venerdì 31 marzo 2023

UNA DOMENICA A TUTTA MUSICA, IL 2 APRILE CON BEN DUE APPUNTAMENTI AL TEATRO PETRUZZELLI. ALLE 11.30 IL PREMIO PAGANINI GIUSEPPE GIBBONI PROTAGONISTA DEL NUOVO CONCERTO DEL MATTINO. ALLE 18.00 IL MAESTRO MAURIZIO LOMARTIRE DIRIGE L’ORCHESTRA DEL TEATRO PETRUZZELLI AL FAMILY CONCERTI.


La Fondazione Teatro Petruzzelli propone ben due appuntamenti per dare il via al mese di aprile “a tutta musica”.
Domenica 2 aprile alle 11.30 al Teatro Petruzzelli è in programma un nuovo Concerto del Mattino con un artista d’eccezione: il premio Paganini Giuseppe Gibboni (violino).
Il programma propone: Sonata n. 1, in sol minore, per violino solo, di Johann Sebastian Bach, da Ventiquattro Capricci, per violino solo, op. 1: 1. Andante, 5. Agitato, 13. Allegro, 15. Posato, 21. Amoroso, Presto, 24. Tema con 11 variazioni. Quasi presto, di Nicolò Paganini, Sonata n. 6, in Mi maggiore, per violino solo, op. 27, di Eugène Ysaÿe, A Paganini, per violino solo (1982) di Alfred Schnittke.
Il costo del biglietto è di 5 euro.
Giuseppe Gibboni
si è diplomato a soli quindici anni con lode e menzione d’onore, al Conservatorio “Martucci” di Salerno con Maurizio Aiello. Nel 2015 è entrato all’Accademia “Stauffer” di Cremona con Salvatore Accardo e nel 2016 ha ricevuto il diploma d’onore ai corsi di Alto Perfezionamento alla Chigiana di Siena. Dal 2016 frequenta il corso di Alto Perfezionamento alla “Perosi” di Biella con Pavel Berman. Attualmente studia con Pierre Amoyal al ‘Mozarteum’ di Salisburgo. Ha partecipato a vari Concorsi nazionali e internazionali classificandosi sempre al primo posto. Tra le molte vincite spiccano quelle dei Concorsi ‘A. Postacchini’ di Fermo, con premio speciale per i Capricci di Paganini, ‘L. Kogan’ di Bruxelles, terzo premio (con primo non assegnato) al ‘George Enescu’ di Bucarest. Nel 2021 ha vinto il Premio ‘Paganini’ di Genova, il premio speciale per il Concerto n. 2 di Paganini, il premio speciale del pubblico e il premio speciale per l’esecuzione dei Capricci di Paganini. È stato ospite di vari Festival e stagioni concertistiche da solista in celebri Teatri e sale da concerto, come “Al Bustan” di Beirut, Sala ‘Čaikovskij’ di Mosca, Ambasciata Italiana a Mosca, Dal Verme di Milano, Conservatoire Royal di Bruxelles, Teatro Augusteo e Bellini di Napoli, Teatro di Francia di Messina, Teatro Verdi di Salerno, Rendano di Cosenza, Salone dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze, Teatro dell’Aquila di Fermo, Auditorium ‘Niemeier’ di Ravello, San Leo Festival, Fondazione ‘W. Walton’ di Ischia, Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, Verdi di Trieste, Maruccino di Chieti, Auditorium ‘Arvedi’ al Museo del Violino di Cremona, Paisiello di Lecce, Bellini di Catania, Petruzzelli di Bari. Nel 2017 ha tenuto un concerto alla Bocconi di Milano suonando lo Stradivari della collezione LAM (ex ‘Scotland’ 1734) per conto del Museo del Violino di Cremona. Si è esibito al Conservatorio ‘Čaikovskij’ di Mosca a chiusura della mostra Il mito di Stradivari. Dal 2017 è un’artista della Si-Yo Music Society Foundation di New York. Ha partecipato al programma di Rai 1 Prodigi, La Musica è Vita, vincendo il 1° premio e la nomina di “Prodigio Italiano”. Nel 2017 ha ricevuto un riconoscimento dalla Presidente della Camera dei Deputati nella Giornata della Musica nonché il Premio “Charlot” come ‘giovane promessa della musica’. Ha pubblicato con Warner Classics il CD Giuseppe Gibboni con l’Orchestra Busoni diretta da M. Belli. Suona un Balestrieri del 1752 su gentile concessione di Stefano Arancio per il progetto “Adopt a musician” di Lugano.

Sempre domenica 2 aprile, alle 18.00, il maestro Maurizio Lomartire dirigerà l’Orchestra del Teatro Petruzzelli al nuovo appuntamento della rassegna “Family Concert”.
Il costo del biglietto è di 1 euro per gli spettatori fino ai 12 anni di età e di 5 euro per tutti gli altri.
Il programma del concerto propone: Ouverture, per orchestra di Bohuslav Martinů, Suite Dolly, per orchestra, op. 56, di Gabriel Fauré, Ouverture dall’opera “Ruslan e Ludmilla” di Mikhail Glinka, Fàlanto ed Etra, tratto da “Etra’s tears” di Maurizio Lomartire, Ouverture, dall’opera “Die Fledermaus” (Il pipistrello) di Johann Strauss jr.
Maurizio Lomartire, attivo come didatta, strumentista, direttore d’orchestra e compositore è nato a Taranto dove ha intrapreso lo studio della musica, proseguendo il percorso a Cremona conseguendo la laurea in Musicologia. Si è poi diplomato in Viola al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, ha frequentato i corsi di Quartetto tenuti da P. Farulli alla Scuola di Musica di Fiesole e poi l’Accademia Chigiana. Ha vinto i concorsi banditi dai Teatri Regio di Torino e di San Carlo di Napoli, dedicandosi allo studio della direzione d’orchestra con Piero Bellugi, Julius Kalmar e Jorma Panula. È inoltre stato uno dei fondatori del ‘Collegium Musicum’ di Bari, una delle istituzioni musicali più attive sul territorio cittadino. Dal 1997 al 2008 come Direttore musicale dell’Orchestra Ico della Magna Grecia, ha diretto prime esecuzioni di opere come Two cathedrals in the South di Ferrero, Epos in rock di Tamborrino, Cantico delle creature di Sarcino, Nocturnos de la antequerela di Garcìa Abril, Il sogno di Marsia di Marianelli. Si è inoltre esibito sul podio dell’Orchestra di Stato del Messico, della ‘Klassica’ di San Pietroburgo e della Filarmonica di Poznan, fra le altre. Risultato vincitore del Concorso Nazionale per la cattedra di Viola, ne è attualmente titolare al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. In veste di compositore ha ottenuto molti consensi in ambito sinfonico, con opere tra cui si ricordano Etra’s tears, pubblicata in CD con l’Orchestra della Magna Grecia diretta da Luigi Piovano e la Regula Francisci per soli, coro e orchestra. Attivo anche in ambito cameristico ha ottenuto un bel successo di critica e pubblico con le recenti composizioni Il piccolo chimico, scritta su commissione dell’Alkemia Quartet, nonché le musiche di scena per una versione teatrale di Pinocchio, su commissione di A. Vismara, lavoro per cui ha avuto occasione di collaborare con l’attrice Amanda Sandrelli. I suoi interessi musicali eclettici lo hanno orientato anche verso il jazz: di recente ha infatti pubblicato il suo lavoro Side C per l’etichetta Eem-music. Di frequente la sua attività compositiva trae ispirazione dalla storia e dalla mitologia della sua città di origine, Taranto.
I biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione 2023 sono in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli, aperto dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 e la domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 e su www.vivaticket.it
Informazioni: 080.975.28.10, www.fondazionepetruzzelli.it. E-mail: botteghino@fondazionepetruzzelli.it

1 APRILE 2023 | TEATRO MUNICIPALE VALLI - Jordi Savall e il suono sempre nuovo dell'antico, con Le Concert des Nations e La Capella Reial de Catalunya


01.04.2023 - h 20:30 - Teatro Valli
La Capella Reial de Catalunya
Le Concert des Nations
Jordi Savall direttore
Elionor Martínez soprano
Lara Morger mezzosoprano

Marc-Antoine Charpentier, Stabat Mater pour Des Religieuses
Domenico Scarlatti, Stabat Mater
Giovanni Battista Pergolesi, Stabat Mater
Con il supporto del Departament de Cultura della Generalitat de Catalunya e de l’Institut Ramon Llull
Con il supporto finanziario della Direction Régionale des Affaires Culturelles Occitanie.
 

Il lavoro infaticabile di Savall non è semplicemente un recupero musicale, ma piuttosto una rianimazione creativa.
(Allan Kozinn, New York Times)
Lo Stabat Mater – testo duecentesco di Jacopone da Todi messo in musica da innumerevoli compositori fino a oggi – è il prisma attraverso cui Jordi Savall esplora il passaggio dal ‘600 al primo ‘700, a partire da Charpentier che, fedele alla lezione di Carissimi, compone uno Stabat Mater di estrema, malinconica semplicità. Sorprendente la densità polifonica dello Stabat di Domenico Scarlatti (composto tra 1715 e 1719), che ci rivela un lato completamente inedito dell’autore che conosciamo soprattutto per le sonate clavicembalistiche. Celebre lo Stabat Mater scritto da un Pergolesi ventiseienne nel 1735, alla fine della sua brevissima vita, che accoglie le novità stilistiche della scuola napoletana restituendole in una prospettiva ricca di sentimento e di pathos.



