Prende il via domenica 9 luglio alle 21
al Cortile del Melograno (in via dei Servi 21 a Modena, nella sede
dell’Istituto Venturi) “Musiche sotto il cielo”, rassegna
estiva presentata dal Teatro Comunale di Modena durante il mese di
luglio.
Il primo appuntamento sarà con lo spettacolo Raiz canta Sergio Bruni e vedrà la voce degli Almamegretta impegnata in un concerto che presenta il nuovo album dal titolo “Si ll’ammore è ’o ccuntrario d’ ’a morte”, una raccolta dei brani più significativi di uno dei più celebri cantanti napoletani.
Dopo oltre 30 anni di carriera come voce degli Almamegretta, quattro lavori da solista, la vittoria della Targa Tenco nel 2014 nella categoria “Miglior interprete” per l’album “Dago Red” realizzato insieme a Fausto Mesolella e l’EP “Napoli C.le / Dusserdorf” (2021) in collaborazione con il rapper Lucariello da cui è stato estratto “Aria”, brano che ha aperto la stagione finale della serie televisiva Gomorra, Raiz presenta “Si ll’ammore è ’o ccuntrario d’ ’a morte”, omaggio intimo e rispettoso ad uno dei cantanti partenopei più popolari del secolo scorso e che più lo ha influenzato nel corso della sua carriera.
Un lavoro appassionato, tra narrazione e suono, che ripropone dieci brani di Bruni eseguiti insieme ai membri dei Radicanto: Giuseppe De Trizio e Adolfo La Volpe alle chitarre, Francesco Corrado De Palma alle percussioni, Giovanni Chiapparino alla fisarmonica e Giorgio Vendola al contrabbasso.
Ricordato spesso come “A voce ‘e Napule” per aver saputo rappresentare con le sue canzoni tutti gli abitanti della città, dai ceti più agiati a quelli più popolari, Sergio Bruni, nome d’arte di Guglielmo Chianese, partecipò 12 volte al Festival di Napoli ottenendo due successi con i brani “Marechiaro marechiaro” e “Bella” e debuttò nel 1960 al Festival di Sanremo insieme a Joe Sentieri con “È mezzanotte” e a Giorgio Consolini con “Il mare”, classificandosi rispettivamente al 5° e al 6° posto. Fondamentale fu poi l’incontro con il poeta Salvatore Palomba, dal cui sodalizio nacquero alcune delle canzoni più famose della sua discografia tra cui “Carmela” del 1976 e l’album “Una voce una città” del 1980 in cui Sergio Bruni musicò il testo di Eduardo De Filippo “È asciuto pazzo ’o patrone”.
Il primo appuntamento sarà con lo spettacolo Raiz canta Sergio Bruni e vedrà la voce degli Almamegretta impegnata in un concerto che presenta il nuovo album dal titolo “Si ll’ammore è ’o ccuntrario d’ ’a morte”, una raccolta dei brani più significativi di uno dei più celebri cantanti napoletani.
Dopo oltre 30 anni di carriera come voce degli Almamegretta, quattro lavori da solista, la vittoria della Targa Tenco nel 2014 nella categoria “Miglior interprete” per l’album “Dago Red” realizzato insieme a Fausto Mesolella e l’EP “Napoli C.le / Dusserdorf” (2021) in collaborazione con il rapper Lucariello da cui è stato estratto “Aria”, brano che ha aperto la stagione finale della serie televisiva Gomorra, Raiz presenta “Si ll’ammore è ’o ccuntrario d’ ’a morte”, omaggio intimo e rispettoso ad uno dei cantanti partenopei più popolari del secolo scorso e che più lo ha influenzato nel corso della sua carriera.
Un lavoro appassionato, tra narrazione e suono, che ripropone dieci brani di Bruni eseguiti insieme ai membri dei Radicanto: Giuseppe De Trizio e Adolfo La Volpe alle chitarre, Francesco Corrado De Palma alle percussioni, Giovanni Chiapparino alla fisarmonica e Giorgio Vendola al contrabbasso.
Ricordato spesso come “A voce ‘e Napule” per aver saputo rappresentare con le sue canzoni tutti gli abitanti della città, dai ceti più agiati a quelli più popolari, Sergio Bruni, nome d’arte di Guglielmo Chianese, partecipò 12 volte al Festival di Napoli ottenendo due successi con i brani “Marechiaro marechiaro” e “Bella” e debuttò nel 1960 al Festival di Sanremo insieme a Joe Sentieri con “È mezzanotte” e a Giorgio Consolini con “Il mare”, classificandosi rispettivamente al 5° e al 6° posto. Fondamentale fu poi l’incontro con il poeta Salvatore Palomba, dal cui sodalizio nacquero alcune delle canzoni più famose della sua discografia tra cui “Carmela” del 1976 e l’album “Una voce una città” del 1980 in cui Sergio Bruni musicò il testo di Eduardo De Filippo “È asciuto pazzo ’o patrone”.
“Ho sempre cantato Sergio Bruni - racconta Raiz -, o meglio lui ha sempre cantato dentro di me. La sua musica ha attraversato la mia infanzia, accompagnando gioie e dolori della mia famiglia; le sue canzoni appartengono alla collettività dei napoletani. Il mio tributo dunque va oltre quello dovuto all’immenso artista: questo album è un omaggio al mondo che mi ha generato e donato tutti i mezzi espressivi. Ho registrato questi brani con un rispetto quasi religioso, un ringraziamento alla mia città attraverso l’opera di uno dei suoi artisti più rappresentativi. È stato un viaggio non sempre facile, poiché le emozioni che queste composizioni evocano sono forti: il solo indugiare su alcune note mi ha riportato al tempo della mia fanciullezza e possibilmente ancora più indietro, fino a toccare il cuore delle generazioni che mi hanno preceduto. Oggi mi sento più completo e in pace, come chi compie un dovere a lungo disatteso. Grazie, dunque, a Sergio Bruni e grazie a Napoli: madre, amante, dea. Questo album è dedicato alla memoria di mia madre Anna Esposito, senza la quale non avrei saputo cantare neanche una parola, e alla vita di mia figlia Lea, alla quale spero di saper trasmettere l’amore per questa musica.”
Biglietti, posto unico 20€ salvo riduzioni. Biglietti online, presso la biglietteria del Teatro, o telefonando allo 059 2033010. Info www.teatrocomunalemodena.it.
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