giovedì 10 aprile 2025

Verona, sabato 12 aprile alle 15.30, in Sala Filarmonica, il classico di Verdi riletto con il nuovo e appassionante format per ragazzi e famiglie.

 

Dopo diversi sold-out, da Baby Mozart a Pierino e il lupo passando per Le incredibili avventure di Mister Fogg, proseguono le iniziative 2025 di Arena Young, il progetto formativo di Fondazione Arena per scuole, giovani e famiglie. Sabato 12 aprile alle 15.30, in Sala Filarmonica, va in scena Opera in giallo: Rigoletto. Opera in giallo è un format originale e intrigante, per un pubblico di ragazzi, in cui l'opera è raccontata come se fosse un thriller, partendo dalla fine e con un investigatore che coinvolge i ragazzi, andando a ritroso a conoscere i personaggi e i brani in cui scopriamo la loro storia. Opera in giallo, che rilegge i misteri e i crimini dei più classici melodrammi del repertorio, li presenta al giovane pubblico coinvolgendolo in una moderna indagine poliziesca: dopo il grande successo di Tosca nel 2023, quest'anno, il 9 e 10 aprile, tocca a Rigoletto di Verdi, con le recite mattutine per le scuole già sold-out, e con una rappresentazione straordinaria aperta ai ragazzi e alle famiglie sabato 12 aprile alle 15.30. Lo spettacolo rientra nelle rassegne Il Teatro si racconta, pensata per le scuole di ogni ordine e grado, e A Teatro in famiglia: sogniamo ad occhi aperti! all’interno del cartellone di Arena Young per favorire la partecipazione a teatro di scuole, grandi e piccini, con biglietti a tariffe speciali.
In scena artisti del Coro di Fondazione Arena di Verona e Milo Buson (Rigoletto), Adina Vilichi (Gilda), Andrea Vincenti (Duca di Mantova), Tamara Zandonà (Maddalena), Raffaele Zaninelli (Sparafucile), con le indagini del Pubblico ministero Ivo Rizzi (anche drammaturgo e regista) e del Giudice Davide Da Como; al pianoforte siede il maestro Federico Brunello. Oltre ai costumi coordinati da Sara Gicoradi, lo spettacolo è possibile grazie ai Tecnici di Fondazione Arena.

13 aprile, a Palazzo Maffei a Verona sold-out L’Offerta musicale di Bach per la rassegna da camera Musei in Musica

 
Appuntamento già tutto esaurito quello di domenica 13 aprile alle 11 per la rassegna da camera Musei in Musica. A Johann Sebastian Bach è dedicata l'esecuzione integrale dell'articolata Offerta musicale, scritta per il re illuminato e musicista Federico II di Prussia: una sonata per flauto, strumento del sovrano, violino e basso continuo, e una raccolta di altri undici brani dall'organico non specificato, che saranno eseguiti qui da sette professori dell’Orchestra areniana: Lorenzo D’Antò (nella foto - flauto e coautore dell’elaborazione musicale insieme ad Antonio D’Antò), Matteo Forla (oboe), Domenico Faccin (fagotto), ), Matteo Forla (oboe), Domenico Faccin (fagotto), Antonino Enna (violino), Corrado Menegazzo (violino e viola), Martin Pratissoli (violoncello), Federico Brunello (clavicembalo). Un'immersione totale e totalizzante in un capolavoro enciclopedico della musica occidentale, nella suggestiva cornice di Palazzo Maffei Casa Museo: con il biglietto, è visitabile anche la collezione Carlon, con vista su Piazza Erbe.

Accademia del Santo Spirito – Laudes Paschales, Venerdì 18 Aprile, ore 21:00

 

Il concerto di chiusura che l’Accademia del Santo Spirito eseguirà per il festival Laudes Paschales è per venerdì 18 aprile alle ore 21:00 a Torino presso la Chiesa del SS. Sudario (Via Piave).
Il programma – interamente dedicato al barocco germanico di inizio Settecento - vedrà impegnati il soprano Francesca Idini (nella foto) e il violinista Francesco Bergamini, accompagnati dal violoncello di Massimo Barrera e da Luca Ronzitti all’organo. Saranno eseguite composizioni di raro ascolto di Sebastian Bodinus (del quale poco si conosce circa la biografia, ad eccezione della sua attività in diverse corti tra la Sassonia e il Baden-Durlach, e che è vissuto tra il 1700 circa e il 1759), di Georg Böhm (a lungo organista a Lüneburg, dove J.S. Bach ebbe modo di conoscerlo, e vissuto dal 1661 al 1733) e di Friedrich Wilhelm Zachow (1663-1712, primo insegnante di G. F. Handel).
Sarà anche l’occasione per ascoltare l’antico organo “F.lli Collino” presente nella Confraternita.



