mercoledì 1 ottobre 2025

Prima assoluta un nuovo lavoro del compositore Alessandro Milia al Conservatorio di Cagliari, 1 ottobre 2025

 

Oggi 1 ottobre 17.30 verrà eseguito in prima assoluta un nuovo lavoro del compositore Alessandro Milia per due clarinetti in la ed elettronica per il festival Spaziomusica a Cagliari, in Sala Oppo del Conservatorio P.L.Palestrina. Duo Bertolini (nella foto in alto) sul palco e all'elettronica la musicista Federica Deiana (nella foto in basso). Il titolo del brano è "Ogni cosa sopravento" sette episodi per due clarinetti in la e sottofondo ventoso. 



Ecco cosa ne scrive del suo lavoro, commissionato da Spaziomusica Project, lo stesso compositore:

"Ogni cosa..." è un progetto realizzato nel 2025. Come suggerisce il sottotitolo si tratta di una forma composta da più episodi; può far riferimento all’antica forma della suite o ad una forma modulare a evoluzione continua; una conformazione circolare con sezioni connesse tra loro, con molti ritorni di materiale simile a distanza nel tempo.
Ispirato dal rapporto dell’aria con lo spazio ho pensato di “raccontare” una serie di paesaggi attraversati dal vento immaginando la reazione che gli oggetti hanno, nei diversi punti del paesaggio, quando le raffiche li raggiungono cambiando la loro forma: la curvatura degli alberi e il movimento delle foglie, l’increspatura e il colore del mare, il movimento delle nuvole, le forme della sabbia. La composizione si può suonare in versione acustica, ha già una texture densa e impegnativa per i due interpreti, tuttavia è mia intenzione proporla anche in una versione che include un suono registrato, una sorta di ossessivo e saturante sottofondo di soffi. Sono i suoni del “respirare”, frutto dell’articolazione del soffio, attraverso il clarinetto.
Nel brano lavoro sull’aspetto stereofonico: due sorgenti identiche nello spazio; raddoppiate da due diffusori che proiettano i suoni effimeri registrati. L’imitazione è una delle questioni fondamentali su cui si edifica tutto il lavoro compositivo; gli strumenti identici si imitano in un raffinato gioco di ripetizioni delle articolazioni esposte in microscopiche modificazioni; anche soltanto micro intonazioni differenti degli stessi elementi fanno esercitare l’ascolto a favore di una percezione dello spostamento e della localizzazione del suono nell’ambiente. Un elemento, l’imitazione, che se pur trattata con un orecchio di oggi, ci porta a forme del 1500 e del 1600.
Sopravento e sopravvento, lecite entrambe le forme, la prima indica la parte esposta al vento di un oggetto la seconda si riferisce a qualcosa che succede o esiste e si impone rapidamente rispetto ad un’altra. Le due parole mi hanno influenzato nell’immaginare un risultato sonoro.
Alessandro Milia




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