lunedì 4 novembre 2024

Domenica 10 Novembre il violinista francese Emmanuel Coppey chiude la XIII edizione di Palazzo Marino in Musica

 
Domenica 10 Novembre 2024 ore 11.00
Sala Alessi, Palazzo Marino, Millano 

Emmanuel Coppey, violino
 

La XIII edizione di Palazzo Marino in Musica, dal titolo Viaggio sonoro nell’invisibile, indaga il potere trasformativo della musica in grado di connetterci con gli archetipi umani più profondi, al di là del tempo e dello spazio.
Il sesto e ultimo appuntamento della rassegna è in collaborazione con la seconda edizione del Premio Internazionale “Antonio Mormone“, organizzato dalla Società dei Concerti, e porta uno dei suoi semifinalisti di grande talento: il venticinquenne violinista francese Emmanuel Coppey che esegue musiche di Kurtag (“Game signs and messages“ e “In nomine“), Bach (Sonata n. 3 in do maggiore per violino BWV 1005), Bartòk (Sonata per violino BB124 e Tempo di Ciaccona), Ysaÿe (Sonata n. 3 in re minore op. 27  “Ballade”).

Emmanuel Coppey, violino

Nato nel 1999, dal 2022 è artista della City Music Foundation, artista in residenza alla Queen Elisabeth Music Chapel e membro dell'Ensemble Modern Academy di Francoforte e dei Solisti Contemporanei di Londra. Come solista, ha collaborato con Rachel Podger, Alexei Ogrintchouk, Guy van Waas e Christopher Warren-Green, ed è apparso sulla televisione nazionale belga durante il Concerto Reale di Natale, eseguendo "Le Quattro Stagioni" di Vivaldi. Affermato musicista da camera, ha partecipato ai principali festival europei. Il suo repertorio spazia dal barocco alla musica contemporanea e comprende tutte le Sonate e Partite di Bach, con cui ha vinto il concorso Bach Barbash 2023. Si è diplomato alla Royal Academy of Music di Londra e al Conservatorio di Parigi, studiando con Philippe Graffin e Svetlin Roussev.
Emmanuel è stato sostenuto dalla Royal Academy of Music, dall'Adami, dalla Fondation de la Vocation e dalla Fondation Banque Populaire. Suona un violino Andrea Guarneri, prestato dalla Collezione Guttman.

I biglietti d’ingresso per il concerto sono gratuiti con prenotazione: a partire da giovedì 7 novembre alle ore 9.30 è possibile prenotarli online sul sito www.palazzomarinoinmusica.it oppure ritirare quelli cartacei disponibili presso la biglietteria delle Gallerie d’Italia - Milano ingresso di via Manzoni 10.


La rassegna Palazzo Marino in Musica
è realizzata in collaborazione con
Comune di Milano
MM spa
La Centrale dell'Acqua di Milano
Aquaflor
Il Conservatorio G. Verdi di Milano

 ed è organizzata da
EquiVoci Musicali 

La rassegna è sostenuta da 
Intesa Sanpaolo.

Sponsor tecnico Fazioli.

Contributi orginali nel programma di sala a cura di
Maria Sabina Berra
Aquaflor
Mousikè. Istituto di critica e farmacologia musicale.

Direzione artistica: Davide Santi e Rachel O’Brien 



Musiche di Boccherini | 5 novembre ore 20.30 | Teatro Mancinelli, Orvieto

 
Ridotto del Teatro Mancinelli | Orvieto
martedì 5 novembre 2024, ore 20.30

Eugenio Della Chiara chitarra
Quartetto d'archi
dell'Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani 


Luigi Boccherini
Quintetto in DO maggiore n. 453 per chitarra e quartetto
Quintetto in MI minore n. 451 per chitarra e quartetto
Quintetto in RE maggiore n. 448 per chitarra e quartetto