Programma
Georg Philipp Telemann (1681-1767)
da “Harmonischer Gottes-Dienst”, 1725
Schaut die Demut-Palmen tragen, TWV 1: 1245
Friedrich Wilhelm Zachow (1663-1712)
Christ lag in Todesbanden, LV 47
Sebastian Bodinus (c. 1700-1759) da “Acroama musicum”
Sonata I
Siciliano – Vivace – Sarabande – Menuet
Georg Böhm (1661-1733) 
 Wer nur den lieben Gott läßt walten 
 7 Partite per organo solo 
Sebastian Bodinus
da “Acroama musicum”
Sonata II
Adagio – Allegro – Cantabile – Vivace – Presto
Friedrich Wilhelm Zachow
Allein Gott in der Höh sei Ehr, LV 46
Georg Philipp Telemann
da “Harmonischer Gottes-Dienst”, 1725
Weg mit Sodoms gift'gen Früchten, TWV 1:1534

mercoledì 9 aprile 2025

Classiche Forme 2025 - La pianista Beatrice Rana, fondatrice e direttrice della rassegna, torna a raccogliere nel suo Salento amici e colleghi musicisti per 8 concerti e 3 conversazioni

 

Il barocco di Lecce con il suo ventaglio cromatico dal bianco al dorato, le masserie puntellate dal verde-grigio degli ulivi e dal bruno del terreno, il blu intenso del mare del Salento: dal 13 al 20 luglio 2025 i colori della Puglia illumineranno la nona edizione di Classiche Forme, il festival internazionale di musica da camera fondato e diretto dal 2017 dalla pianista Beatrice Rana, promosso dall’Associazione Musicale Opera Prima, con il sostegno del MIC – Ministero della Cultura, della Regione Puglia e di SIAE nell’ambito de progetto “Per chi Crea”, in collaborazione con Provincia di Lecce, Città di Lecce, Università del Salento, Terre del Capo di Leuca e Polo Biblio-museale di Lecce.
 
Otto concerti e tre conversazioni in luoghi iconici del Salento (normalmente non utilizzati per la musica da camera) a formare una inedita “cartolina sonora” grazie ai programmi pensati da Beatrice Rana per i suoi “friends”: artisti di fama internazionale che si riuniranno per fare musica insieme negli immancabili chiostri di Lecce, nelle masserie di Supersano e Casamassella e, per la prima volta, a Santa Maria di Leuca, dove l’estremo lembo orientale d’Italia si affaccia sul mare.
 
«Organizzare un festival come Classiche Forme – afferma Beatrice Rana – immergersi e far partecipare il pubblico ad una settimana di concerti, incontri e grandi interpreti, è ogni anno il mio modo di creare nuove connessioni tra la musica e l’attualità. La nostra arte ha sempre avuto un forte potere identitario: per questo mi impegno per far diventare il Salento, per una settimana, il cuore della scena cameristica internazionale. In pochi anni Classiche Forme è diventato uno strumento dell’identità di Lecce e del Salento che risuona del rapporto fra musica, persone e luoghi, consegnandoci una “cartolina sonora” attuale e aperta anche alla riflessione su temi sociali. L’ossatura della programmazione è retta da compositori che da quello spunto hanno ricavato fonti di ispirazione. Da Mozart a Weill, da Messiaen a Weinberg, le loro pagine si sono spesso fatte interpreti della loro epoca, così come le pagine di oggi di Verunelli, Sollima e Panfili – che ha scritto appositamente per noi un nuovo Quartetto – lo fanno della contemporaneità. Spazio anche alla musica di Ravel, autore imprescindibile del Novecento, del quale nel 2025 ricorre il 150° anniversario della nascita».
 
