venerdì 3 ottobre 2025

Viaggio d’inverno con Matthias Goerne e David Fray. L’immenso capolavoro di Franz Schubert il 5 ottobre alla Scala per il ciclo dei Concerti di canto


 Teatro alla Scala
Recital di canto 2024~2025
Domenica 5 ottobre 2025 ~ ore 20

Baritono
MATTHIAS GOERNE
Pianoforte
DAVID FRAY

Franz Schubert
Winterreise op. 89 D 911

Domenica 5 ottobre alle ore 20 al Teatro alla Scala il baritono Matthias Goerne e il pianista David Fray interpretano Winterreise, l’estremo ciclo di Lieder di Franz Schubert che come pochi altri ha ispirato la filosofia e l’estetica del Romanticismo, imponendosi tra i testi capitali del Canone Occidentale. Franz Schubert compose i 24 Lieder per voce e pianoforte su testi di Wilhelm Müller nel 1828 all’età di 31 anni, già prossimo alla morte che l’avrebbe colto prima della fine dell’anno. L’estremo viaggio del viandante solitario, metafora del percorso del giovane compositore condannato dalla malattia, è stato all’origine nel corso dei decenni di innumerevoli versioni e adattamenti. Ricordiamo tra l’altro la versione per piccola orchestra di Hans Zender del 1993 Schuberts Winterreise - eine komponierte Interpretation, il libro del tenore Ian Bostridge Il viaggio d’inverno pubblicato in Italia dal Saggiatore, la versione video firmata da David Alden e interpretata dallo stesso Bostridge con Julius Drake al pianoforte nel 2001, fino a Savage Winter di Douglas J. Cuomo presentato al BAM di New York, o a progetti extramusicali tra i quali una mostra fotografica di Roberto Masotti. Anche in campo coreografico il capolavoro di Schubert ha ispirato molteplici letture: la versione di Zender è alla base della Winterreise di John Neumeier con scene e costumi di Yannis Kokkos che dal 2001 è parte del repertorio dell’Hamburg Ballett, come anche della recente versione firmata da Christian Spuck e presentata nell’ottobre 2018 dal Ballett Zürich con le scene di Rufus Didvizius. All’originale per canto e pianoforte si rifà invece Angelin Preljocaj per la sua Winterreise, commissionata dal Teatro alla Scala nel 2019.
Prestigiosa la storia esecutiva di Winterreise alla Scala. Tutti i grandi interpreti del ciclo degli ultimi 50 anni (eccezion fatta per Bostridge e pochissimi altri) lo hanno portato al Piermarini: nel 1972 alla Piccola Scala canta Hermann Prey (nella foto) e al pianoforte siede Wolfgang Sawallisch: Prey tornerà nel 1976 e nel 1986 nella sala del Piermarini con Leonard Hokanson, Sawallisch nel 1980 con Dietrich Fischer- Dieskau. Nel 1975 anche Elizabeth Schwarzkopf presenta due Lieder del ciclo (Der Lindenbaum e Der Leiermann) nell’ambito di un Liederabend dedicato a Schubert e Schumann. Nel 1990 di nuovo una voce femminile, ma con l’intero ciclo: il mezzosoprano Brigitte Fassbänder è accompagnata dal pianista Markus Hinterhäuser, oggi Sovrintendente del Festival di Salisburgo, mentre nel 1992 José van Dam è accompagnato da Valery Afanassiev (tornerà nel 2006 con Roberto Giordano). Nel 2001 canta Thomas Hampson, al pianoforte Wolfram Rieger, nel 2009 è Daniel Barenboim a sedere al pianoforte con Thomas Quasthoff. Matthias Goerne raccoglie il testimone nel 2013 con Eric Schneider al pianoforte, mentre l’anno successivo Ferruccio Furlanetto, unico italiano, divide il palcoscenico con Igor Chetchev. Sempre nel 2014 Jonas Kaufmann è l’unico tenore ad affrontare il ciclo, insieme a Helmut Deutsch. Infine, nel 2019 lo interpretano Christian Gerhaher e Gerold Huber, e nel 2023 Markus Werba e Michele Gamba.


