mercoledì 10 aprile 2024

ESTATE A SANTA CECILIA: KIRILL PETRENKO CON LA GUSTAV MAHLER JUGENDORCHESTER, DANIELE GATTI CON LE 9 SINFONIE DI BEETHOVEN, IL REQUIEM DI MOZART DIRETTO DALL’ESORDIENTE GIUSEPPE MENGOLI E UN SERATA “MADE IN USA” CON WILLIAM EDDINS E IL TENORE ALFIE BOE.


Sarà Kirill Petrenko (nella foto a destra), Direttore artistico e musicale dei Berliner Philharmoniker, ad aprire la  Stagione estiva 2024 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia lunedì 3 giugno alle 20.30 in Sala Santa Cecilia (Auditorium Parco della Musica) con un appuntamento da non perdere: il Maestro russo naturalizzato austriaco salirà sul podio della Gustav Mahler Jugendorchester per un omaggio ad Anton Bruckner in occasione dei duecento anni della sua nascita (1824-1896). Petrenko dirigerà la Sinfonia n. 5, definita dallo stesso Bruckner la sua “Fantastica” e il suo "capolavoro contrappuntistico".
Petrenko torna ospite delle stagioni concertistiche di Santa Cecilia dopo oltre due anni, l’ultima volta alla testa dei Berliner nel novembre 2021, mentre la Gustav Mahler Jugendorchester si è esibita un’unica volta nel 2004 diretta da Claudio Abbado. L’Orchestra, oggi unanimemente considerata il migliore ensemble giovanile del mondo, fu fondata proprio da Abbado a Vienna nella stagione 1986-1987 e accoglie giovani musicisti provenienti dai paesi europei che non abbiano superato i ventisei anni di età. Nel 2007 è stata premiata dalla European Cultural Foundation ed è sotto il patrocinio del Consiglio Europeo. Dalla sua fondazione è stata diretta da celebri bacchette quali Claudio Abbado, Herbert Blomstedt, Pierre Boulez, Semyon Bychkov, Colin Davis, Daniele Gatti, Bernard Haitink, Daniel Harding, Manfred Honeck, Jakub Hrůša, Mariss Jansons, Kent Nagano, Seiji Ozawa, Antonio Pappano e Christian Thielemann.
Torna a Santa Cecilia, a poche settimane dal concerto in cartellone nella stagione sinfonica, Daniele Gatti (nella foto a sinistra), che tra il 18 e il 27 giugno affronterà in Sala Santa Cecilia il ciclo delle 9 Sinfonie di Beethoven. Composte nell’arco di 25 anni (la Prima nel 1799, la Nona nel 1824), le sinfonie delineano il percorso artistico del compositore di Bonn e sono considerate una vera e propria pietra miliare della letteratura musicale. Daniele Gatti, già Direttore principale dell’Orchestra di Santa Cecilia dal 1992 al 1997 e regolarmente ospite della fondazione romana, attualmente è Direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino e nella prossima stagione inizierà il suo mandato come Direttore Musicale della Staatskapelle di Dresda, la più antica orchestra del mondo. Gatti ha sempre frequentato il reperto beethoveniano con grandi orchestre come i Münchner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, la Gewandhausorchester, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Staatskapelle di Dresda e molte altre, tuttavia non affronta l'integrale da quando tra il gennaio 2015 e il maggio 2016 lo ha eseguito con la Mahler Chamber Orchestra, mentre il primo ciclo integrale risale al 2003 con la Royal Philharmonic. Apriranno il ciclo “romano” le Sinfonie nn. 1, 4 e 5 il 18 giugno, a cui seguiranno il 20 giugno la Seconda e Terza Sinfonia “Eroica”, il 25 giugno la Sesta Sinfonia “Pastorale” e la Settima Sinfonia e il 27 giugno l’Ottava Sinfonia e la Sinfonia n. 9 “Corale”. I solisti impegnati con il Coro di Santa Cecilia, istruito da Andrea Secchi, saranno il soprano Sara Blanch che lo scorso dicembre ha debuttato a Santa Cecilia nel Messiah di Händel, il giovane mezzosoprano Eleonora Filipponi (1992), il tenore svizzero Bernard Richter  e il baritono hawaiano Jordan Shanahan, che a Santa Cecilia ha debuttato nel febbraio del 2023 nell’Elias di Mendelssohn diretto da Gatti.