Platea e Palchi I, II e III ordine centrale
€ 50,00
Palchi I, II e III ordine laterale
€ 45,00
Palchi IV Ordine
€ 40,00
Galleria
€ 30,00
Riduzioni
Iscritti Unimore > 50%
Under 30 > 30%
Amici dei Teatri > 20%
Over 65 > 15%
Gruppi (più di 15 persone) > 15%



Sabato 1 e domenica 2 aprile alle ore 16.30 va in scena L’Italiana in Algeri per i ragazzi, frizzante e coloratissima versione ridotta dell’opera di Gioachino Rossini dedicata al pubblico più giovane Sul podio, alla guida dell’Orchestra Giovanile Italiana, Nicolò Jacopo Suppa, la regia è di Grischa Asagaroff


Dopo l’ottimo successo de L’Elisir d’Amore per bambini di Gaetano Donizetti andato in scena nell’ottobre del 2020 e del 2021, sabato 1 e domenica 2 aprile alle ore 16.30 va in scena L’Italiana in Algeri per i ragazzi, frizzante e coloratissima versione ridotta dell’opera di Gioachino Rossini dedicata al pubblico più giovane
Il capolavoro del genio di Pesaro, nell'adattamento musicale di Alexander Krampe, è messo in scena con la regia di Grischa Asagaroff, che oltre ad aver curato la regia de L’Elisir d’Amore per bambini ha recentemente curato anche la regia de I due Foscari, nell’ambito dello scorso 84º Festival del Maggio Musicale Fiorentino.  Sul podio della Sala Mehta, alla guida dell’Orchestra Giovanile Italiana, il maestro Nicolò Jacopo Suppa. L’ensemble orchestrale torna al Maggio dopo le recite de L’Elisir d’Amore per bambini dell’ottobre del 2020.
Le pittoresche scene e i magnifici costumi sono di Luigi Perego, le luci sono curate da Valerio Tiberi.
 
Per le recite del 1º e del 2 aprile, il biglietto per gli under 18 avrà il prezzo simbolico di 1€. Il costo del biglietto a tariffa intera per gli accompagnatori è di 20€. Un modo dunque interessante per i giovani e i giovanissimi spettatori di mettere piede, magari per la prima volta, nell'affascinante mondo del teatro e della musica,  per assistere a uno spettacolo divertente, fresco e leggero, impreziosito dal grande talento del cast artistico e della compagnia di canto.  È contemplato l’acquisto a tariffa Under 18 per un massimo di 2 biglietti per ogni adulto accompagnatore; a eventuali ulteriori partecipanti, seppur minori di anni 18, è destinata la tariffa Intero, o ridotta a 15€ se in possesso della Maggio Card. 
 
La compagnia di canto è fresca, frizzante e giovane, formata in tutto da talenti ed ex talenti dell’Accademia del Maggio: nella parte di Mustafà, il Bey d'Algeri, Matto Torcaso, che ha da poco concluso le recite di The Rake’s Progress di Igor Stravinskij diretto da Daniele Gatti per la regia di Frederic Wake-Walker; sua moglie, la vessata Elvira, è interpretata da Nikoletta Hertsak, di recente nel cast del Don Carlo, in scena lo scorso dicembre sempre con la direzione del maestro Gatti. Zulma, la schiava e soprattutto confidente di Elvira, ha la voce di Olha Smokolina, recentemente in scena al Maggio nel Doktor Faust dello scorso febbraio. Haly, il capitano dei corsari algerini, è interpretato da Matteo Mancini, che è stato Il marchese d'Obigny ne La traviata, sempre dello scorso febbraio, e di nuovo in programma il 30 marzo per la speciale recita straordinaria. 
La parte di Lindoro, giovane schiavo italiano preferito di Mustafà, a cui il pedante Bey vorrebbe dare in moglie la povera Elvira, è interpretata da Antonio Mandrillo (a destra, nella foto); Aleksandra Meteleva (nella foto in alto a sinistra), anche lei di recente fra gli interpreti del Doktor Faust, è la giovane e bellissima Isabella, vera fidanzata e promessa di Lindoro, catturata dai pirati e portata da Mustafà poiché quest’ultimo desidera una nuova sposa italiana, dal carattere forte e vivace.  Chiude il cast lirico un ex talento dell’Accademia e ormai ‘artista di casa’ al Maggio, Davide Piva, che interpreta la parte di Taddeo, compagno di viaggio (e spasimante!) della fascinosa Isabella, anche lui rapito dai pirati capitanati da Haly.
 
Il narratore della vicenda, che avrà l’importante ruolo di spiegare passo per passo non solo quanto succede in scena ma anche e soprattutto le parti della vicenda omesse nel riadattamento, è Davide Gasparro. Gasparro, già voce recitante de L’Elisir d’Amore per bambini dell’ottobre 2021 è in questa occasione anche l’autore dei testi del personaggio del Narratore da lui interpretato sulla scena.
 
Delle bellissime scene pittoresche, delimitate da delle vivacissime mura che ricordano delle matite l’una al fianco dell’altra, dei costumi sfarzosi e pieni di colori, ha parlato nella sua analisi il regista Grischa Asagaroff (a sinistra nella foto): “Il nostro obiettivo è stato quello di pensare a uno spettacolo su misura di bambino, ed è in quest’ottica molto importante il lavoro di adattamento musicale svolto insieme ad Alexander Krampe; nonostante l’assenza del Coro, tutte le parti più divertenti e ricche d’azione dell’opera sono state lasciate quasi intatte, dai personaggi che la caratterizzano ai punti essenziali della narrazione. Le scene più buffe e movimentate sono state naturalmente lasciate, per far sì che lo spettacolo sia più godibile dai bambini e abbia un numero minore di parti lunghe e meno ‘attive’, soprattutto abbiamo cercato di ridurre sensibilmente le parti caratterizzate da arie o duetti prolungati e con meno azione in palcoscenico. Con Krampe inoltre abbiamo pensato a tutto questo mantenendo la durata dello spettacolo intorno all’ora, poco più, di tempo. In questo adattamento è molto importante la figura del Narratore, che spiegherà ai ragazzi non solo in modo più chiaro ciò che si succede nel corso dell’opera, ma anche le parti del racconto che, per esigenze di tagli, non abbiamo potuto mettere in scena: è una figura di congiunzione fra le varie parti dello spettacolo.”
 
Il direttore e maestro concertatore dello spettacolo Nicolò Jacopo Suppa (a destra nella foto) fa eco al regista: “L’idea di rimodellare, anche musicalmente, L’Italiana in Algeri è stata una questione condivisa fin da subito, per poter offrire ai bambini e ai ragazzi uno spettacolo che sia realmente fatto su misura per loro. È splendido inoltre poter lavorare non solo con un regista di assoluta esperienza come il maestro Asagaroff, ma anche di poterlo fare con gli Artisti dell’Accademia del Maggio, che si sono dimostrati essere non solo degli ottimi cantanti, ma anche degli eccellenti attori, aspetto essenziale quando si tratta del mettere in scena un’opera buffa di Rossini!”.
La locandina:
 
L’Italiana in Algeri per i ragazzi
Dramma giocoso per musica
Libretto di Angelo Anelli Musica di Gioachino Rossini
Elaborazione e orchestrazione Alexander Krampe 
Testo del narratore di Davide Gasparro
 
Nuovo allestimento
Progetto dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino

Maestro concertatore e direttore Nicolò Jacopo Suppa
Regia Grischa Asagaroff
Scene e costumi Luigi Perego
Luci Valerio Tiberi
Assistente regista Mirko Rizzi

Mustafà, Bey d’Algeri  Matteo Torcaso
Elvira, moglie di Mustafà  Nikoletta Hertsak
Zulma, schiava confidente d’Elvira  Olha Smokolina
Haly, Capitano de’ Corsari Algerini  Matteo Mancini
Lindoro, giovane Italiano, amante d’Isabella, schiavo favorito di Mustafà Antonio Mandrillo
Isabella, Signora Italiana  Aleksandra Meteleva
Taddeo, compagno d’Isabella  Davide Piva 
Il narratore  Davide Gasparro

Orchestra Giovanile Italiana

Segretario artistico Giovanni Verona
Maestro collaboratore di palcoscenico Giulia Palmisani
Maestro collaboratore di sala Alessandro Uva
Maestro collaboratore alle luci Paolo Bellocci
Clavicembalo Alessandro Uva, Umberto Cipolla (4, 5.04) 

Figuranti speciali Elena Barsotti, Maria Lucia Bianchi, Egidio Egidi, Stefano Francasi
 
 
I prezzi: 
 
Under 18: 1€
Scuole: 5€
Ridotto (MaggioCard): 15€
Intero: 20€

ELEONORA ABBAGNATO  È GIULIETTA A PARMADANZA 2023 - Cinque scene coreografiche per raccontare la tragedia shakespeariana in chiave contemporanea e universale. Protagonista l’étoile palermitana, in scena insieme a Michele Satriano, Sasha Riva e Simone Repele, e con la partecipazione della figlia Julia Balzaretti. Teatro Regio di Parma lunedì 3 aprile 2023, ore 20.30


