Quattro grandi serate per
un’esplosione di suoni dal Novecento al terzo millennio. Riparte Rai
NuovaMusica, la consueta rassegna dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della
Rai dedicata alla musica contemporanea, distribuita nel corso della
Stagione 2019/2020 con quattro concerti sinfonici in serata unica – trasmessi
in diretta o registrati da Radio3 – in programma il 31 ottobre, il 30 gennaio,
il 13 febbraio e il 2 aprile all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino.
Le tre Americhe di Charles
Ives, Philip Glass e Andrew Norman, dalla modernità ad oggi, sono al centro del
primo appuntamento affidato alla bacchetta di Ryan McAdams, giovedì
31 ottobre alle 20.30 e in diretta su Radio3. Al suo ritorno con l’OSN Rai
dopo i concerti nel 2017 con David Garrett e nel 2016 con Mario Brunello per la
tournée della compagine Rai nell’Italia meridionale, McAdams si è affermato
come uno dei direttori americani più versatili e brillanti della sua
generazione. Grande sostenitore del repertorio novecentesco e contemporaneo,
propone in apertura The Unanswered Question, pagina fra le più note di Charles
Ives, che la concepì insieme a Central Park in the Dark nel 1906.
Eseguita per la prima volta a New York nel 1941, è un pezzo di contenuto
metafisico, per organico variabile, in cui gli strumenti interpretano il ruolo
dell’eroe che si interroga sul senso dell’esistenza, il confuso tentativo degli
uomini di afferrare l’«invisibile risposta» e il silenzio dei Druidi «che
sanno, vedono e non sentono nulla».
Segue il Concerto n. 3 per
pianoforte e orchestra d’archi composto da Philip Glass nel 2017
per la solista Simone Dinnerstein e da lei interpretato a Boston lo
stesso anno con l’orchestra da camera A Far Cry. Da allora il brano è stato
eseguito più volte nel mondo e persino inciso dalla pianista americana, già
protagonista con l’Orchestra Rai al Festival di Primavera nel 2015. Con la sua
vena romantica unita all’austerità meditativa del tardo minimalismo di Glass,
il Terzo Concerto aderisce perfettamente allo stile raffinato della
Dinnerstein, apprezzata tanto come interprete di Bach, Ravel, Copland e
Gershwin quanto di autori contemporanei quali Philip Lasser e Gene Pritsker,
fino alle incursioni nel mondo della canzone e in quello jazzistico.
Chiude la prima italiana di Play,
sinfonia per orchestra di Andrew Norman, scritta nel 2013 su
commissione della Boston Modern Orchestra Project e riveduta per la Los Angeles
Philharmonic nel 2016. Concepita per un vasto organico, trasferisce il triplice
significato del titolo – “play” inteso come atto fisico del suonare, gestualità
teatrale e conflittualità da videogioco – in una scrittura orchestrale densa e
tentacolare che riflette le fratture sociali del nostro tempo.
Dopo la serata inaugurale,
Rai NuovaMusica tornerà giovedì 30 gennaio con il virtuoso del mandolino Avi
Avital, che interpreterà brani scritti per lui da Avner Dorman e Giovanni
Sollima sotto la direzione di Ryan Bancroft, accanto a Masaot/Clocks
without Hands composto da Olga Neuwirth per il centesimo anniversario
della morte di Gustav Mahler. Seguirà giovedì 13 febbraio il concerto
di Marco Angius, impegnato con i richiami beethoveniani di Absolute
Jest di John Williams – che sarà eseguito dal Quartetto Henao –
le atmosfere rarefatte di Central Park in the Dark di Charles Ives e
il triplice omaggio a Luigi Nono, Franco Donatoni e Bruno Maderna nei
rispettivi anniversari. La rassegna si chiuderà giovedì 2 aprile con
la violinista Carolin Widmann, che eseguirà il Secondo Concerto composto
dal fratello Jörg e a lei dedicato. Sul podio Andris Poga, chiamato a
dirigere anche la Sinfonia n. 15
in la maggiore di Dmitrij Šostakovič, con cui nel 1971
l’autore si congedò dalla forma sinfonica dopo aver attraversato le più
travagliate avventure musicali del Novecento.
I biglietti per i quattro
concerti di Rai NuovaMusica sono proposti al prezzo unico di 5 euro per tutti e
3 euro per gli under 35. L’ingresso è gratuito per gli abbonati alla Stagione
sinfonica 2019/2020. Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it
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