Terzo e ultimo appuntamento di stagione per i concerti realizzati insieme alla Società Umanitaria, con cui da anni l’Accademia Filarmonica Romana ha stretto una collaborazione per i giovani talenti più meritevoli premiati con una borsa di studio.
Sabato 4 maggio in Sala Casella (ore 18, via Flaminia 118) toccherà al Duo Kimé formato dal violoncellista Alessandro Mauriello e dal pianista Gianluca Terruli. Entrambi milanesi, provenienti dal Conservatorio “G. Verdi” della loro città, hanno formato il duo nel 2020 nella classe di musica da camera di Luisa Prayer, sotto la guida della quale hanno conseguito il terzo premio “Franca Morazzoni” per la categoria musica da camera (Premio del Conservatorio 2023). Il Duo ha avviato da subito una intensa attività concertistica e l’anno scorso è stato invitato in Romania a partecipare alla diciottesima edizione del George Enescu Festival.
Per il loro debutto romano, alla Filarmonica, eseguono pagine della prima metà del Novecento con la Sonata in re minore di Claude Debussy, composta nel 1915, dalla costruzione classica ma intrisa dei toni impressionisti francesi di inizio secolo. Altro celebre lavoro per violoncello e pianoforte è la Sonata op. 40 di Šostakóvič, successiva di vent’anni circa a Debussy. Scritta nel 1934 vi si trovano diverse influenze, da uno stile tardoromantico, a temi elegiaci tratti da danze popolari che a volte sconfinano in caratteri impetuosi, tutto rielaborato nello stile personalissimo del compositore sovietico. Fra Debussy e Šostakóvič si ascolteranno le brillanti e virtuosistiche Variazioni su un tema di Rossini del boemo Bohuslav Martinu del 1942, compositore dallo stile eclettico, in cui confluiscono musica tradizionale del proprio paese, impressionismo francese, jazz fino al neoclassicismo alla Stravinskij.
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