Un ritratto contemporaneo e sfaccettato della più celebre protagonista shakespeariana, per raccontare attraverso la danza l’amore in tutte le sue forme: Eleonora Abbagnato interpreta Giulietta, produzione Daniele Cipriani Entertainment, in scena al Teatro Regio di Parma lunedì 3 aprile 2023, ore 20.30, per ParmaDanza 2023.
L’étoile palermitana, direttrice del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma e già étoile dell’Opéra di Parigi, danza insieme a Simone Repele, Sasha Riva, Michele Satriano, e alla figlia, la giovanissima Julia Balzaretti, in un balletto in cinque scene (Blanc et Noir, Le Rouge et Le Noir, Blanc et Noir, Rainbow, Love & Peace, Giulietta), con le coreografie di Simone Repele, Sasha Riva, Uwe Scholz, Giorgio Mancini, con i costumi di Anna Biagiotti e le luci di Alessandro Caso.
Su musiche che spaziano da Čajkovskij a Bernstein, eseguite dal vivo a quattro mani e due pianoforti da Marcos Madrigal e Alessandro Stella, la tragedia shakespeariana diviene emblema universale dell’amore in ogni sua forma, tra speranza, ribellione, destino. La passione tra persone di età diverse è il tema di Le rouge et le noir, brano di Uwe Scholz del 1988 su musiche di Hector Berlioz, ispirato al romanzo di Stendhal, interpretato da Eleonora Abbagnato e Michele Satriano. In Giulietta, brano che chiude la serata, coreografia di Sasha Riva e Simone Repele sull’overture-fantasia Romeo e Giulietta di Pëtr Il'ič Čajkovskij, la piccola Julia Balzaretti interpreta, al fianco dell’étoile, una piccola Giulietta dei nostri giorni, che, nei suoi sogni a occhi aperti, si riflette nella donna che diventerà.
Al centro del programma Rainbow, Love & Peace, coreografia di Giorgio Mancini su musiche tratte da West side story di Leonard Bernstein: i danzatori Rebecca Bianchi, Simone Agrò, Mattia Tortora, Gabriele Consoli, Bryan Ramirez, Michele Satriano danno vita a un mondo dai mille colori, per donare un messaggio di speranza, tolleranza, rispetto delle diversità.

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Biglietti da €8 a €60.
Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it Orari di apertura: dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express.

Record di iscrizioni per Flauto magico. Il suono della pace lo spettacolo di Opera Domani nell’ambito del progetto “Lo Sferisterio a scuola” Numeri entusiastici e una recita in più per la trasposizione del capolavoro di Mozart ideata da AsLiCo per le scuole primarie e secondarie di primo grado le cui iscrizioni si chiudono 31 marzo


Mancano poche ore alla scadenza ufficiale dei termini per le iscrizioni (fissata per venerdì 31 marzo) al progetto formativo e alle rappresentazioni dell’opera Flauto magico. Il suono della pace tratta dal capolavoro mozartiano, progetto della 27a edizione di Opera Domani – realizzato e promosso a livello internazionale da AsLiCo in coproduzione con Opéra Grand Avignon, Opéra de Rouen e Bregenzer Festspiele – ma le adesioni a questa sezione dell’iniziativa “Lo Sferisterio va a scuola” sono già entusiasmanti: oltre 3.700 studenti dalle scuole primarie e secondarie di primo grado di Macerata e Provincia (con oltre il 40% di nuovi istituti), con 3.500 adulti accompagnatori e circa 400 insegnanti, per un totale che sta per toccare le 8.000 persone, con apertura di una lista d’attesa. Un successo finora mai registrato (nel 2022 si era arrivati a poco più di 6.000 partecipanti considerando però le attività relative a tutte le fasce d’età) che ha portato l’Associazione Arena Sferisterio alla decisione di aumentare le recite previste, da due a tre serate allo Sferisterio: venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 giugno.
A questi numeri si aggiungono quelli relativi ai progetti per i nidi e i piccoli da 3 a 5 anni, ideati dalla Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio” con numeri in crescita anche i questo caso e quelli del progetto per le scuole secondarie di secondo grado Carmen MOF - My Original Feelings firmato da Francesco Facciolli e Fabio Macedoni (Compagnia teatrale “Fabiano Valenti” di Treia) ed ispirato a Carmen, titolo inaugurale del MOF 2023.
 
“Lo Sferisterio a scuola” è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio in collaborazione con il Comune di Macerata e con la preziosa adesione delle stesse istituzioni scolastiche che appunto scelgono di partecipare agli incontri formativi e poi agli spettacoli, a dimostrazione del fatto che la musica e l’opera sono forme d’arte che – se proposte in modo adeguato – riescono a coinvolgere il pubblico di tutte le età e ad accompagnare la crescita degli individui in modo completo e profondo. Questo è ancora più vero in una realtà sociale come quella di Macerata in cui lo Sferisterio è il fulcro delle attività culturali cittadine, spazio estivo per l’opera noto in tutto il mondo.
 
Le attività dello “Sferisterio a scuola” sono pensate per arricchire l’intero arco scolastico con iniziative specifiche per le diverse età e per i diversi obiettivi di crescita, fornendo strumenti di formazione pratici e accessibili per i docenti e per le famiglie. Come sempre anche nel 2023 prevedono una parte di formazione per i docenti, una parte di lavoro in classe e poi, fra maggio e giugno, una serie di spettacoli aperti a tutti, allo Sferisterio e al Teatro Lauro Rossi, il “Macerata Opera Family” che da due anni anticipa il festival vero e proprio nel segno dei più piccoli.
La novità del 2023 riguarda la collaborazione con una serie di realtà formative e teatrali del maceratese come la Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio” (per le iniziative da 0 a 5 anni) e la Compagnia teatrale “Fabiano Valenti” di Treia per quelle delle scuole secondarie di secondo grado. Come detto invece per le scuole primarie e secondarie di primo grado si sta proseguendo la collaborazione con AsLiCo, istituzione leader in Europa per la formazione del pubblico dei più giovani.
 
Dettaglio dei progetti per “Lo Sferisterio a Scuola” 2023
 
Per i più piccoli degli asili nido (da 0 a 3 anni) l’appuntamento è con il progetto proposto da Valentina Verzola – violoncellista e didatta della Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio” – che coinvolgerà anche i genitori e gli educatori in una serie di laboratori nei nidi in cui l’ascolto, la voce e il movimento stimoleranno la curiosità, la creatività, la scoperta e la socializzazione del bambino in un clima famigliare. Attraverso il movimento e i giochi con la voce i bambini saranno portati in modo naturale ad usare il linguaggio musicale, ad ascoltare ed a interagire con gli adulti e con i coetanei.
Scadenza delle iscrizioni: 31 marzo
 
Per i bambini delle scuole materne (dai 3 ai 5 anni) è in programma La storia di Babar il piccolo elefante di Francis Poulenc, uno dei capisaldi del repertorio musicale per l’infanzia, realizzato dalla Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio”. Gli spettacoli andranno in scena allo Sferisterio da lunedì 29 maggio a giovedì 1 giugno.
Scadenza delle iscrizioni: 5 aprile
 
Per gli studenti delle primarie e secondarie di primo grado (dai 6 ai 14 anni) venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 giugno allo Sferisterio è in programma Flauto magico. Il suono della pace, un progetto della 27a edizione di Opera Domani, realizzato e promosso a livello internazionale da AsLiCo in coproduzione con Opéra Grand Avignon, Opéra de Rouen e Bregenzer Festspiele. Flauto magico. Il suono della pace è uno spettacolo partecipativo in equilibrio fra opera e teatro ispirato musicalmente al capolavoro di Mozart, con la regia di Caroline Leboutte e la direzione di Alfredo Salvatore Stillo alla guida di un gruppo di giovani interpreti, vincitori delle ultime edizioni del celebre Concorso AsLiCo. La favola originale messa in musica da Mozart sarà riletta con occhi contemporanei e ambientata in un mondo nuovo in cui spicca il rapporto conflittuale tra Sarastro e la Regina della Notte che verrà descritto come una vera e propria guerra nella quale Tamino e Pamina, giovani ragazzi alla ricerca di un posto nel mondo degli adulti, saranno spesso richiamati a schierarsi. Il progetto Opera Domani da decenni ormai ha come obiettivo quello di coinvolgere e appassionare all’opera lirica il pubblico dell’età scolare. La visione dell’opera è preparata attraverso un percorso specifico con incontri di formazione per gli insegnanti (si sono già svolti al Teatro Lauro Rossi con circa 290 docenti presenti ad ognuno dei due appuntamenti) e attività di preparazione in classe (ascolto di alcune arie dell’opera, preparazione dei cori, attività di movimento e coreografie anche in LIS, studio della trama e dei personaggi, approfondimento dei contenuti, costruzione oggetti da portare in teatro) differenziati secondo l’età e il livello scolastico, oltre che pensati per la condivisione anche in famiglia. La formazione degli insegnati, realizzata durante i mesi scolastici, è inoltre accreditata presso il MIUR (ai sensi della direttiva 170/2016).
Scadenza delle iscrizioni: 31 marzo
 
Gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado sono coinvolti in Carmen MOF - My Original Feelings, nuovo progetto della Compagnia teatrale “Fabiano Valenti” di Treia, firmato da Francesco Facciolli e Fabio Macedoni ed ispirato a Carmen, titolo inaugurale del festival 2023. «Quali sono i “feelings”, i sentimenti, le emozioni che fa nascere Carmen in ciascuno di noi? Che cosa evoca in ognuno la storia di Carmen?» si chiedono gli autori. Ogni classe, ogni studente troverà qualcosa di diverso in Carmen, pur avendo tutti lo stesso materiale a disposizione, letterario, cinematografico, performativo, visuale. Da questi spunti stanno nascendo i diversi contributi (reading di poesie, rappresentazioni teatrali, opere pittoriche o costumi teatrali, video, menù a tema, balletti o applicazioni informatiche ecc.) che formeranno l’esperienza pubblica: una mostra agli Antichi Forni per i lavori non performativi, mentre il 25 e il 26 maggio il Teatro Lauro Rossi ospiterà le performance.
Hanno già aderito 11 Istituti di Macerata, Tolentino, San Severino, Cingoli, Civitanova Marche e Camerino, per un totale di circa 300 studenti.
 
