mercoledì 1 ottobre 2025

RIGOLETTO di Giuseppe Verdi - in scena al Teatro alla Scala dal 7 al 28 ottobre

 
ph Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

Tutto esaurito per le sette rappresentazioni (dal 7 al 28 ottobre) della ripresa dell’allestimento di Rigoletto di Giuseppe Verdi firmato nel 2022 da Mario Martone con le scene di Margherita Palli e i costumi di Ursula Patzak. Dirige Marco Armiliato (nel 2022 era Michele Gamba) e nel ruolo del titolo torna l’applauditissimo Amartuvshin Enkhbat, mentre come Gilda cantano Regula Mühlemann e nelle rappresentazioni del 25 e del 28 Francesca Pia Vitale; Dmitry Korchak, forte dei recenti successi scaligeri in Guillaume Tell e Onegin è il Duca, Gianluca Buratto è Sparafucile e Martina Belli è Maddalena. Il Coro del Teatro alla Scala è preparato dal Maestro Alberto Malazzi. Marco Armiliato arriva al suo primo Verdi alla Scala dopo aver diretto Fedora nel 2022, Andrea Chénier nel 2023 e diversi concerti. Tra i suoi prossimi impegni I Puritani e Madama Butterfly al Metropolitan, Nabucco e Madama Butterfly alla Wiener Staatsoper e Tosca alla Bayerische Staatsoper. Anche in questo caso, come nei precedenti La cena delle beffe, Andrea Chénier e Chovanščina (Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2020), Mario Martone si era avvalso delle scenografie di Margherita Palli e dei costumi di Ursula Patzak. Una lettura forte, con una conclusione spiazzante, tesa a ricreare la spasmodica ricerca del vero a cui Verdi tendeva per la prima veneziana del 1851.
Penso sia fondamentale restituire la violenza che Verdi aveva in mente” - spiegava il regista - “Per questo vorrei che si riconoscesse subito una divisione netta tra il mondo del Duca e il mondo dei reietti. Ispirandoci al film Parasite di Bong Joon-ho, abbiamo pensato a una struttura girevole che permetterà di passare da una dimensione piacevole di benessere borghese a una di bassifondi”.
Un’ora prima dell’inizio di ogni recita, i possessori di biglietto potranno seguire al Ridotto dei Palchi una conferenza introduttiva all’opera tenuta dalla professoressa Elisabetta Fava.

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