Il barocco di Lecce con il suo
ventaglio cromatico dal bianco al dorato, le masserie puntellate dal
verde-grigio degli ulivi e dal bruno del terreno, il blu intenso del
mare del Salento: dal 13 al 20 luglio 2025 i colori della
Puglia illumineranno la nona edizione di Classiche Forme, il
festival internazionale di musica da camera fondato e diretto dal
2017 dalla pianista Beatrice Rana, promosso dall’Associazione
Musicale Opera Prima, con il sostegno del MIC – Ministero della
Cultura, della Regione Puglia e di SIAE nell’ambito de progetto
“Per chi Crea”, in collaborazione con Provincia di Lecce, Città
di Lecce, Università del Salento, Terre del Capo di Leuca e Polo
Biblio-museale di Lecce.
Otto concerti e tre
conversazioni in luoghi iconici del Salento (normalmente non
utilizzati per la musica da camera) a formare una inedita “cartolina
sonora” grazie ai programmi pensati da Beatrice Rana per i suoi
“friends”: artisti di fama internazionale che si riuniranno per
fare musica insieme negli immancabili chiostri di Lecce, nelle
masserie di Supersano e Casamassella e, per la prima volta, a Santa
Maria di Leuca, dove l’estremo lembo orientale d’Italia si
affaccia sul mare.
«
Organizzare un festival
come Classiche Forme – afferma Beatrice Rana –
immergersi e far partecipare il pubblico ad una settimana di
concerti, incontri e grandi interpreti, è ogni anno il mio modo di
creare nuove connessioni tra la musica e l’attualità. La nostra
arte ha sempre avuto un forte potere identitario: per questo mi
impegno per far diventare il Salento, per una settimana, il cuore
della scena cameristica internazionale. In pochi anni Classiche
Forme è diventato uno strumento dell’identità di Lecce e del
Salento che risuona del rapporto fra musica, persone e luoghi,
consegnandoci una “cartolina sonora” attuale e aperta anche alla
riflessione su temi sociali. L’ossatura della programmazione è
retta da compositori che da quello spunto hanno ricavato fonti di
ispirazione. Da Mozart a Weill, da Messiaen a Weinberg, le loro
pagine si sono spesso fatte interpreti della loro epoca, così come
le pagine di oggi di Verunelli, Sollima e Panfili – che ha scritto
appositamente per noi un nuovo Quartetto – lo fanno della
contemporaneità. Spazio anche alla musica di Ravel, autore
imprescindibile del Novecento, del quale nel 2025 ricorre il 150°
anniversario della nascita».
Anche per questa nona
edizione, il festival mantiene la struttura che lo ha finora
contraddistinto, presentando, in luoghi monumentali o spazi immersi
nella natura, una serie di incontri e concerti, impaginati per
organici misti e affidati a gruppi cameristici giovani o costituiti
per l’occasione da alcuni dei più grandi nomi mondiali della
musica da camera. Un progetto artistico che coinvolge Beatrice
Rana anche come interprete e che si realizza con il prezioso
sostegno di istituzioni pubbliche e di sponsor come Angelini
Industries e Posta Santa Croce, nonché di partner come Fondazione
Sylva (organizzazione no-profit impegnata nella rigenerazione
ambientale attraverso interventi di rimboschimento) per il concerto del 15 luglio a Casamassella.
Nel 2025, accanto alla pianista
salentina, ci saranno il violinista
Leonidas Kavakos, già
riconosciuto come figura storica dell’interpretazione violinistica
e artista Sony Classical (giovedì 17 luglio);
Alexandra
Conunova, anche lei violinista virtuosa, vincitrice del Concorso
“Joseph Joachim” di Hannover (domenica 13 luglio);
Andrea
Obiso, trentenne, dapprima enfant prodige e oggi violino di spalla
dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia oltre
che concertista di rilievo (venerdì 18 e domenica 20 luglio); torna
il violista
Georgy Kovalev (giovedì 17 e domenica 20
luglio); partecipa per la prima volta
Brannonn Cho,
violoncellista
statunitense vincitore di prestigiosi concorsi come il
Queen Elisabeth e il Cassadò, e borse di studio (domenica 13,
martedì 15 e giovedì 17 luglio);
Ettore Pagano, violoncellista
rivelazione di questo ultimo anno, che ad appena 21 anni ha
conquistato il Premio ICMA-Classeek e il Premio Abbiati
dell’Associazione nazionale critici musicali (martedì 15 e venerdì
18 luglio); tra i violoncellisti non può mancare poi
Ludovica
Rana (martedì 15 e domenica 20 luglio), mentre Massimo
Spada sarà impegnato al pianoforte, anche al fianco della
direttrice artistica (venerdì 18 e domenica 20 luglio).
