L’ultimo concerto della stagione, in programma giovedì 8 giugno alle ore 19.30 (repliche venerdì 9 giugno alle 20.30 e sabato 10 giugno alle ore 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone), ci regala due nuovi debutti: sarà una prima volta volta infatti, per il direttore francese, classe 1973, Jérémie Rhorer e per il giovane pianista francese Alexandre Kantorow, classe 1997, e già acclamato dalla critica come il “giovane zar del pianoforte” e il “Liszt reincarnato”.
Rhorer è tra i più interessanti e versatili direttori d’orchestra della sua generazione sia come interprete mozartiano che del repertorio post-romantico e contemporaneo. Dirige da anni le migliori orchestre (Philharmonia Orchestra di Londra, Gewandhausorchester di Lipsia, Orchestre de Paris, Czech Philharmonic) ed è anche un apprezzato compositore.
Aprirà il programma il breve poema sinfonico Danse macabre (1875) del francese Camille Saint-Saëns: alla mezzanotte si aprono le tombe e ne escono candidi scheletri che iniziano a danzare al suono di un valzer, finché il canto di un gallo non pone fine al sabba notturno. Quindi il palcoscenico della sala Santa Cecilia accoglierà il giovanissimo Alexandre Kantorow, che in pochi anni ha raccolto successi in tutto il mondo: nel 2019, è stato il primo pianista francese a vincere la medaglia d’oro al Concorso Čajkovskij, assieme al Grand Prix (assegnato solo tre volte nella storia del concorso). Nello stesso anno è stato nominato “Musical Revelation of the Year” dalla Professional Critics Association, mentre nel 2020 è tra i vincitori del “Victoires de la Musique Classique” in due categorie: registrazione dell’anno e solista strumentale dell’anno. Kantorow eseguirà il Secondo concerto per pianoforte di Čajkovskij (ultima esecuzione a Santa Cecilia nel 2010) che richiede al solista un notevole virtuosismo. Nel 1941 George Balanchine preparò il suo Ballet Imperial su questa partitura; ancora oggi il balletto è presente nel repertorio di numerose compagnie con il titolo di Tschaikovsky Piano Concerto n. 2. Chiude il programma la Terza sinfonia “con organo” di Saint-Saëns, composta tra il 1885 e il 1886 e considerata il vertice compositivo della sua ampia produzione sinfonica.
giovedì 8 giugno ore 19.30, venerdì 9 giugno ore 20.30, sabato 10 giugno ore 18
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Jérémie Rhorer
pianoforte Alexandre Kantorow
BALLET IMPERIAL
Saint-Saëns Danse macabre
Čajkovskij Concerto per pianoforte n. 2
Saint-Saëns Sinfonia n. 3 “con organo”
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www.santacecilia.it
biglietti da € 19 a € 52
Jérémie Rhorer
Jérémie Rhorer è uno dei più interessanti e versatili direttori d’orchestra della sua generazione. Sulla scia di musicisti del recente passato come Nikolaus Harnoncourt, continua la tradizione del direttore d’orchestra innovatore come fondatore e Direttore Musicale dell’orchestra Le Cercle de l’Harmonie, con la quale da quasi vent’anni esplora il repertorio del XVIII e XIX secolo usando strumenti dell’epoca e l’intonazione originale. Come direttore d’orchestra, Rhorer è apprezzato sia come interprete mozartiano che del repertorio post-romantico e contemporaneo. Allievo al Conservatorio di Parigi di Thierry Escaich – della cui opera è diventato un ambasciatore di riferimento – e vincitore del Premio Pierre Cardin, Jérémie Rhorer è inoltre un apprezzato compositore.
Jérémie Rhorer ha diretto le migliori orchestre internazionali, dalla Philharmonia Orchestra di Londra alla Gewandhausorchester di Lipsia, all’Orchestre de Paris e alla Czech Philharmonic. È ospite regolare dell’Orchestra Sinfonica di Montreal, della Filarmonica del Lussemburgo e della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, con la quale sta eseguendo un Ciclo Čaikovskij di grande successo, del quale è prevista anche l’incisione. Ha diretto produzioni all’Opera di Vienna, all’Opera di Stato di Baviera, all’Opera Nazionale di Lione, alla Monnaie di Bruxelles e all’Opera di Amsterdam. In Italia ha diretto al Teatro Comunale di Bologna e al Teatro dell’Opera di Roma. Direttore ospite dei maggiori festival europei, è stato a lungo direttore di riferimento mozartiano al Festival di Aix-en-Provence, oltre che ospite a Glyndebourne, Salisburgo, ai PROMS di Londra e al Festival di Edimburgo dove ha diretto due produzioni di grande successo. In Italia è stato ospite del Festival di Spoleto, dove ha diretto il concerto di chiusura del 2018 con un’edizione storica della Jeanne d’Arc au bûcher di Honnegger con il Premio Oscar Marion Cotillard nel ruolo titolo e con la partecipazione del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Con il suo Cercle de l’Harmonie, Rhorer è pioniere dello nuove interpretazioni di opere del grande repertorio, come Il barbiere di Siviglia di Rossini (presentato al Théâtre des Champs-Elysées di Paris, e poi in tournée ai festival internazionali di Edimburgo e Brema), oltre a La traviata e Il trovatore di Verdi, sempre usando strumenti d’epoca e restaurando l’intonazione originale, il famoso “la verdiano”, che il compositore tentò invano di fissare per legge nel 1884.
