023 festeggia il suo primo mezzo secolo di vita, l’atteso ritorno dopo anni degli amatissimi Momix e Semo o nun semo di Nicola Piovani segnano gli appuntamenti della Filarmonica Romana in collaborazione con il Teatro Olimpico.
Fra i più stimati coreografi contemporanei italiani, Fabrizio Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di Čajkovskij, e dà vita a Il Lago dei Cigni, ovvero Il Canto un percorso struggente di illusioni e memoria, per la nuova produzione del Balletto di Roma con Carola Puddu (nella foto), beniamina del pubblico giovanissimo, nel ruolo del Cigno Nero. In scena dal 17 al 22 ottobre, lo spettacolo consolida la collaborazione fra Filarmonica e Balletto di Roma, cui l’istituzione affida per il secondo anno consecutivo l’apertura della stagione della danza.
LA DANZA E GLI SPETTACOLI AL TEATRO OLIMPICO
La danza, con alcuni dei titoli del repertorio più classici rivisitati in chiave moderna, ma anche il musical, con il ritorno di Rocky Horror Show che nel 2023 festeggia il suo primo mezzo secolo di vita, l’atteso ritorno dopo anni degli amatissimi Momix e Semo o nun semo di Nicola Piovani segnano gli appuntamenti della Filarmonica Romana in collaborazione con il Teatro Olimpico.
Fra i più stimati coreografi contemporanei italiani, Fabrizio Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di Čajkovskij, e dà vita a Il Lago dei Cigni, ovvero Il Canto un percorso struggente di illusioni e memoria, per la nuova produzione del Balletto di Roma con Carola Puddu (nella foto), beniamina del pubblico giovanissimo, nel ruolo del Cigno Nero. In scena dal 17 al 22 ottobre, lo spettacolo consolida la collaborazione fra Filarmonica e Balletto di Roma, cui l’istituzione affida per il secondo anno consecutivo l’apertura della stagione della danza.
Attesissimo
il ritorno nella capitale dal 7 al 19 novembre dei leggendari Momix, legati da un sodalizio artistico con la
Filarmonica che prosegue da quasi quarant’anni. Back to
Momix è uno spettacolo nato dal desiderio di tornare a calcare
le scene dopo anni difficili che hanno allontanato la compagnia dal
suo pubblico, con il desiderio di leggerezza e spensieratezza, e uno
sguardo sempre teso al futuro. Affrontando le sfide della gravità,
le acrobazie dei suoi incredibili ballerini, il trasformismo dei suoi
personaggi, Moses Pendleton (nella foto), carismatico direttore artistico e
fondatore della compagnia, porta in scena i più significativi
estratti dei grandi classici che hanno segnato la storia dei Momix,
restituiti con nuova e viva intensità.
Compie
50 anni il leggendario rock’n’roll musical di Richard
O’Brien, che dopo il travolgente successo della scorsa stagione,
torna all’Olimpico dal 21 al 26 novembre per festeggiare il suo
primo mezzo secolo di vita. Fra gli spettacoli più amati e
applauditi di sempre, musical fra i più audaci degli ultimi
cinquant’anni, Rocky Horror Show ha sedotto con la sua
trasgressività intere generazioni di spettatori, conquistando anche
i benpensanti più integerrimi e trasformandoli in devoti fan con
corsetto e calze a rete. Christopher Luscombe firma la
regia della fortunata produzione applaudita già in tutto il mondo,
che accoglie nel suo cast anche Claudio “Greg” Gregori nel
ruolo del Narratore.
Non è Natale senza Lo Schiaccianoci, e il Balletto di Roma sale di nuovo sul palco dell’Olimpico dal 7 al 10 dicembre con una versione fresca e moderna del celeberrimo balletto. Sulla musica di Čajkovskij, la versione di Massimiliano Volpini (nella foto) dell’originale classico natalizio invita il pubblico a osservare la fiaba da un nuovo punto di vista, utilizzando il contrasto tra realtà e immaginario della storia di Dumas per rivelare le implicazioni e le conseguenze della multiforme società odierna. Carola Puddu veste i panni della Fata Confetto.
Non è Natale senza Lo Schiaccianoci, e il Balletto di Roma sale di nuovo sul palco dell’Olimpico dal 7 al 10 dicembre con una versione fresca e moderna del celeberrimo balletto. Sulla musica di Čajkovskij, la versione di Massimiliano Volpini (nella foto) dell’originale classico natalizio invita il pubblico a osservare la fiaba da un nuovo punto di vista, utilizzando il contrasto tra realtà e immaginario della storia di Dumas per rivelare le implicazioni e le conseguenze della multiforme società odierna. Carola Puddu veste i panni della Fata Confetto.