Luigi Boccherini (1743-1805) nacque da una famiglia di musicisti e artisti di Lucca e fu un bambino prodigio. Le sue doti di violoncellista e compositore gli permisero di ottenere una grande fama nella sua città natale, poi a Roma, fino alle tournée in tutta Italia e in Europa. Tra il 1798 e il 1799 Boccherini trascrive e raduna in due raccolte dodici quintetti, originariamente composti per organici diversi, affidandoli a una formazione strumentale piuttosto insolita: al quartetto d’archi classico (formato da due violini, viola e violoncello), a cui il compositore aggiunge la chitarra. La scelta dello strumento è un omaggio al committente e dedicatario delle due raccolte, il marchese di Benavente. Eccellente chitarrista dilettante e ammiratore sincero di Boccherini, il mecenate madrileno ospita un’orchestra stabile nel suo palazzo, frequentato da intellettuali, musicisti e pittori (fra i quali spicca il nome di Goya, intimo amico di Boccherini); proprio all’italiano, il marchese aveva affidato l’incarico di direttore della musica.
Il Quintetto n. 9 in DO maggiore G 453 esiste in doppia versione come Sesto quintetto con pianoforte (pubblicato postumo) e come secondo di un gruppo di Quintetti con chitarra. Questo Quintetto è uno dei maggiori lavori da camera di Boccherini e non solo per le sue dimensioni materiali (la composizione dura più di mezz’ora), ma per le sue qualità formali ed espressive. Il primo movimento, Allegro Maestoso assai è tutto pervaso da solenni ritmi di marcia, che vengono scanditi alternativamente in forte e in piano, con poetici effetti di eco e che vengono intramezzati da fantasiose cadenze dei singoli strumenti. Il secondo tempo è un tenero Andantino in la minore, composto di due parti ritornellate. Anche il grazioso Allegretto presenta un taglio bipartito, comprendendo due partì, di cui una in maggiore e una nel modo minore. Il quarto tempo è uno dei pezzi più singolari di Boccherini.
Il Quintetto n. 7 in MI minore G 451 è una pagina equilibrata e piacevole; il primo movimento, Allegro moderato, si apre in un clima musicale quasi misterioso, ben reso dalle delicate note del violino sostenute dall’ostinato ribattuto della chitarra. Gioiose cadenze concludono l’esposizione, tutta giocata sugli arpeggi modulanti della chitarra che creano un’atmosfera musicale molto suggestiva, quasi “notturna”. Nell’Adagio la chitarra prende in mano il discorso musicale con morbidi e dolci arpeggi. La seconda parte è invece più “danzante”, grazie alle scalette discendenti in terze del solista. Il Minuetto è tripartito: la prima sezione, in mi minore, è dominata dalla chitarra solista; la seconda, dal carattere più cantabile e spensierato, è in mi maggiore. La ripresa del Minuetto senza ritornelli conclude il movimento. Meravigliosamente cantabile e scorrevole è il movimento finale, Allegretto, condotto dalla chitarra solista con un tema sereno e disteso in mi maggiore, cui fa seguito un secondo motivo più acceso presentato dagli archi. La sezione centrale, in mi minore, è più appassionata e inquieta, e viene giocata in dialogo serrato fra il solista e il quartetto d’archi. Il Quintetto si chiude con la ripresa della prima parte.
Il Quintetto n. 4 in RE maggiore n. 448 è giunto fino a noi con il soprannome di Fandango, danza all’epoca criticata dalle autorità religiose e politiche. Il movimento del Fandango faceva originariamente parte di un Quintetto per due violoncelli che Boccherini aveva composto nel 1788. La versione per quintetto con chitarra arrivò circa un decennio dopo, pochi anni prima della morte del compositore, su richiesta del marchese Benavente. Boccherini, che all’epoca era al verde, fu ben felice di accontentarlo. Ma non si limitò ad arrangiare il quintetto per chitarra, né compose altri due movimenti originali. Al contrario, riciclò tre movimenti: i primi due, Allegro maestoso e Pastorale, provenivano dai primi due movimenti del suo Quintetto per archi G.270. L’ultimo movimento, Grave e Fandango, proviene dal già citato Quintetto per archi G.341. L’Allegro maestoso iniziale è a tratti vigoroso e a tratti elegante. La Pastorale è calma e pacifica. Il finale inizia con un solenne Grave, una lunga introduzione alla sezione principale, il Fandango. Un’infuocata, ma aulica, evocazione classica della musica flamenca dei gitani spagnoli.


Nato a Pesaro, Eugenio Della Chiara (nella foto di Alessandro Uguccioni) si diploma all’età di diciannove anni con il massimo dei voti e la lode nel conservatorio della sua città sotto la guida di Giuseppe Ficara. Tra i suoi maestri vi sono Andrea Dieci e Oscar Ghiglia, con cui si perfeziona all’Accademia Chigiana di Siena. Tra i premi ricevuti si segnalano - primo musicista a conseguire questo riconoscimento più di una volta - le due borse di studio della Fondazione Rossini ottenute nel 2008 e nel 2010. Parallelamente agli studi musicali completa la sua formazione umanistica presso l’Università Cattolica di Milano, laureandosi prima in Lettere Classiche e in seguito in Filologia Moderna. La sua attività concertistica lo ha portato in Giappone, Austria, Germania, Ungheria, Croazia, Turchia, Spagna, Norvegia, Danimarca e Irlanda; in Italia ha suonato per alcune tra le maggiori istituzioni musicali del Paese, tra cui la Società del Quartetto di Milano, Musica Insieme di Bologna, la Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli, il Festival di Martina Franca e della Valle d’Itria, la Società dei Concerti di Parma, il Rossini Opera Festival di Pesaro e l’Orchestra Sinfonica di Milano. Dal 2015 è direttore artistico di “MUN - Music Notes in Pesaro”, stagione di musica da camera organizzata dall’Associazione Marchigiana Attività Teatrali. Docente in vari Conservatori italiani - Latina, Modena, Lecce, Genova e Bergamo - dal 2022 al 2024 ha insegnato chitarra al Conservatorio “Tartini” di Trieste.