Per oltre 10 anni Jérémie Rhorer è stato colonna portante della programmazione del Théâtre des Champs-Elysées, dove ha diretto una grande quantità di produzioni, tutte di grandissimo successo: da La vestale di Spontini all’Ariadne auf Naxos di Strauss, alla celebratissima produzione dei Dialogues des Carmélites di Poulenc con la regia di Olivier Py, (BBC Music Magazine Award 2016 per la registrazione DVD) oltre a una iconica serie moziartiana con Le Cercle de l’Harmonie con La clemenza di Tito, Il ratto del serraglio, Don Giovanni e Le nozze di Figaro (quest’ultima per la regia di James Grey).
Nella stagione 2022/23, oltre numerosi ritorni, spiccano i debutti con la Filarmonica di Dresda, con i complessi della Staatsoper di Berlino (Missa solemnis di Beethoven alla Philharmonie). Come compositore presenterà una composizione per famiglie, dal titolo Papillon, alla Philharmonie del Lussemburgo.
Alexandre Kantorow
Nel 2019, all’età di 22 anni, Alexandre Kantorow è il primo pianista francese a vincere la medaglia d’oro al Concorso Čajkovskij, assieme al Grand Prix, assegnato solo tre volte nella storia del concorso. Acclamato dalla critica come il “giovane zar del pianoforte” (Classica) e “Liszt reincarnato” (Fanfare), ha ricevuto numerosi altri premi ed è stato invitato a tenere concerti in tutto il mondo. Ancora prima del Concorso, il suo debutto a soli 16 anni al festival La Folle Journée di Nantes aveva attirato l’attenzione. Da allora ha suonato con molte delle maggiori orchestre del mondo, tra cui apparizioni regolari con la Budapest Festival Orchestra e Ivan Fischer, la Mariinsky Theatre Orchestra e Valery Gergiev, la SWR Symphonieorchester e Teodor Currentzis, la Berlin Staatskapelle e Antonio Pappano, l'Orchestre Philharmonique de Radio France e Mikko Franck. Come solista, ha eseguito recital nelle principali sale da concerto in tutta Europa, come il Concertgebouw di Amsterdam nella sua serie di Master Pianists, il Konzerthaus di Vienna, la Philharmonie di Parigi, il BOZAR di Bruxelles, la Queen Elizabeth Hall e nei festival più prestigiosi come La Roque d'Anthéron, il Ravinia Festival, il Verbier Festival e il Klavierfest Ruhr. La stagione 2022-2023 include concerti con la Staatskapelle di Berlino e Lorenzo Viotti, una tournée con l’Orchestra Filarmonica di Monaco e Thomas Hengelbrock, il debutto con i Cameristi della Scala e Mikhaïl Pletnev, la Luzerner Sinfonieorchester e Charles Dutoit, l'Orchestre Philharmonique de Montréal e Kent Nagano, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e Thomas Guggeis, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Jérémie Rhorer. Tra i principali impegni della stagione ci sono anche la tournée europea in recital per pianoforte solo e la prémiere mondiale del Concerto per pianoforte di Guillaume Connesson.
Alexandre Kantorow incide esclusivamente per BIS e la sua discografia ha riscosso grande entusiasmo da parte della critica. Le ultime due registrazioni (Brahms solo works e Saint-Saëns, Concerti per pianoforte nn. 1 e 2) sono state entrambe premiate, nel 2022, con il Diapason d'Or. Il SACD "Saint-Saëns: Piano Concertos 1&2", inciso con la Tapiola Sinfonietta diretta da Jean-Jacques Kantorow, è stato definito “un punto di riferimento per i concerti di Saint-Saëns" (Resmusica) e selezionato dalla rivista Gramophone per la rubrica “Editor’s choice”. Le precedenti registrazioni Saint-Saëns (Concerti nn. 3 e 5) e opere per piano solo di Brahms, Bartok e Liszt hanno ricevuto il Diapason d'Or e il Choc Classica dell'anno, rispettivamente nel 2019 e 2020, e la sua interpretazione è stata descritta da Gramophone come "Un altro esempio eccezionale del suo virtuosismo e della sua abilità artistica, mostrando sia abilità che sensibilità". L’album 'à la Russe' ha vinto numerosi riconoscimenti discografici, tra cui il Choc del'Année (Classica), Diapason découverte (Diapason), Supersonic (Pizzicata) e CD des Doppelmonats (PianoNews).
Kantarow è stato premiato dalla Safran Foundation e dalla Banque Populaire e nel 2019 nominato “Musical Revelation of the Year” dalla Professional Critics Association. Nel 2020 è tra i vincitori de “le Victoires de la Musique Classique” in due categorie: registrazione dell’anno e solista strumentale dell’anno. Grande appassionato di musica da camera, dal 2022 è direttore artistico del festival "Les Rencontres Musicales de Nîmes" con la violinista Liya Petrova e il violoncellista Aurélien Pascal.
Nato in Francia e di origini franco-britanniche, ha studiato con Pierre-Alain Volondat, Igor Lazko, Frank Braley e Rena Shereshevskaya.
foto di Rohrer di Caroline Doutre
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