In occasione della seconda edizione degli Stati generali del Patrimonio di Roma “Felicittà”, giovedì 20 luglio dalle ore 18 fino alla mezzanotte l’Accademia Filarmonica Romana apre le porte ai cittadini della sua sede in via Flaminia 118 con la cinquecentesca casina Vagnuzzi (rivisitata nell’Ottocento da Giuseppe Valadier e Luigi Canina) e i Giardini, oggi patrimonio del Comune di Roma. Una serata che rientra nell’evento diffuso organizzato dal comune di Roma e che coinvolgerà diversi spazi e 8 differenti municipi per far conoscere le tante realtà che abitano il Patrimonio di Roma e che l’Amministrazione capitolina vuole ringraziare.
Per festeggiare l’evento alle ore 18 a dare il benvenuto al pubblico ci sarà insieme al presidente Paolo Baratta, il direttore artistico Enrico Dindo per l’occasione anche violoncellista per un concerto in sala Casella, con la pianista Monica Cattarossi (i due artisti nella foto in alto, di Adriano Heitmann), dedicato ad alcune delle più celebri pagine per violoncello e pianoforte, con l’esecuzione del Rondò op. 94 di Antonín Dvořák, i Fantasiestücke op. 73 di Robert Schumann e la Sonata in sol minore op. 5 n. 2 di Beethoven.
A seguire, in più repliche (ore 19.30, 21, 22.30, sempre in Sala Casella), la proiezione del documentario “La città filarmonica” di Nino Criscenti e Daniele Carnini prodotto dall’Accademia Filarmonica Romana in occasione del bicentenario dell’istituzione (1821- 2021).
Nata nel 1821 per iniziativa di nobili “dilettanti”, la Filarmonica si affermò grazie anche all'esecuzione di opere liriche con spirito libero fuori dalle logiche della censura. Da allora ha giocato un ruolo primario nell’organizzazione di concerti e rappresentazioni, dando un contributo originale alla vita musicale di Roma.
In un’ora e mezza, il documentario ripercorre i due secoli di vita dell’Accademia, 200 anni di musica, sempre alla ricerca del nuovo: dalle opere di Rossini negli anni Venti e Trenta dell’Ottocento che a Roma non si erano ancora sentite, a Petrassi, Cage, Stockhausen, alle novità dell’oggi e alle tante commissioni. Due secoli di musica intrecciati con la vita sociale e politica di Roma, dal papa re a oggi, con il tempo scandito con immagini della città, fotografie, le scene e i fondali realizzati dai grandi artisti del Novecento (De Chirico, Vespignani, Perilli, Cagli), rarissimi materiali audiovisivi e il materiale dello storico archivio della Filarmonica, miracolosamente giunto quasi intatto fino a noi. Infine la promozione verso i nuovi pubblici e la sfida di puntare sui giovani, ascoltatori e interpreti del domani.
Info: l’ingresso al concerto e alle proiezioni del documentario è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per il concerto è gradita la prenotazione inviando una email a pr@filarmonicaromana.org o telefonando al numero 342 95 50 100. I biglietti prenotati potranno essere ritirati presso la Sala Casella a partire dalle 17 e fino alle ore 17:45, successivamente a tale orario si perderà il diritto alla prenotazione.
Per ulteriori informazioni: tel. 06 3201752, 342 9550100
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