martedì 15 ottobre 2024

Il prossimo incontro de La Biblioteca Risonante all'Accademia Musicale Chigiana

Giovedì 17 ottobre 2024, ore 17.00
Salone di Palazzo Chigi Saracini

Kreisleriana. Il pianoforte di Schumann


Giovedì 17 ottobre, nel Salone dei Concerti di Palazzo Chigi Saracini, il pianista Matteo Fossi, affiancato da Cesare Mancini, parlerà di Kreisleriana, vero e proprio simbolo della produzione pianistica di Schumann. Verranno affrontati i temi del legame del compositore tedesco con la letteratura, la scarsa fortuna critica della raccolta all’epoca della sua composizione, le principali caratteristiche delle due versioni. La conversazione sarà seguita da un breve momento musicale a cura del M° Fossi.


Teatro Danza Musica Cinema Arti visive e Creatività digitale per "MORIR DAL RIDERE", con CINEMATICA festival dal 26 ottobre al 3 novembre ad Ancona e Jesi

 

CINEMATICA FESTIVAL 2024
XI edizione – “Morir dal ridere”
Preview 26-27 ottobre ANCONA / JESI
Festival 31 ottobre-3 novembre ANCONA
 

Artisti di fama internazionale, eccellenze dell’arte digitale, danza, spettacoli, laboratori, installazioni, concerti, cinema, creatività e nuove tecnologie, esposizioni inedite. Torna a stupire CINEMATICA, l’innovativo festival dedicato all’immagine in movimento, che nella multidisciplinarietà e trasversalità dei linguaggi ha il suo inconfondibile marchio di fabbrica. Con una PREVIEW il 26 e 27 ottobre tra Ancona e Jesi, nelle Marche, ed il FESTIVAL dal 31 ottobre al 3 novembre ad Ancona, Cinematica declina la sua undicesima edizione intorno al tema “Morir dal ridere”, claim che interviene dopo una trilogia (Touch ME, Natura Naturans, De Anima) dedicata ad accompagnare il pubblico ad uscire dall'evento della pandemia.
«Ci sembra giunto il momento di affrontare il lato più comico eppure non superficiale dell'esistenza, quell'esplosione di energia che porta alla risata è anche un potente attivatore di nuove risorse, di soluzioni impreviste che danno nuove opportunità di visione», spiega la direttrice artistica, Simona Lisi. «Cinematica esplorerà dunque la creatività tra immagine e movimento più legata alla qualità ironica, divertente, ma anche grottesca dei comportamenti e degli esseri umani. Centrale l'ispirazione dello slapstick, dei film muti, ma anche le coppie comiche, il clown, il meme, il gioco e il videogioco».
 

In cartellone, una proposta caleidoscopica di arti visive, filmiche e performative dedicata all’esplorazione del tema tragicomico. La musa ispiratrice di Cinematica 2024 è Valeska Gert, artista che con il suo teatro-danza ruvido e coraggioso nella Germania anni ’20-’30 è stata la pioniera della performance art e del punk tedesco, e a cui il Festival dedica un focus e l’immagine dell’edizione 2024.
Tra gli appuntamenti, spettacoli e laboratori con coreografi e danzatori quali Giorgio Rossi e Compagnia Tardito/Rendina (foto in alto), la giovane e acclamata compagnia Panzetti/Ticconi, un omaggio a Ugo Tognazzi con un ospite d’eccezione quale il regista Ricky Tognazzi, e un’autrice graffiante e satirica come Arianna Porcelli Safonov. Inoltre, musica che si relaziona con il cinema con i Têtes de Bois  e Agostino Ferrente, un focus su teatro d’attore con artisti straordinari come la giovane Caroline Baglioni, il teatro che si confronta con la dimensione digitale come il Teatropostaggio di Giacomo Liliù.
A Jesi la prima personale dedicata all’artista visivo Donato Sansone, acclamato autore di molti progetti di videoclip e film di animazione dal segno ironico e graffiante, ad Ancona una mostra su Pulcinella con l'omaggio all'illustratore Mauro Evangelista.
Spazio anche ai laboratori per bimbi e famiglie, alla danza krump, al focus sul videogioco e alla consueta competizione internazionale di Videodanza con le migliori proposte giunte da tutto il mondo.
 
