“Il babbo amava ascoltare tutti i generi musicali, compreso lo swing, il jazz e la musica americana. In particolare adorava Duke Ellington, tanto da dare il suo nome al nostro pesciolino rosso”: lo racconta Riccarda Casadei, a conferma di quanto il padre fosse consapevole degli stilemi che arrivavano da oltreoceano. E venerdì 3 ottobre, alle 21 al Teatro Alighieri di Ravenna, Omaggio a Secondo Casadei, l’uomo che sconfisse il boogie è una serata dedicata proprio a quelle contaminazioni e reinvenzioni, al contempo libere e intelligenti, che Casadei introdusse nella sua musica attraverso la scoperta di cosa andavano combinando Duke Ellington, Armstrong, Ella Fitzgerald, Glenn Miller, Count Basie… Per quest’appuntamento, Moreno il Biondo e l’Orchestra Grande Evento ) (nella foto in altoe la Dino Gnassi Big Band (nella foto in basso), con la partecipazione di Roberta Cappelletti, Mauro Ferrara, Fiorenzo Tassinari, Riccardo Mazzi e il Gruppo Folk alla Casadei, esplorano l’eredità musicale del re del liscio attraverso la lente del jazz.
L’immagine de “l’uomo che sconfisse il boogie”, come lo salutavano le testate giornalistiche del tempo, è principalmente quella di un campione non solo della tradizione ma del tradizionalismo. Ma le tracce del jazz – incontrato tanto nei cinema quanto nelle orchestre degli alberghi della Riviera – riaffiorano negli strumenti, nei ritmi e nelle soluzioni utilizzati nelle incisioni di Secondo Casadei. Del resto, il jazz delle origini non si impose come musica colta, ma come linguaggio da ballo; proprio in questo si riconosce l’affinità con il liscio: non solo nell’uso centrale dei sassofoni, ma nella capacità di radicarsi nel gusto popolare dei territori che hanno visto nascere queste musiche.
L’incasso della serata, realizzata in collaborazione con Casadei Sonora e con il contributo di Gruppo Tecno Solutions, sarà devoluto in beneficenza a favore dello IOR - Istituto Oncologico Romagnolo. Biglietti 10 Euro presso la Biglietteria del Teatro Alighieri (anche telefonicamente), su teatroalighieri.org e sui consueti canali.


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