Franz Schubert è tra gli autori prediletti di Matthias Goerne; il suo ultimo album è “Schubert Revisited”, una selezione di Lieder arrangiati per baritono e orchestra incisa con la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen per Deutsche Grammophon. Baritono versatile apprezzato in ambito liederistico quanto operistico, Goerne è nato a Weimar e ha studiato con Hans-Joachim Beyer, Elisabeth Schwarzkopf e Dietrich Fischer-Dieskau. Si esibisce nei teatri più prestigiosi, tra cui il Metropolitan di New York, la Royal Opera House Covent Garden di Londra, l’Opera National di Parigi e la Staatsoper di Vienna, in ruoli quali Wotan nel Ring des Nibelungen, Amfortas nel Parsifal, Marke nel Tristan und Isolde, Barbablù nel Castello del duca Barbablù di Béla Bartók e Wozzeck nell’opera omonima. Collabora con direttori d’orchestra del calibro di Herbert Blomstedt, Gustavo Dudamel, Christoph Eschenbach, Manfred Honeck, Fabio Luisi, Andris Nelsons, Kirill Petrenko, Simon Rattle, Yannick Nézet-Séguin, Jaap van Zweden e Franz Welser-Most e si esibisce regolarmente con le principali orchestre e nei festival più importanti. Vanta un’ampia e premiata discografia ed è membro della Royal Philharmonic Society. Ampliando il suo orizzonte artistico, debutterà come regista teatrale nella Salome a Tolosa. Recentemente ha portato un programma di Lieder di Schubert in tournée in Europa, Nord America, Australia e Asia con Maria João Pires e Daniil Trifonov e ha interpretato la prima mondiale di Schumannliebe di Jörg Widmann. Collabora abitualmente con pianisti di fama mondiale quali Pierre- Laurent Aimard, Leif Ove Andsnes, Vladimir Ashkenazy, Alfred Brendel, Christoph Eschenbach, Markus Hinterhäuser, Alexandre Kantorow, Vikingur Olafsson, Maria João Pires e Daniil Trifonov.


Il pianista David Fray è nato a Tarbes e ha studiato al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza di Parigi. Padroneggia un ampio repertorio che spazia da Bach a Boulez, esibendosi nelle sale più prestigiose del mondo in recital, concerti sinfonici e musica da camera. Ha collaborato con i più grandi direttori d’orchestra, tra cui Marin Alsop, Semyon Bychkov, Christoph Eschenbach, Paavo Järvi, Kurt Masur, Riccardo Muti, Yannick Nézet-Séguin, Esa-Pekka Salonen e Jaap van Zweden. Suona regolarmente come solista con formazioni quali l’Orchestre de Paris, l’Orchestra dell’Opera di Parigi, l’Orchestre National du Capitole di Tolosa, la Filarmonica di Monte-Carlo, l’Orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam, la Deutsche Sinfonie-Orchester di Berlino, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Los Angeles Philharmonic, le Orchestre Sinfoniche di Cleveland, San Francisco, Boston e Chicago, la New York e la London Philharmonic, l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo e quella dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, la NHK Symphony Orchestra di Tokyo e la Jerusalem Symphony Orchestra. Si esibisce in sedi quali la Philharmonie e il Theatre des Champs-Elysees a Parigi, la Wigmore Hall a Londra, la Carnegie Hall a New York, il Musikverein a Vienna, i BBC Proms, il Festival di Aix-en-Provence, il Festival di Primavera a Praga e i Sommets Musicaux di Gstaad. Nella Stagione 2024-2025 ha in programma esibizioni con l’Orchestre National de France, l’Orchestra Luigi Cherubini, l’Orchestre National d’Auvergne, i Nürnberger Symphoniker, l’Orchestra Sinfonica di Rotterdam, l’Orchestre de Chambre de Paris, le Orchestre Sinfoniche di Louisville e di Tucson, la Savannah Philharmonic, la Royal Northern Sinfonia e l’Orchestre de Chambre di Losanna. Inoltre terrà recital al Théâtre des Champs Elysées e in altre località in Francia, Italia, Lettonia, Cina, Taiwan, Corea e Giappone, nonché in Svizzera, Ungheria e Polonia con il soprano Cecilia Bartoli. Alla Scala ha suonato nel 2024 nel Concerto in sol di Ravel con la Filarmonica diretta da Lorenzo Viotti.


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