La Giornata di studi Luciano Berio e la multimedialità, che si svolgerà nel Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica - Ennio Morricone sabato 11 marzo dalle ore 9.30, si pone come punto di partenza di una più estesa riflessione sul rapporto fra Berio e la sperimentazione audiovisiva e multimediale, centrale non solo nel campo degli studi dedicati al compositore, ma anche nel più ampio settore di ricerche dedicate all’interazione fra musica ed evoluzione tecnologica nel panorama della musica seria del Novecento. L’incontro si articola in cinque interventi, suddivisi in due sessioni (mattutina e pomeridiana), con tavola rotonda finale. L’evento sarà trasmesso anche in streaming. L’ideazione e la responsabilità scientifica sono a cura di Angela Ida De Benedictis e Federica Di Gasbarro.
La giornata di studi dell’11 marzo verrà preceduta il 10 marzo alle ore 17.30 nel Foyer del Teatro Palladium dal seminario didattico C’è ricerca e ricerca…: intorno a C’è Musica & Musica di Luciano Berio, mentre alle ore 20 si svolgerà l’incontro Lo sguardo in ascolto. Approcci multimediali alla produzione di Luciano Berio, con proiezione di video su e con musiche di Luciano Berio, accompagnato da interventi delle responsabili scientifiche e di alcuni dei partecipanti alla giornata di studi.
L’ampliamento dei confini del linguaggio musicale mediante l’interazione tra vecchi e nuovi media e l’allargamento dei mezzi di trasmissione del messaggio sonoro hanno rappresentato una sfida incessante nella carriera di Luciano Berio (1925-2003). Il suo incontro con i nuovi media risale alla prima metà degli anni Cinquanta e approda a una prima importante tappa con la fondazione, insieme a Bruno Maderna, dello Studio di Fonologia Musicale di Milano della Rai. In questo Studio, Berio sperimenta nuove forme di interazione tra musica strumentale, vocale ed elettronica.
Negli anni Settanta, Berio si cimenta con il mezzo multimediale per eccellenza, la televisione. Il ciclo di trasmissioni C’è musica e musica, andato in onda per la prima volta in Rai nel 1972, si pone come un unicum nel panorama televisivo dell’epoca e fa della TV uno strumento di alta divulgazione della cultura musicale internazionale, destinato ad ampliare gli orizzonti sonori e le conoscenze dei telespettatori italiani. Ancora più avanguardistica è la relazione tra musica e immagine raggiunta nel settore dei video d’arte o industriali; in alcune collaborazioni con Bruno Munari; nella realizzazione delle musiche per alcuni documentari prodotti dalla ditta Olivetti tra il 1960 e il 1962; o, ancora, in progetti visionari come La Voix des voies, “diaporama sonoro” installato presso l’IRCAM di Parigi nel 1977. L’incontro Luciano Berio e la multimedialità, articolato in seminario didattico, proiezioni e giornata di studio, si pone come punto di partenza di una più estesa riflessione sul rapporto fra Berio e la sperimentazione audiovisiva e multimediale, centrale non solo nel campo degli studi dedicati al compositore, ma anche nel più ampio settore di ricerche dedicate all’interazione fra musica ed evoluzione tecnologica nel panorama della musica seria del Novecento.
Programma
mattino (9.30 – 12.30)
9.30-9.55 Saluti istituzionali: Michele dall’Ongaro, Talia Pecker Berio
Apertura lavori moderatore: Ulrich Mosch
10.00-10.45 Giacomo Albert: Tra intermedia e postmedia: per una lettura di Berio dalla prospettiva delle arti multimediali
10.50-11.25 Veniero Rizzardi: Il medium elettroacustico e la scoperta dell’estetica tecnologica
11.30-12.15 Diego Cavallotti, Alessandro Cecchi: Dal documentario al cinema sperimentale: di alcuni incontri con la musica per film
Discussione conclusiva
pomeriggio (14 – 17)
moderatore: Ulrich Mosch
14.00-14.45 Federica Di Gasbarro: “Per questo programma ho esorcizzato la TV”. L’esperienza televisiva di C’è musica & musica
14.50-15.25 Angela Ida De Benedictis: Musica e drammaturgia multimediale: sperimentazione oltre e altro da…
15.40-17 Tavola rotonda
Angela Ida De Benedictis moderatrice
con Luca Aversano, Diego Cavallotti, Michele dall’Ongaro, Ulrich Mosch
con discussione aperta agli altri relatori.
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