Anche per questa nona edizione, il festival mantiene la struttura che lo ha finora contraddistinto, presentando, in luoghi monumentali o spazi immersi nella natura, una serie di incontri e concerti, impaginati per organici misti e affidati a gruppi cameristici giovani o costituiti per l’occasione da alcuni dei più grandi nomi mondiali della musica da camera. Un progetto artistico che coinvolge Beatrice Rana anche come interprete e che si realizza con il prezioso sostegno di istituzioni pubbliche e di sponsor come Angelini Industries e Posta Santa Croce, nonché di partner come Fondazione Sylva (organizzazione no-profit impegnata nella rigenerazione ambientale attraverso interventi di rimboschimento) per il concerto del 15 luglio a Casamassella.
Nel 2025, accanto alla pianista salentina, ci saranno il violinista Leonidas Kavakos, già riconosciuto come figura storica dell’interpretazione violinistica e artista Sony Classical (giovedì 17 luglio); Alexandra Conunova, anche lei violinista virtuosa, vincitrice del Concorso “Joseph Joachim” di Hannover (domenica 13 luglio); Andrea Obiso, trentenne, dapprima enfant prodige e oggi violino di spalla dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia oltre che concertista di rilievo (venerdì 18 e domenica 20 luglio); torna il violista Georgy Kovalev (giovedì 17 e domenica 20 luglio); partecipa per la prima volta Brannonn Cho, violoncellista
statunitense vincitore di prestigiosi concorsi come il Queen Elisabeth e il Cassadò, e borse di studio (domenica 13, martedì 15 e giovedì 17 luglio); Ettore Pagano, violoncellista rivelazione di questo ultimo anno, che ad appena 21 anni ha conquistato il Premio ICMA-Classeek e il Premio Abbiati dell’Associazione nazionale critici musicali (martedì 15 e venerdì 18 luglio); tra i violoncellisti non può mancare poi Ludovica Rana (martedì 15 e domenica 20 luglio), mentre Massimo Spada sarà impegnato al pianoforte, anche al fianco della direttrice artistica (venerdì 18 e domenica 20 luglio). Kevin
Spagnolo
 è considerato tra i migliori giovani clarinettisti di oggi per profonda musicalità e abilità tecnica (venerdì 18 e domenica 20 luglio). È pugliese e in grande ascesa sui palcoscenici di tutto il mondo il soprano Giuliana Gianfaldoni (martedì 15 luglio), protagonista – insieme alla stessa Beatrice Rana al pianoforte e a un inedito gruppo di giovani star del violoncello – del concerto alla Fondazione Le Costantine a Casamassella. Tre gli organici cameristici ospiti: il Chaos String Quartet, fondato a Vienna nel 2019 e nominato BBC Radio 3 New Generation Artists per il triennio 2023-2025; il Quartetto Werther, considerato
tra le più interessanti formazioni italiane vincitore del Premio Farulli / Premio Abbiati come miglior giovane ensemble del 2020 e Premio del Presidente della Repubblica alla memoria di Giuseppe Sinopoli, oltre che allievi dei Corsi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; il Trio Concept, divenuto in poco più che un decennio uno degli ensemble cameristici più premiati nella storia della musica italiana, ECHO Rising Star per la stagione 2025/2026 e ensemble in residence della 31ª edizione del Verbier Festival. È stata affidata al compositore Riccardo Panfili – già allievo di Azio Corghi e collaboratore di Hans Werner Henze – la commissione di una nuova opera (caratteristica che da sempre contraddistingue il festival ) che quest’anno è un pezzo per quartetto d’archi. La prima esecuzione avrà luogo a Supersano (Masseria Le Stanzie) sabato 19 luglio, affidata al Chaos String Quartet. I programmi musicali saranno oggetto di approfondimenti con tre conversazioni intorno alla tematica “Musica e Potere”, con Beatrice Rana (14 luglio), Riccardo Panfili (16 luglio) e Sandro Cappelletto (18 luglio).
Grazie alla rinnovata media partnership con Rai5 e RaiRadio3, molti concerti saranno registrati e trasmessi in differita, tra cui quelli in programma a Lecce, nel Chiostro del Rettorato, il 13, 17 e 20 luglio.
 
Anche nel 2025 Classiche Forme sarà preceduto il 12 luglio dal Concerto per la Città con I Virtuosi di Sansevero nel Parco di Belloluogo a Lecce dove – di fronte alla preziosa Torre che nel Trecento fu residenza della regina Maria D’Enghien – è nata nel 2022 l’Oasi Classiche Forme: un luogo in cui si è immaginato di concentrare gli “spiriti sonori” del Festival come augurio di fertilità per gli alberi di ulivo che ogni anno vengono piantumati simbolicamente per contrastare il flagello del batterio Xylella. Il concerto è preceduto, al tramonto, da una “biciclettata collettiva” guidata dalla stessa Beatrice Rana che attraversa la città con destinazione Belloluogo. «Il rapporto musica e natura – sottolinea la direttrice artistica – che da sempre caratterizza Classiche Forme, nel 2025 viene evidenziato da due concerti in altrettante iconiche masserie del Salento con repertori adatti a quegli spazi perché il tema ambientale è oggi uno degli argomenti chiave delle dinamiche politiche e sociali globali».
 
