sabato 21 dicembre 2024

TEATRO VERDI DI TRIESTE - 31 Dicembre ore 18 - Gran Gala Lirico Sinfonico di fine anno: Ouvertures e Arie d’opera da Rossini, Donizetti, Verdi, Ponchielli, Puccini


 
31 dicembre 2024 ore 18.00
Concerto di fine anno
Gran Gala Lirico Sinfonico
Ouvertures e Arie d’opera da Rossini, Donizetti, Verdi, Ponchielli, Puccini
Direttore ENRICO CALESSO
con
Soprano EKATERINA BAKANOVA 
Tenore IVÁN AYÓN-RIVAS 
Baritono ALESSANDRO LUONGO
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO LIRICO G. VERDI DI TRIESTE


GIOACHINO ROSSINI
Ouverture da Guillaume Tell
“Largo al factotum” La cavatina di Figaro da Il Barbiere di Siviglia 
“Quelle horrible destinée” da Moïse et Pharaon 
GAETANO DONIZETTI
“Una furtiva lagrima” da L’Elisir d’Amore 
GIUSEPPE VERDI
“Va’ pensiero” da Nabucco
“La donna è mobile” da Rigoletto 
“Mercè dilette amiche” da I Vespri Siciliani 
“Il balen… / Per me ora fatale” da Il Trovatore 
“Chi del gitano i giorni abbella” da Il Trovatore
AMILCARE PONCHIELLI
“Danza delle ore” da La Gioconda
GIACOMO PUCCINI
“Ah vittoria vittoria” da Gianni Schicchi 
“Quando m’en vo” da La Bohème 
“Nessun dorma” da Turandot 
GIUSEPPE VERDI
“Libiamo ne’ lieti calici” da La Traviata

Una vera festa dell’opera italiana animerà la notte di San Silvestro al Teatro Verdi, sempre più bandiera di questo genere simbolo del Made in Italy e così amato presso i nostri vicini dall’Austria fino agli Slavi meridionali. Ed a festeggiare la fine di un anno fortunato per la città, tutte le maestranze artistiche del Verdi saranno raccolte attorno al podio di Enrico Calesso, ormai triestino d’adozione, e circondato di tre ottimi solisti: il soprano Ekaterina Bakanova, che nel ’25 sarà Carmen al Teatro dell’Opera di Roma e Kovancina al Gran Teatro di
Ginevra; il giovane tenore peruviano Iván Rivas, già consolidato dai debutti al Teatro alla Scala di Milano e all’Opera di Vienna; il baritono di eccellente carriera internazionale Alessandro Luongo, già sui palchi delle principali capitali europee.
Il programma toccherà tutti i grandi sentimenti dell’opera italiana, dal Rossini più brillante e popolare con Guglielmo Tell e Barbiere di Siviglia alle grandi arie verdiane da Elisir d’Amore,
Rigoletto, Vespri, Trovatore fino a quelle pucciniane da Gianni Schicchi, Bohème e Turandot. Il coro dominerà invece il palco in pagine da Nabucco e Traviata, mentre l’orchestra brillerà sola in momenti sinfonici da Rossini a Ponchielli, continuando ad essere il motore primo di tutta la serata.
Il concerto di San Silvestro chiude dunque un anno particolarmente vivace per il Teatro Verdi, che ha consolidato la sua programmazione estiva diffusa in città, ha incrementato gli abbonamenti forte di una stagione di qualità sempre crescente e di un vivacizzato rapporto con la città ed il pubblico straniero, anche occasionale. 
Commenta così il Sovrintendente Giuliano Polo: “Per quanto il percorso per riportare il teatro più importante della regione alla sua centralità storica sia lungi dall’essere terminato, si respira già una nuova energia attorno al Verdi, con nuove iniziative per coinvolgere in modo sempre più attivo e diretto il nostro potenziale pubblico, come il servizio auto e i nuovi ledwall che ci consentono di svelare le meraviglie della vita del teatro senza filtri direttamente a tutti coloro che passeggiano nella nostra piazza. E non è certo finita qui, ma stiamo lavorando sempre più alacremente e davvero con rinnovato entusiasmo per potenziare sempre più l’offerta del salotto musicale della città. 
Le numerose produzioni di quest’anno mettono poi l’accento sulla vera natura di una Fondazione Lirico-Sinfonica come il Verdi, che a tutti gli effetti coi suoi laboratori artigianali, le sue maestranze tecniche, creative, amministrative e ovviamente artistiche, senza contare l’indotto per i fornitori esterni, è davvero un’industria dello spettacolo che dà lavoro a tante persone, crea occupazione a servizio della bellezza e della cultura, insomma svolge sul territorio diversi ed importanti ruoli chiave, fino alla promozione del territorio stesso e delle sue attrattive, come dimostrano le attuali strategie di comunicazione in collaborazione con i principali attori della regione, istituzionali e privati, in definitiva crea indotto a favore di tutti. E a gennaio ’25 ospiteremo diciassette direttori delle testate culturali più significative d’Europa proprio al Verdi in occasione dell’annuale riunione ICMA grazie proprio alla sinergia con PromoTurismoFVG, Comune di Trieste e Trieste Convention & Visitors Bureau che colgo l’occasione per ringraziare del supporto e dell’entusiasmo, riconoscimenti di quanto il Teatro sia un asset importante per il turismo culturale

