mercoledì 5 aprile 2023

Il Quartetto Werther per un nuovo appuntamento della stagione De Sono. In programma il Quartetto in do minore di Brahms e il Quartetto in la minore di Mahler–Šnitke

20 aprile 2023, ore 20.30
Teatro Vittoria, Torino

Quartetto Werther
 
Misia Iannoni Sebastianini, violino
Martina Santarone, viola
Vladimir Bogdanovic, violoncello
Antonino Fiumara, pianoforte
 
Gustav Mahler – Al’fred Šnitke (1860-1911) (1934-1998)
Quartetto in la minore
 
Johannes Brahms (1833-1897)
Quartetto in do minore op. 60

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su Eventbrite

Il Quartetto Werther, una delle formazioni cameristiche italiane emergenti in maggiore ascesa nel panorama concertistico nazionale, è protagonista del penultimo appuntamento della stagione De Sono, giovedì 20 aprile, al Teatro Vittoria di Torino, alle ore 20.30.
Formato da Misia Iannoni Sebastianini (violino) - borsista De Sono dal 2021 -, Martina Santarone (viola), Vladimir Bogdanovic (violoncello) e Antonino Fiumara (pianoforte), l’ensemble negli ultimi anni ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il XXXIX Premio “Abbiati”, il Premio “Farulli” 2020, il terzo premio al Concorso Internazionale di Musica da Camera “Trio di Trieste” e il recentissimo terzo premio all’International Chamber Music Competition “Pinerolo e Torino Città metropolitana” 2023. Ha al suo attivo numerosi concerti per autorevoli enti musicali e importanti teatri, in Italia e all’estero, e dal 2018 è membro del circuito “Le Dimore del Quartetto”.
Fondato a Roma nel 2016, si è formato alla Scuola di Musica di Fiesole e al Conservatorio di Parma con il Trio di Parma e Pierpaolo Maurizzi e nel 2022 ha conseguito il diploma dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il massimo dei voti e la lode, ricevendo una menzione speciale “per le eccezionali doti cameristiche”.
 
Il gruppo trae il suo nome proprio da uno dei brani in programma, il Quartetto op. 60 di Johannes Brahms, denominato in alcune edizioni Werther-Quartette. Come spiega la violinista Misia Iannoni Sebastianini: «È una composizione che abbiamo particolarmente a cuore. Lo abbiamo eseguito spessissimo, ma ogni volta ci stupiamo delle cose nuove che troviamo nella partitura.»  Il brano, uno dei tre quartetti con pianoforte scritti da Brahms, ha una genesi complicata. Iniziato tra il 1855-56, fu completato solo vent’anni dopo, nel 1875. La tonalità "tragica" di do minore indica già il carattere piuttosto cupo e appassionato e il clima irrequieto e drammatico dell’opera. Inevitabile il riferimento alla figura del Werther di Goethe; lo stesso Brahms, in diverse lettere, parlando di questo quartetto fece riferimento allo "stato d'animo di Werther".
 
Completa il programma un altro quartetto, il Quartetto in la minore di Gustav Mahler – Al’fred Šnitke. La sua composizione è stata avviata da Mahler tra il 1875-76, quando era studente di pianoforte al Conservatorio di Vienna, e rimane il suo unico lavoro per formazioni cameristiche solo strumentali pervenutoci, con un primo movimento integrale e uno schizzo di ventiquattro battute di uno Scherzo. Partendo da queste ultime Šnitke più di un secolo dopo, nel 1988, decise di portare a compimento l’opera interrotta da Mahler, secondo i canoni della propria estetica musicale, dando vita a un lavoro di integrazione e dialogo tra il proprio stile e quello del compositore austriaco.
 
Il concerto è a ingresso libero, con prenotazione obbligatoria tramite la piattaforma Eventbrite.


Nessun commento:

Posta un commento