L’anno
nuovo si apre il 18 gennaio (in scena fino al 21)
con Cenerentola di Roma City Ballet Company formazione
nata di recente, e che ad oggi si è conquistata già un posto di
rilievo nel panorama nazionale. Il regista e coreografo Luciano
Cannito, avvalendosi dei costumi di Giusi Giustino e delle
scene di Michele Della Cioppa, arricchisce la storia di un
pizzico di follia, comicità e divertimento senza tralasciare la
spettacolarità.
Una serata di canzoni romane con Nicola Piovani, ideatore dello spettacolo, per l’occasione anche pianista e direttore, per Semo o nun semo (dal 12 al 17 marzo) che vede il premio Oscar affiancato dai cantanti Donatella Pandimiglio, Pino Ingrosso, Carlotta Proietti, l’attore Massimo Wertmüller e i musicisti dell’Ensemble Aracoeli. Una sorta di drammaturgia a base di canzoni romane, come un canzoniere della Vecchia Roma – quella di Ettore Petrolini, Romolo Balzani, Aldo Fabrizi – dove si ritrovano anche citazioni di Petrolini e Trovajoli, e tanti stornelli.
INCONTRI, PROGETTI, CONCERTI IN SALA CASELLA
La Sala Casella si conferma spazio ideale per progetti, incontri, in un rapporto più ravvicinato fra pubblico e interpreti.
Dal 14 settembre, e per le successive tre settimane, si terrà la terza edizione di Dialoghi. Roma-Ischia, progetto nato da una collaborazione fra Filarmonica e Fondazione William Walton di Ischia. Protagonisti giovani interpreti, provenienti dai Corsi di specializzazione delle principali Accademie e Scuole di Musica, impegnati in un triplice appuntamento – il giovedì alla Filarmonica, il sabato e la domenica successivi a Ischia, presso la Sala Recite nei Giardini La Mortella. Confrontandosi con il repertorio classico dei grandi compositori del passato, spaziando fra Otto e Novecento, si ascolteranno due recital per pianoforte solo di Francesco Maria Novelli e Lavinia Bertulli (nella foto), il duo violino-pianoforte Gaia Trionfera e Giulia Loperfido e l’Aeonium Piano Trio.
Una serata di canzoni romane con Nicola Piovani, ideatore dello spettacolo, per l’occasione anche pianista e direttore, per Semo o nun semo (dal 12 al 17 marzo) che vede il premio Oscar affiancato dai cantanti Donatella Pandimiglio, Pino Ingrosso, Carlotta Proietti, l’attore Massimo Wertmüller e i musicisti dell’Ensemble Aracoeli. Una sorta di drammaturgia a base di canzoni romane, come un canzoniere della Vecchia Roma – quella di Ettore Petrolini, Romolo Balzani, Aldo Fabrizi – dove si ritrovano anche citazioni di Petrolini e Trovajoli, e tanti stornelli.
INCONTRI, PROGETTI, CONCERTI IN SALA CASELLA
La Sala Casella si conferma spazio ideale per progetti, incontri, in un rapporto più ravvicinato fra pubblico e interpreti.
Dal 14 settembre, e per le successive tre settimane, si terrà la terza edizione di Dialoghi. Roma-Ischia, progetto nato da una collaborazione fra Filarmonica e Fondazione William Walton di Ischia. Protagonisti giovani interpreti, provenienti dai Corsi di specializzazione delle principali Accademie e Scuole di Musica, impegnati in un triplice appuntamento – il giovedì alla Filarmonica, il sabato e la domenica successivi a Ischia, presso la Sala Recite nei Giardini La Mortella. Confrontandosi con il repertorio classico dei grandi compositori del passato, spaziando fra Otto e Novecento, si ascolteranno due recital per pianoforte solo di Francesco Maria Novelli e Lavinia Bertulli (nella foto), il duo violino-pianoforte Gaia Trionfera e Giulia Loperfido e l’Aeonium Piano Trio.
