Tosca è considerata l’opera più importante di Giacomo Puccini, ricca com’è di una musica meravigliosa e di una trama avvincente condensate in un’opera perfetta per stupire e conquistare il pubblico. La vena melodica di Puccini ha modo di emergere nei duetti tra Tosca e Mario, nonché nelle tre celebri romanze :Recondita armonia. Vissi d’arte. E lucevan le stelle.
In occasione del Centenario Pucciniano (1924-2024) l’opera Tosca andrà in scena al teatro Alessandrino in Alessandria il 13 aprile 2024 e vedrà la partecipazione diSaranno circa 50 artisti tra solisti, coristi e professori d'orchestra.
Il cast:
RENATA CAMPANELLA Floria Tosca
ANDREA BIANCHI Mario Cavaradossi
ALBERTO BIANCHI LANZONI Il barone Scarpia
MASSIMILIANO CATELLANI Cesare Angelotti
LUCA GALLO Il Sagrestano
STEFANO CONSOLINI Spoletta
Coro dell’Opera di Parma
Orchestra delle Terre Verdiane
Direttore d’orchestra Stefano Giaroli
scene e costumi Fantasia in Re
Regia di Massimo Bagliani.
Alcune note di regia di Massimo
Bagliani
“In Tosca, Puccini crea dei personaggi indimenticabili e firma un ritratto indelebile di quel mondo bigotto e corrotto. Rispetto a tante altre opere liriche c’è qualcosa in più che affascina, che mi ha colpito: una sorta di inganno continuo, nulla è come sembra.
Ognuno dei protagonisti non conosce quella parte di verità che lo porterà alla morte. Tosca cade nell’inganno della gelosia, e lei, che ha vissuto d’arte, con le sue mani “mansuete e pure” uccide Scarpia. E più crudele di tutto si rivela l’inganno finale verso cui vanno felici e ignari i due amanti. Chi sa tutto è Puccini, voglio dire la sua musica che fa da testimone, commenta, grida di dolore. La musica dice tutto: c’è l’alba, c’è la speranza di Tosca, c’è il dolore dell’orchestra – unica a sapere la verità – davanti alla gioia e all’ansia della protagonista. La musica sì, è senza tempo. La mia è una regia nel rispetto della tradizione; la regia non deve compiere un cammino opposto alla musica. Se ciò che vedi disturba ciò che senti: è sbagliato. Ho avuto il privilegio nel 1987 di assistere ad una prova del Don Giovanni di Mozart con la regia di Strehler e la direzione d’orchestra di Riccardo Muti. Ebbene in un momento delle prove Strehler espresse a voce alta un suo concetto che sottoscrivo pienamente: “Io lavoro per il direttore d’orchestra….tutto è nelle sue mani e in quelle della Compagnia di canto!”
“In Tosca, Puccini crea dei personaggi indimenticabili e firma un ritratto indelebile di quel mondo bigotto e corrotto. Rispetto a tante altre opere liriche c’è qualcosa in più che affascina, che mi ha colpito: una sorta di inganno continuo, nulla è come sembra.
Ognuno dei protagonisti non conosce quella parte di verità che lo porterà alla morte. Tosca cade nell’inganno della gelosia, e lei, che ha vissuto d’arte, con le sue mani “mansuete e pure” uccide Scarpia. E più crudele di tutto si rivela l’inganno finale verso cui vanno felici e ignari i due amanti. Chi sa tutto è Puccini, voglio dire la sua musica che fa da testimone, commenta, grida di dolore. La musica dice tutto: c’è l’alba, c’è la speranza di Tosca, c’è il dolore dell’orchestra – unica a sapere la verità – davanti alla gioia e all’ansia della protagonista. La musica sì, è senza tempo. La mia è una regia nel rispetto della tradizione; la regia non deve compiere un cammino opposto alla musica. Se ciò che vedi disturba ciò che senti: è sbagliato. Ho avuto il privilegio nel 1987 di assistere ad una prova del Don Giovanni di Mozart con la regia di Strehler e la direzione d’orchestra di Riccardo Muti. Ebbene in un momento delle prove Strehler espresse a voce alta un suo concetto che sottoscrivo pienamente: “Io lavoro per il direttore d’orchestra….tutto è nelle sue mani e in quelle della Compagnia di canto!”
L’importante allestimento dello spettacolo verrà realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
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