Il primo appuntamento, Viaggio col Rebetiko: Smirne-Modena solo andata sarà dedicato a “La malinconia e la trasgressione della musica nata dalla Katastrofi”. Quella dei greci di Smirne è la storia di un popolo rinnegato due volte: in Turchia in quanto greci e in Grecia perché considerati turchi. La parola con la quale designano questa diaspora è “katastrofi”. È così che nasce il rebetiko: partorito dalle viscere di chi si sente senza luogo, ne esprime tutta l’amarezza, il disorientamento e la ribellione. Dichiarato illegale perché richiama le sonorità ottomane e meticce, si diffonde clandestinamente nei bassifondi raccontando storie di povertà, prigione, droghe e amore. L’incontro ripercorrerà la storia del rebetiko - patrimonio immateriale dell’Unesco - intrecciandola con quella di un gruppo musicale residente a Modena, gli Akronimos, che ne incarna la singolarità. Parteciperanno Panagiotis Sideris (buzuki, canto, voce narrante), Massimo Termanini (baglamas), Stefano Rubbiani (chitarra), Domenico Cazzato (baglamas), Dafne Sideris (canto, voce narrante), Cansu Kapar (violino), Iassonas Liveris (danza), Yesim Hatapkapulu (voce narrante), Dimitris Thetakis (taverniere), il gruppo di danza etnica Natalia Ginzburg di Vignola mossi dalla regia di Carlo Stanzani. Per l’occasione, sarà possibile visitare la mostra “Fragile” con le opere di Yesim Hatapkapulu.
Accesso da Via Goldoni 1 con ingresso libero fino a esaurimento posti.
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