giovedì 28 marzo 2024

Venerdì 29 marzo - ore 13 - Emanuele Cisi - Una Via Crucis contemporanea - Basilica Santa Maria presso San Satiro - Milano

 

Venerdì 29 marzo 2024, ore 13
una Via Crucis contemporanea
testi di Angelo Casati
Giulia Gaudenzi, voce narrante
Emanuele Cisi, sassofono
Matteo Galli, organo

Alle 13 saranno le parole poetiche di Angelo Casati (nella foto a sinistra)ad essere contrappuntate di suoni che scaturiranno direttamente dai testi delle stazioni a disegnare una polifonia a tre voci. Un linguaggio musicale che sgorga dalle radici culturali del nostro tempo, dalla tradizione improvvisativa che collega straordinariamente secoli di cultura liturgica con la modernità del jazz (inteso come luogo della musica certamente non omologante). Un sassofono d'eccezione, con la sua voce quasi umana fatta di respiro, di aria, di forza e di sussurri per interpretare una Via Crucis contemporanea senza timore di spendere linguaggi inusuali che toccano la radice della spiritualità.
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Emanuele Cisi
, nato a Torino nel 1964, Emanuele Cisi è oggi uno dei compositori e sassofonisti (tenore e soprano) più apprezzati della scena jazz internazionale. Un suono personale e ricercato, un approccio energico, uniti a una profonda conoscenza della tradizione e a uno spiccato senso della melodia e dello swing, sono i tratti salienti del suo stile. Nel 1995, viene premiato dalla rivista Musica Jazz come miglior nuovo talento. Da allora la sua carriera professionale si snoda tra Italia, Europa e Stati Uniti, ma si è esibito anche in Cina, in Russia, in Oceania e Sud America. Ha suonato con: Clark Terry, Nat Adderley, Jimmy Cobb, Sting, Albert Heath, Benny Golson, Billy Cobham, Branford Marsalis, Joe Lovano, Robert aGambarini, Aldo Romano, Enrico Rava, Paolo Fresu e molti altri. Al suo attivo 10 dischi a suo nome e più di 100 come sideman o co-leader. E’ l’unico artista europeo ad essere stato pubblicato da una delle più prestigiose etichette specializzate statunitensi, la Maxjazz (“Where or When”, 2013). Inizia a studiare il sax alto a 16 anni, passando presto al tenore e al soprano. Dopo pochi anni, inizia ed esibirsi nei jazz club della sua città e dei dintorni, e nel 1984 riceve il suo primo ingaggio professionale importante, col gruppo Area II, riedizione degli storici Area, guidati dal batterista Giulio Capiozzo. Si mette così in luce a livello nazionale, e inizia a collaborare con molti musicisti trasferendosi a Milano. Nel ’94 registra il primo disco a suo nome, destando molta attenzione tra il pubblico e la critica. Espatria sempre più spesso, soprattutto in Francia, dove registra due lavori a suo nome e dove, nel 2001, viene chiamato a far parte del gruppo di Aldo Romano “Because of Bechet” con cui si esibisce in tutti i principali festival e teatri transalpini. Nel 2006 fonda, insieme al collega di Detroit Chris Collins, il Detroit-Torino Urban Jazz Project, un ambizioso e articolato progetto multidisciplinare (che vede coinvolti anche due fotografi) che esplora differenze e similitudini culturali tra le due “città dell’auto”. Nel 2008 pubblica 3 nuovi progetti discografici, tra cui uno realizzato in Belgio col gruppo di Bart DeFoort che ha ottenuto il premio Django d’Or come miglior disco dell’anno. A fine agosto dello stesso anno si è esibito, unico artista europeo, al prestigioso Detroit International Jazz Festival con una formazione americana. Nel 2009 è stato in tournée in Cile, partecipando al festival jazz di Providencia, ha partecipato ad alcuni reading-musicali con gli scrittori Paolo Giordano e Luca Ragagnin, si è esibito in tour con un suo quartetto (presentando il cd “The Age of Numbers” – Auand Records), col pianista americano Xavier Davis, si è esibito in Norvegia, e ha compiuto una tournée negli Stati Uniti con il progetto Detroit-Torino Urban Jazz Project. Sempre nello stesso anno risiede per quattro mesi a Washington DC, dove collabora con molti artisti rappresentativi della scena U.S.A., esibendosi in vari jazz clubs e rassegne, e compie nuovamente un lungo tour tra Belgio e Olanda. Nel 2010 si esibisce ancora negli U.S.A. e da vita ad un nuovo progetto, il Northbound, un quartetto “pianoless” con trombone. Il 9 maggio 2011 si è tenuta con grande successo al Teatro Regio di Torino la prima mondiale del DTUJP (Detroit-Torino Urban Jazz Project) in versione “sinfonica”, dove l’orchestra Filarmonica ’900 diretta dal M° Damian Iorio ha eseguito insieme al quartetto guidato da Cisi e Collins le due partiture commissionate appositamente ai compositori Carlo Boccadoro e James Hartway. Tra le sue più singolari collaborazioni, su disco e dal vivo, spicca quella con il prestigioso ensemble di musica barocca La Venexiana, in cui fonde la sua personale sonorità e il suo stile in un repertorio classico che spazia tra Monteverdi e Handel. Con loro si esibisce frequentemente all’estero, soprattutto in Germania. Il suo cd, “Homecoming”, registrato per l’etichetta giapponese Albore Jazz, lo vede guidare un quartetto con alcuni vecchi compagni di viaggio: Luigi Bonafede, Rosario Bonaccorso e Francesco Sotgiu, in un programma di composizioni originali. Nel 2015 e nel 2016 ha vinto il Jazzit Readers Poll (indetto dalla rivista italiana Jazzit) come migliore Sax Tenore italiano. A maggio 2016 ha compiuto un lungo tour in Russia riscuotendo consensi entusiastici. Nel 2016 è stato pubblicato un pregevole lavoro discografico che lo vede al fianco del pianista afroamericano Eric Reed. A maggio 2018 il suo primo disco prodotto dalla Warner Music, “No Eyes – Looking at Lester Young” un sentito omaggio a uno dei massimi geni della storia del Jazz e “inventori” del sax tenore. Negli anni è stato invitato a tenere una masterclass alla Juilliard School di New York. In campo didattico, dal 2010 è docente di Sassofono jazz al Conservatorio di Torino.

