Come le città, anche le chiese e i riti possono diventare invisibili: da anni, con In templo Domini, Ravenna Festival fa rivivere la ricca tradizione che unisce spiritualità e musica nelle splendide basiliche della città. L’itinerario di quest’anno dà spazio, da un lato, all’eccellente vocalità di formazioni ospiti del programma del Festival, dall’altra valorizza quanti sono impegnati, a Ravenna, a riscoprire e trasmettere lo sterminato patrimonio della musica creata per le messe. È questo il caso della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco, che – domenica 18 giugno, alle 11.15 – accompagna la celebrazione nella basilica che le ha dato i natali. Giuliano Amadei guida la Cappella in un programma che si sviluppa attorno alla Messa in do maggiore di Baldassare Galuppi con inserti di Vivaldi, Mozart, Händel e Michelangelo Grancini. Tutti gli appuntamenti di In templo Domini, resi possibili dalla collaborazione con l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia, sono a ingresso libero; la rassegna continua domenica 25 giugno alle 11.30 nella Basilica di Sant’Agata Maggiore, con i King’s Singers e Andrea Berardi all’organo.
La nascita a Burano, nel 1706, guadagnò a Baldassare Galuppi il soprannome di Buranello; fu Benedetto Marcello a notare le doti del giovane compositore e indirizzarlo alla scuola di Antonio Lotti, dove si dedicò all’arte del contrappunto. Se la sua collaborazione con Carlo Goldoni contribuì largamente alla diffusione del dramma giocoso in Europa, Galuppi scrisse molto anche per la chiesa. Fra le sue composizioni sacre c’è la Messa in do maggiore a cui appartengono il Kyrie, Gloria, Sanctus e Agnus Dei al centro di quest’appuntamento di In templo Domini. L’Introito è invece rappresentato da Beatus vir RV 598 di Vivaldi, scritto probabilmente nel primo periodo di attività del Prete Rosso presso l’Ospedale della Pietà. All’organista e compositore di cappella milanese Michelangelo Grancini si deve invece il mottetto seicentesco Dulcis Christe proposto per l’Offertorio. Comunione e Sortita saranno invece accompagnate rispettivamente da Alma Dei Creatoris K 277 di Mozart e da Blessed Be God dal Chandos Anthem n. 11 che Händel scrisse come compositore residente a Cannons, sede del conte di Carnarvon che sarebbe diventato duca di Chandos.
La Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna nasce nel 2012 dalla collaborazione fra il gruppo vocale Concentus Novus, la cooperativa Mosaici Sonori e i Frati Minori Conventuali Francescani della basilica, per promuovere lo studio e la divulgazione della musica sacra. Si dedica prevalentemente al repertorio barocco di autori noti e meno noti (fra cui Buxtehude, Durante, Lotti, Tarsia, Caldara), ma affronta anche altri periodi e generi musicali, dalla polifonia del Rinascimento ai mottetti di Mozart. La formazione ha all’attivo anche l’esecuzione di opere di compositori contemporanei che hanno scritto appositamente per la Cappella Musicale su testi di Dante Alighieri.
Ingresso libero
Nessun commento:
Posta un commento