Sabato 4 ottobre ore 20.30 - Teatro Comunale Pavarotti-Freni
BITOI / TARTA RELENA
d’altro canto…voci inaudite!
Ensemble Bitoi
Cassius Lambert Basso elettrico
Alexandra Shabo, Ella Cronberg e Laura Marie Madsen Voci
Tarta Relena
Helena Ros Redon, Marta Torrella i Martinez Voci ed elettronica
L’accostamento del gruppo Bitoi a Tarta Relena nel concerto di sabato 4 ottobre (ore 20.30 Teatro Comunale di Modena) vuole mostrare due strade molto diverse di ricerca sull’emissione vocale e sull’utilizzo della voce. I BITOI (Bass Is The Original Instrument), nati dall’idea del bassista svedese-etiope Cassius Lambert, hanno costruito un progetto che mette al centro il basso elettrico, usato in modo non convenzionale: non solo strumento ritmico, ma generatore di paesaggi sonori capaci di dialogare con la voce. La band, attiva dal 2023, ha pubblicato un EP e l’album Sirkulu, imponendosi in festival internazionali grazie a un approccio che fonde minimalismo, lirismo e ritmi ipnotici. Le voci, trattate come strumenti, si muovono su testi composti da sequenze di fonemi privi di significato apparente, ispirati addirittura al canto degli uccelli. Le autolimitazioni del gruppo – nell’organico, nell’uso della lingua, nella strumentazione – diventano la loro forza creativa: ogni brano esplora nuove combinazioni tra corporeità e astrazione, tra acustico ed elettronico, producendo una musica che rifiuta forme definitive e si rinnova costantemente, soprattutto nella dimensione dal vivo.
Le Tarta Relena, duo catalano formato da Helena Ros Redon e Marta Torrella i Martínez (foto di Suna Valles), propongono invece una ricerca che affonda nel canto polifonico mediterraneo, attraversando tradizioni cretesi, sefardite, corsi, greche e catalane. Le due voci – soprano e contralto – costruiscono un percorso che intreccia passato e presente, con un uso dell’elettronica discreto e coloristico. Già dai primi lavori hanno mostrato l’intento di rivitalizzare repertori antichi, trasformandoli senza scivolare nell’accademismo: il loro stile fonde rigore e immaginazione, permettendo al sacro e al popolare di convivere con sperimentazioni ardite, fino all’uso controllato dell’autotune. Nel disco És pregunta (2022) hanno affinato ulteriormente la pratica di smontaggio e ricomposizione dei materiali, alternando complessità e semplicità, con momenti di pura polifonia e altri di ricerca timbrica avanzata. Le loro esibizioni dal vivo, arricchite da piccoli rituali come l’uso di un’anfora come strumento ritmico, rafforzano l’idea di un fare musica che unisce artigianalità e contemporaneità.
In entrambe le esperienze si ritrova un tratto comune: l’intenzione di superare i confini delle forme tradizionali per creare nuovi spazi sonori. I BITOI lo fanno reinventando basso e voce in chiave quasi concettuale, mentre le Tarta Relena ricompongono frammenti del Mediterraneo con sensibilità moderna. Diversi nei mezzi, ma affini nello spirito, mostrano come la musica di ricerca sappia trasformare vincoli e tradizioni in occasioni di libertà creativa.


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