Buon compleanno Maestro! 22 dicembre 2024, la Città di Viareggio e la Fondazione Festival Pucciniano rendono omaggio a Giacomo Puccini con un ricco programma di eventi che attraverseranno l'intera giornata

 

Il 22 dicembre 2024, la Città di Viareggio e la Fondazione Festival Pucciniano rendono omaggio a Giacomo Puccini, uno dei più grandi compositori italiani, con un ricco programma di eventi che attraverseranno l'intera giornata, celebrando la sua musica e il suo legame profondo con il territorio.
La giornata inizierà alle ore 10.00 in Piazza Mazzini a Viareggio con "PUCCINI VIVE", un'esperienza emozionante che permetterà al pubblico di immergersi nelle melodie immortali del Maestro grazie a PROIEZIONI SU LEDWALL. Saranno trasmesse interpretazioni delle arie più celebri del repertorio pucciniano, un’occasione unica per rivivere l’opera del grande compositore attraverso le immagini e la musica.
Alle ore 10.00, a Torre del Lago Piazzale Belvedere  il Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli presenta il "Navicello di Puccini". Una storica  imbarcazione, recentemente restaurata nella parte materica e dotata di un motore elettrico, sarà esposta nel Parco della Musica del Gran Teatro Giacomo Puccini. Il navicello sarà utilizzato per le visite guidate, permettendo ai visitatori di scoprire da vicino uno degli oggetti simbolici più legati alla vita e alla passione di Puccini.
La serata culminerà alle 17:30 all'Auditorium Enrico Caruso con il Gala Lirico "Buon Compleanno Maestro". Il concerto vedrà protagonisti i tenori Alessandro Fantoni, Francesco Lucii, Lorenzo Papasodero, Alan Sciberras, Ugo Tarquini, accompagnati dall'Orchestra del Festival Puccini sotto la direzione di Jacopo Sipari di Pescasseroli.
 Durante il Gala lirico la consegna del PREMIO PUCCINI a Pier Luigi Pizzi universalmente riconosciuto ed apprezzato per la straordinaria profondità e versatilità del suo percorso artistico. Regista, scenografo e costumista di immensa sensibilità, Pizzi ha saputo rinnovare e al contempo preservare la grande tradizione operistica, facendola rivivere con visioni audaci, eleganti e intrise di raffinata coerenza stilistica. Al Festival Puccini con la sua magistrale capacità di interpretazione, Pier Luigi Pizzi ha saputo esaltare la modernità delle opere pucciniane, rendendole vive e vibranti agli occhi del pubblico contemporaneo. I suoi allestimenti, caratterizzati da una cura meticolosa per ogni dettaglio scenografico e da una profonda comprensione drammaturgica, hanno trasformato il palcoscenico del Festival Puccini in uno spazio privilegiato dove il genio di Puccini si è manifestato con rinnovata forza espressiva proponendo le opere del Maestro sotto una luce nuova, capace di coniugare fedeltà storica e slancio innovativo.

venerdì 20 dicembre 2024

ACCABADORA del duo Lunella Cherchi /Caterina Campo è il progetto vincitore della prima edizione del Bando BOTTOM UP

 