Cinematica è organizzato da Associazione Ventottozerosei e EFFE Label European Festival Association, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Marche, Comune di Ancona, Comune Jesi, AMAT, in collaborazione con Ars in Fabula, Museo Omero, Museo Archeologico Nazionale delle Marche, Goethe Institute, Arcopolis, 8 Bit Inside, Rete Educazione Digitale e con il patrocinio di Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission. Sponsor tecnici: Capogrossi Assicurazioni, Grand Hotel Passetto, Dodo Lab, Cantine Lanari, Cantine Vallerosa Bonci, Marel Service.
 

Preview 26-27 ottobre ANCONA / JESI

Si inizia con la preview nel week end del 26/27 ottobre tra la città portuale di Ancona e la splendida città di Jesi.
Qui un focus sulla danza comica e grottesca con la compagnia storica dei Sosta Palmizi, in spettacoli e laboratori condotti dal co-fondatore, coreografo e danzatore Giorgio Rossi (foto in alto), e con la coppia Tardito/Rendina, autori dall'ironia poetica in cui il linguaggio della danza abbraccia quello teatrale. Le masterclass “L’ironia del gesto” e “Il corpo ironico” si terranno nello Studio Danza Ancona in via Jesi 65, il 26 e il 27 ottobre dalle ore 10 alle ore 13. Gli artisti saranno anche protagonisti di un “Double Bill” al Teatro Sperimentale di Ancona la sera di sabato 26 ottobre, appuntamento in collaborazione con Amat e che propone gli spettacoli “Agata” e “Gonzago's Rose”.
Domenica 27 ottobre, a Palazzo Pianetti di Jesi, inaugura la prima personale di Donato Sansone (a sinistra nella foto) tra i più geniali registi di film di animazione italiani, autore di film brevi come “Videogioco” annoverato dalla The Cinemateque Quebecoise tra i 50 cortometraggi brevi che hanno cambiato la storia dell’animazione e di filmati e videoclip per artisti di fama internazionale come Max Cooper. La mostra “Cinque variazioni su schermo”, a cura di Bruno Di Marino è una sintesi della sua opera complessiva, proposta in loop su altrettanti dispositivi, ciascuno dei quali dedicati a un aspetto del suo lavoro: i cortometraggi, i videoclip musicali, gli spot, gli esperimenti e i divertissement. 
Sempre la città di Jesi accoglie, nel pomeriggio, il laboratorio per bambini “Ridere fa male al re” a cura di Pietro Piva. In serata (ore 21) al Teatro Moriconi in collaborazione con Amat, va in scena “Harleking”, metamorfico lavoro coreografico su un demone dall’identità ambigua e multipla – un po’ Arlecchino, un po’ Grottesca – a cura del duo Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi (nella foto a destra). Lo spettacolo, premiato da diversi riconoscimenti internazionali, ha debuttato nell'ambito di Open Spaces Sommer Tanz alla Tanzfabrik di Berlino, è stato selezionato dalla piattaforma di danza europea Aerowaves e dalla piattaforma New Italian Dance (NID), nel 2020 è stato invitato dalla Tanzplatform Deutschland di Monaco.
 
