Conclusione di grande rilievo per
l’edizione 23/24 di Ferrara Musica al Ridotto, che domenica 14
aprile alle 10.30 ospita per la prima volta il giovane pluripremiato
pianista bolognese Pietro Fresa. L’appuntamento, organizzato
in collaborazione con l’Associazione Ferrara Piano Festival, lo
vedrà alle prese con un’impegnativa antologia di repertorio, con
composizioni scelte in un arco temporale che va da Mozart a
Shostakovich.
Il recital inizierà da “Ah, vous dirai-je Maman”, tema con dodici variazioni tra i più popolari dell’intera letteratura pianistica. Si prosegue con la Sonata op. 53 detta anche “Waldstein” dal nome del dedicatario, il conte Ferdinand von Waldstein. Di carattere virtuosistico per gli arditi passaggi che la contraddistinguono, l’opera 53 - nota anche con il sottotitolo di “Aurora” - è un’opera imponente e piena di forza vitale, caratterizzata da grande profondità d’ispirazione, in cui Beethoven reinventa la timbrica del pianoforte attraverso rivoluzionarie sperimentazioni. Con un balzo in avanti di oltre un secolo il recital di Pietro Fresa raggiungerà poi la Sonata n. 9 op. 68 di Scriabin. Reca il sinistro titolo di “Messa nera”, suggerito dal teosofo Alexei Podgayetsky: in un’atmosfera cupa, misteriosa ed esoterica prende vita una successione di frasi melodiche frammentarie, animate da ritmiche frenetiche, che sembrano culminare in una danza delirante. Il matinée avrà termine con il monumentale Preludio e Fuga in re minore, ventiquattresimo dell’op. 87 di Shostakovich, riivisitazione in chiave moderna del "Clavicembalo ben temperato" di Bach.
Il nome del pianista Pietro Fresa, nato nell’anno 2000 a Bologna, inizia a circolare in ambito musicale da quando, nel settembre 2017, debutta alla St. George’s Hall di Liverpool con il Terzo Concerto di Beethoven, in rappresentanza della nazione italiana per la manifestazione “Bologna-Liverpool città della musica UNESCO”. Nello stesso anno riceve l’invito alla Festa Europea della Musica di Roma, evento durante il quale, alla Camera dei Deputati, gli viene conferita dalla Presidente Laura Boldrini la Medaglia della Camera come riconoscimento al talento musicale, vincitore di premi internazionali. Dopo essersi diplomato con lode e menzione d’onore al Conservatorio G.B. Martini di Bologna con Carlo Mazzoli e all'Accademia Pianistica di Imola con Boris Petrushansky, si perfeziona al Royal College of Music di Londra con Dmitri Alexeev e Sofya Gulyak. Ha collaborato con artisti tra cui Mario Brunello e si è esibito in sale di prestigio internazionale quali la Steinway Hall di Londra e il Musikverein di Vienna.
Il recital inizierà da “Ah, vous dirai-je Maman”, tema con dodici variazioni tra i più popolari dell’intera letteratura pianistica. Si prosegue con la Sonata op. 53 detta anche “Waldstein” dal nome del dedicatario, il conte Ferdinand von Waldstein. Di carattere virtuosistico per gli arditi passaggi che la contraddistinguono, l’opera 53 - nota anche con il sottotitolo di “Aurora” - è un’opera imponente e piena di forza vitale, caratterizzata da grande profondità d’ispirazione, in cui Beethoven reinventa la timbrica del pianoforte attraverso rivoluzionarie sperimentazioni. Con un balzo in avanti di oltre un secolo il recital di Pietro Fresa raggiungerà poi la Sonata n. 9 op. 68 di Scriabin. Reca il sinistro titolo di “Messa nera”, suggerito dal teosofo Alexei Podgayetsky: in un’atmosfera cupa, misteriosa ed esoterica prende vita una successione di frasi melodiche frammentarie, animate da ritmiche frenetiche, che sembrano culminare in una danza delirante. Il matinée avrà termine con il monumentale Preludio e Fuga in re minore, ventiquattresimo dell’op. 87 di Shostakovich, riivisitazione in chiave moderna del "Clavicembalo ben temperato" di Bach.
Il nome del pianista Pietro Fresa, nato nell’anno 2000 a Bologna, inizia a circolare in ambito musicale da quando, nel settembre 2017, debutta alla St. George’s Hall di Liverpool con il Terzo Concerto di Beethoven, in rappresentanza della nazione italiana per la manifestazione “Bologna-Liverpool città della musica UNESCO”. Nello stesso anno riceve l’invito alla Festa Europea della Musica di Roma, evento durante il quale, alla Camera dei Deputati, gli viene conferita dalla Presidente Laura Boldrini la Medaglia della Camera come riconoscimento al talento musicale, vincitore di premi internazionali. Dopo essersi diplomato con lode e menzione d’onore al Conservatorio G.B. Martini di Bologna con Carlo Mazzoli e all'Accademia Pianistica di Imola con Boris Petrushansky, si perfeziona al Royal College of Music di Londra con Dmitri Alexeev e Sofya Gulyak. Ha collaborato con artisti tra cui Mario Brunello e si è esibito in sale di prestigio internazionale quali la Steinway Hall di Londra e il Musikverein di Vienna.
Ingresso interi 3 euro,
ridotti under 20 e allievi di Conservatorio 1 euro, in vendita alla
Biglietteria del Teatro e online. Tel. 0532/202675.
Nessun commento:
Posta un commento