Nuovi
ascolti è un progetto che nasce da una nuova collaborazione fra
Accademia Filarmonica Romana e Promu Label, etichetta
discografica che promuove prodotti artistici
trasversali, abbracciando diversi ambiti (classica, jazz,
contemporanea, progetti crossover), discipline e nuove
tecnologie. La Sala Casella accoglie alcuni dei suoi artisti, con
l’ascolto di brani tratti dalle recenti incisioni, con la
partecipazione di Andrea Penna, che introduce il
pubblico all’ascolto, dialogando con gli interpreti. Il 13
ottobre toccherà al violoncellista Simone De Sena (nella foto) che
presenta l’album Cronache del dono della meditazione, mentre
il 24 novembre in occasione del centenario della prima
rappresentazione di Façade di William Walton con cui la
Filarmonica apre la stagione, verrà omaggiata la figura del
compositore inglese con la presentazione del nuovo CD dell’Ensemble
Kinari, dedicato alla musica di Walton e Françaix.
Si
rinnova la collaborazione con Rai Radio3 per due progetti.
Il primo è il ciclo di quattro Lezioni di musica dal
vivo (la domenica pomeriggio dal 15 ottobre), registrate e
successivamente mandate in onda. Condotte da Giovanni Bietti,
storica voce della fortunata trasmissione radiofonica Lezioni di
musica, gli incontri di questa stagione saranno dedicati al quartetto
d’archi, e più precisamente al rapporto tra la classica
letteratura quartettistica Viennese di fine Settecento-inizio
Ottocento e la musica dei grandi compositori che affrontano questo
fondamentale genere cameristico all’inizio del Novecento. A
interpretare i brani, e a dialogare con Bietti, ci saranno alcune
delle migliori formazioni italiane: i quartetti Leonardo,
Guadagnini, Indaco e Noûs.
Il secondo progetto con Rai Radio3 sarà la terza edizione del Violoncello svelato, quattro appuntamenti (il venerdì alle ore 20 dal 16 febbraio) dedicati al repertorio meno noto e di più raro ascolto per violoncello e pianoforte, in cui si “sveleranno” brani rimasti nascosti, segreti, magari solo dimenticati per molto tempo, accanto ai quali saranno accostati pezzi del repertorio tradizionale. Con la conduzione di Andrea Penna, i concerti saranno affidati a quattro giovani violoncellisti di grande talento e di brillante personalità – Stefano Bruno (nella foto), Chiara Kaufman, Ludovica Rana e Niccolo Citrani – accompagnati da altrettanti validi pianisti – Giulia Loperfido, Valentina Kaufman, Maddalena Giacopuzzi e Simone Rugani.
Il secondo progetto con Rai Radio3 sarà la terza edizione del Violoncello svelato, quattro appuntamenti (il venerdì alle ore 20 dal 16 febbraio) dedicati al repertorio meno noto e di più raro ascolto per violoncello e pianoforte, in cui si “sveleranno” brani rimasti nascosti, segreti, magari solo dimenticati per molto tempo, accanto ai quali saranno accostati pezzi del repertorio tradizionale. Con la conduzione di Andrea Penna, i concerti saranno affidati a quattro giovani violoncellisti di grande talento e di brillante personalità – Stefano Bruno (nella foto), Chiara Kaufman, Ludovica Rana e Niccolo Citrani – accompagnati da altrettanti validi pianisti – Giulia Loperfido, Valentina Kaufman, Maddalena Giacopuzzi e Simone Rugani.
In
collaborazione con l’Associazione Fabrica proseguono gli incontri
di Fabrica, Musica e Letteratura, in questa stagione dedicati al
tema “MATERiae. Per lo spazio nel tempo”. Tre serate di suoni e
parole, letteratura antica e moderna e melodie che tessono un fil
rouge tra Medioevo e gli Anni Cinquanta, tra la terra e il mare, tra
la forma e la materia (2 dicembre, 27 gennaio, 2 marzo).
Nuovo il progetto BIS! Ascoltiamo due volte quattro incontri la domenica pomeriggio dal 14 aprile con l’intento di offrire al pubblico un ascolto più consapevole. A eseguire i brani ci sarà il direttore artistico della Filarmonica Romana Enrico Dindo, che è anche noto violoncellista, insieme alla pianista Monica Cattarossi (nella foto). Il pubblico avrà occasione di ascoltare due volte uno stesso brano del repertorio più noto per violoncello e pianoforte intervallato da un momento di dialogo con i musicisti e un’interazione con gli ascoltatori, moderato dal musicologo Valerio Sebastiani. Sarà così l’occasione per mettere in rilievo aspetti musicali, strutturali e interpretativi e altre curiosità e confrontare il primo ascolto con il più consapevole secondo.