Il festival avrà un’anteprima internazionale alla Wigmore Hall di Londra, venerdì 11 luglio, dove l’originale trio composto da Beatrice Rana (pianoforte), Alexandra Conunova (violino) e Brannon Cho (violoncello) proporrà al pubblico lo stesso programma musicale che sarà presentato a Lecce nella serata inaugurale del 13 luglio (musiche di Clara Schumann, Maurice Ravel e Robert Schumann).
 
Quest’anno Classiche Forme inaugura una serie di iniziative dedicate ai più giovani, una sezione OFF, per ampliare le possibilità di partecipazione ai concerti e anche le occasioni di conoscenza e formazione. Con Noteinviaggio, agenzia specializzata in viaggi musicali, sarà possibile scegliere tra varie proposte di soggiorno a Lecce per coniugare una vacanza al mare con i concerti, le bellezze monumentali, la ricchezza della natura salentina e vivere così il clima del festival in maniera informale.
Per aumentare la partecipazione attiva nasce poi la Saletta stampa CF, laboratorio quotidiano di Critica e Comunicazione abbinato ai concerti, in cui mettere alla prova le proprie doti narrative con l’aiuto dello staff del festival e dei giornalisti ospiti, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Critici Musicali. Non mancherà il dialogo con gli artisti e per i più giovani anche alcuni consigli su come presentare la propria carriera e usare i social per la comunicazione.
Coloro che invece desiderano seguire “dall’interno” il festival, possono presentare la propria candidatura per diventare volontario e seguire il dietro le quinte dell’edizione n. 9 di Classiche Forme, sia nella parte organizzativa e logistica sia, per la prima volta, nel settore comunicazione e stampa.

Nelle foto, dall'alto: Beatrice Rana (ph. Simon Fowler-Warnerclassics), Brannon Cho (ph. Grittani Creative 2020), Alexandra Conunova, Georgy Kovalev, Andrea Obiso, Ludovica Rana, I Virtuosi di San Severo


Mercoledì 16 aprile si conclude MIA – Musica Insieme in Ateneo con il trio dell'Ensemble Prometeo impegnato in un programma che esplora gli affascinanti rapporti fra Igor Stravinskij e la grande tradizione russa e armena

 
MIA – MUSICA INSIEME IN ATENEO 2025
XXVII edizione

DAMSLab / Auditorium (Piazzetta P.P. Pasolini 5, Bologna)
Mercoledì 16 aprile 2025 ore 19.30

Stravinskij e gli altri


ENSEMBLE PROMETEO
Grazia Raimondi violino
Michele Marelli clarinetto
Ciro Longobardi pianoforte

DMITRIJ ŠOSTAKOVIČ
Cinque Pezzi per due violini e pianoforte
 
ALEXANDER ARUTIUNIAN
Suite per violino, clarinetto e pianoforte
 
ARAM KHAČATURJAN
Trio per violino, clarinetto e pianoforte
 
IGOR’ STRAVINSKIJ
Suite da Histoire du soldat per violino, clarinetto e pianoforte

Il programma non prevede intervallo


MUSICA INSIEME AL SANT’ORSOLA 2025
III edizione
 Giovedì 17 aprile 2025 ore 11
Policlinico Sant’Orsola di Bologna
Reparto di Ginecologia, Pad. 4
 

Mercoledì 16 aprile 2025 alle 19,30 Musica Insieme si prepara ad accogliere al DAMSLab Auditorium l'Ensemble Prometeo per il gran finale della XXVII edizione di MIA - Musica Insieme in Ateneo. Costituitosi nel 2009 in seno alla Fondazione Prometeo e composto dai musicisti italiani ed europei più rappresentativi degli ultimi orientamenti nell’ambito della musica contemporanea, l’ensemble vedrà impegnati Grazia Raimondi al violino, Michele Marelli al clarinetto e Ciro Longobardi al pianoforte in un programma tutto novecentesco, in cui la grande tradizione russa incontra lo spirito armeno.
In apertura ascolteremo i Cinque Pezzi di Dmitrij Šostakovič arrangiati nel 1970 dal suo ex allievo Levon Atovmyan e caratterizzati da una scrittura intensa e variegata, che mira a introdurre i giovani ascoltatori all’universo sonoro del compositore russo, noto per la sua capacità di esprimere emozioni profonde attraverso la sua musica. E poi la Suite per violino, clarinetto e pianoforte del compositore armeno Alexander Arutiunian: con la sua energia vivace e i suoi ritmi coinvolgenti offre un contrasto interessante, mostrando la versatilità dell’ensemble nell’affrontare diversi linguaggi musicali. A seguire, ascolteremo il Trio per violino, clarinetto e pianoforte di Aram Khachaturian, che con le sue melodie appassionate e le strutture dinamiche rappresenta un omaggio alla tradizione musicale armena. 