Per ulteriori informazioni e per partecipare alle presentazioni education@sferisterio.it o contattare Paola Pierucci allo 0733261334.



Concerto per due pianoforti in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita di Sergej Rachmaninov.

In programma domenica 2 aprile alle ore 19.00 nell'Auditorium della Fondazione Paolo Grassi a Martina Franca un concerto speciale dal titolo "Buon compleanno Rachmaninov!", dedicato al grandissimo pianista e compositore russo Sergej Rachmaninov in occasione del centocinquantesimo anniversario della sua nascita. Ad esibirisi i pianisti Liubov Gromoglasova e Sergey Kuznetsov, che eseguiranno le due Suites per due pianoforti (n. 1 op. 5 in sol minore e n. 2 op. 17 in do maggiore).

Ingresso a pagamento. Biglietto unico € 5,00 (+ 10% di prevendita).

LIUBOV GROMOGLASOVA
Pianista russa, laureata con lode presso il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca nella classe della Prof.ssa Elena Kuznetsova. Ha partecipato a masterclass internazionali con alcuni tra i maggiori professori dello strumento: Christopher Elton e Ruth Harte, William Fong, Aglika Genova e Liuben Dimitrov, Konstantin Lifshitz. Vincitrice di numerosi premi in concorsi e festival musicali internazionali in Russia, Gran Bretagna, Italia. Si esibisce con successo con vari programmi solistici e di musica da camera, con orchestre, in duo pianistico con la sorella Anastasia e in varie formazioni musicali tra cui il Trio Gioconda de Vito. Nel 2009 ha eseguito la prima mondiale di “Variazioni brillanti” di Mendelssohn-Mosheles per 2 pianoforti e orchestra nella Grande sala del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca. Dal 2010 al 2014 in duo pianistico con la sorella ha partecipato nei concerti in abbonamento del Conservatorio di Mosca nella Piccola sala con un recital annuale. Dal 2007 al 2016 ha lavorato nella Scuola musicale Taneev e nel Conservatorio Tchaikovsky a Mosca. Dal 2015 collabora regolarmente con il Festival delle Valle d’Itria. Lavora come pianista in residence nella Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, dove è anche docente di pianoforte nella Scuola di Musica e nei corsi di perfezionamento musicale. Nel 2020 in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi ha creato la sua rassegna pianistica “Pianisti del XXI secolo”. È sua l’ideazione del progetto “Stravinsky & friends” della Fondazione Paolo Grassi, premiata dal Ministero della cultura fra i 25 progetti speciali di musica in Italia per il 2021. Nel 2020 ha inciso l’integrale delle Sinfonie di P. Tchaikovsky nell’arrangiamento per pianoforte a 4 mani in duo pianistico con la sorella Anastasia per la casa discografica “Tobu recordings” (Giappone) e nel 2021 l’integrale delle Sinfonie di L. Beethoven per la stessa etichetta discografica.

SERGEY KUZNETSOV

Sergey Kuznetsov è nato nel 1978 da una famiglia di musicisti. Ha ricevuto la sua prima lezione all'età di quattro anni e fino al 1996 ha studiato musica alla Gnessin School of Music di Mosca, nella classe di Valentina Aristova. Dal 1996 al 2001, Sergey Kuznetsov è stato studente al Conservatorio di Mosca nella classe del Prof. Mikhail Voskressensky, diplomandosi con lode. Dal 2001 al 2005, ha frequentato i corsi post-laurea presso l'Universität für Musik di Vienna nella classe di Oleg Maisenberg e, dal 2003 al 2005, i corsi post-laurea del Conservatorio di Mosca con Mikhail Voskressinsky.
Nel 1999 ha ricevuto il primo premio all'A.M.A. Calabria International Competition (Italia). Nel 2000 è stato vincitore del Concorso Alicia de Larrocha in Andorra. Nel 2003 ha vinto il Secondo Premio al 9° Concours Geza Anda di Zurigo, eseguendo nella prova finale il Concerto per pianoforte n. 3 di Prokofiev accompagnato dall'Orchestra della Tonhalle di Zurigo. Questa performance gli è valsa anche il Premio del Pubblico e l'ingaggio per esibirsi al Festival di Lucerna. Nel 2005 ha ricevuto il secondo premio al Cleveland International Piano Competition dopo essersi esibito nel round finale con la famosa Cleveland Orchestra nella Severance Hall di Cleveland. Nel 2006, Sergey Kuznetsov ha vinto il secondo premio all'Hamamatsu International Piano Competition in Giappone.
Sergey Kuznetsov si è esibito in Russia, Spagna, Regno Unito, Bielorussia, Ucraina, Moldavia, Brasile, Francia, Italia, Portogallo, Svizzera, Kazakistan, Germania, Austria, Serbia, Turchia, Repubblica Ceca, USA (tra cui Zankel Carnegie Hall), Giappone, Cipro e Paesi Bassi. Collabora con musicisti come Shostakovich String Quartet, Ysaÿe String Quartet, Cavani String Quartet, Moscow Tchaikovsky Symphony Orchestra, Cleveland Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Franz Liszt Chamber Orchestra, Stuttgart Philharmonic, Winterthur Orchestra, Moscow Philarmonic, Ural Symphony , Orchestre Sinfoniche di Berlino e Monaco e direttori come Janos Fürst, Misha Damev, Maxim Vengerov, Nikolay Alexeev, Dmitry Liss, Theodor Guschlbauer, Volker Schmidt-Gertenbach, Jahja Ling, Gustav Mak, Georg Schmöhe, Gintaras Rinkevičius e Walter Weller. Kuznetsov collabora con importanti agenzie artistiche come KD Schmid Hanover, Gosconcert, Pro Arte Frankfurt e partecipa a numerosi festival musicali internazionali come quelli di Kyoto e Yokohama (Giappone), Cipro, Merano (Italia), Festival di Zurigo e Lucerna, Ernen Musikfestspiele , Bodensee Festival, Irina Arkhipova Festival, Musical Olympus (Russia) e Lockenhaus Festival (Austria).
Le esibizioni di Sergey sono state trasmesse dalla radio svizzera in lingua tedesca (DRS2), dalla radio svizzera in lingua francese (RSR Espace2), da Radio France, da Czech Music Radio, da WCLV, da WQXR (USA) e da Orpheus Radio Russia, da Radio e TV serba e da Mezzo TV. Attualmente sono stati pubblicati due suoi CD da solista con opere di Brahms, Liszt, Schumann e Scriabin, e un CD in duo per l'etichetta Pan Classics (Svizzera) con Ryoko Yano (violino).
Dal 2006 Sergey Kuznetsov insegna al Conservatorio di Mosca.
Nel 2015, Sergey ha debuttato ufficialmente con un recital da solista, che ha ottenuto ottime recensioni alla Carnegie Hall di New York City.

Milano - Il Progetto Bach 2023 dedica la sua sesta edizione a una forma in cui Bach ha espresso, forse più che altrove, genio e immediatezza, fantasia e regola, libertà e rigore, restituendoci nello specifico una visione straordinariamente brillante dell’organo e delle sue possibilità: la TOCCATA.