Nuovo il progetto BIS! Ascoltiamo due volte quattro incontri la domenica pomeriggio dal 14 aprile con l’intento di offrire al pubblico un ascolto più consapevole. A eseguire i brani ci sarà il direttore artistico della Filarmonica Romana Enrico Dindo, che è anche noto violoncellista, insieme alla pianista Monica Cattarossi (nella foto). Il pubblico avrà occasione di ascoltare due volte uno stesso brano del repertorio più noto per violoncello e pianoforte intervallato da un momento di dialogo con i musicisti e un’interazione con gli ascoltatori, moderato dal musicologo Valerio Sebastiani. Sarà così l’occasione per mettere in rilievo aspetti musicali, strutturali e interpretativi e altre curiosità e confrontare il primo ascolto con il più consapevole secondo.
Arriva
alla VIII edizione Assoli, la rassegna dedicata alla nuova
musica per strumento solo, interpreti giovani talenti in dialogo con
altrettanti giovani ed emergenti compositori. Sei concerti dal 24
maggio (due a giornata) in cui verrà approfondita la scrittura
contemporanea per singolo strumento, mettendo a confronto prime
esecuzioni assolute o italiane con brani del tardo Ottocento e
Novecento entrati stabilmente in repertorio. Gli “assoli” di
questa edizione sono di violino (Giacomo Del Papa), violoncello
(Silvia Gira), flauto (Emanuele Orsini), il pianoforte (Margherita
Coraggio) la viola (Camila Sánchez) e per la prima volta l’arpa
(Giulia Bigioni).
La programmazione della Sala Casella si completa con i tre concerti dei giovani interpreti premiati dalla Società Umanitaria.
LA FORMAZIONE
Al pubblico più giovane la Filarmonica riserva anche quest’anno una serie di iniziative mirate a un apprendimento della musica più consapevole e allo stesso tempo divertente. A partire dai più piccoli dai 0 ai 3 anni con i concerti di Allegro capriccioso e la voce di Nora Iosia e un ensemble strumentale che eseguirà un repertorio vario per i giovanissimi ascoltatori: musica classica, contemporanea, jazz, celtica, barocca, popolare, etnica, rock e pop, e gli incontri Bimbi in musica, sempre per bimbi da 0 a 3 anni accompagnati dai genitori, che offrono la possibilità di comprendere e acquisire con naturalezza il linguaggio musicale.
Si apre una nuova collaborazione con l’Università degli Studi La Sapienza di Roma e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, per il workshop Improvvisazione Collettiva e Composizione Istantanea: 1960-2023 che si terrà in Sala Casella dal 27 al 29 ottobre con sessioni di docenti, compositori e musicisti dedicate alla pratica strumentale, alla composizione in tempo reale e al deep listening, e ai più recenti temi della ricerca musicologica.
Si rinnova la collaborazione con AsLiCo per il progetto Opera Domani dedicato ai ragazzi dai 6 ai 15 anni con percorsi mirati, delineati durante l’arco scolastico, che sfociano nello spettacolo partecipativo a conclusione del progetto. In questa stagione sarà Turandot. Enigma al museo dalla celebre opera pucciniana (Teatro Olimpico, 20, 21 maggio), per la regia di Andrea Bernard; Sieva Borzak dirige l’Orchestra 1813, voci soliste i cantanti vincitori e finalisti delle ultime edizioni del Concorso AsLiCo.
La Sala Casella accoglierà del Premio Valentino Bucchi le fasi finali della 42ª edizione del Concorso internazionale di composizione Premio Valentino Bucchi (25 novembre), manifestazione fin da suo nascere mirata alla valorizzazione del talento giovanile e della creatività individuale e dedicata quest’anno alla composizione per strumento solo in un rapporto ideale con un’opera significativa del Novecento musicale italiano, e del Concorso internazionale di interpretazione della musica contemporanea (9 marzo).
Infine le attività nelle scuole, con i concerti di alcuni giovani musicisti impegnati a far conoscere da vicino, in un rapporto più diretto con i ragazzi, la musica e gli strumenti, e le introduzioni all’ascolto per preparare gli studenti a una partecipazione più consapevole dei concerti in programma al Teatro Argentina.
