23 LUGLIO 2023 Montepulciano
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie, ore 12.15VARIAZIONI
ITALIANEAdriano Falcioni organomusiche di Kerll, Bach, Scheidemann,
Frescobaldi, Daquin, Händel
L’Oscar della lirica Riccardo Zanellato per il solenne Concerto in San Biagio, un programma corale e una conferenza a Sinalunga per riscoprire il compositore locale Ippolito Ghezzi, un duo flauto e arpa al Museo Archeologico di Chianciano Terme, i giovanissimi tedeschi dello Zeisig Trio; e ancora l’organo al mattino con Adriano Falcioni e l’ultima replica di Montecchi e Capuleti al Castello di Sarteano. Sono ben sette appuntamenti, in quattro diversi Comuni, che scandiscono il generoso cartellone di domenica 23 luglio al 48° Cantiere Internazionale d’Arte.
Si parte alle 12.15, dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie in Montepulciano con il concerto d’organo tenuto dallo specialista Adriano Falcioni (nella foto), già invitato a esibirsi in contesti quali la cattedrale di Westminster a Londra, oltre che in Germania, Stati Uniti, Francia, Sud Africa: percorrendo le diverse declinazioni della letteratura per organo, sono contemplate nel programma pagine di Kerll, Bach, Scheidemann, Frescobaldi, Daquin, Händel, oltre a un anonimo olandese. Alle 18 invece tocca ai prodigiosi strumentisti dello Zeisig Trio (nella foto) esprimere tutta la loro qualità interpretativa nel concerto da camera ospitato dal Salone di Palazzo Ricci, sempre nel centro storico poliziano; provenienti dalla Germania, età media 15 anni, si cimentano dapprima con il Trio n. 1 op. 49 di Mendelssohn-Bartholdy, noto per l’intatta precisione degli elementi romantici, poi con il Trio n. 1 op. 8 concepito dall’ancora diciassettenne Dmitri Shostakovich con la capacità di alternare temi e sezioni, mentre in chiusura arriva il Trio n. 1 op. 8 di Johannes Brahms che pone le premesse per la successiva crescita artistica dell’autore. Tra i momenti più attesi nella tradizione del Cantiere Internazionale d’Arte c’è il Concerto in San Biagio (ore 21.30) che si distingue stavolta per il blasone di Riccardo Zanellato (nella foto), voce di basso tra le più affermate del momento, e per il debutto italiano del pianista Arsen Dalibaltayan, appena ventenne croato già affermatosi in diversi concorsi internazionali. L’evento serale di Montepulciano impegna il Wunderkammer Youth Ensemble, compagine giovanile diretta dalla bacchetta sicura di Ivan Gambini. In questo caso l’originalità della proposta musicale sta nell’elaborazione in chiave attuale di composizioni del grande repertorio classico, trascritte qui appositamente per organico da camera. Per l’apertura, la Passacaglia per violino solo del seicentesco von Biber, acquisisce nuovi colori nella versione per ensemble di Paolo Marzocchi; ed è lo stesso Marzocchi a trascrivere l’aria da concerto di Mozart Per questa bella mano K 612 e il Concerto per pianoforte e orchestra op. 58 di Beethoven. Nel finale, torna in scena Riccardo Zanellato con la cantata per basso Il conte Ugolino di Gaetano Donizetti rinnovata nella veste timbrica da Filippo Bittasi, su commissione del 48° Cantiere. A Sinalunga intanto si imbastisce una giornata dedicata al compositore Ippolito Ghezzi (1652-1729 circa), sinalunghese di nascita e maestro di cappella del Duomo di Montepulciano. Ippolito Ghezzi tra Sinalunga e Montepulciano è proprio il titolo della conferenza tenuta nella Sala Consiliare, alle 17.30, da Roberto Cascio, Giuliana Lucani e dal direttore artistico del Cantiere Mauro Montalbetti. Interamente incentrato su Ippolito Ghezzi è anche il concerto delle 21.30, quando la Collegiata di San Martino accoglie la Cappella Musicale di San Giacomo Maggiore, formazione bolognese perfezionata nel periodo barocco: con la direzione di Roberto Cascio (nella foto), saranno eseguiti Dialoghi Sagri, Salmi, Lamentazioni e Mottetti composti dal Ghezzi. È invece al Museo Archeologico di Chianciano Terme che alle 21.30 Laura Bersani (flauto) e Francesca Virgilio (nella foto, arpa) intraprendono un percorso che collega la musica europea del tardo Ottocento con le successive evoluzioni novecentesche, fino alle creazioni più attuali: gli autori affrontati dal duo sono Debussy, Fauré, Satie, Rota, Ravel, Ibert, oltre al 36enne Nicola Ortodossi e a Louis Andriessen che con il suo brano Plain-Chant dà il titolo a questo programma raffinato, pensato per un contesto raccolto come quello museale.Infine il Castello di Sarteano saluta Montecchi e Capuleti, il fortunato spettacolo firmato da Gabriele Valentini per la Compagnia Teatro Arrischianti che ha sempre registrato il tutto esaurito; l’amore tormentato tra Romeo e Giulietta si affaccia alle 20.30 tra le architetture della rocca medievale per l’ultima replica in calendario.
Nessun commento:
Posta un commento