martedì 12 marzo 2024

L’Accademia Filarmonica Romana al Teatro Argentina giovedì 14 marzo con il concerto del duo Massimo Quarta al violino e Alessandro Marangoni al pianoforte. L’omaggio a Ferruccio Busoni, il lirismo di Čajkovskij e il virtuosismo della “Carmen Fantasie” di Franz Waxman.

 
 
Giovedì 14 marzo al Teatro Argentina (ore 21) un nuovo concerto della stagione da camera dell’Accademia Filarmonica Romana con il duo tutto italiano formato dal violinista Massimo Quarta e dal pianista Alessandro Marangoni, musicisti dalla consolidata carriera internazionale, con la passione per la musica da camera.
 
Massimo Quarta è uno dei pochi italiani ad aver vinto, nel 1991 a 26 anni, il Primo Premio al Concorso “Paganini” di Genova. Temirkanov, Chung, Thielemann, Gatti, Harding, Spivakov sono solo alcuni dei direttori con cui ha collaborato, invitato da istituzioni concertistiche e i maggiori festival in Italia e in tutto il mondo. All’attività solistica e da camera, ha affiancato da più di venticinque anni quella di direttore d’orchestra. Numerose le incisioni discografiche, in particolare spicca la rilettura del repertorio paganiniano apprezzata da pubblico e critica. 
Vincitore del Premio Abbiati nel 2019, il pianista (e filosofo) Alessandro Marangoni si è affermato sulla scena internazionale grazie ad una significativa attività concertistica e discografica sia come solista che camerista. Perfezionatosi con Maria Tipo alla Scuola di Musica di Fiesole, debutta nel 2007 al Teatro alla Scala di Milano, in un omaggio a Victor de Sabata, insieme a Daniel Barenboim. Da allora ha suonato nelle principali sale d’Europa, Cina, Stati Uniti e Australia. È il primo musicista italiano a esibirsi anche nel mondo virtuale di Second Life, eseguendo più di cento concerti.
 
Il concerto si apre con un omaggio a Ferruccio Busoni – nel 2024 cade il centenario della morte –, di cui viene eseguita la Seconda Sonata per violino e pianoforte op. 36a, composta nel 1898 e che lo stesso autore considerò il suo “opus 1”, ovvero il primo lavoro che avesse una sua precisa dignità estetica. Accolta con interesse di pubblico e critica, la Sonata divenne molto popolare ed eseguita all’epoca, un riconoscimento meritato che non ha evitato però un certo oblio negli anni a venire. Compositore vissuto a cavallo fra XIX e XX secolo, che ha assorbito il clima decadente di fine secolo ma anche le forze innovatrici del nuovo, Busoni è forse fra i compositori italiani più “europei” della sua generazione, in dialogo con alcuni musicisti che hanno segnato quel delicato passaggio, fra cui Hindemith e Schoenberg, ma allo stesso tempo tenendo come riferimento la musica dei grandi del passato, come Johann Sebastian Bach che omaggia nel terzo e ultimo movimento di questa Seconda Sonata per violino e pianoforte, citando il motivo di “Wie wohl ist mir” tratto dal secondo quaderno per Anna Magdalena.
 
Seguono due brani di Čajkovskij nella trascrizione per violino e pianoforte: la Sérénade mélancolique op. 26, dal carattere lirico e intimo e il Waltz-Scherzo op. 34 dal carattere brillante e leggero. Chiusura con il virtuosismo sfavillante della Carmen Fantasie di Franz Waxman, qui nella versione per violino e pianoforte, tratta dalla colonna sonora, candidata agli Oscar per la migliore musica per film, di Humoresque (1946) del regista Jean Negulesco.

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