LE GRANDI TOCCATE PER ORGANO
 
MERCOLEDI 29 MARZO ore 19
Auditorium di S. Maria Segreta
L’INTRODUZIONE
a cura di Carlo Fiore

VENERDI 31 MARZO ore 20.30
Chiesa di S. Maria Segreta
IL CONCERTO
Alessio Corti, organo
JOHANN SEBASTIAN BACH (Eisenach 1685 – Lipsia 1750)
Toccata e Fuga in re minore BWV 565
Duetto in mi minore BWV 802
Toccata (Praeludium) e Fuga in Mi maggiore BWV 566
Duetto in Fa maggiore BWV 803
Toccata, Adagio e Fuga in Do maggiore BWV 564
Duetto in Sol maggiore BWV 804
Toccata e Fuga in Re minore (dorica) BWV 538
Duetto in la minore BWV 805
Toccata e Fuga in Fa maggiore BWV 540

Tra i tratti definitori dell’epoca di Bach, in una terra impregnata di Lutero, Keplero e Leibniz, compare la considerazione della musica come arte totale e immaginifica dell’ordine del cosmo, dell’armonia di natura, e dunque del pensiero divino che ne è stato artefice, architetto. È una considerazione che spesso dimentichiamo di fare quando la musica che ascoltiamo rientra nella nostra categoria di arte “profana”, ma è una mancanza importante, forse volutamente attuale e che Bach oggi non comprenderebbe, tale era l’unitarietà di intenzione nella sua produzione musicale, qualunque fosse la destinazione o il pretesto – sua come di molti suoi contemporanei.
Ecco perché, nel continuo tentativo di comprendere sempre più a fondo l’arte del maestro di Eisenach, la locuzione che egli ha apposto a moltissime sue opere, S.D.G (Soli Deo Gloria), precede questo focus su una delle forme più libere e aperte di cui sia stato compositore di assoluta genialità: la Toccata.
Tra le molte, la Toccata e Fuga in re minore più famosa BWV 565, che è diventata jingle, colonna sonora di film e cartoni animati, suoneria di cellulare, ci invita ancor più e ancora una volta a un ascolto complessivo che, proprio per la banale facilità che tanto l’ha investita, è spesso sconosciuto ai più. Una facilità che però ugualmente richiama un’evidenza, quella di un gesto musicale cui evidentemente nessuno riesce a sottrarsi: impossibile non riconoscere l’attrazione impressionante verso ogni passaggio, ogni nuova variazione, ogni nuova proposta linguistica. Moltiplichiamo questa capacità per cinque esemplari di Toccate con pedale, inframezzati dai quattro Duetti per organo che sono parte della Terza parte della Clavier-Übung, e avremo il programma che Alessio Corti eseguirà per la sesta edizione del Progetto BACH venerdì 31 marzo. A questa forma, così esplorata da Bach con impressionante varietà, rigore e immaginifica fantasia, e a queste opere organistiche Carlo Fiore ci introdurrà mercoledì 29 marzo, nell’Auditorium di via Bazzoni 2 (Milano) alle ore 19 in un’ora di viaggio, percorso, ascolto.
Un programma, dunque, che partendo dal divino dono dell’armonia che imperversa nella musica come nell’universo di Bach, finisce per esaltare il genio e l’arte umana dell’invenzione e dell’equilibrio, dell’estro e del modo in cui incanalarlo in un discorso che giunga a chiunque. Perché ancora, come spiega Christoph Wolff in una intervista a Repubblica del 2004, riflettendo sulla prospettiva umanistica insita nella musica di Bach: «La sua è una musica che parla all’individuo. Pur derivando da strutture astratte, sa esprimere amore e dolore, sentimenti vasti e profondi. Il suo non è mai soltanto un bel suono: è un universo carico di significati».
Auditorium di S. Maria Segreta: via G. B Bazzoni 2 – Milano (MM1 Conciliazione)
Chiesa di S. Maria Segreta: Piazza Tommaseo – Milano (MM1 Conciliazione)
INGRESSO LIBERO 

Al via le candidature per la Borsa di studio dedicata ad un ensemble italiano di musica da camera, per partecipare al Festival Residart – Master Class e Concerti (8-18 settembre 2023) e per esibirsi in uno dei quattro concerti previsti nell’ambito del XXIII Festival Pergolesi Spontini (settembre 2023). Iscrizioni entro il 12 maggio 2023


Nel quadro del partenariato tra Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi (AN), Residart, la prima rete di Residenze d’Artisti nata nelle Marche con sede a Camerata Picena (AN) e Orlando Foundation for Chamber Music (Paesi Bassi), per produzioni musicali di alto livello, masterclass e corsi di specializzazione di Musica da Camera, viene offerta anche per l’anno 2023 una borsa di studio ad un ensemble italiano di musica da camera (duo, trio, quartetto o  quintetto preferibilmente under 35) per poter seguire un corso di specializzazione. Questo si terrà al Castello del Cassero di Camerata Picena, sotto la direzione del Maestro e Direttore d’orchestra Henk Guittart.
La borsa di studio comprende oltre alla masterclass anche la copertura delle spese di viaggio e alloggio.
L'ensemble selezionato verrà poi invitato a partecipare al Festival Residart – Master Class e Concerti (8-18 settembre 2023) e ad esibirsi in uno dei quattro concerti previsti nell’ambito del XXIII Festival Pergolesi Spontini (settembre 2023).
Le candidature, accompagnate da un link con video dimostrativo, vanno inviate via mail alla Fondazione Pergolesi Spontini (marketing@fpsjesi.com) entro e non oltre venerdì 12 maggio 2023.
L’obiettivo è quello di migliorare l'attenzione e la qualità della pratica musicale da camera europea, interessando e ispirando anche le future generazioni di musicisti ed il pubblico.
 


A Palermo, Kapustin e Mahler con Carlo Rizzari, Alberto Bocini e Daniela Schillaci

 

Venerdì 31 marzo alle ore 21 e sabato  1 aprile alle ore 17,30, va in scena al Politeama Garibaldi la prima esecuzione assoluta del Concerto per contrabbasso e orchestra op. 76 di Nikolaj Kapustin  in cui il linguaggio musicale tipico del jazz e le strutture classiche trovano una perfetta sintesi (solista al contrabbasso Alberto Bocini) e la Sinfonia n. 4 in sol maggiore di Gustav Mahler (gli splendidi Lieder della Sinfonia saranno cantati dal soprano Daniela Schillaci). Per improvvisa indisponibilità del M° Antonino Fogliani dirige l’Orchestra Sinfonica Siciliana il M° Carlo Rizzari.
Biglietti: € 10 (Anfiteatro), € 15 (Palchi), € 20 (Platea). Riduzioni per abbonati alla stagione 2022/2023, under 30, convenzioni, disabili con accompagnatore, under16 più accompagnatore. Il biglietto può essere anche acquistato on line su https://www.vivaticket.com/it/ticket/rizzari-bocini-schillaci/194730 o presso la biglietteria del Politeama Garibaldi, aperta con i seguenti orari: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì 9.30-16.30; sabato e domenica 9.00-13-00. Il botteghino è aperto anche il giorno del concerto a partire da un'ora prima dell'inizio. Lunedì chiuso.
Per info: biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.it – Tel. 091/6072532-3

Il Romanticismo in Europa negli anni dell'Unità d'Italia: concerto di Giulio Biddau e Oscar Piastrelloni domenica alle 11 nella "Sala Oppo" del Conservatorio


Domenica 2 aprile alle 11, la Sala "Franco Oppo" del Conservatorio di Cagliari, in piazza Porrino 1, ospiterà il nuovo appuntamento della Stagione dei Concerti dei docenti del Conservatorio "G.P. da Palestrina".
Oscar Piastrelloni (violoncello) e Giulio Biddau (pianoforte) saranno i protagonisti del percorso in musica "Il Romanticismo in Europa negli anni dell'Unità d'Italia", che prevede l'esecuzione di:
Sonata op. 65 per pianoforte e violoncello in sol minore di Chopin;
Une Larme, tema e variazioni per violoncello e pianoforte di Rossini;
Sonata op. 99 per pianoforte e violoncello in fa maggiore di Brahms.


OSCAR PIASTRELLONI ha studiato violoncello al Conservatorio "G.B.Martini” di Bologna nella classe di Giorgio Sassi, ultimo allievo di Camillo Oblach; ha poi proseguito gli studi presso il Conservatorio "G.Verdi” di Milano e successivamente all'Accademia Internazionale "W.Stauffer” di Cremona con Rocco Filippini, che in seguito esprimerà una preferenza nei suoi confronti per la successione alla sua Cattedra presso il Conservatorio di Milano; deve inoltre la propria formazione a Franco Maggio Ormezowsky e ai preziosi consigli di André Navarra e Paul Tortelier. Come solista o camerista ha suonato il Concerto op. 104 di Dvořák in una tournée in Italia dell'Orchestra Sinfonica "J. Pzn. Sweelinck” di Amsterdam, esibendosi tra l’altro al Teatro comunale di Viterbo e all’Auditorium del Palazzo dei Congressi di Stresa; è stato invitato alla Stagione del Deutsches Museum a Monaco di Baviera, ha preso parte ad una tournée in Giappone col Trio d’archi del "Ludwig Ensemble” ripresa dalla NHK (televisione nazionale giapponese). Ha suonato inoltre alla Rassegna internazionale “Aterforum” a Ferrara, al Ravenna Festival, al Festival delle Nazioni di Città di Castello, al Festival Pontino, al Museo della Musica a Bologna, alla celebre Associazione concertistica “Tartini” a Roma e ai Festival di Carloforte, Positano e La Maddalena tra gli altri al fianco di Leon Spïrer, Pierre Amoyal, Andrej Baranov, Thomas Christian, Fabrice Pierre, Thomasz Thomaszewski, Rocco Filippini, Bruno Mezzena, Erika Kilcher, nonché con prime parti del Teatro alla Scala di Milano, dell’Orchestra di Santa Cecilia a Roma, della Tonhalle di Zurigo e Professori delle Università di New York, Los Angeles e Baltimora. E’ stato recentemente invitato al Museo del violino a Cremona e a Colonia con un programma per violoncello solo. Ha effettuato varie registrazioni diffuse da RAI radiotre tra le quali per la rubrica “Le Incompiute” il Concerto per violoncello di Respighi recentemente riscoperto in un’anteprima assoluta per violoncello e pianoforte accompagnato da Marcella Crudeli. Dello stesso autore ha inciso brani da solista per l’etichetta “Bongiovanni”. E’ fondatore del Trio d’archi di Cagliari, col quale ha inciso per l’etichetta “Inviolata”. Ha collaborato come primo violoncello con varie Orchestre tra le quali quella Sinfonica della RAI di Torino, del Teatro Lirico di Cagliari, la Sinfonica Siciliana a Palermo, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, della Repubblica di San Marino, del Teatro di Sassari, l’Orchestra Euromediterranea, l’OCF di Ferrara con le quali ha collaborato con alcuni dei più celebri direttori e solisti del nostro tempo; con quelle da camera dell'"Ensemble Contemporaneo" e dei “Filarmonici” del Teatro Comunale a Bologna e a Roma con l’“Oratorio del Gonfalone” e la “Camerata strumentale di Roma”, formatasi in seguito allo scioglimento dei “Virtuosi di Roma”, per una tournée in Giappone durante la quale ha suonato alla Tokyo Opera City Concert Hall e la Yokohama Minato Mirai Hall. Tra i vincitori del Concorso Ordinario a Cattedre nei Conservatori, è titolare di una cattedra di violoncello presso il Conservatorio "G.P. da Palestrina” a Cagliari ove ha anche ricoperto la carica di Consigliere Accademico per sei anni. Alcuni suoi allievi hanno conseguito premi e riconoscimenti in Rassegne e concorsi nazionali e internazionali. Ha ininterrottamente, dal 2003, tenuto Masterclass di violoncello presso gli “Incontri Musicali Internazionali” di Carloforte e Quartu Sant’Elena, l’Accademia Internazionale Euromediterranea a La Maddalena e al Festival Internazionale ICMC a Positano; attualmente presso gli “Incontri Internazionali” di Sant’Antioco. Suona un violoncello fatto da Raffaele Fiorini a Bologna nel 1894 e una sua copia realizzata da Francesco Dalla Quercia nel 2010

