Trame Sonore 12esima edizione
Ovunque a Mantova, dal 29 maggio al 2
giugno 2024
Alfred Brendel, Guest of Honor
Alexander Lonquich, Artist in Residence
Orchestra da Camera di Mantova, Anima e
Cuore pulsante del Festival
250 artisti, 140 concerti, 12 trame per 5 giorni e 5 notti di pura felicità cui prendono parte straordinari musicisti con l’Orchestra da Camera di Mantova nel ruolo di complesso residente. 16 ore al giorno di eventi a ciclo continuo dal primo mattino a tarda sera in 30 diverse location d’arte: Palazzo Ducale, Palazzo Te, Palazzo Castiglioni, Rotonda di S. Lorenzo, Teatro Bibiena, Santa Barbara, Palazzo D’Arco, Biblioteca Teresiana e ancora dimore storiche private, piazze, vicoli e chiostri. Per una full immersion nel Bello con modalità d’offerta e fruizione innovative, per avvicinare tutti alla Classica.
Da dodici anni l’anima di Trame Sonore non cambia, fedele ad una linea che si è dimostrata irripetibile in altri luoghi o con altri team creativi: nessuna concessione al routinario cliché dello star system, bensì altissima qualità complessiva per un happening corale dove anche le grandi eccellenze internazionali si mettono in gioco in modo orizzontale, sperimentando formazioni e repertori inediti, portando in scena nuovi volti e nuove soluzioni. Ciò che ogni anno, invece, si rinnova è l’ordito delle trame sonore che avvolgono la città, gli appassionati, gli operatori di settore e i turisti che giungono da ogni dove, conducendoli per infiniti sentieri d’ascolto.
L’edizione alle porte propone gli esiti di una prima provvisoria (ri)definizione del ‘metodo Trame Sonore’: ne deriva una programmazione che cerca di fare il punto sui precedenti undici anni di sperimentazioni, raccogliendone i frutti migliori, come le irripetibili combinazioni di musicisti dal mondo, i dialoghi in musica fra i cameristi dell’Orchestra residente e i solisti del panorama internazionale, la ricerca di una convergenza perfetta di location e repertori. A Trame Sonore 2024 ogni concerto viene trattato come un’avventura unica di scoperta del messaggio universale della musica, per ogni programma musicale si mette in atto una ricerca mirata dei partner e delle acustiche congegnali. Ne deriva un approccio progettuale al limite dello spericolato, se applicato a 140 concerti, ma che innesca l’esplosiva creatività degli artisti coinvolti ed enfatizza il contributo delle location alla congiunta promozione di musica d’arte e patrimonio artistico della città. Uno sguardo che cerca la sintesi, per rendere sempre più evidenti l’approccio divulgativo, la ricerca della sostenibilità ambientale, la cura nei confronti del futuro del settore, di cui Trame Sonore rappresenta esempio raro di networking.
All’interno di questo sconfinato arazzo sonoro trovano collocazione infinite unicità e inedite combinazioni di talenti. Una tesi forte percorre il progetto di questo programma artistico: la musica da camera come generatore inesauribile di incontri. Perché Trame Sonore 2024 è un festival d’incontri. Già uno sguardo al fitto programma dell’Artist in Residence, a cui è dedicata una specifica trama (Sulle tracce dell’Artist in Resience), ne dà la misura: Alexander Lonquich vestirà i panni del solista, del direttore, del camerista e del divulgatore, lavorando ora con il Quartetto Indaco (Schumann, op. 44), ora con il Quartetto Kuss (Korngold, op. 15), ora con uno dei massimi interpreti della liederistica schubertiana, Mark Padmore (per quello che si annuncia come un memorabile Schwanengesang), ora con l’Orchestra da Camera di Mantova (Chopin, Concerto n. 2).