Giulia Gaudenzi
, è attrice, scrittrice, redattrice e autrice, si occupa di danza e di comunicazione. sviluppa un forte interesse per la scrittura e nel 2018 consegue la laurea in Lettere presso l’università di Bergamo. Poco dopo si avvicina al mondo del teatro grazie alla conoscenza dell’artista Franz Cancelli e delle sue maschere teatrali con il quale collabora per spettacoli ed eventi a Bergamo e Venezia. Nel frattempo frequenta corsi di danza classica attraverso i quali scopre la sua forte passione per la danza. Nel 2019 viene accettata alla scuola di Teatro Arsenale di Milano dove si diploma come attrice nel 2021. Il 2021 è anche l’anno in cui si trasferisce a Milano: va in scena per lo spettacolo Infinito Nero di Salvatore Sciarrino (2021) e lavora al progetto di danza Amante con la danzatrice e coreografa Michela Priuli (2022). 
 Inizia a collaborare con diverse realtà creative che vanno dal teatro, alla danza, al disegno, alla fotografia, alla moda e alla scrittura. Pubblica degli articoli per la rassegna teatrale Prima del Teatro Arsenale di Milano.


Matteo Galli, nato nel 1971, si è diplomato a pieni voti in organo e composizione organistica presso il conservatorio di Piacenza, sotto la guida di Giuseppina Perotti. Si è perfezionato, con E. Kooiman, Ch. Stembridge, M. Torrent, e in particolare con M. Radulescu presso la Cattedrale di Cremona e alla Academie d'Orgue  di Porrentruj (Svizzera). Svolge attualmente un’intensa attività concertistica in tutta Europa e negli Stati Uniti d’America dove ha condotto complessivamente diciassette tournée. Ha suonato presso la Philarmonia di San Pietroburgo e al Conservatorio Tchaikovsky di Mosca nell’ambito dell’International Organ Festival. In Italia è regolarmente invitato in importanti festival e rassegne concertistiche. Suona stabilmente in duo con il pianista Francesco Attesti e collabora con il sassofonista jazz Emanuele Cisi. E' impegnato nell’attività di analisi, valorizzazione e tutela del ricco patrimonio nazionale di strumenti antichi, in collaborazione con i presidi della Soprintendenza e le Curie. E' direttore musicale e organista titolare della Comunità Pastorale Santi Magi di Milano che unisce le Basiliche di San Lorenzo Maggiore, S. Maria presso S. Satiro, San Giorgio al Palazzo, Sant’Alessandro e Sant’Eustorgio. E’ coordinatore dell’ampio progetto didattico del  Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano. E’ direttore artistico di diverse rassegne concertistiche e programmi culturali fra cui, in particolare, “Le Voci della Città - Antichi organi un patrimonio di Milano”. Conduce un’intensa attività di sperimentazione musicale e teatrale anche dedicato al pubblico più giovane. All’attività di musicista affianca l’interesse per il management artistico occupandosi della progettazione, dell’organizzazione e della realizzazione di varie manifestazioni musicali. E’ autore di testi e regie teatrali, in particolare di spettacoli di carattere musicale. Ha collaborato con Arnoldo Foa e con Giovanna Bozzolo.

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