Giulio Biddau, nato a Cagliari nel 1985, ha intrapreso a dodici anni lo studio del pianoforte con Arlette Giangrandi Eggmann e si è diplomato presso il Conservatorio della sua città. Ha proseguito i suoi studi pianistici a Parigi sotto la guida di Jean Marc Luisada all’École Normale, dove ha ottenuto il Diplome Supérieur de Concertiste, e privatamente con Aldo Ciccolini. In seguito ha conseguito con lode il diploma di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella classe di Sergio Perticaroli, per terminare il ciclo di studi alla Hochschule für Musik “Hanns Eisler” di Berlino con Fabio Bidini e privatamente a Parigi con Dominique Merlet.

Laureato di prestigiosi concorsi internazionali, fra cui il Concorso Casagrande di Terni, il Tbilisi International Piano Competition, Iturbi di Valencia, la vittoria del Primo Premio al Concorso “Les Nuits Pianistiques – Lauréats SPEDIDAM” di Aix-en-Provence lo porta ad essere invitato da alcuni dei più importanti festival francesi, tra cui il Festival Radio France di Montpellier, il Festival Pablo Casals e il Festival Piano en Valois.

Ha tenuto numerosi concerti, suonando in Italia per istituzioni quali l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, il Teatro Lirico di Cagliari, Festival Dino Ciani a Cortina, Teatro Verdi di Trieste, il Politeama di Palermo; in Francia alla Salle Cortot di Parigi, al Grand Theatre de Provence di Aix-en-Provence, a Pontoise, Nancy, Rouffach, Gerberoy e poi in Spagna al Palau de la Musica di Valencia e a Leon, in Germania, al Konzerthaus di Berlino, e ancora Slovenia, Regno Unito, Austria, Svezia, Cina (Oriental Art Center di Shanghai e Auditorium della Tsinghua University di Pechino), Argentina, Colombia, Cile e Australia.

È stato diretto da Lawrence Foster, François-Xavier Roth, Tan Dun, Damian Iorio, Silvia Massarelli, Filippo Maria Bressan e altri, ha suonato con orchestre prestigiose quali l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Konzerthausorchester Berlin, Brandenburgische Staatsorchester Frankfurt, Orchestre National de Montpellier, Orchestra del Palau de la Musica di Valencia, Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Milton Keynes City Orchestra, Les Siècles, Sinfonica Siciliana, Orchestra di Padova e del Veneto, Sinfonica Abruzzese, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Tbilisi Symphony Orchestra etc. All’attività di solista ha sempre accompagnato la musica da camera, con prestigiosi cantanti e strumentisti, fra cui il mezzo-soprano Monica Bacelli e la violinista Anna Tifu.

Il suo impegno nella musica contemporanea l’ha visto protagonista della creazione del Banquet Concerto di Tan Dun per pianoforte coro e orchestra, commissionato dall’Accademia di Santa Cecilia. Le sue esecuzioni di brani contemporanei, fra cui l’integrale per pianoforte di Henri Dutilleux e alcune prime esecuzioni di Stefano Gervasoni, sono state trasmesse da Rai Radio3, France Musique, ABC Australia e la televisione giapponese NHK.

La sua discografia include l’integrale delle Barcaroles di Gabriel Fauré (2012 – Aparté) e l’opera di Ottorino Respighi per pianoforte a quattro mani, registrata insieme a Norberto Cordisco Respighi (2017 – Évidence). Nel 2018 ha ricevuto il Premio Estìmulo della Critica Musicale Argentina.

giovedì 30 marzo 2023

A 130 anni dalla nascita di Toti Dal Monte, un convegno di studi apre la rassegna di eventi a lei dedicati a Pieve di Soligo (Tv)

 

 Antonietta Meneghel, divenuta celebre come Toti Dal Monte, principale soprano di coloratura a cavallo tra le due guerre mondiali, resta un personaggio indelebile nella storia della lirica. A 130 anni dalla nascita, le città di Mogliano Veneto (dove nacque il 27 giugno 1893) e Pieve di Soligo (terra d’origine dei genitori e in cui decise di vivere) le dedicano una rassegna di eventi.
Dopo l’anteprima del 25 marzo con la proiezione del docu-film “Toti, una voce nel mondo”, di Nic Pinton, sabato 1 aprile è in programma un Convegno di studi a cura di Elena Filini, dal titolo “Ritratto di signora: La vita di Toti Dal Monte tra pubblico e privato”. All’Auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo, con inizio alle 17.00, ci si addentrerà nella biografia di Toti Dal Monte, dall’infanzia al debutto, attraverso i principali eventi che scandirono la sua esistenza, seguendo le cronache dell’epoca e la sua autobiografia, “Una voce nel mondo”, con la presentazione di immagini e contenuti inediti.
Si indagheranno i vari aspetti della personalità versatile di Toti dal Monte, partendo dagli anni giovanili, in cui studiò al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, con il contributo di Paolo Da Col, direttore della Biblioteca del Conservatorio, per arrivare agli anni dell’esordio al Teatro alla Scala e dell’incontro fondamentale con il grande Arturo Toscanini, nel racconto di Andrea Vitalini della direzione generale del Teatro alla Scala.
Da un Teatro all’altro, per approfondire un’altra grande dote di Toti Dal Monte, quella di attrice di teatro, con i suoi esordi nella commedia veneziana: sarà Fortunato Ortombina, Sovrintendente al Teatro La Fenice  di Venezia, a raccontarci questa fase, in cui Toti crea il suo rapporto con il celebre teatro veneziano, recitando  anche per la Compagnia di Cesco Baseggio.
L’eredità che Toti ha lasciato nella lirica ancora oggi produce meravigliosi cantanti che a lei si ispirano: il Concorso Internazionale del Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso premia ogni anno le migliori voci emergenti.  Il Concorso nacque nel 1969 e fu a lei dedicato dal 1975 : ce ne parleranno Stefano Canazza, direttore del Teatro Dal Monaco,  e Roberto Scandiuzzi, basso di chiara fama e componente della giuria del concorso.
La personalità versatile di Toti Dal Monte la portò ad essere ambasciatrice di un territorio, quello della sua Pieve di Soligo e delle magnifiche Colline del Prosecco, nelle cui potenzialità, soprattutto gastronomiche, ha sempre creduto. La cucina era una sua grande passione e fu tra i fondatori dell’Accademia Italiana della Cucina, come testimonia Roberto Robazza, che dell’Accademia è il referente per il trevigiano, che ci racconterà questo aspetto con Marco Toffolin, figlio ed erede di Lino a Solighetto. Lino e Toti furono molto amici: ancor oggi la Locanda serve un piatto a lei dedicato.
Infine, la Toti più privata e familiare, madre e nonna, sarà oggetto della conversazione con i nipoti, figli di Marina Dolfin, amata figlia della Toti  (avuta con il marito De Muro, attore) e a sua volta attrice. Antonella e Massimo Rinaldi, oggi entrambi doppiatori, ci condurranno in questo viaggio di aneddoti e racconti personali, per concludere il Convegno.
La rassegna  dedicata ai 130 anni dalla nascita di Toti dal Monte si snoderà poi per tutto l’anno, a Pieve di Soligo e a Mogliano Veneto,  con cene-concerto, proiezioni (Toti fu anche attrice, prima a teatro e poi al cinema e in tv), una mostra fotografica che ne ripercorrerà la vita, passeggiate nei luoghi che amava di più, tra le colline del Prosecco, oggi patrimonio dell’Unesco.
 


