venerdì 19 aprile 2024

Kent Nagano dirige lunedì 22 aprile al teatro La Fenice l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento; in programma Haydn e Beethoven

 

L’Orchestra Haydn e Bolzano e Trento, sotto la prestigiosa direzione musicale di Kent Nagano (nella foto di Antoine Saito), è la compagine ospite della Stagione Sinfonica 2023-2024 della Fondazione Teatro La Fenice. Si esibirà al Teatro La Fenice lunedì 22 aprile 2024 ore 20.00, fuori abbonamento, proponendo un programma dedicato al classicismo, con pagine di Franz Joseph Haydn e Ludwig van Beethoven. In particolare, il maestro statunitense dirigerà uno dei capolavori del periodo londinese di Haydn, la Sinfonia concertante in si bemolle maggiore H.I:105; mentre del compositore di Bonn sarà eseguita la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36.
Stimolato dal confronto con l’esigente (e pagante) pubblico londinese, Franz Joseph Haydn (1732-1809) scrisse una serie di capolavori, che, pur nella loro diversità, formano un insieme organico e rappresentano un vertice assoluto nella storia della sinfonia. Le sinfonie londinesi sono il punto d’arrivo delle incessanti e spesso audaci sperimentazioni da lui condotte in oltre trent’anni di lavoro nel campo della sinfonia, durante i quali aveva trasformato la gracile sinfonia della metà Settecento in un organismo musicale ampio, equilibrato e solido, chiaramente definito nelle linee fondamentali ma allo stesso tempo talmente elastico da poter accogliere agevolmente le idee e le innovazioni dei maggiori compositori dei due secoli successivi. La Sinfonia concertante in si bemolle maggiore H.I:105 fu eseguita per la prima volta il 9 marzo 1792 in uno dei i concerti organizzati dall’impresario Johann Peter Solomon a Londra. Haydn utilizza quattro strumenti solisti, violino, violoncello, oboe e fagotto, e li combina in modi sempre diversi: tutti e quattro insieme, uno alla volta, la coppia degli archi contrapposta ai due fiati, i due strumenti acuti contrapposti ai due bassi, violino e fagotto contrapposti a oboe e violoncello e così via. All’avvicinarsi della conclusione, i solisti hanno tutta per loro un’ampia cadenza (scritta per esteso da Haydn e non lasciata all’improvvisazione come nei concerti solistici) prima che un gioioso e vigoroso tutti suggelli la composizione.
Ludwig van Beethoven (1770-1827) iniziò a comporre la sua Seconda Sinfonia in re maggiore op. 36 intorno al 1800, vi si dedicò con maggiore impegno dall’ottobre 1801 al maggio 1802, per poi completare il lavoro nell’estate della villeggiatura di Heiligenstadt (a quei tempi piccolo centro a nord di Vienna). Dedicata al fraterno amico Carl von Lichnowsky, dopo varie esecuzioni in forma privata in qualche dimora del principe, ogni volta occasione per cambiamenti e ritocchi da parte del compositore, debuttò in pubblico al Theater an der Wien il 5 aprile 1803, in un concerto dal programma interamente dedicato alla musica di Beethoven. Nonostante sia pervasa di energia e serenità, l’opera nacque in uno dei momenti più scoraggianti dell’esistenza del compositore: proprio in quegli anni infatti cominciò a manifestarsi la fase acuta della sua sordità con la conseguente decisione di abbandonare la carriera concertistica. I contemporanei, colpiti degli elementi di novità rispetto alle loro abitudini di ascolto, ne riconobbero inevitabilmente «la potenza del genio che in quest’opera colossale – si legge in una recensione del prestigioso l’«Allgemeine Musikalische Zeitung» del 1805 – si palesa nella ricchezza dei pensieri nuovi, nel trattamento del tutto originale e nella profondità della dottrina».

I biglietti per il concerto (da € 15,00 a € 130,00, ridotto abbonati da € 15,00 a € 90,00) sono acquistabili nella biglietteria del Teatro La Fenice e nei punti vendita Eventi Venezia Unica, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2722699) e biglietteria online

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