venerdì 2 giugno 2023

La produzione di Tosca del Macerata Opera Festival 2022 in onda su SKY Classica HD. Lo spettacolo con la regia di Valentina Carrasco e la direzione di Donato Renzetti sul canale satellitare da oggi venerdi 2 giugno (ore 21.30)

 
A distanza di quasi un anno, oggi venerdi 2 giugno alle ore 21.30 debutta in esclusiva sul canale Sky Classica HD (136) la produzione video dell’opera Tosca di Giacomo Puccini che nell’estate 2022 ha inaugurato la 58a edizione del Macerata Opera Festival. Il video sarà in replica nei prossimi giorni in orari differenti. Il video è stata o realizzato con il sostegno di Regione Marche in collaborazione con UNITEL e METIS Film.
 
Il nuovo allestimento 2022 della celebre vicenda tratta da un dramma di Sardou era firmato da la regista Valentina Carrasco con le scene di Samal Blak, i costumi di Silvia Aymonino, le luci di Peter van Praet; l’ambientazione è in un set cinematografico degli anni Cinquanta in cui si gira un film immaginato in epoca napoleonica. Uno spettacolo nello spettacolo: proiettori, ciak e camere da presa animavano la scena e proiettavano sul grande muro dello Sferisterio immagini ravvicinate dei cantanti.
 
Protagonisti vocali Carmen Giannattasio (Floria Tosca), Antonio Poli (Mario Cavaradossi), Claudio Sgura (il barone Scarpia), Alessandro Abis (Cesare Angelotti), Armando Gabba (Un sagrestano), Saverio Fiore (Spoletta). Sul podio della FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana il direttore musicale del festival Donato Renzetti. Il Coro è il Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” guidato da Martino Faggiani con i Pueri Cantores “D. Zamberletti” diretti da Gianluca Paolucci.
 
«In questa Tosca – raccontava nel 2022 Valentina Carrasco – la finzione (il film) è a colori, nelle cromie vibranti, esagerate, per noi oggi pressoché kitsch, del technicolor; la realtà, invece, è in bianco e nero. A dire il vero, nelle mie intenzioni a colori è il set, lo spazio circoscritto dove si gira il film. L’intento è rompere l’illusione esercitata sul pubblico dal mezzo cinematografico: si vedrà il cameraman riprendere ciò che accade in scena, ma quel che viene visualizzato sul telone è cosa diversa. L’artificio della rappresentazione vuole essere mostrato: nel passaggio dal totale (il set) al particolare (l’immagine proiettata) l’innaturalità avrà il sopravvento, cosicché a un ampio movimento fisico delle macchine corrisponderà un movimento ridotto nel quadro filmico».
 
Circa la scelta di ambientare Tosca in un set cinematografico la regista aggiungeva: «si trattava di trovare una via di raccontarla restando fedele allo spirito, ma al contempo facendo una cosa diversa, una cosa che non si limiti a piacere al pubblico, ma che lo avvicini che lo porti a identificarsi con le vicissitudini dei personaggi. Perché Tosca, al pari di tutte le opere liriche veramente grandi, parla di noi».

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