I primi due eventi in programma: 
Sabato 25 marzo 2023 ore 21.00
Proiezione del docufilm “TOTI DAL MONTE - Una voce nel mondo” realizzato da Nick Pinton con il contributo della Città di Pieve di Soligo 
Un racconto filmico, attraverso documenti e testimonianze, che narra il forte legame di Toti dal Monte con Pieve di Soligo e la sua gente. Ambasciatrice di arte e cultura è stata anche cittadina partecipe della vita del paese. 
Sabato 1 aprile  ore 16.00
Convegno di studi a cura di Elena Filini.
Ritratto di signora: la vita di Toti Dal Monte tra pubblico e privato 
Dentro la vita di Toti Dal Monte, tra fama e lessico famigliare, per mettere a fuoco, con immagini e contributi inediti, un nuovo ritratto del celebre soprano
Interventi
La giovane Toti Dal Monte: gli anni del Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia
Paolo Da Col, Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia 
L'ammissione al Conservatorio nella classe di pianoforte di Gino Tagliapietra. Gli studi a Venezia e il repertorio della canzone veneziana. 
Il debutto e l'incontro con Arturo Toscanini: Toti Dal Monte alla Scala
Andrea Vitalini, Teatro alla Scala di Milano 
La costruzione di un repertorio e la vocalità di Toti Dal Monte. La scuola di Carlotta Marchisio, ultima belcantista, il debutto e il rapporto con il Teatro alla Scala di Milano. Il fondamentale incontro con Arturo Toscanini, il rapporto con Tito Ricordi. 
Toti Dal Monte “veneziana”: il rapporto con il Teatro La Fenice 
Fortunato Ortombina, Teatro La Fenice di Venezia 
Toti Dal Monte compie le tappe fondamentali della sua carriera a Venezia costruendo un legame professionale e privato con il Teatro della città.
L'eredità artistica: il Concorso Internazionale per cantanti Toti Dal Monte al Teatro Mario Del Monaco di Treviso
Stefano Canazza e Roberto Scandiuzzi, Concorso Internazionale per cantanti Toti Dal Monte di Treviso
Nel 1969 a Treviso viene formalizzata la nascita del Concorso Internazionale per cantanti. Toti Dal Monte viene chiamata in giuria sin dalla prima edizione. Alla sua morte, avvenuta nel 1975, il Concorso le sarà dedicato. 
Toti Dal Monte, accademica della cucina italiana
Roberto Robazza, Accademia Italiana della Cucina di Treviso
Marco Toffolin, Locanda da Lino 
Non trascurabile il contributo fornito dal soprano al nascente movimento enogastronomico italiano. Nella seconda parte della vita il soprano non solo diventa appassionata ed esperta di cucina, ma si fregia del ruolo di accademica e diventa talent scout di giovani cuochi.
Lessico famigliare: le famiglie Meneghel e De Muro Lomanto, il ritratto privato, Toti Dal Monte madre e nonna
Antonella e Massimo Rinaldi 
Massimo e Antonella Rinaldi, attori e doppiatori italiani sono i figli di Marina Dolfin, figlia di Toti Dal Monte. A loro è affidato il racconto famigliare di Toti Dal Monte madre e nonna 
Gli eventi realizzati in collaborazione con la Città di Mogliano Veneto e l'Associazione Musicale Toti Dal Monte di Pieve di Soligo e con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Treviso, si terranno presso l'auditorium “Battistella-Moccia” in Piazza V. Emanuele II, 9 a Pieve di Soligo (TV). 
 Entrata libera, con prenotazione consigliata www.bit.ly/pievecultura 
biblioteca@comunepievedisoligo.it 0438 985380

Da Jesi, l’esperienza di OperaH si racconta il 31 marzo alla Settimana dell’Inclusione promossa dall’Università di Macerata


L’Università degli Studi di Macerata rinnova il suo impegno inclusivo dedicando una intera settimana alla riflessione, al dibattito, ai laboratori, alle storie di inclusione. In questa occasione, la Fondazione Pergolesi Spontini è stata invitata a raccontare uno dei suoi progetti sociali di eccellenza, OperaH, vincitore nel 2022 del Premio Inclusione 3.0.
La prof.ssa Francesca Salis, phD e Ricercatrice T.D. - Didattica e pedagogia speciale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo, e il suo team, hanno invitato l’ente culturale jesino a presentare questa significativa esperienza di inclusione nell’ambito del seminario “Attraversare le differenze. Diversità, inclusione, corpi” che si terrà il 31 marzo, presso il Polo Luigi Bertelli di Macerata.
 
“OperaH” è un percorso laboratoriale di teatro sociale e danza movimento terapia che, partendo dall’opera lirica, attraverso l’esperienza emozionale, creativa e socializzante del teatro e della danza, coinvolge, da 12 anni, un gruppo di utenti adulti con disabilità fisica ed intellettiva. Durante il seminario di Macerata, rivolto a docenti in specializzazione TFA, Sara Lippi e Arianna Baldini condurranno due attività formative e laboratoriali, proponendo un'esperienza di lavoro sul corpo e sulle sue possibilità espressive e trasformative.
 
Il progetto “OperaH” è realizzato con il contributo di ASP Ambito 9 del Comune di Jesi, in collaborazione con UMEA Unità Multidisciplinare Età Adulta ASUR MARCHE AV2- JESI, Cooss Marche Scpa, Teatro Giovani Teatro Pirata, Nuovo Spazio Studio Danza e le Scuole Secondarie di II grado di Jesi aderenti al progetto PCTO Banco di scena.

GRIGORY SOKOLOV lunedì 3 aprile ore 20.30 all'Auditorium Parco della Musica

 
foto (c) Anna Flegontova DG

All’Accademia di Santa Cecilia continua la sfilata di grandi star del pianoforte. Lunedì 3 aprile ore 20.30 (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone) sarà Grigory Sokolov ad esibirsi – per la 24a volta dalla sua prima apparizione del 1969 – nella Sala Santa Cecilia, tra i pianisti più intensi e raffinati della scena internazionale, schivo e antidivo per eccellenza. Sokolov, che ha raggiunto fama mondiale vincendo il “Concorso Čajkovskij” di Mosca a soli sedici anni e nel 2014 ha firmato un contratto in esclusiva con la Deutsche Grammophon, abbraccia un repertorio tra i più vasti e i suoi recital ricevono ovunque trionfali accoglienze dal pubblico e dalla critica che esalta la serietà e la profondità delle sue interpretazioni, l’originalità, la padronanza tecnica, la gamma di colori inconfondibili e la bellezza del tocco che Piero Rattalino ha definito una “forza della grandine”. Il pianista russo nella prima parte del programma interpreterà brani del compositore inglese Henry Purcell (1659-1695), che iniziò la sua carriera come cantore della cappella reale e fu anche al servizio della corte inglese come musicista e organista dell’Abbazia di Westminster. La seconda parte è invece dedicata a due brani di Wolfgang Amadeus Mozart, con la Sonata n. 13 in si bemolle maggiore K. 333 “Parigina” realizzata nel mese di settembre del 1778 nel corso del suo terzo soggiorno parigino e l’Adagio in si minore K. 540, composto nel marzo del 1788 – l’anno di composizione delle sue ultime tre Sinfonie e del suo penultimo Concerto per pianoforte – e dal “carattere libero e rapsodico” (Sergio Sablich).
Grigory Sokolov
L'unica, irripetibile natura della musica suonata dal vivo è centrale per la comprensione della bellezza espressiva e dell'irresistibile onestà dell'arte di Grigory Sokolov. Le poetiche interpretazioni del pianista russo, che prendono vita durante l'esecuzione con un'intensità mistica, scaturiscono dalla profonda conoscenza delle opere che fanno parte del suo vasto repertorio. I programmi dei suoi recital abbracciano ogni cosa, dalle trascrizioni della polifonia sacra medievale e dai lavori per tastiera di Byrd, Couperin, Rameau, Froberger e Bach a tutto il repertorio classico e romantico con particolare attenzione a Beethoven, Schubert, Schumann, Chopin, Brahms e alle composizioni di riferimento del XX secolo di Prokof’ev, Ravel, Skrjabin, Rachmaninoff, Schönberg e Stravinskij. Tra gli amanti del pianoforte è ampiamente considerato uno dei massimi pianisti di oggi, un artista ammirato per la sua introspezione visionaria, la sua ipnotica spontaneità e la sua devozione senza compromessi alla musica. Sokolov è nato a Leningrado (ora San Pietroburgo) e ha intrapreso gli studi musicali all’età di cinque anni, e due anni più tardi, ha cominciato gli studi con Liya Zelikhman alla Scuola Centrale Speciale del Conservatorio di Leningrado. A 12 anni ha tenuto il suo primo recital pubblico e il suo prodigioso talento è stato riconosciuto nel 1966 quando, a soli sedici anni, è diventato il più giovane musicista di sempre a vincere il Primo Premio al Concorso Internazionale Čajkovskij di Mosca. Mentre Sokolov intraprendeva grandi tour di concerti negli Stati Uniti e in Giappone negli anni Settanta, il suo talento si è evoluto ed è maturato lontano dai riflettori dei media internazionali. In seguito al collasso dell'Unione Sovietica, ha cominciato ad apparire con più frequenza nelle principali sale da concerto e nei principali festival europei.
Nel corso della sua carriera si è esibito con le più prestigiose orchestre prima di decidere di dedicarsi esclusivamente al recital per pianoforte solo. Sokolov tiene circa settanta concerti ogni stagione, immergendosi completamente in un singolo programma e presentandolo in tutte le principali sale d'Europa. A differenza di molti pianisti nutre un profondo interesse e una estrema conoscenza tecnica dei pianoforti che suona. Prima di ogni esibizione è solito passare molte ore di studio sul palcoscenico per capire la personalità e le possibilità dello strumento con cui dovrà condividere il momento del concerto.
La critica musicale è sempre affascinata dalla misteriosa abilità di Sokolov di saper ‘rileggere’ la partitura proponendo interpretazioni originali e sempre nuove dei pezzi che suona. La capacità di articolare le voci interne di una struttura polifonica, l’infinita varietà delle dinamiche e dei suoni che sa estrarre dallo strumento sono caratteristiche uniche di questo grande artista. Nei suoi recital porta gli ascoltatori a stretto contatto con la musica, trascendendo questioni di esibizionismo superficiale e abilità tecnica, per rivelare significati spirituali più profondi.
Dopo un silenzio discografico durato quasi un ventennio, Sokolov ha iniziato una collaborazione con Deutsche Grammophon che ad oggi ha portato alla pubblicazione di varie registrazioni, rigorosamente tutte dal vivo di suoi concerti. Il primo album presenta la registrazione di un recital tenuto al Festival di Salisburgo con musiche di Mozart e Chopin mentre il secondo è dedicato ad opere di Schubert e Beethoven. Il terzo offre due concerti per pianoforte e orchestra (Concerto K 488 di Mozart, Terzo Concerto di Rachmaninoff) e include inoltre un DVD con un documentario dal titolo A Conversation That Never Was, diretto da Nadia Zhdanova che ci consegna un ritratto dell’artista attraverso interviste, foto e documenti filmati inediti. Nell’aprile 2022 è stata pubblicata l’ultima incisione discografica che ci propone la ripresa in audio e video di un concerto tenuto da Sokolov al Palazzo di Esterhazy di Eisenstadt con alcune Sonate di Haydn e gli improvvisi op. 142 di Schubert.
 
