Sin dalle prove giovanili, Giacomo
Puccini si è imposto come compositore legato, da una parte,
alle radici italiane e dall'altra abitato da una curiosità marcata
rispetto alle novità della musica, del teatro e della cultura in
ambito europeo. Decennio dopo decennio questa curiosità si trasforma
in una fonte di arricchimento, ispirazione e costante elaborazione
che nutre la creatività pucciniana da Butterfly al Trittico, da
Fanciulla del West a Turandot. Non a caso Puccini nel 1924 si reca in
auto, partitura sottobraccio, per ascoltare la contestata prima
Fiorentina del Pierrot Lunaire di Schönberg e per conoscerne
l'autore. Il programma del concerto proposto nell’ambito del 69 °
Festival Puccini testimonia, per rapidi intrecci, dei fermenti
musicali
che stavano animando l'Europa. Dalla Francia alla Germania ma non soltanto, ci
si presenta un mondo artistico e musicale che corre verso rapidi
cambiamenti, mentre Puccini era costretto a fermare dolorosamente e
troppo presto la sua parabola artistica, dalla quale sarebbero
scaturiti di certo altri essenziali stimoli per la cultura musicale
europea e per il pubblico operistico di tutto il mondo.
In programma musiche di Puccini, Schoenberg, Poulenc, Eisler, Weill
In programma musiche di Puccini, Schoenberg, Poulenc, Eisler, Weill
CRISTINA ZAVALLONI | Nata a Bologna, dopo una formazione jazzistica intraprende a diciotto anni lo studio del belcanto e della composizione presso il Conservatorio della sua città. Per molti anni si dedica anche alla pratica della danza classica e contemporanea. Si esibisce nei più importanti teatri, stagioni concertistiche classiche e contemporanee, festival jazz di tutto il mondo. Ha vissuto un lungo e proficuo sodalizio artistico con il compositore olandese Louis Andriessen, che ha scritto per lei molti dei suoi ultimi lavori.
ANDREA REBAUDENGO | Nato a Pesaro, ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini. Ha vinyo il 1° premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998, è stato premiato anche al Concorso 'Robert Schumann' di Zwickau (2000) e al Premio Venezia (1993).
GABRIELE MIRABASSI è uno dei massimi virtuosi odierni del clarinetto a livello internazionale. Dopo il diploma, conseguito col massimo dei voti e lode, la sua formazione musicale per i primi anni ha riguardato le tecniche esecutive peculiari della musica contemporanea.
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