mercoledì 14 febbraio 2024

LA VIOLINISTA MARIA DUEÑAS AL SUO DEBUTTO A SANTA CECILIA DIRETTA DA STANISLAV KOCHANOVSKY


Tre appuntamenti dedicati alla grande musica russa ci attendono giovedì 15 febbraio alle ore 19.30, con repliche venerdì 16 alle 20.30 e sabato 17 alle ore 18, affidati al direttore, anch’egli russo, Stanislav Kochanovsky, regolarmente ospite dell’Accademia fin dal 2014. Kochanovsky, classe 1981, ha maturato una profonda conoscenza del repertorio sinfonico e operistico durante i suoi anni come direttore del Teatro Michajlovskij di San Pietroburgo e della State Safonov Philharmonic Orchestra.
Insieme a lui, al suo debutto ceciliano, si esibirà la giovanissima violinista Maria Dueñas, nata nel 2002 a Granada e scoperta all’età di soli dodici anni da Marek Janowski, che nel 2014 la diresse in un concerto sul podio della San Francisco Symphony. Lanciatissima sui palcoscenici più prestigiosi, ha già suonato con la Staatskapelle Berlin, Oslo Philharmonic, Philadelphia Orchestra collaborando con direttori quali Herbert Blomstedt, Alan Gilbert e Yannick Nézet-Séguin. Nel 2022 ha sottoscritto un contratto in esclusiva con l’etichetta Deutsche Grammophon, che lo scorso anno ha pubblicato un cd con la sua interpretazione del Concerto per violino di Beethoven (direttore Manfred Honeck, Wiener Symphoniker). A Santa Cecilia interpreterà uno dei concerti più amati del repertorio, il Concerto per violino di Čajkovskij. Composto nel 1878, la composizione è ricchissima di inventiva melodica, con un’orchestrazione magistrale ed è tra le pagine più virtuosistiche mai scritte per lo strumento. 
La serata verrà invece aperta dal Capriccio spagnolo di Rimskij-Korsakov. Ultimato nel 1887, il Capriccio conquista grazie alla brillantezza dell’orchestrazione, al folklore spagnolo e alla ricchezza di colori e di ritmi. Chiude il concerto la Terza Sinfonia di Rachmaninoff, scritta a Lucerna tra il 1935 e il ’36, e che risente di quel sentimento di acuta nostalgia per la patria che Rachmaninoff aveva abbandonato nel 1917 e che non rivide più. La prima esecuzione ebbe luogo nel 1936 con la Philadelphia Orchestra diretta da Leopold Stokowski.

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