lunedì 3 aprile ore 20.30
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia
pianoforte Grigory Sokolov
Purcell 
Ground in Gamut Z. 645
Suite n. 2 Z. 661
A New Irish Tune [Lilliburlero] Z. 646
A New Scotch Tune Z. 655
Trumpet Tune “Cibell” Z.T. 678
Suite n. 4 Z. 663
Round O Z.T. 684
Suite n. 7 Z. 668
Chacone Z.T. 680
 
Mozart
Sonata n. 13 K. 333
Adagio K. 540
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www.santacecilia.it
prezzi dei biglietti: da € 30 a € 60


SINFONIA FANTASTICA DI BERLIOZ - Il concerto della Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Alpesh Chauhan con il violoncello solista di Pablo Ferrández

Prosegue sabato primo aprile alle 20.30 la stagione concertistica al Teatro Comunale di Modena con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Alpesh Chauhan (nella foto in alto, di Marco Borrelli) e con il violoncello solista di Pablo Ferrández. In programma, le Città nascostenuovo brano di Fabio Massimo Capogrosso, primo compositore in residenza della Fondazione Toscanini, Schelomo, rapsodia ebraica per violoncello e orchestra scritta dal compositore svizzero Ernest Bloch nel 1916 e ispirata al testo biblico l’Ecclesiaste, e la celebre Sinfonia Fantastica di Hector Berlioz.
Già direttore principale della Filarmonica Toscanini, Alpesh Chauhan è il nuovo direttore ospite principale della Düsseldorfer Symphoniker, direttore associato della BBC Scottish Symphony Orchestra e direttore musicale della Birmingham Opera Company. Nelle precedenti stagioni ha collaborato con le maggiori orchestre internazionali, tra cui la London Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, la Philharmonia Orchestra e la Royal Philharmonic Orchestra, e con solisti quali Stephen Hough, Mario Brunello e Arcadi Volodos.
Pablo Ferrández (foto a sinistra, Igor Studio) è vincitore del XV Concorso Chaikovskij e artista esclusivo SONY Classical. Nel marzo 2021 ha pubblicato il suo album di debutto con SONY Classical, “
Reflections” ha vinto il Premio Opus Klassik 2021 nella categoria “Giovane artista dell’anno”. Collabora con artisti come Anne-Sophie Mutter, Martha Argerich, Gidon Kremer, Yuja Wang, Nikolay Lugansky e Beatrice Rana. La Filarmonica Toscanini si è esibitata nelle maggiori sale da concerto di tutto il mondo in città quali Washington, New York, Madrid, Gerusalemme, Tokyo, Pechino, Algeri. Ha sede nel Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini e si esibisce principalmente nell’Auditorium Paganini progettato da Renzo Piano. Dal 2012 la Filarmonica è partner del Festival Verdi di Parma, un sodalizio artistico nel nome di due prestigiosi musicisti parmigiani, Verdi e Toscanini.
Biglietti, 9-25€ salvo riduzioni. Biglietti online, presso la biglietteria del Teatro, o telefonando allo 059 2033010. Info www.teatrocomunalemodena.it.

Sassari, il Concerto di Pasqua nella chiesa di San Giuseppe: venerdì 31 marzo torna il tradizionale evento del “Canepa”. In programma musiche di Mozart/Reutter, Schubert e Haydn

L’Orchestra sinfonica e il Coro da camera del Conservatorio di Sassari saranno i protagonisti del Concerto di Pasqua che il “Canepa” offre tradizionalmente alla città nel periodo pasquale. L’appuntamento, in programma per venerdì 31 marzo alle 20.30, quest’anno avrà come teatro la chiesa di San Giuseppe. Il programma prevede l’esecuzione del De profundis KV 93 per coro e orchestra di Georg Reutter precedentemente attribuito a Wolfgang Amadeus Mozart, lo Stabat Mater D175 di Franz Schubert per coro e orchestra e la Sinfonia in mi minore HOB I/44 “Trauer-Sinphonie” (Sinfonia “Il lutto”) di Franz Joseph Haydn.

Il concerto di Pasqua è uno dei più sentiti dal Conservatorio, uno dei momenti in cui l’istituto incontra la città e mostra il talento dei propri allievi. La maggior parte degli elementi dell’Orchestra Sinfonica, che sarà diretta da Mattia Rondelli, conta infatti 24 studenti su 31 musicisti, ai quali si aggiungono i 34 coristi del Coro da camera del Conservatorio preparato da Clara Antoniciello. L’evento, come tutti gli appuntamenti del Conservatorio, è a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.
«Siamo veramente tutti molto felici - dice il direttore del Canepa Mariano Meloni - di poter offrire anche quest’anno un appuntamento così importante e atteso dalla città. Questo nostro omaggio musicale vuole essere un segnale di speranza e un sentito auspicio per un futuro di pace, amore e fratellanza e senza più guerre nel mondo».
Per il presidente Ivano Iai, «il concerto di Pasqua è una consuetudine tanto attesa dagli appassionati di musica e arte quanto sentita dalla città che rivive con commozione il momento più intenso del messaggio cristiano. Il programma del concerto è particolarmente ricco sia per scelta artistica sia per qualità e numero di musicisti coinvolti. Tra le tante modalità espressive di qualità del Conservatorio vi è anche quella del dono della musica eseguita dalle tante eccellenze che si formano nell'Istituzione sotto la guida di maestri sapienti».
Il programma. 
Attribuito precedentemente a Wolfgang Amadeus Mozart, il De profundis KV93 per coro e orchestra è in realtà stato composto dal compositore Georg Reutter il giovane, anch’egli austriaco ma certamente meno noto. Successore dell’omonimo padre come Maestro di cappella alla corte austriaca, ebbe tra i suoi allievi lo stesso Haydn.
Lo Stabat Mater D 175 in sol minore fu composto da Schubert all’età di 18 anni nel mese di aprile del 1815. È il primo dei due componimenti di questo genere dell’autore viennese e utilizza soltanto quattro versetti del testo latino. Il secondo Stabat (in fa minore per soli, coro e orchestra, D 383) sarebbe seguito l’anno seguente, con un’elaborazione del testo latino in lingua tedesca.
Hadyn compose la Trauer-Sinphonie ad Eisenstadt intorno al 1721. Non è una composizione lugubre e non si conosce la ragione della sua attribuzione a sentimenti funebri benché il compositore stesso affermò molti anni dopo di ricordare con profonda commozione il terzo movimento (Adagio) al punto di desiderare che venisse eseguito il giorno dei suoi funerali. Anche se ciò non avvenne in occasione di un concerto commemorativo tenuto a Berlino nel 1809, l’Adagio fu inserito tra le musiche eseguite e da allora ricevette la consacrazione ufficiale del titolo poi esteso a tutta la Sinfonia. Il primo movimento è un allegro con brio vigorosamente scandito seguito da un minuetto caratterizzato da un vero virtuosismo compositivo contrappuntistico. Il cuore della Sinfonia è l’incantevole adagio in mi maggiore. Il quarto movimento “Finale-presto” chiude l’opera con il suo vivace andamento carico di febbrile energia.