Chronos scorre inesorabile; Kairos è un istante speciale e significativo, un tempo "giusto" per agire o per un'esperienza che dà senso alle cose. Entrambi concorrono al pensiero musicale, alla sua cristallizzazione in partitura, alla sua rigenerazione continua in esecuzione.
Il tempo come (non)luogo, il tempo come materia, il tempo come durata e sfida: su molteplici versanti il tempo è stato oggetto di indagine per i cultori della musica, dai compositori ai filosofi, dai pensatori appassionati agli interpreti più attenti.
Hans Heinrich Eggebrecht (1919-1999) scriveva che il tempo di esecuzione 'cronometrabile' in rapporto alla musica di per sé è un’esteriorità. La misura del tempo è del tutto indifferente, poiché può valere per un’infinita molteplicità di atti, e presa in sé svanisce in nulla. “Non è già il tempo che accade, ma l’accadere”. Così il suono non necessita di tempo (nel senso di farne uso o riempirlo come se il tempo fosse dato in anticipo): il suono “fonda il tempo nel senso che esso stesso è tempo. Così la musica non si trova situata nel tempo, come se lo stesse riempiendo, ma è tempo che si manifesta solo mediante, con e nella musica”.
Ci sembra opportuno riferirci ai pensatori del XX secolo per introdurre i contenuti di questa decima edizione del ciclo NOVECENTO dell’Associazione Noema. Il ciclo, che prevede tre concerti a ingresso gratuito, presenta l’esecuzione di recentissime composizioni (23 ottobre, Matteo Magistrali – 23 novembre, finalisti del Bando di composizione Virgo Vox) a cornice di una delle opere più rappresentative della sacralità umana dello scorso secolo: il Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen (10 novembre).
Interpreti come la Schola Gregoriana Ghislieri diretta da Renato Cadel, l’ensemble Virgo Vox e il quartetto composto da Marco Giani (clarinetto), Miriam Dal Don (violino), Francesco Parazzoli (violoncello) ed Emanuela Piemonti (pianoforte) saranno per noi “trasformatori di realtà”, realizzatori di quella capacità di de-realizzazione e di liberazione dal tempo dell’orologio che solo la musica è in grado di compiere.
«Andiamo a un concerto», scrive la
filosofa ginevrina Jeanne Hersch (1910-2000), «vivendo il nostro
tempo naturale, aspettando, ritardando, leggendo: agendo. Prendiamo
posto. Quando si alza la bacchetta, quando si staglia la prima nota,
quando i cantanti prendono il primo respiro il tempo si modifica,
trascende, passa e non passa»; la musica detta il decorso del tempo
non più contandolo, ma qualificandolo in fasi differenti e
collegate, nella forma atemporale dei mutamenti
qualitativi (commovente, malinconico, eroico, ecc.) attraverso
le svariate possibilità del suono, dai ritmi ai colori, dalle durate
all’attacco, dalle linee melodiche all’armonia. Così due ore di
musica restano due ore, ma il vissuto può restituircene trenta nella
percezione di venti minuti.
Ciò che accade in quell’ascolto è
una «miniatura di eternità».
GIOVEDI 23 OTTOBRE ORE 20.30
Chiesa
di Santa Maria Segreta, Milano
P.zza Tommaseo, MM1
Conciliazione
in collaborazione con il ciclo "Musica
Eterna"
ROSARIUM di Matteo Magistrali
Schola
Gregoriana Ghislieri - Renato Cadel direttore
Matteo
Magistrali, Roberto Rilievi, Alessandro Vianelli, Matteo Bellotto,
Filippo Tuccimei, cantanti
* *
LUNEDI 10
NOVEMBRE ORE 20.30
Chiesa di Santa Maria Segreta, Milano
P.zza
Tommaseo, MM1 Conciliazione
TEMPS
Olivier
Messiaen: Quatuor pour la fin du temps
Marco
Giani, clarinetto - Primo clarinetto solista dell’orchestra
“I Pomeriggi Musicali” Milano
Miriam Dal Don, violino -
Primo violino presso il Teatro La Fenice di Venezia
Francesco
Parazzoli, violoncello - Primo Violoncello dell’Orchestra
del Teatro Comunale di Bologna
Emanuela Piemonti, pianoforte –
Docente di musica da camera al Conservatorio di Milano
*
* *
DOMENICA 23 NOVEMBRE ORE 18
Biblioteca
dell’Incoronata, Milano
Corso Garibaldi 116, 1° piano
in
collaborazione con PIAMS – Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica
Sacra di Milano
CONTEMPORANEA
Finale del Bando di
Composizione Virgo Vox
Ensemble Vocale Virgo Vox
Giuria: Elena
Camoletto, Giovanni Cestino, Federico Gardella
Il pubblico sarà
invitato al voto

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