Dopo l’amante di un imperatore (Poppea) e una sposa napoletana (Fiorilla), è la volta di una principessa della Cina: la Stagione Opera 2024 del Teatro Alighieri di Ravenna si avvicina alla sua conclusione con Turandot di Puccini, in scena venerdì 12 aprile alle 20.30 e domenica 14 alle 15.30. Non può mancare, naturalmente, l’appuntamento con Prima dell’opera, gli incontri a ingresso libero dedicati ai titoli in cartellone. Giovedì 11 aprile, alle 18 nel Salone Nobile di Palazzo Rasponi (piazza Kennedy), Luca Baccolini ci guida una volta ancora attraverso i paesaggi del melodramma. Collaboratore di La Repubblica e redattore di Classic Voice, Baccolini si metterà sulle tracce di compositore, partiture e personaggi, schiudendo nuove prospettive con la complicità di chi si appresta a salire sul podio. Si unisce infatti alla conversazione Marco Guidarini, che dirige l’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini nella fortunata produzione nata a Modena e riportata in scena in cordata con l’Alighieri e i teatri di Piacenza e Rimini.
Per questa Turandot si è scelto il finale integrale che Franco Alfano compose dopo la morte di Puccini; un finale comunque vicino alle intenzioni del Maestro secondo Marco Guidarini, la cui carriera di direttore è iniziata nel ruolo di assistente al fianco di John Eliot Gardiner. “Sono convinto che Giacomo Puccini, a un certo punto del suo percorso artistico (e soprattutto con La Fanciulla del West e il Trittico) si sia posto il tema di pensare a una nuova pagina del teatro musicale italiano, pienamente immerso nella modernità. Non più opere in chiave ottocentesca, post veriste o post verdiane, quanto davvero una nuova chiave di scrittura. E Turandot è proprio questo”.
Ingresso libero
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