giovedì 2 ottobre 2025

La Quinta Sinfonia di Mahler apre la Stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano in Auditorium

 

Venerdì 3 ottobre 2025 ore 20, domenica 5 ottobre 2025 ore 16
 
Auditorium di Milano, Largo Mahler
 
Gustav Mahler
Sinfonia n. 5
 
Orchestra Sinfonica di Milano
Emmanuel Tjeknavorian Direttore
 
Con il contributo del Ministero della Cultura.
Fondatori Istituzionali: Regione Lombardia, Comune di Milano.
Fondatori Promotori: Città metropolitana di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Banco BPM, Pirelli, Intesa Sanpaolo.
Con il sostegno di Fondazione Cariplo.


Dopo il Concerto d’Inaugurazione di domenica 14 settembre al Teatro alla Scala, appuntamento che ha dato il via nel migliore dei modi alla Stagione 2025/2026 dell’Orchestra Sinfonica di Milano, venerdì 3 (ore 20) e domenica 5 ottobre (ore 16) è il momento del primo programma sinfonico della Stagione all’Auditorium di Milano: un omaggio a Gustav Mahler, uno dei compositori più rappresentativi dell’identità musicale dell’Orchestra, che vede protagonista sul podio Emmanuel Tjeknavorian (nella foto) al suo secondo mandato come Direttore Musicale.
“La Quinta di Mahler è un’immensa odissea emotiva e spirituale, dal lutto alla rinascita, dalla solitudine all’esultanza. Ogni movimento è un universo a sé. Percorrerne l’architettura significa confrontarsi con la propria vulnerabilità e con la potenza sconfinata del suono stesso”. Con queste parole, Emmanuel Tjeknavorian si appresta a dirigere, per la prima volta a Milano, la Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano.
Dopo l’interpretazione della Prima sinfonia “Titano” nell’ambito della scorsa Stagione, Tjeknavorian prosegue il suo percorso mahleriano affrontando una delle partiture più celebri e complesse del repertorio sinfonico. Composta tra il 1901 e il 1902, la Quinta segna un momento di svolta nella produzione del compositore boemo: abbandonati i riferimenti vocali e programmatici delle prime sinfonie (quelle appartenenti al mondo del Wunderhorn), Mahler costruisce una monumentale architettura strumentale in cinque movimenti, dominata da un linguaggio orchestrale denso, emotivamente vertiginoso e spiritualmente stratificato.
Questo nuovo appuntamento con la Quinta sinfonia rappresenta un’ulteriore tappa di un cammino artistico intenso e visionario, che coinvolge orchestra, direttore e pubblico in un’esperienza musicale immersiva e totalizzante.
La Quinta sinfonia fu scritta da Mahler durante i mesi estivi del 1901 e del 1902 trascorsi a Maiernigg, sul Wörthersee, e riflette la piena maturità raggiunta dal compositore come artista e come uomo. A quarant'anni compiuti egli era una personalità influente dell'Opera di Vienna e uno dei più stimati direttori d'orchestra dell'epoca; le sue composizioni erano inserite nei Festival musicali e nei programmi di direttori d'orchestra importanti, come Richard Strauss, Nikisch e Weingartner. La sua vita privata subì nello stesso periodo un cambiamento sostanziale, dopo aver conosciuto nel novembre del 1901 la figlia di un illustre pittore viennese, l'incantevole e intelligente Alma Schindler, che sposò nel marzo dell'anno successivo. Contemporaneamente a questa Sinfonia Mahler compose i primi tre Kindertotenlieder (“Canti dedicati ai fanciulli morti”) su poesie di Friedrich Rückert, sostenitore del più acceso lirismo romantico e considerato un epigono di Goethe e della poetica racchiusa nei «Dolori del giovane Werther». Il clima sentimentale, doloroso e straziante dei Kindertotenlieder è presente anche in questa sinfonia, tanto da segnare un distacco di Mahler dal contenuto letterario delle prime quattro sinfonie, quelle che vanno sotto il nome delle Wunderhorn-symphonien, in quanto legate alle liriche medioevali popolari tedesche pubblicate da Arnim e Brentano e conosciute con il titolo del «Corno magico del fanciullo» (“Des Knaben Wunderhorn”).
Il rapporto tra Mahler e l’Orchestra Sinfonica di Milano è profondo e consolidato: basti pensare al secondo concerto della storia della compagine, la Quinta sinfonia diretta dal leggendario Vladimir Delman nel dicembre del 1993, fino al “mitico” concerto inaugurale dell’Auditorium di Largo Mahler nel 1999 con la Sinfonia “Resurrezione” diretta da Riccardo Chailly, al recente Festival Mahler, che nel 2023 ha celebrato i primi trent’anni dell’Orchestra, premiato con il Premio Speciale della critica musicale italiana “Franco Abbiati”.
Un’esperienza ulteriormente arricchita da una imperdibile conferenza introduttiva alle 18.30 al Foyer della Balconata dell’Auditorium di Milano a cura di Quirino Principe, studioso musicale leggendario e massimo conoscitore dell’universo mahleriano, intitolata Mahler, la Quinta di nero vestita: il suo tempo è arrivato.


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