foto@Pascal LeMée
Sabato 8 novembre alle ore
20 va in scena Il ratto dal serraglio, uno dei capolavori
più vivaci, raffinati e sorprendenti di Wolfgang Amadeus
Mozart. Sul podio di Orchestra e Coro del Regio debutta Gianluca
Capuano, che per l’occasione firma un doppio esordio: è
infatti la sua prima direzione sia al Teatro Regio sia nel Ratto
dal serraglio. Il Coro del Teatro Regio è preparato dal
maestro Ulisse Trabacchin.
Firmato dal poliedrico attore e regista francese Michel Fau, popolarissimo in patria, l’allestimento sarà in scena al Teatro Regio dall’8 al 16 novembre. Realizzato nel 2024 per l’Opéra Royal de Versailles, lo spettacolo porta in scena un Oriente sontuoso e teatrale, sospeso fra leggerezza e malinconia, fra colore e paradosso con sgargianti scenografie di Antoine Fontaine, costumi vivacissimi di David Belogou e luci di Joël Fabing, ispirate al chiarore caldo delle lampade a olio del Settecento.
La produzione è realizzata con il sostegno di Italgas, Socio Sostenitore del Teatro Regio che rafforza il suo impegno sul fronte culturale, contribuendo a promuovere l’eccellenza artistica e a valorizzare il patrimonio musicale italiano.
L’Anteprima Giovani dell’opera – dedicata al pubblico under 30 – è mercoledì 5 novembre alle ore 20.
Brillante e travolgente, Il ratto dal serraglio è una “turcheria” in tre atti in cui Mozart fonde comicità, sentimento e virtuosismo musicale in un perfetto equilibrio tra leggerezza e profondità. La morale illuministica che chiude l’opera — «Essere umani e buoni / e perdonare senza egoismo» — ne racchiude il cuore: un inno alla ragione e alla tolleranza, dove la diversità diventa dialogo e l’amore trionfa sul pregiudizio.
Tra farsa e sentimento, Il ratto dal serraglio narra l’amore di Belmonte per Konstanze, prigioniera del Pascià Selim insieme a Blonde e Pedrillo. Il crudele Osmin, guardiano del serraglio, ostacola il loro piano di fuga, mentre Blonde rivendica con forza la libertà femminile. Il finale, segnato dal perdono di Selim, trasforma la vicenda in un inno alla tolleranza. Figura affascinante e moderna, Selim è l’unico personaggio a non cantare, ma a parlare, simbolo di equilibrio e umanità.
Protagonisti: Olga Pudova, Alasdair Kent, Leonor Bonilla, Manuel Günther, Wilhelm Schwinghammer e Sebastian Wendelin (Selim).
Domenica 9 e sabato 15 novembre: Sofia Fomina, Anthony Leon, Eleonora Bellocci, Denzil Delaere e Dmitry Ivaschenko.
L’opera sarà presentata al pubblico giovedì 30 ottobre alle ore 18 nel Foyer del Toro nella conferenza-concerto condotta dalla musicologa Liana Püschel. L’incontro prevede esibizioni live; l’ingresso è libero.
Giovedì 13 novembre il progetto La Scuola all’Opera presenta Il ratto dal serraglio raccontato ai ragazzi, una versione “pocket” del capolavoro di Mozart pensata per il pubblico dai 10 ai 18 anni. L’adattamento di Vittorio Sabadin, della durata di 90 minuti, è realizzato con la regia di Riccardo Fracchia e Giulio Laguzzi sul podio dell’Orchestra del Regio.
Firmato dal poliedrico attore e regista francese Michel Fau, popolarissimo in patria, l’allestimento sarà in scena al Teatro Regio dall’8 al 16 novembre. Realizzato nel 2024 per l’Opéra Royal de Versailles, lo spettacolo porta in scena un Oriente sontuoso e teatrale, sospeso fra leggerezza e malinconia, fra colore e paradosso con sgargianti scenografie di Antoine Fontaine, costumi vivacissimi di David Belogou e luci di Joël Fabing, ispirate al chiarore caldo delle lampade a olio del Settecento.
La produzione è realizzata con il sostegno di Italgas, Socio Sostenitore del Teatro Regio che rafforza il suo impegno sul fronte culturale, contribuendo a promuovere l’eccellenza artistica e a valorizzare il patrimonio musicale italiano.
L’Anteprima Giovani dell’opera – dedicata al pubblico under 30 – è mercoledì 5 novembre alle ore 20.
Brillante e travolgente, Il ratto dal serraglio è una “turcheria” in tre atti in cui Mozart fonde comicità, sentimento e virtuosismo musicale in un perfetto equilibrio tra leggerezza e profondità. La morale illuministica che chiude l’opera — «Essere umani e buoni / e perdonare senza egoismo» — ne racchiude il cuore: un inno alla ragione e alla tolleranza, dove la diversità diventa dialogo e l’amore trionfa sul pregiudizio.
Tra farsa e sentimento, Il ratto dal serraglio narra l’amore di Belmonte per Konstanze, prigioniera del Pascià Selim insieme a Blonde e Pedrillo. Il crudele Osmin, guardiano del serraglio, ostacola il loro piano di fuga, mentre Blonde rivendica con forza la libertà femminile. Il finale, segnato dal perdono di Selim, trasforma la vicenda in un inno alla tolleranza. Figura affascinante e moderna, Selim è l’unico personaggio a non cantare, ma a parlare, simbolo di equilibrio e umanità.
Protagonisti: Olga Pudova, Alasdair Kent, Leonor Bonilla, Manuel Günther, Wilhelm Schwinghammer e Sebastian Wendelin (Selim).
Domenica 9 e sabato 15 novembre: Sofia Fomina, Anthony Leon, Eleonora Bellocci, Denzil Delaere e Dmitry Ivaschenko.
L’opera sarà presentata al pubblico giovedì 30 ottobre alle ore 18 nel Foyer del Toro nella conferenza-concerto condotta dalla musicologa Liana Püschel. L’incontro prevede esibizioni live; l’ingresso è libero.
Giovedì 13 novembre il progetto La Scuola all’Opera presenta Il ratto dal serraglio raccontato ai ragazzi, una versione “pocket” del capolavoro di Mozart pensata per il pubblico dai 10 ai 18 anni. L’adattamento di Vittorio Sabadin, della durata di 90 minuti, è realizzato con la regia di Riccardo Fracchia e Giulio Laguzzi sul podio dell’Orchestra del Regio.

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