LE COLLABORAZIONI
Si terrà nelle quattro domeniche di novembre presso il Conservatorio di Musica Santa Cecilia (ingresso libero), la seconda parte dell’ottava edizione del Festival Un Organo per Roma ideato da Giorgio Carnini e promosso dall’Associazione Camerata Italica per richiamare l’attenzione sulla necessità della realizzazione un organo da concerto nell’Auditorium Parco della Musica. Un’occasione anche per mettere in evidenza le diverse sfaccettature, anche le più insolite, dello strumento organo, nonché indicare sentieri poco praticati nel dialogo con altri strumenti. Due i concerti dedicati a Bach ‘principio ‘generatore’ di nuova musica, un omaggio a Beethoven (in cui sarà coinvolta l’attrice Giuliana Lojodice su un testo di Sandro Cappelletto), e l’incontro fra l’organo e il cinema con la proiezione del cortometraggio del 1917 Charlot avventuriero di Chaplin che verrà commentato dal vivo dall’organo.
La programmazione della Sala Casella si completa con i tre concerti dei giovani interpreti premiati dalla Società Umanitaria.
LA FORMAZIONE
Al pubblico più giovane la Filarmonica riserva anche quest’anno una serie di iniziative mirate a un apprendimento della musica più consapevole e allo stesso tempo divertente. A partire dai più piccoli dai 0 ai 3 anni con i concerti di Allegro capriccioso e la voce di Nora Iosia e un ensemble strumentale che eseguirà un repertorio vario per i giovanissimi ascoltatori: musica classica, contemporanea, jazz, celtica, barocca, popolare, etnica, rock e pop, e gli incontri Bimbi in musica, sempre per bimbi da 0 a 3 anni accompagnati dai genitori, che offrono la possibilità di comprendere e acquisire con naturalezza il linguaggio musicale.
Si apre una nuova collaborazione con l’Università degli Studi La Sapienza di Roma e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, per il workshop Improvvisazione Collettiva e Composizione Istantanea: 1960-2023 che si terrà in Sala Casella dal 27 al 29 ottobre con sessioni di docenti, compositori e musicisti dedicate alla pratica strumentale, alla composizione in tempo reale e al deep listening, e ai più recenti temi della ricerca musicologica.
Si rinnova la collaborazione con AsLiCo per il progetto Opera Domani dedicato ai ragazzi dai 6 ai 15 anni con percorsi mirati, delineati durante l’arco scolastico, che sfociano nello spettacolo partecipativo a conclusione del progetto. In questa stagione sarà Turandot. Enigma al museo dalla celebre opera pucciniana (Teatro Olimpico, 20, 21 maggio), per la regia di Andrea Bernard; Sieva Borzak dirige l’Orchestra 1813, voci soliste i cantanti vincitori e finalisti delle ultime edizioni del Concorso AsLiCo.
La Sala Casella accoglierà del Premio Valentino Bucchi le fasi finali della 42ª edizione del Concorso internazionale di composizione Premio Valentino Bucchi (25 novembre), manifestazione fin da suo nascere mirata alla valorizzazione del talento giovanile e della creatività individuale e dedicata quest’anno alla composizione per strumento solo in un rapporto ideale con un’opera significativa del Novecento musicale italiano, e del Concorso internazionale di interpretazione della musica contemporanea (9 marzo).
Infine le attività nelle scuole, con i concerti di alcuni giovani musicisti impegnati a far conoscere da vicino, in un rapporto più diretto con i ragazzi, la musica e gli strumenti, e le introduzioni all’ascolto per preparare gli studenti a una partecipazione più consapevole dei concerti in programma al Teatro Argentina.
LE COLLABORAZIONI
Si terrà nelle quattro domeniche di novembre presso il Conservatorio di Musica Santa Cecilia (ingresso libero), la seconda parte dell’ottava edizione del Festival Un Organo per Roma ideato da Giorgio Carnini e promosso dall’Associazione Camerata Italica per richiamare l’attenzione sulla necessità della realizzazione un organo da concerto nell’Auditorium Parco della Musica. Un’occasione anche per mettere in evidenza le diverse sfaccettature, anche le più insolite, dello strumento organo, nonché indicare sentieri poco praticati nel dialogo con altri strumenti. Due i concerti dedicati a Bach ‘principio ‘generatore’ di nuova musica, un omaggio a Beethoven (in cui sarà coinvolta l’attrice Giuliana Lojodice su un testo di Sandro Cappelletto), e l’incontro fra l’organo e il cinema con la proiezione del cortometraggio del 1917 Charlot avventuriero di Chaplin che verrà commentato dal vivo dall’organo.
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