Innumerevoli anche gli intrecci fra i grandi affezionati del festival
- tra cui Nurit Stark, Marco Rizzi, Andrea Lucchesini, Giovanni
Gnocchi, Gemma Bertagnolli, Roberto Prosseda, Danusha Waskiewicz,
Jennifer Stumm, Antonio Ballista, Pietro Roffi - che non
perderanno occasione di sperimentare nuove collaborazioni tra loro e
con musicisti che per la prima volta approdano a Mantova, come Kirill
Troussov, Alexandra Troussova, Natalie Clein, Ying Li, Veriko
Tchumburidze.
L’Orchestra da Camera di Mantova si mostra
quanto mai prima nella sua natura di ensemble fondato sulla fusione
di ottimi cameristi, lasciando ampio spazio ai suoi musicisti in
programmi diffusi lungo tutto il cartellone, aprendo a programmi con
ospiti: ecco allora i concerti per pianoforte di Mozart in versione
per quintetto d’archi, che vedono come solisti Andrea
Bacchetti e Luca Ciammarughi; il Settimino di Ravel in una
metamorfica versione col pianoforte di Alessandro Stella;
l’Ottetto di Schubert in compagnia di Giovanni Guzzo, Mirijam
Contzen, Anna Serova e Dorukhan Doruk.
Così assumono
diverso significato anche le quattro serate in cui l’Orchestra da
Camera di Mantova s’esibirà con Tai Murray, Mark
Padmore, Giovanni Sollima e concluderà con Alexander
Lonquich. Tra gli altri grandi nomi attesi: Quartetto Prometeo,
Silvia Chiesa, Javier Comesana Barrera, Quartetto Avetis, Clarissa
Bevilacqua, Maurizio Baglini, Maya Oganyan, gli Ensemble Zefiro,
Diderot e Micrologus.
Anche l’impianto delle trame riflette l’approccio sistemico adottato. Due in particolare quelle inedite. La prima, Metamorfosi, nasce su sollecitazione del tema cui s’ispira la stagione espositiva e di eventi di Fondazione Palazzo Te e indaga quel fiume carsico di metamorfosi musicali che attraverso trascrizioni, arrangiamenti, citazioni, variazioni, omaggi, nei secoli porta a noi musiche eterne in tutta la loro potenziale mutevolezza di forme e di modi. La seconda avanza una piccola provocazione. Con Puccini: Love or Hate? Trame Sonore, festival cameristico, nell’anno del centenario, offre un approccio alternativo a quello della grande narrazione. La musica di Puccini si confronta con il clima culturale italiano del suo tempo, non sempre a lui favorevole. Alcune trame trovano, invece, conferma.
Anche l’impianto delle trame riflette l’approccio sistemico adottato. Due in particolare quelle inedite. La prima, Metamorfosi, nasce su sollecitazione del tema cui s’ispira la stagione espositiva e di eventi di Fondazione Palazzo Te e indaga quel fiume carsico di metamorfosi musicali che attraverso trascrizioni, arrangiamenti, citazioni, variazioni, omaggi, nei secoli porta a noi musiche eterne in tutta la loro potenziale mutevolezza di forme e di modi. La seconda avanza una piccola provocazione. Con Puccini: Love or Hate? Trame Sonore, festival cameristico, nell’anno del centenario, offre un approccio alternativo a quello della grande narrazione. La musica di Puccini si confronta con il clima culturale italiano del suo tempo, non sempre a lui favorevole. Alcune trame trovano, invece, conferma.
Come Looking Forward, dedicata alla
riflessione sul futuro della musica d’arte, che però non manca di
rinnovarsi, andando ad articolarsi in 7 azioni mirate (la
tradizionale Tavola Rotonda per operatori del settore,
coordinata da Angelo Foletto, la Masterclass di Alfred
Brendel, quest’anno con il Quartetto Malion, lo Youth
Chamber Music Contest & Meeting, concorso e momento di incontro
per cameristi under 18, Scuola sonora, percorso d’avvicinamento
alla musica da camera per studenti delle scuole secondarie, ZigZago,
caccia al tesoro musicale attraverso la città, e Scouting,
volto a individuare giovani talenti e nuove formazioni cameristiche).