Sono Lunella Cherchi e Caterina Campo, giovani danzatrici emergenti del panorama contemporaneo, col progetto ACCABADORA, indagine sull’archetipo femminile, le artiste vincitrici della prima edizione del Bando BOTTOM UP .
Dopo un periodo di lavoro ospiti delle residenze umbre  CURA-Centro Umbro Residenze Artistiche, nelle sedi de La Mama Umbria International (Creative Hub Cantiere Oberdan) a Spoleto e dello Spazio ZUT! a Foligno, e HOME Centro Creazione Contemporanea, nella sede di Dance Gallery a Perugia, durante il quale i tre gruppi selezionati dal bando, il duo UCCI UCCI, Compagnia Scenamadre e Lunella Cherchi e Caterina Campo,  si è conclusa con la presentazione lo scorso novembre dei work in progress dei tre progetti, la prima fase di BOTTOM UP, l’iniziativa nata dalla collaborazione tra C.U.R.A. - Centro Umbro Residenze Artistiche, Home - Centro Creazione Coreografica, Teatro Stabile dell’Umbria, il Festival dei Due Mondi di Spoleto e Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale, per sostenere la creatività emergente con azioni concrete in grado di accompagnare a medio e lungo termine lə artistə che operano nell’ambito delle arti performative contemporanee e consolidare nuove modalità di lavoro coordinato tra i differenti settori del Sistema dello Spettacolo dal Vivo regionale.
«Durante tutto il periodo - spiegano i rappresentanti dei soggetti attuatori - abbiamo avuto l’occasione di incontrare lə artistə e approfondire il loro lavoro, arrivando a scegliere come vincitore di questa prima edizione il progetto di danza ACCABADORA. Il percorso di ricerca e di creazione della performance è apparso a tutti molto interessante, sia per la forza dell'immaginario evocato, sia per le potenzialità coreografiche e l'alchimia sulla scena di Caterina Campo e Lunella Cherchi» 
Come previsto dal Bando le due artiste avranno la possibilità di continuare a sviluppare la loro ricerca con un contributo alla creazione messo a disposizione dal Teatro Stabile dell'Umbria e dal Festival di Spoleto, e di presentare pubblicamente in anteprima il lavoro nel 2025  con due repliche nel cartellone della 68esima edizione del festival spoletino e  una nelle stagioni organizzate da Fontemaggiore.
La qualità di tutti i progetti selezionati, mostrata durante la fase di presentazione dei work in progress, ha spinto il Festival dei Due Mondi di Spoleto ad offrire un ulteriore contributo e l’opportunità di presentare i loro lavori in anteprima nell’ambito della 68° edizione del Festival, anche agli altri due progetti finalisti, oltre al vincitore del Bando.
 
La direttrice amministrativa e dell’organizzazione generale Paola Macchi commenta: «Crediamo fermamente che lavorare in rete sia fondamentale per promuovere i processi creativi e generi risorse imprescindibili per il mondo dello spettacolo e per il territorio nel quale operiamo. Siamo felici di poter contribuire alla crescita di potenziali nuovi talenti, offrendo loro l’opportunità di debuttare in un festival prestigioso per poi continuare nel loro percorso professionale con i riconoscimenti che meritano».
«Una prima edizione - concludono gli organizzatori - che crediamo possa essere solo l’inizio di un nuovo modo di collaborare e fare rete per rafforzare il sistema dello spettacolo umbro, che ci auguriamo possa portare a giovanə artistə nuove prospettive e opportunità di crescita professionale ed artistica»

Contemporary / Past con FontanaMIX e le voci di Maria Mazzotta e dei Fratelli Mancuso. Suoni delle culture musicali siciliane e salentine fra tradizione e innovazione



Domenica 22 dicembre ore 18 a Budrio, Le Torri dell’acqua – Sala Ottagonale, Fontanamix presenta un concerto straordinario CONTEMPORARY/PAST dedicato ai suoni delle culture musicali siciliane e salentine, tra tradizione e innovazione. Le inflessioni musicali di litanie, novene, ninne-nanne e lamentazioni delle tradizioni siciliane e salentine vengono coniugate in un dialogo fra idiomi e antichi suoni ed elaborazioni timbriche ed elettroniche. Insieme all'ensemble FontanaMIX le voci di Maria Mazzotta (foto di Giulia Rugge), una tra le interpreti più importanti del panorama pugliese e della world music, e dei fratelli Enzo e Lorenzo Mancuso (foto in alto), pluripremiati artisti siciliani, polistrumentisti e cantanti. 
Il concerto, che sarà inciso per l’etichetta discografica bolognese “a simile lunch”, è il primo appuntamento del progetto PAST/PRESENT/FUTURE, che per tre anni vedrà l’ensemble FontanaMIX impegnato in concerti dedicati alla valorizzazione del canto popolare e delle modalità con cui esso, in un virtuoso rapporto fra tradizione e innovazione, ha spesso influenzato grandi compositori del Novecento come Béla Bartók e Luciano Berio.
PAST/PRESENT/FUTURE è un viaggio che parte dalle radici della tradizione musicale orale del nostro paese, passando nel presente dell'elettronica psicoacustica, per approdare alle prospettive future della relazione tra creatività musicale e Intelligenza Artificiale. Il progetto è realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna. 
 