 
Festival 31 ottobre-3 novembre ANCONA

Cinematica “Morir dal Ridere” si terrà dal 31 ottobre al 3 novembre ad Ancona, in larga parte nei vari spazi della Mole Vanvitelliana dove aleggerà, per tutta la durata del Festival, lo spirito di Pulcinella nelle tavole inedite di Mauro Evangelista (a sinistra, un suo Pulcinella), illustratore tre volte Premio Andersen, creatore, recentemente scomparso, del più importante Master di Illustrazione italiano, “Ars in Fabula”. Proprio il 31 si inaugura la mostra “Pulcinella Segreto – illustrazioni inedite di Mauro Evangelista” alle ore 18.30 in Sala Boxe della Mole Vanvitelliana con Michela Avi di Ars in Fabula e Lucia Tancredi.
Nella stessa giornata Cinematica si sposta al Museo Archeologico Nazionale delle Marche, per una giornata a tema Halloween; il Museo sarà aperto da pomeriggio a sera, eccezionalmente a ingresso gratuito, con le visite guidate per bambini e famiglie.  In serata al Salone delle Feste (ore 21) la suite sonora “Gorgo. The black side” di e con Isabella Carloni, con i due musicisti Caterina Palazzi e Francesco Savoretti, attorno alla figura terribile di Medusa, la Gorgone mortale decapitata da Perseo, per uno sguardo ironico sul lato nero del femminile tra orrore e meraviglia.
Venerdì 1° novembre il festival celebra Valeska Gert (1892–1978, nella foto), ballerina, attrice, cabarettista e pantomima tedesca, pioniera della performance art, con il talk di AirDanza dedicato alla “Dance Comique” (ore 17,30 Sala Boxe) e con la proiezione di “Nur zum spass, nur zum spiel - Kaleidoskop Valeska Gert”, primo docu-film del regista tedesco Volker Schlöndorff nato dalla collaborazione con l’artista sul set di Colpo di grazia (1976). Gert aveva collaborato con l’avanguardia cinematografica e teatrale degli anni Venti e Trenta e aveva turbato gli spettatori con uno stile di danza ineducato, schietto, duro ed esplicito nella sua rappresentazione della realtà.
Alle ore 19,30 appuntamento all’Auditorium con “The brilliant Duo” sonorizzazione di comiche di Stanlio e Ollio a cura de I Sincopatici, con Francesca Badalini al pianoforte e Luca Casiraghi alle percussioni.
La serata si chiude con un ospite d’eccezione, il regista Ricky Tognazzi (ore 21, Auditorium), per un viaggio nella vita anticonformista e irriverente di Ugo Tognazzi, attore, regista, comico e sceneggiatore italiano, scomparso a Roma nel 1990. Luoghi, sapori, ricordi e testimonianze di familiari, amici e colleghi, scorrono nel documentario “Ugo Tognazzi. La voglia matta di vivere” (2022) che il regista ha dedicato al padre, in occasione del centenario della nascita. L’evento è in collaborazione con Ruvido Produzioni.
Sabato 2 novembre, ci sono due eventi in collaborazione con Amat. Alle ore 19, in Sala Boxe, va in scena “Il Teatropostaggio da un milione di dollari” (foto a sinistra), produzione Malte, vincitore di Residenze Digitali 2023, con la regia di Giacomo Liliù e la drammaturgia di Pier Lorenzo Pisano. La performance - un’improbabile riscrittura digitale di Goldoni - si svolge su due piani, quello della realtà e quello virtuale su Telegram, per tradurre in drammaturgia lo shitposting vale a dire il deragliamento di una discussione virtuale con contenuti inappropriati.
