sabato 15 luglio 2023

QUANDO IL CANTO SI FA LUCE: I TALLIS SCHOLARS A SANT’APOLLINARE IN CLASSE - Domenica 16 luglio, alle 21.30, Peter Phillips guida il gruppo vocale nel concerto numero 2500

 

Prendono il nome dal più grande compositore inglese del Cinquecento, quel Thomas Tallis che fu al servizio di ben quattro sovrani (Enrico VIII, Edoardo VI, Maria I ed Elisabetta I). Inevitabile che i cantanti scelti nel 1973 da Peter Phillips avessero grandi ambizioni. Dopo 50 anni di attività e calibratissimi ricambi nell'organico, The Tallis Scholars possono affermare di rappresentare l’apice nella musica polifonica. La loro arte ineguagliata ritorna a Ravenna Festival domenica 16 luglio, alle 21.30, quando la Basilica di Sant'Apollinare in Classe ospita il complesso vocale britannico per celebrare uno speciale giubileo – mezzo secolo di concerti. Il programma, diretto dal fondatore Peter Phillips, è un viaggio nelle profondità della musica antica, da Josquin Desprez (di cui si ascolteranno anche il magnifico Veni Sancte Spiritus e lo Stabat Mater) a Giovanni Pierluigi da Palestrina, passando per William Byrd, allievo di Tallis e suo ideale continuatore e del quale proprio quest'anno si celebrano i 400 anni della morte. In occasione del concerto, il numero 2500 della luminosa storia dei Tallis, sarà loro conferito il Premio Ravenna Festival 2023.
 
Grazie a un meticoloso e quotidiano lavoro sull'intonazione e sulla fusione timbrica delle voci, i Tallis Scholars hanno saputo creare una purezza e una chiarezza di suono assolute. Solo così si può affrontare un repertorio come quello proposto nel concerto di Ravenna Festival, seconda tappa del  trittico di ensemble vocali inglesi invitati quest'anno a Ravenna (il 19 luglio sarà il turno del Tenebrae Choir). Per il loro 50° anniversario, i Tallis hanno scelto un precoce lavoro di Josquin Desprez, la messa basata sulla chanson Une mousse de Biscaye, che mette in scena un dialogo tra un giovane francese e la sua innamorata di lingua basca. È una messa singolarissima per le dissonanze risolte in modo inconsueto e visionario. Completano il programma alcuni cristallini mottetti di Palestrina (Surge amica mea, Ecce tu pulcher es) e di William Byrd, il cui Vigilate si apre alle suggestioni sonore del madrigale italiano.
 
Dal 1973 i Tallis Scholars tengono una media di 70 concerti l'anno in auditorium, chiese, festival e teatri d'Europa, dagli Stati Uniti all'Australia fino al Giappone. L’insuperabile nitore sonoro li ha portati a cantare sotto gli affreschi restaurati di Michelangelo nella Cappella Sistina (1994) e per il quarto centenario della morte di Palestrina nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, dove il compositore era stato maestro di cappella. Nel dicembre 1998 hanno festeggiato il loro millesimo concerto a New York. Storico il concerto londinese alla National Gallery nel 1998, quando hanno eseguito in prima assoluta un lavoro appositamente composto da John Tavener e narrato da Sting. Ormai incalcolabile il numero delle loro incisioni, molte delle quali hanno ricevuto prestigiosi premi, tra i quali "Record of the Year" della rivista Gramophone (la prima volta in cui il premio è stato attribuito a un complesso di musica antica) e due "Diapason d’or de l’année". L'attuale formazione si compone di dieci cantanti, tutti selezionati personalmente da Peter Phillips, che dal 1973 (quando aveva appena vent'anni) cura il percorso artistico e il mantenimento degli altissimi standard vocali di questo ensemble unico al mondo. 

le foto sono di Nick Rutter

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