A chiudere la serata il genio di Igor' Stravinskij con la Suite tratta dall’opera da camera Histoire du soldat, nella quale il regno della fiaba, molto caro al compositore (basti pensare ad un altro suo straordinario balletto come L’Uccello di Fuoco), e lo spirito delle avanguardie musicali di inizio secolo si intrecciano in una vicenda quanto mai concreta e attuale per il clima della Prima Guerra Mondiale nel quale l’opera vide la luce. 
“Attraverso questo programma desideriamo stimolare l’interesse dei giovani per la musica da camera, mostrando loro la bellezza, la fantasia, ma anche la complessità delle composizioni. Ma in fondo la musica non va necessariamente capita, prima di tutto va ascoltata. Se uscendo da una sala da concerto ci accorgiamo che stiamo portando a casa qualcosa da ricordare, la missione sarà compiuta!”. Parola di Grazia Raimondi, violinista del Trio Prometeo.
Il mattino successivo, giovedì 17 aprile alle 11, i tre Artisti doneranno un momento musicale nel Reparto di Ginecologia del Policlinico cittadino, per la III edizione di Musica Insieme al Sant’Orsola, l’iniziativa varata nel 2023 in collaborazione con la Fondazione Policlinico Sant'Orsola per portare la musica nei luoghi di cura.

MIA – MUSICA INSIEME IN ATENEO e MUSICA INSIEME AL SANT’ORSOLA
Nata nel 1997 da un pionieristico accordo di Musica Insieme con l’Università di Bologna, fra i primi mai stipulati in Italia fra un’associazione culturale privata e un’istituzione accademica, MIA – Musica Insieme in Ateneo da ormai ventisette anni si prefigge lo scopo di avvicinare gli studenti all’arte dei suoni negli spazi della loro quotidianità, con l’aiuto di interpreti riconosciuti.
«Da sempre le attività di Musica Insieme – dichiara la Presidente della Fondazione Alessandra Scardovi – affiancano al momento concertistico finalità formative e sociali. Proprio in questo spirito, unendo le forze e l’entusiasmo con la Fondazione Policlinico Sant’Orsola, nasce nel 2023 la rassegna Musica Insieme al Sant’Orsola, che vede gli stessi interpreti di MIA – Musica Insieme in Ateneo dedicare ai pazienti, ai medici e al personale sanitario speciali matinée musicali all’interno di diversi reparti del Policlinico cittadino, primo fra tutti il Day Hospital oncologico, dove grazie alla generosità della famiglia Cillario è presente in residenza un pianoforte storico Steinway & Sons. La musica diviene così un balsamo per chi sta affrontando un momento difficile della propria vita e motivo di orgoglio per noi che con questo servizio per la nostra comunità diamo pieno senso al nostro lavoro e al valore della condivisione sociale della musica e della cultura».
Anche nel 2025 dunque, i concerti serali in programma al DAMSLab Auditorium di Piazzetta Pasolini saranno accompagnati da altrettante matinée al Policlinico di Bologna. «Grazie di cuore a Musica Insieme – commenta il Presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – che, compiendo uno sforzo importante, anche quest’anno riesce a portare all’interno dell’ospedale i musicisti che alla sera precedente si sono esibiti in città. Con loro possiamo realizzare, anche così, uno degli obiettivi di fondo per cui è nata la nostra Fondazione: abbattere la separazione tra la città dei sani e la città dei malati, per scoprire che insieme possiamo affrontare meglio ogni momento della nostra vita. Un obiettivo per il quale la bellezza che la musica porta con sé può giocare un ruolo importantissimo».

Le attività di Musica Insieme si realizzano con il sostegno di: Comune di Bologna | Settore Cultura e Creatività, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura

MIA – Musica Insieme in Ateneo si realizza con la sponsorship tecnica di SOS Graphics