Alle ore 21,30 in Auditorium l’appuntamento è con “Il cine-concerto della felicità”, proiezioni, musica e conversazioni a cura di Andrea Satta (Têtes de Bois) e Agostino Ferrente (regista de “L’Orchestra di Piazza Vittorio” e “Le cose belle”), con i corti “Alfonsina e la bici” (Ita 2010) - nella foto di apertura in alto - e “Coupon – Il Film della Felicità” (Ita 2023).
Tra gli incontri della giornata, anche la conversazione sui temi del noir e dell’humor dal punto di vista femminile, protagoniste la scrittrice e umorista Lia Celi, e la giornalista Silvia Veroli (ore 11 Caffè dell’Auditorium) e le lezioni di danza Krump con Mowgli e in collaborazione con Arcopolis, grazie al quale grandi (dalle ore 12) e bambini (dalle ore 15), possono avvicinarsi, divertendosi, ad una danza urbana, libera e potente, nata tra le strade di Los Angeles, per esprimere e trasformare le emozioni in movimento.
Con le lezioni di danza krump prende il via “Cinematica Kids”, due giorni di eventi dedicati a bambini e ragazzi e che propone, tra l’altro, la mostra di videogiochi d’epoca “Arcades videogames” a cura di 8 Bits Inside, il laboratorio “LOL il potere della risata” con la play coach Lucia Berdini (nella foto a destra) per scoprire come la risata e il gioco possano diventare strumenti potenti per migliorare la comunicazione e la complicità in famiglia (2/11 ore 15,30 Aula conferenze Museo Omero), il talk “Play the game” sull’importanza e i pericoli del gioco e dei videogiochi (2/11, Aula conferenze Museo Omero), il laboratorio sul clown teatrale “Nasi comunicanti” con Andrea Bartola (3/11, Foyer Auditorium), il laboratorio sulle emozioni “Ridere è una cosa seria” di Dodo Lab (3/11 dalle ore 15,30,  Aula didattica Museo Omero).
Domenica 3 novembre ore 17,30 in Auditorium, appuntamento con i progetti finalisti della competizione internazionale di videodanza “Cinematica Videodance Competition”, selezionati dalla Giuria di qualità composta dalla coreografa Emma Cianchi, dal regista Agostino Ferrente e dalla ricercatrice in discipline dello spettacolo Letizia Gioia Monda. La competizione ha raccolto quasi 150 progetti da tutto il mondo dedicati all’esplorazione del lato tragicomico della vita, alla qualità ironica, divertente, ma anche grottesca del comportamento e degli eventi umani. Il pubblico è chiamato a votare il video preferito, conducono in modo semiserio NIBA e Andrea Bartola.
Il Festival si chiude con due spettacoli in collaborazione con Amat. Alla Sala Boxe, ore 19, c’è “Gianni”, ispirato alla voce di Gianni Pampanini, di e con Caroline Baglioni (nella foto a sinistra)  e con la regia Michelangelo Bellani. L’opera teatrale, pluripremiata (premio Scenario per Ustica 2015, In-Box Blu 2016, premio Museo Cervi-Teatro per la Memoria 2017) prende spunto dal ritrovamento di una traccia audio originale, testimonianza di un’esistenza spezzata, e diventa un lavoro sulla memoria individuale capace di creare uno spazio di comprensione ed empatia che scuote lo spettatore.
A chiudere Cinematica 2024 sarà Arianna Porcelli Safonov (ore 21,30, Auditorium), storyteller e autrice di testi satirici che hanno fatto il tutto esaurito sui palchi di tutta Italia: “Gli sforzi inutili con cui la vita imita l’arte” è un monologo sul mondo dell’arte contemporanea che mette sul tavolo l’esperimento di emarginazione del fruitore finale che viene considerato troppo normale per la comprensione dell’espressione artistica e dalla sua distribuzione, come se la normalità fosse una malattia.
 