CONTEMPORARY / PAST
Domenica 22 dicembre 18:00 a Budrio, Le Torri dell’acqua – Sala Ottagonale, Via Benni 1


Al Carlo Felice di Genova Lo schiaccianoci con l'Armenian National Ballet, dirige Karen Durgaryan

 

Il prossimo appuntamento della Stagione Lirica e Balletto 24-25 dell’Opera Carlo Felice Genova – Lo schiaccianoci, balletto in due atti di Pëtr Il’ič Čajkovskij dal racconto Nußknacker und Mausekönig di E.T.A. Hoffmann – sarà in scena sabato 21 dicembre alle ore 15.00 e alle ore 20.00, e domenica 22 dicembre alle ore 15.00 e alle ore 20.00.
A dare vita al balletto sarà l’Armenian National Ballet, con la direzione di Karen Durgaryan, la coreografia di Georgy Kovtun da Marius Petipa, le scene e i costumi di Vjačeslav Okunev. Orchestra, Coro di voci bianche e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova. Maestro del coro di voci bianche Gino Tanasini.
I solisti: Elya Aslanyan / Anahit Vasilyan (Marie), Andrei Gukasian / Yura Martirosian (Prince), Sevak Avetisyan / Grigor Grigoryan (Drosselmeyer), Mariam Garajyan / Tatevik Bolshikyan (Fairy), Garegin Babelyan / Vahe Babajanyan (Nutcracker), Artashes  Hakobyan / Armen Zakaryan (Mouse King).
 

Lo schiaccianoci è un balletto in due atti risalente ai primi anni ’90 dell’Ottocento, Čajkovskij lo compose ispirandosi al racconto Schiaccianoci e il re dei topi di E.T.A. Hoffmann, nonché alla Storia di uno schiaccianoci di Dumas, a propria volta tratta da Hoffman. A fianco del compositore lavorarono i coreografi Marius Petipa e Lev Ivanov. Čajkovskij aveva già sperimentato la composizione di balletti con Il lago dei cigni, del 1875-6 e La bella addormentata, del 1889; titoli oggi ben noti ma non del tutto compresi durante la vita del compositore. La storia, ormai celebre, ripercorre le avventure della piccola Marie (Clara in altre varianti), che alla festa di Natale riceve in dono uno schiaccianoci a forma di soldatino. Durante la notte, la bambina sogna incredibili avventure: a fianco del soldatino, animato e trasformato in un principe, sconfiggerà il temibile Re dei topi, insieme si avvicenderanno poi in un viaggio magico e colorato nel Regno dei dolciumi. Tra gli aspetti più affascinanti del balletto si ritrovano le musiche di Čajkovskij – la cui sensibilità musicale era particolarmente affine alla dimensione fiabesca che caratterizza Lo schiaccianoci – e la grande sintonia tra musica, espressività coreografica e narrazione.
Commenta Sergey Safaryan, Direttore del balletto: «Il balletto Lo schiaccianoci è stato messo in scena all’Armenian National Opera and Ballet Theatre nel 2021, la premiere ha avuto luogo il 23 dicembre ed è stata accolta da standing ovation da parte del pubblico. Ad oggi, lo spettacolo occupa un posto speciale nel repertorio del Teatro. Sebbene non vi siano cambiamenti nella drammaturgia, il coreografo Georgy Kovtun ha interpretato le danze dei personaggi con mezzi espressivi unici, presentando soluzioni innovative e originali per ogni ruolo. Lo schiaccianoci armeno si caratterizza per il suo dinamismo, soprattutto grazie all’apporto del cast artistico, che proprio come il popolo armeno si distingue per il suo carisma e le vivaci emozioni che porta in scena. Grazie all’uso di colori vibranti, animazioni 3D, scenografie accessibili e tecnologie moderne, è stata creata una produzione frizzante, particolarmente comprensibile e accattivante per un pubblico giovane. Le transizioni di scena nello spettacolo sono fluide e logiche, la teatralità e le profonde espressioni psicologiche si intrecciano senza soluzione di continuità».