lunedì 11 marzo 2024

Tosca di Giacomo Puccini, passionale, sanguigno ed amatissimo capolavoro del verismo musicale, al Teatro Lirico di Cagliari


Venerdì 15 marzo alle 20.30 (turno A), per la Stagione lirica e di balletto 2024 del Teatro Lirico di Cagliari, va in scena il secondo appuntamento con l’opera: Tosca, melodramma in tre atti su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, tratto dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, e musica di Giacomo Puccini (Lucca, 1858 - Bruxelles, 1924), assente da Cagliari dal 2019. È il primo dei due omaggi che il Teatro Lirico di Cagliari rivolge alla memoria del maestro Puccini, in occasione del Centenario della sua scomparsa.
Si tratta della ripresa del coinvolgente allestimento del Teatro Lirico di Cagliari, la cui regia è firmata dal fiorentino Pier Francesco Maestrini che, a Cagliari, ha realizzato Turandot di Puccini (con le scene di Pinuccio Sciola), La campana sommersa di Respighi, Rigoletto di Verdi e, appunto nel marzo 2019, Tosca, ripresa quest’anno da Daniela Zedda, le scene e le proiezioni da Juan Guillermo Nova, i costumi dal cagliaritano Marco Nateri e le luci da Pascal Mérat, riprese da Jean-Paul Carradori.
La direzione musicale è affidata a Beatrice Venezi (Lucca, 1990),  che ritorna a Cagliari per il suo debutto in Tosca, dopo essere stata in città lo scorso maggio/giugno con La Traviata. A lei spetta il compito di dirigere l’Orchestra, il Coro del Teatro Lirico di Cagliari e il Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari nel capolavoro del geniale compositore toscano. Il maestro del coro è Giovanni Andreoli, mentre il maestro del coro di voci bianche è Francesco Marceddu.
Protagonisti dell’opera sono due cast di straordinario spessore, formati da giovani ed affermati cantanti che si alternano nelle recite quali: Veronika Dzhioeva (nella foto, 15-17-20-22-24)/Ira Bertman (16-19-21-22-23) (Floria Tosca); Murat Karahan (15-17-20-22-24)/Marco Berti (16-21-23)/Fabio Serani (19-22) (Mario Cavaradossi); Dalibor Jenis (15-17-20-22-24)/Ivan Inverardi (16-19-21-22-23) (Il barone Scarpia); Francesco Leone (Cesare Angelotti); Angelo Nardinocchi (Il sagrestano); Safa Korkmaz (15-17-20-22-24)/Carmine Riccio (16-19-21-22-23) (Spoletta); Francesco Musinu (Sciarrone); Alessandro Frabotta (15-17-20- 22-24)/Guerino Pelaccia (16-19-21-22-23) (Un carceriere); Andrea Rossino (15-17-22 23)/Michele Scano (16-19-21)/Flavia Marceddu (20-22-24) (Un pastorello).
Un gradito ritorno per il pubblico cagliaritano del celeberrimo ed amatissimo melodramma di Giacomo Puccini, la cui prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900: l’opera è ricca di effetti scenici a tinte forti, di particolari realistici, di passioni elementari espresse da motivi energici e melodie impetuose, ed è indubbiamente tra le più rappresentative e popolari del repertorio verista. Accanto ai due protagonisti, Tosca e Cavaradossi, si delinea la figura di Scarpia, motore del dramma, prima grande parte scritta da Puccini per una voce baritonale.
La vicenda, ambientata a Roma nel giugno 1800, si sviluppa, nell’arco di una sola giornata, in tre celebri ed affascinanti monumenti: la Basilica di Sant’Andrea della Valle (atto I), Palazzo Farnese (atto II) e Castel Sant’Angelo (atto III). L’amore passionale e sincero che unisce Floria Tosca, celebre cantante, a Mario Cavaradossi, pittore d’idee liberali, viene usato dal barone Scarpia, capo della polizia, a suo favore («L'uno al capestro, l'altra fra le mie braccia...», atto I). Si innesca, così, un dramma della gelosia e dell’inganno che, irrimediabilmente, condurrà al tragico epilogo: Scarpia, dopo aver firmato la condanna a morte di Cavaradossi, viene pugnalato da Tosca che, dopo aver assistito alla finta/vera fucilazione dell’amante, si lancia da Castel Sant’Angelo.

Tosca viene replicata: sabato 16 marzo alle 19 (turno G); domenica 17 marzo alle 17 (turno D); mercoledì 20 marzo alle 20.30 (turno B); giovedì 21 marzo alle 19 (turno F); venerdì 22 marzo alle 20.30 (turno C); sabato 23 marzo alle 17 (turno I); domenica 24 marzo alle 17 (turno E).
Le recite per le scuole che prevedono l’esecuzione in forma ridotta dell’opera della durata complessiva di 60 minuti circa, sono: martedì 19 marzo alle 11 e venerdì 22 marzo alle 11. Nel ruolo di narratrice si esibisce, per la seconda volta al Teatro Lirico dopo il successo riscontrato in Nerone, l’apprezzata attrice cagliaritana Michela Atzeni.

(la foto riproducente il I atto, in alto, è di Priamo Tolu)

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