Il 18 luglio alle ore 21, nella Cavea del Parco della Musica, l’Orchestra Nazionale Sinfonica dei Conservatori Italiani insieme al Coro dell’Accademia di Santa Cecilia istruito da Andrea Secchi eseguiranno il Requiem in re minore K 626 di Mozart. L’Orchestra dei Conservatori (che nel 2023 a Santa Cecilia ha preso parte all’esecuzione del Requiem di Verdi e nel 2022 insieme al Coro di Santa Cecilia e alla Banda dell’Arma dei Carabinieri ha eseguito musiche di Ponchielli, Stravinskij, Čajkovskij e Borodin) è stata fondata al fine di promuovere il sistema dei Conservatori di Musica e creare, per i migliori studenti iscritti alle Istituzioni di Alta Formazione Musicale, occasioni formative e consentire loro di fare esperienza in diversi ambiti musicali. Salirà sul podio il giovane Giuseppe Mengoli (classe 1993, nella foto a destra), che lo scorso anno a Bamberg si è aggiudicato il celebre concorso di direzione d’orchestra Gustav Mahler che in passato ha visto trionfare Gustavo Dudamel (nel 2004) e Lahav Shani (nel 2013). Mengoli ha iniziato la sua carriera di direttore nel 2018 salendo sul podio della Gustav Mahler Jugendorchester; nel corso di questa stagione è stato ospite dei Bamberger Symphoniker, dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, dell'Orchestra dell'Arena di Verona e della SWR Sinfonieorchester, mentre negli ultimi anni è stato assistente di Lorenzo Viotti alla Netherlands Philharmonic Orchestra e alla Dutch National Opera di Amsterdam. Il quartetto di solisti è composto da Valentina Mastrangelo (soprano), Francesca Ascioti (contralto), Luigi Morassi (tenore) e Roberto Lorenzi (basso).
L’ultimo appuntamento dell’Estate 2024 di Santa Cecilia è in calendario il 25 luglio per un concerto tutto “Made in USA” affidato alla bacchetta dello statunitense William Eddins (nella foto a sinistra) che torna a dirigere l’Orchestra dell’Accademia dopo nove anni di assenza. Eddins, profondo conoscitore del repertorio americano, attualmente è Direttore emerito della Edmonton Symphony Orchestra, è stato Principal Guest Conductor della RTÉ National Symphony Orchestra e nelle ultime stagioni è salito sul podio di rinomate orchestre statunitensi come la Chicago Symphony, New York Philharmonic, Cleveland Orchestra, Philadelphia Orchestra e Los Angeles Philharmonic. Star della serata sarà il tenore Alfie Boe, tra le voci più potenti e prestigiose del Regno Unito, vincitore di un Tony Award, di diversi Classical Brit Awards e di un Silver Clef Award. Scoperto dal leggendario regista Baz Luhrman che lo ha lanciato nella sua produzione della Bohème in scena a Broadway, negli Stati Uniti si è poi esibito anche con Pete Townshend, cofondatore e chitarrista degli Who, e anche al Giubileo di Diamante della Regina Elisabetta II, al Coven Garden di Londra e in molti altri prestigiosi teatri.
Il programma del concerto prevede Harlem di Ellington, suite orchestrale del 1951 ispirata alla città di New York, la Overture to Strike Up The Band e la Rhapsody in Blue di Gershwin (nella versione per dance band), le Symphonic Dances di Bernstein tratte da West Side Story, la ripresa in chiave moderna della tragedia shakespeariana di Romeo e Giulietta. Chiude il concerto una selezione di Songs di Broadway interpretate dall’ammaliante voce di Alfie Boe (nella foto a destra).



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