ph Brescia e Amisano ©Teatro alla
Scala
Tutto esaurito per le sette
rappresentazioni (dal 7 al 28 ottobre) della ripresa
dell’allestimento di Rigoletto di Giuseppe Verdi firmato nel
2022 da Mario Martone con le scene di Margherita Palli e i costumi di Ursula Patzak. Dirige Marco
Armiliato (nel 2022 era Michele Gamba) e nel ruolo del titolo torna l’applauditissimo
Amartuvshin Enkhbat, mentre come Gilda cantano Regula Mühlemann e nelle rappresentazioni del 25 e del
28 Francesca Pia Vitale; Dmitry Korchak, forte dei recenti successi scaligeri in Guillaume Tell e
Onegin è il Duca, Gianluca Buratto è Sparafucile e Martina Belli è Maddalena. Il Coro del Teatro
alla Scala è preparato dal Maestro Alberto Malazzi. Marco Armiliato arriva al suo primo
Verdi alla Scala dopo aver diretto Fedora nel 2022, Andrea Chénier nel 2023 e diversi concerti.
Tra i suoi prossimi impegni I Puritani e Madama Butterfly al Metropolitan, Nabucco e Madama
Butterfly alla Wiener Staatsoper e Tosca alla Bayerische Staatsoper. Anche in questo caso, come nei
precedenti La cena delle beffe, Andrea Chénier e Chovanščina
(Premio Abbiati come miglior spettacolo del
2020), Mario Martone si era avvalso delle scenografie di Margherita Palli e dei costumi di
Ursula Patzak. Una lettura forte, con una conclusione spiazzante, tesa a ricreare la spasmodica ricerca
del vero a cui Verdi tendeva per la prima veneziana del 1851.
“
Penso sia fondamentale restituire la
violenza che Verdi aveva in mente” - spiegava il regista -
“Per questo vorrei che si riconoscesse
subito una divisione netta tra il mondo del Duca e il mondo dei
reietti. Ispirandoci al film Parasite di Bong
Joon-ho, abbiamo pensato a una struttura girevole che permetterà di passare da una dimensione piacevole di
benessere borghese a una di bassifondi”.
Un’ora prima dell’inizio di ogni
recita, i possessori di biglietto potranno seguire al Ridotto dei
Palchi una conferenza introduttiva all’opera
tenuta dalla professoressa Elisabetta Fava.
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