L’allievo Alessandro Catuogno per un concerto di percussioni al Mercoledì del Conservatorio di Sassari il 6 novembre

  

Un allievo torna a salire sul palcoscenico della sala Sassu del “Canepa”. Alessandro Catuogno, 21 anni, percussionista, sarà il protagonista del prossimo concerto della rassegna “I mercoledì del Conservatorio”, il 6 novembre alle ore 19. Sassarese, ha iniziato il suo percorso di studi dieci anni fa, nella classe di strumenti a percussione dell’Istituto Monte Rosello Basso, proseguendo poi al Liceo Musicale “Azuni” e infine all’istituto sassarese di alta formazione di piazzale Cappuccini dov’è iscritto dal 2022. Ha studiato con i docenti Roberto Migoni, Andrea Bini e attualmente segue i corsi del professor Roberto Di Marzo. Durante questi anni è stato coinvolto più volte nei concerti del Canepa e ha partecipato a diverse masterclass con artisti di esperienza internazionale, tra cui Filippo Gianfriddo, Diego Desole, Filippo Lattanzi, Giorgio Battistelli, Kai Strobel e Theodor Milkov. Nel 2023 è stato semifinalista al Premio Nazionale delle Arti che si è tenuto al Conservatorio di Parma. È attualmente in gara al concorso internazionale Italy PAS - Percussive Arts Society 2024.
Il programma del concerto di mercoledì 6 novembre prevede l’esecuzione di Asanga di Kevin Volans, Time for Marimba di Minoru Miki, Fantasia n. 1 da Acht Fantasien fur Vibraphon di Harald Genzmer e Reflections on the nature of water di Jacob Druckman.
L’ingresso al concerto sarà come sempre libero e gratuito.

Il ciclo di concerti del mercoledì in sala Sassu comprende quest’anno 35 date, un record assoluto per il Conservatorio e per il territorio, considerato che nessun’altra rassegna conta così tanti appuntamenti. Insieme a molti ospiti di grande prestigio e agli artisti docenti del Conservatorio, oltre la metà dei concerti vede impegnati gli allievi del Canepa, che hanno così la possibilità di esibirsi davanti a un pubblico esterno, in un momento altamente formativo per la loro carriera accademica e professionale. La rassegna 2024 si concluderà il prossimo mercoledì 13 novembre.

sabato 2 novembre 2024

Uno dei più originali interpreti della canzone italiana e cinque grandi musicisti jazz al Teatro Ristori in ricordo di Lucio Battisti

 

Una serata musicale di grande intensità tra “Pensieri e Parole” per celebrare uno dei più amati cantautori italiani di tutti i tempi, Lucio Battisti. Melodie e testi che hanno segnato intere generazioni. L’attesissima data, da tempo sold-out, prenderà vita al Teatro Ristori, mercoledì 6 novembre alle 20:30. Insieme, sul palco, un ensemble di fuoriclasse: Peppe Servillo alla voce, Javier Girotto ai sassofoni, Fabrizio Bosso alla tromba, Rita Marcotulli al pianoforte, Furio Di Castri al contrabbasso e Mattia Barbieri alla batteria. Gli arrangiamenti curati da Javier Girotto reinterpretano il repertorio di Battisti con sensibilità ed eleganza. Una sfida particolarmente impegnativa quanto riuscita. L'originalità delle canzoni, il loro essere così diverse tra di loro, così intrise da un'inesauribile vena compositiva, potrebbe rendere arduo il lavoro di affrontarle senza farne delle vere e proprie cover. Gli arrangiamenti di Girotto e il genio teatrale di Peppe Servillo tracciano invece un percorso musicale nuovo, suggestivo e inaspettato, attraverso venti indimenticabili canzoni. Un viaggio ricco di sapori latini, ritmi avvolgenti, storia, emozioni e pathos.