La trama si arricchirà di Made in Oficina OCM, progetto
finanziato da SIAE e dedicato a giovanissimi cameristi under 30, che
esplora nuove modalità di fruizione con concerti pensati per un
pubblico coetaneo, nella piena libertà di assistere al concerto in
modalità d’ascolto freestyle, quasi un invito alla
danza, seguiti da momenti conviviali che portano artisti e fruitori a
interfacciarsi e dialogare in piena informalità.
Tra le trame
storiche dell’oceanico happening musicale di Mantova tornano,
quindi, Un Caffè con, nel Giardino di Palazzo
Castiglioni, Fiumi Barocchi a Palazzo Ducale, L’Eco
Di Monteverdi nella Basilica di Santa Barbara (ove operò il
Divino Claudio e dove risuona l’Organo Antegnati), Casa
Mozart a Palazzo D’Arco, Wunderkammer, Sulle Tracce
dell’Artist in Residence e Hausmusik, diffusa su 9 dimore
storiche e salotti privati della città, Solo e ‘Round
Midnight (con il suo tradizionale elisir della buona notte) alla
Rotonda di San Lorenzo.
Trame Sonore è un’impresa corale anche in termini organizzativi e di sostenibilità. Oficina OCM - centro di produzione musicale a spiccata componente divulgativa che raccoglie la quarantennale esperienza dell’Orchestra da Camera di Mantova ed è organismo riconosciuto da Regione Lombardia - realizza l’edizione 2024 del festival in partenariato con Comune di Mantova e Direzione del Complesso Museale di Palazzo Ducale Mantova. Si avvale della collaborazione di una rete di realtà del territorio: Fondazione Palazzo Te, Prefettura di Mantova, Diocesi di Mantova, Fondazione Palazzo D’Arco, Associazione Monumenti Domenicani Mantova, TCI Mantova, Conservatorio “Lucio Campiani”, Galleria Corraini, Alkemica, Biblioteca Teresiana, Studio 81, i Palazzi, Castiglioni Plattis, Agnelli Sessi, Beccaguti-Cavriani, Cantoni-Marca, Panzera, Costa e Casa del Pittore, Nuova Scuola di Musica di Mantova. Ministero della Cultura, Comune di Mantova, Camera di Commercio di Mantova, Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Mantovana, Fondazione Cariverona, Fondazione Banca Agricola Mantovana, Gruppo Tea, Intesa Sanpaolo, Confindustria Mantova, Unical, Staff spa e la cordata di aziende che aderiscono alla Corporate Membership Oficina OCM (Marcegaglia, Truzzi, Pusterla, Levoni, T.consulT, Belleli, Rampi, Euroconsulting, Suono Vivo, Oneida) sono i sostenitori che a oggi hanno confermato il proprio contributo all’edizione.
Il boxoffice aprirà le prevendite il 18 aprile 2024: abbonamenti diversificati per numero di concerti e/o per durata temporale), biglietti singoli, prenotazioni per eventi a ingresso libero.
Già da ora (fino al 6 aprile) però è possibile sottoscrivere il Serendipity Pass: una selezione di 20 concerti a cura della Direzione Artistica da sottoscrivere, a prezzo ridotto (150 € anziché 200 €), sulla fiducia (i contenuti saranno rivelati all’apertura ufficiale del boxoffice).
Tutti i dettagli al sito ufficiale di Trame Sonore oficinaocm.com/tramesonore.
nelle immagini, dall'alto: Clarissa Bevilacqua, Giovanni Guzzo, Li Ying (foto di Shervin Lainez), Mark Padmore, Marco Rizzi e Andrea Lucchesini, Alfred Brendel, Ensemble Micrologus, Quartetto Kuss, Kiril Troussov e Alexandra Troussova (foto di Marco Borggreve), Veriko Tchumburidze (foto di Ira Weinrauch),
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