Manon Manon Manon e il Teatro Regio al centro dell’attenzione internazionale - In tre giorni, dal 24 al 26 ottobre, meeting di Opera Europa, World Opera Day e dirette Tv e Radio

 

Foto Daniele Ratti - Mattia Gaido - Simone Borrasi

Entrato nel vivo con il debutto del terzo titolo, il progetto Manon Manon Manon pone il Teatro Regio alla ribalta della scena lirica internazionale: dal 24 al 26 ottobre ospitiamo la conferenza di Opera Europa, la principale organizzazione che riunisce teatri e festival lirici europei di 44 Paesi, e nelle stesse date tre recite di Manon vengono trasmesse in diretta su Rai 5 e Rai Radio 3. Un momento magico in cui si inseriscono, il 25 ottobre, i festeggiamenti per il World Opera Day.
 
Per la Autumn Conference di Opera Europa sono attesi a Torino 250 accreditati da tutto il continente, tra loro sovrintendenti, direttori artistici e responsabili su vari fronti — orchestra, coro e corpi di ballo, comunicazione, marketing, educational, amministrazione. Il titolo della conferenza, “Benvenuti all’Opera”, non potrebbe essere più appropriato: celebra infatti l’inclusione dell’arte del canto lirico italiano nella lista rappresentativa dell’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, e coincide con il World Opera Day, che si festeggia il 25 ottobre. In quel giorno il Teatro Regio presenterà un recital con i giovani Artisti del Regio Ensemble, offrendo un’ulteriore opportunità per celebrare l'opera in tutte le sue forme.
Durante il meeting, che si sviluppa in molteplici forum di discussione, i partecipanti avranno l'opportunità di confrontarsi su temi cruciali per il futuro del teatro lirico, affrontando le dinamiche artistiche che influenzano la creazione e la produzione degli spettacoli. Sarà anche un’occasione per esplorare nuove opportunità di coproduzione e collaborazione, promuovendo un dialogo costruttivo tra professionisti del settore per rafforzare sinergie e progetti comuni. Momento clou sarà la presentazione della nuova piattaforma Opera Europa Next Generation, supportata dal programma dell’Unione Europea “Creative Europe”, che mira a sviluppare le nuove generazioni di talenti artistici.
 
Negli stessi giorni, Rai Cultura presenterà in prima tv su Rai 5 alle ore 21.15 Manon Lescaut di Daniel Auber (24/10), Manon di Jules Massenet (25/10) e Manon Lescaut di Giacomo Puccini (26/10). Le tre serate sono condotte da Francesco Antonioni e le regie televisive sono rispettivamente affidate ad Ariella Beddini, Barbara Napolitano e a Rossella De Bonis. I tre spettacoli saranno inoltre trasmessi in diretta da Rai Radio 3 alle ore 20 con la conduzione di Susanna Franchi. Sempre su Rai Radio 3 andranno in onda le tre conferenze-concerto registrate al Piccolo Regio Puccini, si comincia con Manon Lescaut di Auber in onda domenica 20/10 alle ore 21.45; seguirà Manon di Massenet martedì 22/10 alle ore 21.45 e Manon Lescaut di Puccini mercoledì 23/10 alle ore 22.
Questi appuntamenti rappresentano un evento imperdibile per tutti gli amanti dell'opera e per chi desidera immergersi nella magia del teatro lirico. Il significativo sforzo produttivo radio-televisivo, frutto della collaborazione tra Teatro Regio e Rai, sottolinea l'importanza e l'ambizione di questo progetto, che mira a portare l’eccellenza della lirica nelle case di un pubblico sempre più vasto, valorizzando al massimo il patrimonio artistico.

Carl Dahlhaus - I DRAMMI MUSICALI DI RICHARD WAGNER - Astrolabio

 
Carl Dahlhaus
I DRAMMI MUSICALI DI RICHARD WAGNER
Traduzione a cura di Lorenzo Bianconi
Astrolabio, collana Adagio
ottobre 2024
pp.192, Euro 20
ISBN 9788834018989

