Domani venerdì 14 apre in Piazza Grande alle ore 18 la 48esima edizione del Cantiere Internazionale d’Arte con i tradizionali squilli della Banda Poliziana diretta da Giacomo Valentini e a seguire l’Orchestra della Toscana diretta da Roland Böer con Gabriel Schwabe al violoncello e Hellen Weiss al violino su musiche di Beethoven, MacMillan e Brahms, mentre sabato 15 e domenica 16 saranno incentrati sulla nuova produzione della rarissima operina giovanile di Mozart Bastiano e Bastiana e il territorio si animerà tra Montefollonico e la riserva naturale di Pietra Porciana con concerti cameristici e progetti sperimentali come il trekking sonoro Peripatetiche dell’Ascolto.
48esimo Cantiere Internazionale
d’Arte
Dal 14 al 30 Luglio 2023
Direttore Artistico Mauro Montalbetti |
Direttore Musicale Jonathan Webb
Sabato 15 luglio Teatro Poliziano, ore
21.30
Domenica 16 luglio Teatro Poliziano,
ore 18.00
BASTIANO E BASTIANA
Opera comica in un atto di Wolfgang
Amadeus Mozart
Nuovo allestimento di Cantiere
Internazionale d’Arte
Tito Ceccherini direttore
Luca Fusi regia
Carlo Sala, Roberta Monopoli scene e
costumi
Giulia Bandera luci
Laura Zecchini Bastiana
Matteo Tavini Bastiano
Paolo Leonardi Cola
Chiara Antonelli, Lorenzo Baldini,
Zaccaria Barraco, Sofia Chiodaroli, Marianna Federici, Alice
Pagliaro, Giulia Rocchi, Lara Zaccara mimi Wunderkammer
Youth Ensemble
in collaborazione con Guido Levi
Lighting Lab e Teatro Arsenale
Come ogni anno settimane di lunghissime prove, vera eccezione nella prassi teatrale italiana, e soprattutto di cameratesca vita in comune tra le mura storiche di Montepulciano porteranno sul palco del Teatro Poliziano (nella foto) il 15 luglio, con replica il 16 luglio, la nuova produzione d’opera del 48esimo Cantiere Internazionale d’Arte, Bastiano e Bastiana K 50 di Mozart.
Rappresentata meno di 100 volte dal 1768 ad oggi, essa riprende il tema di Le devin du village, intermezzo comico di Jean-Jacques Rousseau per la corte di Luigi XV. Racconto d’amore e di giovinezza, se non proprio di fanciullezza, in un idillico contesto campestre di manierato sapore settecentesco, pare che essa venisse rappresentata la prima volta nel giardino della villa viennese del celebre medico ed ipnotizzatore Franz Anton Mesmer, padre del mesmerismo o magnetismo animale, anche se la prima esecuzione certa si colloca a Berlino nel 1890, oltre un secolo dopo. Piccoli misteri insoluti avvolgono la storia dell’operina del precocissimo Mozart, come l’impressionante somiglianza tra il tema iniziale della breve ouverture e quello principale del primo movimento della terza sinfonia di Beethoven, ma in generale colpisce in essa la delicata, leggera e trasognata storia d’amore adolescenziale di un mondo campestre molto Rococò, tela perfetta per reinterpretazioni contemporanee che ne restituiscano poeticamente il clima sognante e magico, soprattutto quando affidate, come al Cantiere, ad una compagnia giovanissima e perciò credibile, come il grande Strehler chiedeva proprio per le opere mozartiane d’amor giovine, a suo parere non credibili se affidate ad un cast adulto.
Il regista Luca Fusi (nella foto), oggi docente alla Grassi di
Milano, ma per anni impegnato tra l’Europa e l’Africa in progetti
davvero di frontiera rispetto ai linguaggi tradizionali, racconta:
“Bastiano e Bastiana è un gioco, un allegro divertissement che
Mozart scrive giovanissimo e che propone spunti che ritroveremo nelle
opere della sua maturità. La messa in scena per Montepulciano vuole
esaltare questo aspetto giocoso proponendo un dialogo a tre voci fra
musica, parola e movimento puro. In omaggio alla decennale
collaborazione del Cantiere con il Maestro Marcel Marceau, il
palcoscenico brulicherà di un coro di mimi silenziosi che
costruiranno la storia sulle vestigia di un sipario che parla, al
tempo stesso, la lingua della finzione e della verità naturale
dell’Uomo”. Sul podio della Wunderkammer Youth Ensemble il
direttore Tito Ceccherini, apprezzato interprete del repertorio
moderno e contemporaneo, che collabora con orchestre come la
Philharmonique de Radio France, la BBC Symphony, la Philharmonia di
Londra e la Tokyo Philharmonic, saprà cogliere questa preziosa
occasione per far crescere i ragazzi della piccola orchestra, per un
esito artistico di livello alto e soprattutto, in un’ottica
perfettamente henziana, un concreto sviluppo del talento e della
professionalità. I protagonisti sono il giovane tenore aretino
Mattia Tavini, cresciuto artisticamente nel cuore del Cantiere, il
soprano ventunenne Laura Zecchini, reduce da Il Giro di Vite di
Britten a I Teatri di Reggio Emilia a maggio scorso e il baritono
Paolo Leonardi, già invitato al Festival Monteverdi di Cremona.
La serata della prima sarà aperta dal ritorno di Aperitivo all’Opera alle ore 20.30 al Teatro Poliziano con la presentazione della nuova e fortunata avventura letteraria del critico, giornalista, divulgatore e drammaturgo Alberto Mattioli, “Gran Teatro Italia – Viaggio sentimentale nel paese del melodramma”, già alla seconda ristampa a solo un mese dalla pubblicazione per Garzanti.
La serata della prima sarà aperta dal ritorno di Aperitivo all’Opera alle ore 20.30 al Teatro Poliziano con la presentazione della nuova e fortunata avventura letteraria del critico, giornalista, divulgatore e drammaturgo Alberto Mattioli, “Gran Teatro Italia – Viaggio sentimentale nel paese del melodramma”, già alla seconda ristampa a solo un mese dalla pubblicazione per Garzanti.
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