giovedì 18 aprile 2024

Nicola Luisotti dirige Orchestra e Coro del Teatro La Fenice in programma il Titano di Mahler e la prima assoluta di Confini di Fabio Massimo Capogrosso, omaggio a Marco Polo

 

Il Titano di Gustav Mahler e una nuova composizione di Fabio Massimo Capogrosso dedicata a Marco Polo, commissionata dalla Fenice nel settecentesimo anniversario della morte. È il programma del prossimo concerto della Stagione Sinfonica 2023-2024 della Fondazione Teatro La Fenice, che vedrà protagonista Nicola Luisotti alla testa di Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, con Alfonso Caiani maestro del Coro. Luisotti – attualmente direttore ospite principale del Teatro Real di Madrid, dal 2009 al 2018 direttore musicale dell'Opera di San Francisco – alternerà la direzione musicale del Mefistofele di Arrigo Boito a questi due concerti sinfonici, in programma sempre in Fenice venerdì 19 aprile 2024 ore 20.00 (turno S) e domenica 21 aprile 2024 ore 17.00 (turno U): il programma musicale si aprirà con la prima assoluta di Confini di Capogrosso, il brano per orchestra e coro femminile dedicato al viaggiatore veneziano scomparso esattamente sette secoli fa, per poi proseguire con l’esecuzione della Sinfonia n. 1 in re maggiore Titano di Mahler.
«L’occasione di scrivere un brano ispirato alla figura di Marco Polo – spiega il compositore Fabio Massimo Capogrosso (nella foto a sinistra) – rappresenta senz’altro uno spunto di riflessione su ciò che spinge la mente umana a guardare oltre i confini conosciuti. Ho sempre considerato la stesura di una partitura come un viaggio che ci porta a scavare nel nostro inconscio, a scoprire aspetti misteriosi della nostra mente, della nostra personalità. Un viaggio capace di arricchirci come artisti, ma anche come uomini. Così, mi piace pensare al viaggio di Marco Polo come al viaggio di un compositore che guarda il pentagramma vuoto come un oceano da esplorare. Un viaggio che puoi pensare di programmare nei dettagli più accurati, ma che alla fine ti porta sempre a percorrere sentieri sconosciuti».
Composta fra il 1885 e il 1888, la Prima Sinfonia di Mahler fu eseguita per la prima volta nel 1889 a Budapest in una versione in cinque movimenti intitolata Sinfonische Dichtung (poema sinfonico); una seconda versione, intitolata Titan, eine Tondichtung in Symphonieform (Titano, un poema sinfonico in forma di sinfonia) fu eseguita ad Amburgo nel 1893. Per un’ulteriore esecuzione a Berlino nel 1896 il secondo movimento fu eliminato, scomparvero le indicazioni sul programma e i quattro movimenti rimasti assunsero il titolo di Sinfonia in re maggiore. Infine Mahler la diede alle stampe con ulteriori ritocchi nel 1899 e, in versione definitiva, nel 1906. Al di là del titolo Titano, ripreso da un romanzo di Jean Paul Richter (nella foto di apertura, in alto), le esitazioni terminologiche di Mahler rivelano l’inquieta ricerca di una definizione pertinente per il suo primo lavoro sinfonico, che fu poi trovata caricando il termine ‘sinfonia’ di molti nuovi significati. In essa alcuni dei caratteri essenziali del mondo mahleriano appaiono già individuati, dalla concezione della musica come «suono della natura» al fondamentale rapporto con la sorgiva freschezza del Lied, dall’anelito alla totalità all’eloquenza di vocaboli attinti a dimensioni stilistiche diverse, all’inevitabilità strutturale di dolorose e insanabili lacerazioni.

In occasione del concerto di Nicola Luisotti, si rinnoverà il consueto appuntamento con le conferenze di approfondimento della Stagione Sinfonica: il concerto di venerdì 19 aprile 2024 sarà infatti preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice. 

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