Musica, danza, proiezioni interattive e giochi di luci: dopo il successo del gran ballo di Parigi di Blanca Li, il Festival dei Due Mondi invita ancora una volta il proprio pubblico a prendere parte a una nuova esperienza immersiva, a togliersi le scarpe, fare un bel respiro ed entrare nel mondo immaginato da Adrien M & Claire B. Il duo opera nel campo delle arti digitali dal 2004 con creazioni che fondono realtà e mondo virtuale grazie a strumenti informatici sviluppati ad hoc. Last Minute – al Complesso Monumentale di San Nicolò dal 28 giugno al 14 luglio (giorni e orari sono consultabili sul sito www.festivaldispoleto.com) – è una potente installazione: un viaggio in uno spazio nel quale ogni spettatore può muoversi seguendo la combinazione degli elementi come fosse una particella, ora goccia, ora fiamma che brucia, ora fumo che sale, ora cenere che freme. L’ultimo lavoro del duo nasce da una esperienza intima vissuta da Claire Bardainne: «Un giorno di maggio del 2021» – racconta – «ho sparso le ceneri di mio padre in riva al mare, non lontano dalla baia di Mont St Michel, sua casa d'infanzia. La bellezza impressionante di questo momento, la luce di questo minuto teso all'infinito, dove il corpo di mio padre si estende al mondo, è impressa in me. Dove la polvere del suo corpo si lega alla terra, all'aria e all'acqua. Mio padre è diventato immenso, senza limiti, e il suo tempo non esiste più; è diventato sospeso nel presente. Sono incinta e mentre la vita si organizza in me per formare un nuovo corpo, la vita ne ha lasciato un altro. In un gioco di specchi, un corpo cresce mentre un altro si disintegra. Un padre è appena partito e un figlio sta per arrivare. Vertigine». Last Minute è una riflessione sulla fine, è il minuto prima di morire o quello prima di nascere, è un rito pensato per prendersi cura dei nostri lutti, delle nostre nascite e delle nostre metamorfosi.
Adrien M, artista multidisciplinare, porta a Spoleto anche il concerto Piano, piano, in programma all’Auditorium della Stella (13–14 luglio): un dispositivo inedito con raffinate proiezioni video mescola la giocoleria digitale al delicato universo sonoro dell’eclettico musicista BABX. Letteralmente immersi in uno "spazio immagine", lo strumento e il musicista diventano protagonisti di un’epopea onirica che oscilla tra astrazione e impressionismo. Rendere visibili le vibrazioni sospese, sentire la vibrazione di un accordo, ma anche vedere il silenzio e ascoltare l'oscurità. «In questo progetto sviluppo una serie di strumenti per giocare con le immagini e permettere alla proiezione video di essere il più viva possibile, di respirare con il ritmo tanto quanto con il suono delle note», racconta Adrien M. «Metto la musica in movimento e faccio il giocoliere con un materiale metaforico, progettando sistemi digitali di masse, gravità, inerzie che ricreano il gioco delle forze e inventano un teatro di equilibrio fisico». In uno spazio spoglio, l'immagine incarna le note mancanti della musica.
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