Kevin
Spagnolo è considerato tra i migliori giovani clarinettisti di
oggi per profonda musicalità e abilità tecnica (venerdì 18 e
domenica 20 luglio). È pugliese e in grande ascesa sui palcoscenici
di tutto il mondo il soprano
Giuliana Gianfaldoni (martedì
15 luglio), protagonista – insieme alla stessa
Beatrice Rana al
pianoforte e a un inedito gruppo di giovani star del violoncello –
del concerto alla Fondazione Le Costantine a Casamassella. Tre gli
organici cameristici ospiti: il
Chaos String Quartet, fondato a
Vienna nel 2019 e nominato BBC Radio 3 New Generation Artists per il
triennio 2023-2025; il
Quartetto Werther, considerato
tra le più
interessanti formazioni italiane vincitore del Premio Farulli /
Premio Abbiati come miglior giovane ensemble del 2020 e Premio del
Presidente della Repubblica alla memoria di Giuseppe Sinopoli, oltre
che allievi dei Corsi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia;
il
Trio Concept, divenuto in poco più che un decennio uno degli
ensemble cameristici più premiati nella storia della musica
italiana, ECHO Rising Star per la stagione 2025/2026 e ensemble in
residence della 31ª edizione del Verbier Festival. È stata
affidata al compositore
Riccardo Panfili – già allievo di
Azio Corghi e collaboratore di Hans Werner Henze – la commissione
di una nuova opera (caratteristica che da sempre contraddistingue il
festival ) che quest’anno è un pezzo per quartetto d’archi. La
prima esecuzione avrà luogo a Supersano (Masseria Le Stanzie) sabato
19 luglio, affidata al Chaos String Quartet. I programmi musicali
saranno oggetto di approfondimenti con tre conversazioni intorno alla
tematica “Musica e Potere”, con Beatrice Rana (14
luglio), Riccardo Panfili (16 luglio) e Sandro
Cappelletto (18 luglio).
Grazie alla rinnovata media
partnership con Rai5 e RaiRadio3, molti concerti saranno registrati e
trasmessi in differita, tra cui quelli in programma a Lecce, nel
Chiostro del Rettorato, il 13, 17 e 20 luglio.
Anche nel
2025 Classiche Forme sarà preceduto il 12 luglio dal Concerto
per la Città con
I Virtuosi di Sansevero nel Parco di
Belloluogo a Lecce dove – di fronte alla preziosa Torre che nel
Trecento fu residenza della regina Maria D’Enghien – è nata nel
2022 l’Oasi Classiche Forme: un luogo in cui si è immaginato di
concentrare gli “spiriti sonori” del Festival come augurio di
fertilità per gli alberi di ulivo che ogni anno vengono piantumati
simbolicamente per contrastare il flagello del batterio Xylella. Il
concerto è preceduto, al tramonto, da una “biciclettata
collettiva” guidata dalla stessa Beatrice Rana che attraversa la
città con destinazione Belloluogo. «Il rapporto musica e natura
– sottolinea la direttrice artistica – che da sempre
caratterizza Classiche Forme, nel 2025 viene evidenziato da
due concerti in altrettante iconiche masserie del Salento con
repertori adatti a quegli spazi perché il tema ambientale è oggi
uno degli argomenti chiave delle dinamiche politiche e sociali
globali».
Il festival avrà un’anteprima
internazionale alla Wigmore Hall di Londra, venerdì 11 luglio, dove
l’originale trio composto da Beatrice Rana (pianoforte), Alexandra
Conunova (violino) e Brannon Cho (violoncello) proporrà al pubblico
lo stesso programma musicale che sarà presentato a Lecce nella
serata inaugurale del 13 luglio (musiche di Clara Schumann, Maurice
Ravel e Robert Schumann).
Quest’anno Classiche
Forme inaugura una serie di iniziative dedicate ai più giovani,
una sezione OFF, per ampliare le possibilità di partecipazione ai
concerti e anche le occasioni di conoscenza e formazione. Con
Noteinviaggio, agenzia specializzata in viaggi musicali, sarà
possibile scegliere tra varie proposte di soggiorno a Lecce per
coniugare una vacanza al mare con i concerti, le bellezze
monumentali, la ricchezza della natura salentina e vivere così il
clima del festival in maniera informale.
Per aumentare la
partecipazione attiva nasce poi la Saletta stampa CF,
laboratorio quotidiano di Critica e Comunicazione abbinato ai
concerti, in cui mettere alla prova le proprie doti narrative con
l’aiuto dello staff del festival e dei giornalisti ospiti, in
collaborazione con l’Associazione Nazionale Critici Musicali. Non
mancherà il dialogo con gli artisti e per i più giovani anche
alcuni consigli su come presentare la propria carriera e usare i
social per la comunicazione.
Coloro che invece desiderano seguire
“dall’interno” il festival, possono presentare la propria
candidatura per diventare volontario e seguire il dietro le
quinte dell’edizione n. 9 di Classiche Forme, sia nella parte
organizzativa e logistica sia, per la prima volta, nel settore
comunicazione e stampa.