Il cartellone prevede percorsi didattici e di ascolto dedicati agli studenti (con il progetto “Musicadentro” che, dopo gli incontri nelle scuole, porta a teatro i ragazzi in occasione dell’anteprima giovani) e un percorso di opera accessibile dedicato agli spettatori con disabilità uditiva e visiva nelle recite domenicali dei due titoli spontiniani.
In programma anche due progetti speciali, uno dedicato ai più piccoli, con il Progetto Scuola InCanto 2024 che a maggio propone la sua versione de “La traviata” cui partecipano oltre 900 studenti della provincia di Ancona, e l’altro chiamato “Opera nei borghi” che a luglio porterà in scena ad Urbania (PU), e Morro d’Alba (AN) l’opera “il filosofo di campagna”, dramma giocoso su libretto di Carlo Goldoni e musica di Baldassarre Galuppi.
La stagione si apre venerdì 18 ottobre alle ore 20,30 e domenica 20 ottobre ore 16 (anteprima giovani mercoledì 16 ottobre ore 16) sotto il segno di Gaspare Spontini e del suo capolavoro, la tragédie-lyrique in tre atti “La Vestale” su libretto in lingua francese di Victor-Joseph-Étienne de Jouy, edizione Casa Ricordi. Alessandro Benigni (nella foto) dirige l’Orchestra La Corelli ed il Coro del Teatro Municipale di Piacenza; regia, scene e costumi sono di Gianluca Falaschi, le coreografie di Luca Silvestrini. In scena artisti di riferimento e giovani talenti già in solida carriera: Carmela Remigio canta Giulia, Bruno Taddia è Licinio, Antonio Poli è Cinna, Daniela Pini interpreta la Gran Vestale ed Adriano Gramigni canta il Gran Pontefice. Nuovo l’allestimento, in una coproduzione che unisce la Fondazione Pergolesi Spontini alla Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatri di Piacenza, e Fondazione Teatro Verdi di Pisa.
Si prosegue venerdì 8 novembre ore 20,30 e domenica 10 novembre ore 16 con “Il Turco in Italia”, dramma buffo in tre atti di Gioachino Rossini e libretto di Felice Romani, con Hossein Pishkar (nella foto) maestro concertatore e direttore d’orchestra sul podio dell’Orchestra Giovanile “L. Cherubini” e del Coro Lirico Veneto. La regia è di Roberto Catalano, le scene di Guido Buganza, i costumi di Ilaria Ariemme, coreografo Marco Caudera, luci di Oscar Frosio, maestro del coro Flavia Bernardi, maestro al fortepiano Gerardo Felisatti. Nel cast Selim è interpretato da Maharram Huseynov, Donna Fiorilla è Elena Galitskaia, Don Geronio è Giulio Mastrototaro, Don Narciso è Francisco Brito, Prosdocimo è Bruno Taddia (08/11) e Daniele Terenzi (10/11), Zaida è Francesca Cucuzza, Albazar è Antonio Garés. Nuova la produzione in una coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro Sociale di Rovigo, Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Fondazione Teatro Coccia di Novara, Teatro Amintore Galli di Rimini, Teatro Dante Alighieri di Ravenna.
Venerdì 29 novembre ore 20,30 e domenica 1 dicembre ore 16 con anteprima giovani mercoledì 27 novembre ore 16, va in scena la prima esecuzione assoluta in tempi moderni del melodramma buffo “I Quadri Parlanti” di Spontini, libretto di Gaetano Bongiardino, nella revisione critica a cura di Federico Agostinelli per le Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini. Direttore è Giulio Prandi (nella foto) sul podio del Time Machine Ensemble, la regia è di Gianni Marras, le scene e costumi a cura dei vincitori della IV edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna, Venezia, Carrara, Bari e Brera.
“I quadri parlanti” è uno dei quattro manoscritti autografi di Gaspare Spontini ritrovati nel 2016 nella Biblioteca del Castello d’Ursel in Hingene (Belgio) la cui valorizzazione è affidata al Centro Studi per la Musica Fiamminga del Conservatorio Reale di Anversa in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini. L’opera, in due atti, composta da Spontini nel 1800 a Palermo, risulta essere completa. Appartiene a quell’insieme di opere giovanili che l’autore ha scritto seguendo lo stile napoletano su cui si era formato e che aveva fatto grande la scuola dell’opera italiana in tutto il mondo. Sono opere che dimostrano già la maestria nella scrittura del giovane Spontini e che, seppur non abbiano in sé i tratti dell’innovazione linguistica che Spontini porterà nel suo periodo francese, hanno un altissimo valore storico/estetico.
Chiude la stagione lirica “La Traviata” di Giuseppe Verdi, nello storico allestimento “degli specchi”, frutto del genio inventivo dello scenografo Josef Svoboda, realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio Macerata e dalla Fondazione Pergolesi Spontini, con la riproduzione delle scene in scala ridotta a cura della Fondazione Pergolesi Spontini.
L’opera va in scena venerdì 20 dicembre ore 20.30 e domenica 22 dicembre ore 16 (anteprima giovani mercoledì 18 dicembre ore 16) diretta da Nir Kabaretti (nella foto), regia e luci sono di Henning Brockhaus, i movimenti coreografici di Valentina Escobar, le scene Josef Svoboda, ricostruzione scenografica di Benito Leonori, costumi Giancarlo Colis. Suona la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana, Coro Archè di Pisa. Nella compagnia di canto, Violetta Valery è Ruth Iniesta, Alfredo Germont è Paolo Lardizzone, Giorgio Germont è Simone Piazzola, Flora Bervoix è Elena Belfiore, Gastone è Andrea Galli. La coproduzione è con Fondazione Teatro Verdi di Pisa.
Nel progetto Scuola Incanto 2024, le date de “La traviata” nella versione pocket di Europa Incanto in collaborazione con Fondazione Pergolesi Spontini sono quelle del 29, 30 e 31 maggio. Il direttore è Germano Neri, adattamento e drammaturgia di Nunzia Nigro, l’Orchestra Europa InCanto – EICO. Partecipano oltre 900 studenti e docenti degli Istituti Comprensivi "Carlo Urbani”, “Lorenzo Lotto”, “Federico II” di Jesi “G. Marchetti” di Senigallia, “Raffaello Sanzio” di Falconara Marittima, “Imondi Romagnoli” di Fabriano, e “Caio Giulio Cesare” di Osimo che hanno aderito al progetto di eccellenza in ambito musicale e teatrale per l’apprendimento dell’opera lirica.
Lunedì 22 luglio ore 21 al Teatro Bramante di Urbania e martedì 23 luglio in Piazza Barcaroli a Morro d’Alba, c’è il Progetto Opera nei Borghi nell’ambito del Corso di alto perfezionamento in canto lirico a cura di Centro Studi Italiani Opera Festival di Urbania, con alcuni professionisti di FIO Italia - Festival of International Opera. In scena è “Il filosofo di campagna” dramma giocoso su libretto di Carlo Goldoni con musica di Baldassarre Galuppi, revisione critica a cura di Marco Bizzarini. Direttore e maestro concertatore al clavicembalo è Kristin Ditlow Yuan, suona il Time Machine Ensemble.
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