Un omaggio a Roma, martedì 20 giugno, ai Giardini della Filarmonica, festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana, con I Bassifondi (nella foto) rinomato ensemble dedito al repertorio barocco su strumenti storici. Un affascinante affresco della vita musicale della Roma del ‘600 alla scoperta di autori meno noti, ma non meno importanti. In Sala Casella (ore 20, via Flaminia 118) Leonardo Ramadori, Stefano Todarello e Simone Vallerotonda che dell’ensemble è il fondatore e direttore, ripercorrono la vita musicale della Città Eterna nel XVII secolo in ogni suo aspetto: dalle strade, dove i cantastorie improvvisavano semplici danze, agli oratori, dove il popolo si riuniva per ascoltare le sacrae historiae, alle raffinate esecuzioni di Palazzo Barberini, in cui molti dei musicisti erano a servizio. Improvvisazioni, ritmi e bizzarrie armoniche sono i motori che portano l’ascoltatore indietro nel tempo, grazie a una approfondita ricerca delle fonti musicali, fra corde in budello e manuali di diminuzioni, con il recupero dell’antica prassi esecutiva di strumenti storici e popolari come l’arciliuto, la chitarra barocca e battente, il colascione e la sordellina.
Nei Giardini alle ore 21.30 il palco è per il compositore e polistrumentista messicano Israel Varela (nella foto), vincitore dell’Euro Latin Award, che presenta il suo ultimo progetto Musica Pintada, spaziando fra il repertorio jazz, world, flamenco. Nato nel 1979 a Tijuana, Israel è cresciuto in una famiglia di musicisti. Nel 1995 l’incontro con Alex Acuña lo porta a Los Angeles dove studia con il grande batterista peruviano; nel 2002 si trasferisce in Italia, proseguendo gli studi ai Conservatori di Milano e Roma. Compositore, batterista, cantante ha collaborato con Pat Metheny, Charlie Haden, Yo-Yo-Ma, Andrea Bocelli, Rita Marcotulli, Markus Stockhausen, Maria Pia de Vito e molti altri artisti.
Fa il suo debutto ai Giardini della Filarmonica con un concerto portato già in tournée in Indonesia, dove ha realizzato ensemble con gli esponenti della musica tradizionale locale di Gamelan e Kecak. Una performance musicale versatile, live improvised che nasce come progetto solista e che vede la partecipazione di volta in volta di diversi artisti di rilievo internazionale (per l’occasione ci sarà il chitarrista Francesco Diodati). A ispirare la musica di Varela è l’elemento della rinascita, “l’esperienza della pienezza cosmica, la caducità di tutto ciò che esiste,” come racconta lo stesso artista. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Ambasciata del Messico in Italia.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA (fino a sabato 24 giugno)
Mercoledì 21 giugno il primo dei cinque incontri dedicati alla presentazione di novità editoriali in campo musicale, dialogando con gli autori che si alternano a interventi musicali. Si comincia con Non tocchiamo questo tasto. Musica classica e mondo queer di Luca Ciammarughi, un libro che affronta le tematiche LGBTQ nella storia della musica, spesso volutamente censurate o edulcorate. La giornata prosegue nei Giardini (ore 21.30) con un omaggio a Italo Calvino nel centenario della nascita, con lo storico ensemble romano Acustimantico (nella foto) guidato dalla voce di Raffaella Misiti. Nella serata Leggerezza eccetera. Calvino, la musica, il mondo il gruppo celebra le virtù calviniane raccontate nelle Lezioni americane del 1985 mescolandone i testi alla musica, ai suoni, alle canzoni, a nuovi pensieri, eleggendo la leggerezza a valore-guida.
Venerdì 23 giugno, secondo appuntamento di “Intorno a un libro” dedicato a Giacomo Puccini, protagonista dell’ultima fatica editoriale del musicologo Virgilio Bernardoni, presentata dall’autore con Emanuele Franceschetti e un giovane quartetto d’archi, impegnato a riscoprire preziose pagine dimenticate (Sala Casella ore 20). Nei Giardini (ore 21.30) il concerto Colores, incontro artistico tra Marco Sinopoli e il polistrumentista argentino Roman Gomez (nella foto) attraverso sonorità della musica argentina e del jazz moderno. Una varietà di colori timbrici in un continuo dialogo tra il pianoforte, la chitarra elettrica, chitarra classica e il bandoneón, accompagnati da Marco Siniscalco al basso e Marco Rovinelli alla batteria.
Sabato 24 giugno la giornata si apre in Sala Casella (ore 20) con Francesco Maria Colombo, direttore d’orchestra e scrittore, che percorre con Andrea Penna una passeggiata tra le costellazioni della musica e delle arti del Novecento, raccontata nel suo libro L’aristocratico di Leningrado. Attinge alle sonorità popolari e mediterranee Germano Mazzocchetti (nella foto), fisarmonicista, compositore di tanta musica per film e per il teatro, gradito ritorno con l’ensemble che porta il suo nome, per eseguire nel concerto Fanti e santi un programma di sue musiche, con citazioni jazzistiche e rimandi alla tradizione colta (Giardini, ore 21.30).
Il progetto dei Giardini della Filarmonica, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico biennale "Estate Romana 2023-2024" curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
I Giardini della Filarmonica 2023 sono realizzati in collaborazione con Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia, Ambasciata di Grecia a Roma, Ambasciata di Lituania in Italia, Ambasciata del Messico in Italia, Forum Austriaco di Cultura Roma, Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Istituto di Cultura Lituano, Istituto Polacco di Roma – Corso Polonia 2023, Associazione Fabrica, Università degli Studi di Tor Vergata, Officina delle Culture, Woman Life Freedom Italy Community, Associazione culturale Barbad
I luoghi del festival: Giardini, Sala Casella, Sala Affreschi dell’Accademia Filarmonica Romana (via Flaminia 118, Roma).
Biglietti: 15-10 euro (più diritto di prevendita). Si raccomanda l’acquisto on line su filarmonicaromana.org. Presso la Sala Casella la biglietteria apre un’ora prima del concerto.
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