MUSICA INSIEME
I CONCERTI
2025|2026
XXXIX edizione
Lunedì 27 ottobre 2025 |
ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni
(Via de’ Monari 1/2 –
Bologna)
SERGEJ KRYLOV violino
FAZIL
SAY pianoforte
Musiche di Beethoven, Wagner, Say
«Il nostro è un incontro tra fuochi d’artificio! - racconta al Magazine Musica Insieme il violinista Krylov (nella foto di Christian Chiodelli) - Io e Fazıl ci conosciamo “di fama” da tanti anni: ci siamo visti una volta di sfuggita. Quindi sarà la prima volta che collaboriamo, e ne siamo entrambi felicissimi. Sono certo che sarà un’esperienza strepitosa, perché per me Fazıl Say rappresenta al massimo livello la fantasia e la passione in musica».
E
avremo subito prova della grande passione in musica in apertura di
concerto, quando verrà eseguita la Sonata n. 9 in la maggiore
op. 47 – A Kreutzer di Ludwig van Beethoven,
composta tra il 1802 e il 1803, anno in cui il critico musicale
presente alla sua prima esecuzione, abituato a considerare la musica
da camera come discreto tappeto sonoro alle conversazioni, apostrofò
l’autore come «adepto di un terrorismo artistico spinto al
grottesco dall’originalità». Il brano, dalla durata inusuale
di circa trenta minuti, è caratterizzato da ritmi
incalzanti, conflitti fra strumenti, un cuore Andante con
variazioni con picchi di virtuosismo e una
“infernale tarantella” finale.
Nel cuore di questo programma si posiziona poi il Preludio e morte di Isotta da Tristano e Isotta (1857-59), nella versione per violino e pianoforte di Fazıl Say (nella foto di Fethil Karaduman). Noto per la vaghezza armonica del Tristan-Akkord che apre il Preludio, il brano si contraddistingue per l’eccesso di cromatismo del canto finale di Isotta che trova pace solo nell’ultima battuta del brano e dell’opera.
Il concerto si concluderà con la Sonata
n. 2 (2019) di Fazıl Say. Il brano, nato dalla
tragedia ambientale del Monte Ida presso l’antica Troia, il cui
parco naturale è stato distrutto da un incendio dovuto allo
scriteriato sfruttamento del territorio, è divenuto da allora
simbolo della protesta contro la devastazione del territori. A nulla
hanno portato le contestazioni popolari sul territorio, alle quali si
sono affiancati artisti e scrittori turchi, tra cui proprio Say, che
ha eseguito il 18 agosto 2019 sul Monte Ida questa Sonata, dal
significativo sottotitolo “I Doğa Katliamı” cioè “Decimazione
della natura”. Questa pagina musicale ci obbliga a pensare che
tutto questo può accadere ovunque e a non restare indifferenti.


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