Da  Il mio canto liberoPenso a te, La canzone del sole o Mi ritorni in mente, la maestria di Servillo, Marcotulli, Girotto, Bosso, Castri e Barbieri si mette al servizio di questo straordinario autore, abbattendo i confini che separano il mondo della canzone da quello del jazz e dell'improvvisazione per portare il pubblico in un territorio aperto: nella bellezza della musica italiana e della magia dei suoni.
Abbiamo deciso con Pensieri e parole di reinterpretare l'autore più intimo, lirico e personale della canzone italiana, Lucio Battisti. Popolare e sofisticato, italiano e solitario, costruttore e inventore di una canzone che resta intimamente patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi. Cantare nuovamente le sue canzoni, da Mogol a Panella, è la possibilità per noi di rileggere una nostra storia minore e quotidiana che tanto ci suggerisce e commuove” (Peppe Servillo)

venerdì 1 novembre 2024

3 novembre | Monte Compatri | pianoforte C. Bechstein (Berlino 1890) | Jacopo Petrucci

 
I Concerti di Campagna
Palazzo Annibaldeschi
Via Annibaldeschi, 2
Monte Compatri (RM)

3 novembre, ore 18.30
Jacopo Petrucci, pianoforte C. Bechstein (Berlino 1890)  

IN COLLABORAZIONE CON “I CONCERTI NEL PARCO”
 

Fauré
Mazurka op. 32
Debussy
Images I
– Reflets dans l’eau
– Hommage à Rameau
– Mouvement
Fauré
Barcarola n. 9, op. 101
Scriabin
Sonata n. 6, op. 62
Modéré: mystérieux, concentré
Fauré
Tema e variazioni op. 73
Jacopo Petrucci, pianoforte C. Bechstein (Berlino 1890)
Ingresso 12€

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA (anche via whatsapp) al 339.27.48.814
o via email: amkarljenkins@gmail.com
 
Jacopo Petrucci inizia lo studio del pianoforte all’età di 7 anni con la Ma Mara Morelli presso il Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila dove consegue il diploma di Vecchio Ordinamento con la votazione di 10, lode e menzione d’onore nella classe del M° Orazio Maione.
Tra il 2017 e il 2020 frequenta i corsi di perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida del M° Andrea Lucchesini e nel 2023 conclude il corso di studi di alto perfezionamento nella classe del M° Benedetto Lupo presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Collabora stabilmente come componente di prestigiose istituzioni come l’Ensemble Novecento e il PMCE impegnandosi in produzioni solistiche e cameristiche, approfondendo in particolar modo il repertorio Contemporaneo e del XX secolo. Per l’Accademia, collabora con la classe di Composizione del M° Alessandro Solbiati e con la classe di Musica Elettronica del M° Michelangelo Lupone. Può già vantare presenze per importanti stagioni lungo tutto il territorio nazionale, tra le più recenti: l’Accademia Filarmonica Romana, la Fondazione W. Walton, la Società dei Concerti “B. Barattelli”. Nel 2023 è risultato vincitore dell’audizione bandita dall’associazione “50&Più Arezzo” che gli ha permesso di tenere un recital solistico nel cartellone del prestigioso “Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano” con musiche di G. Ligeti, A. Copland e S. Prokofiev.
Per il 2024 è prevista anche la tournée internazionale dello spettacolo “Dancing Glass” che lo vedrà come interprete degli “Studi per pianoforte” del compositore americano Philip Glass.
Ha partecipato a masterclass con importanti pianisti come Pierre-Laurent Aimard e Sergio Perticaroli.
Nel 2018 avuto l’occasione di prendere parte alla Mozarteum Summer Academy di Salisburgo.
Nell’estate 2022 è stato invitato dal M° Andrzej Pikul, docente presso l’Accademia “Krzysztof Penderecki” di Cracovia, a prendere parte alla Summer Music Academy per approfondire lo studio della musica di Fryderyk Chopin e avendo così l’opportunità di essere selezionato per suonare le quattro ballate del compositore polacco presso la sala “Florianka Hall”.
Nel dicembre 2023 è interprete del Terzo Concerto per pianoforte e orchestra di L. v. Beethoven con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese diretta dal M° Benedetto Montebello.
Da molti anni affianca agli studi pianistici anche lo studio della composizione.
Si è laureato con il massimo dei voti nel marzo 2024 nella classe del M° Marco Della Sciucca.
Nel 2021 e nel 2022 è risultato vincitore assoluto del Premio Casella per la categoria Composizione con i brani “Trittico, per pianoforte a 4 mani” e “Forcephasia, per clarinetto solo”.
Inoltre, nel 2023 è risultato vincitore del Premio Nazionale delle Arti con il brano “Surrounded, per ensemble” eseguito per l’occasione dall’MDI Ensemble presso la Sala Puccini del Conservatorio “G. Verdi” di Milano e premiato all’unanimità dalla commissione formata dai compositori Ivan Fedele, Fabio Vacchi e Gabrio Taglietti.