Wagner occupa un posto veramente speciale nella storia della musica occidentale. La sua pratica musicale appare inseparabile dalla sua visione globale dell’arte, e della musica in particolare: una visione ampia e comprensiva, che investe tutti gli aspetti umani, collettivi, storici e filosofici dell’impresa artistica. Inoltre, primo caso assoluto nella storia della musica, lui stesso si è assunto il compito di formulare, in saggi di estetica, teoria dell’arte e anche autobiografici, le sue concezioni estetiche e di mostrarne il rapporto reciprocamente generativo con le sue produzioni strettamente artistiche. Direttore scientifico dell’edizione critica degli scritti di Richard Wagner, Carl Dahlhaus ha avuto una conoscenza e una dimestichezza col pensiero del musicista di Lipsia che pochi storici della musica possono vantare, ma quel che lo ha reso veramente unico è stata la sua costante, implacabile volontà e capacità di penetrare fino in fondo, di andare alla radice delle idee, peraltro spesso piuttosto oscure, di Wagner sull’arte, di reperire le coordinate della sua poetica, con tutte le contraddizioni, i ripensamenti, le oscillazioni e a volte i veri e propri rovesciamenti che nella sua storia essa ha attraversato, e che così spesso trovano un puntuale riscontro nelle sue realizzazioni poetico-musicali. D’altra parte, non minore né meno puntuale è la sua presa sulla dimensione musicale in cui le concezioni di Wagner si inverano, o, se si vuole, sull’evolversi di un’attività compositiva inestricabilmente intrecciata con l’ossessione di una motivazione storico-filosofica costante e puntuale sino al tratto compulsivo. Nel caso di Wagner, le competenze musicologiche, storiche e letterarie di Dahlhaus trovano pochi paragoni nella seconda metà del secolo scorso (e forse nel primo ventennio del nostro). Talché rinfrescare la fruibilità al lettore italiano di un testo come il presente non richiede alcuna particolare giustificazione, come invece sarebbe il caso per qualsiasi altro saggio che avesse ormai quarant’anni di vita. Con tutto ciò, Dahlhaus riesce nell’impresa di realizzare un’opera di alta divulgazione in cui la profondità dello studioso si manifesta in una narrazione capace di parlare al profano quanto al cultore di musica professionale. Prodigi di un pensiero in cui il sapere restava sempre una materia viva e concreta.

Carl Dahlhaus (1928-1989), uno dei maggiori musicologi della seconda metà del novecento, è stato fino alla sua scomparsa professore ordinario di Storia della musica alla Technische Universität di Berlino. Ha lasciato un’imponente produzione scritta, ed è stato curatore responsabile della Richard-Wagner Gesamtausgabe. Nessun musicologo ha avuto un influsso paragonabile al suo sullo sviluppo degli studi musicali moderni e in genere sulla letteratura de - dicata alla musica. Le sue opere principali sono pubblicate in tutte le lingue. Dello stesso autore sono stati pubblicati in questa collana: Dal dramma musicale alla Literaturoper, L’idea di musica assoluta e L’estetica della musica .

Maggio Fiorentino: le sinfonie brahmsiane, Daniele Gatti dirige la n.1 e la n.3 il 17 ottobre alle ore 20

 
Dopo il concerto dedicato all’esecuzione di Ein deutsches Requiem di Johannes Brahms nella Sala Mehta lo scorso 10 ottobre, gremita in ogni ordine di posto, altri due appuntamenti sinfonici, il 17 e poi il 26 ottobre 2024, con la proposta delle quattro sinfone sono dedicati al grande compositore tedesco dal maestro Daniele Gatti alla testa dell’Orchestra del Maggio.
 
In apertura al concerto di giovedì 17 ottobre, la Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90, scritta nell'estate del 1883 a quasi sei anni di distanza dal completamento del suo ultimo lavoro sinfonico: la prima esecuzione ebbe luogo nel dicembre dello stesso anno a Vienna, con la direzione di Hans Richter, e il trionfo fu tale da stupire lo stesso Brahms che da sempre guardava con diffidenza agli immediati successi e acclamazioni da parte del pubblico per quanto questa volta egli ne trasse un, seppur intimo, grande e consapevole compiacimento.
Chiude il concerto la Sinfonia n. 1 in do minore op. 68, il cui debutto ebbe luogo nel 1876 ma i cui primi appunti di Brahms su di essa risalgono a più di vent’anni prima, ossia al 1855: la gestazione del primo sforzo sinfonico del compositore tedesco fu molto lunga ed elaborata; il primo tempo di essa fu completato solo nel 1862 mentre l’attuale forma del lavoro fu terminata nelle estati del biennio 1874-1876 che Brahms trascorse in quasi totale isolamento sull'isola di Rügen, nel Mar Baltico, in un contesto a lui del tutto congeniale per dedicarsi alla composizione. 
 
L’ultimo appuntamento con i concerti dedicato alle sinfonie di Johannes Brahms, sempre diretto dal maestro Daniele Gatti, è in programma – in Sala Mehta – sabato 26 ottobre 2024 alle ore 20: in cartellone la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 e la Sinfonia n. 4 in mi minore op. 98.