venerdì 28 novembre 2014



Teatro Alighieri di RavennaDomenica 7 dicembre ore 15.30
(repliche per le scuole 9, 10 dicembre e 19 gennaio ore 10.30)
Il viaggio di Roberto
un treno verso Auschwitz
azione scenica musicale in un atto
testo di Guido Barbierimusica di Paolo Marzocchi personaggi e interpreti
Roberto Bachi, ragazzo di 15 anni
Marco Pierfederici, Giulio GambiVittorio, il narratore Franco Costantini Ines, la madre di Roberto Cinzia Damassa Le tre apparizioni (La Perla di Labuan, Bagheera, Madama Butterfly) Alessandra VisentinLe due apparizioni (il padre e il maestro di Roberto) Dario GiorgelèSilvano, l’amico di Roberto Lorenzo Fossati, Domenico MinardiSoldato tedesco Alessandro BragaBagheera Michael D’AdamioDeportati e un funzionario dell’archivio Paola Bazzi, Renzo Gentili, Gabriella Mansani, Giordano Pinza, Adriana Resta
con la partecipazione di
Danilo Naglia, Silvano Rosetti, Sergio Squarzinaex compagni di scuola di Roberto Bachi

direttore
Paolo Marzocchi regia Alessio Pizzechscene e costumi Davide Amadeiluci Nevio Cavina Ensemble Fauves Plus
Tetraktis Percussioni
David Brutti
sassosofono
Quartetto vocale Myricae Coro Libere Note della Scuola Primaria “Filippo Mordani” di Ravenna
diretto da Elisabetta Agostini e
Catia Gori

Nuova opera commissionata dal Teatro Alighieri Ravenna
in coproduzione con Teatro Luciano Pavarotti di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza



Il viaggio di Roberto, un treno verso Auschwitz

Il secondo titolo della Stagione d’opera, domenica 7 dicembre alle ore 15.30 fuori abbonamento (repliche per le scuole il 9 e 10 dicembre e il 19 gennaio, nella prossimità del giorno della memoria), porterà in scena la drammatica storia di una delle oltre quarantamila vittime italiane della Shoah, Roberto Bachi, un bambino che visse a Ravenna dove frequentò la quarta elementare, uno degli ultimi momenti felici prima delle atrocità inaudite a cui lo sottopose la follia nazista. “Il viaggio di Roberto, un treno verso Auschwitz è una nuova produzione del Teatro Alighieri (coprodotta con il Teatro Luciano Pavarotti di Modena e la Fondazione I Teatri di Piacenza), fortemente voluta nella convinzione che tra le missioni del teatro – come sottolinea il direttore artistico Angelo Nicastro – c’è quella di fare memoria, rievocare, ripercorrere il passato per vivere l’oggi con più coscienza e verità.”

Nato a Torino nel 1929,  Roberto Bachi giunge a Ravenna in seguito al trasferimento del padre Alberto, a cui era stato affidato il comando della divisione di fanteria Rubicone di stanza a Ravenna. Dopo l’arresto avvenuto a Torrechiara (Parma) il 17 ottobre 1943, il 6 dicembre dello stesso anno, Roberto parte dal Binario 21 della stazione di Milano, stipato all’interno del vagone di un treno diretto ad Auschwitz. Le ricerche condotte dalla madre consentono di venire a conoscenza del suo numero di matricola, 167973, e del fatto che Roberto è morto probabilmente di tubercolosi. Il viaggio di Roberto racconta quindi una storia che ci riguarda da vicino. Ricostruita nel 2002, grazie ad alcuni ex compagni di classe di Roberto Bachi che nell’anno scolastico 1937-1938 frequentavano con lui la Scuola Mordani, la vicenda è ora trasformata in una azione scenica musicale commissionata a Guido Barbieri - che ha curato il libretto - e al compositore Paolo Marzocchi che lo ha messo in musica, mentre  la regia è stata affidata ad Alessio Pizzech. La Scuola Mordani è anch’essa strettamente coinvolta nell’iniziativa, per la dedizione del compianto Giorgio Gaudenzi, direttore didattico dell’Istituto che curò in prima persona la ricostruzione della breve vita di Roberto, e in virtù della diretta partecipazione alla messa in scena degli alunni ed ex alunni che compongono il Coro di voci bianche Libere Note diretto da Elisabetta Agostini e Catia Gori. Lo stesso compositore, Paolo Marzocchi, sarà direttore musicale dell’esecuzione che prevede la partecipazione del Quartetto Fauves, cui si aggiunge il contrabbassista Marco Forti, di Tetraktis Percussioni, del Quartetto Vocale Myricae e del Sassofonista David Brutti. In scena, oltre alla partecipazione di tre ex compagni di scuola di Bachi, Danilo Naglia, Silvano Rosetti e Sergio Squarzina, si alternano Marco Pierfederici e Giulio Gambi nel ruolo del protagonista quindicenne, il narratore (Vittorio) sarà Franco Costantini, Cinzia Damassa vestirà i panni di Ines (la madre di Roberto), mentre le parti cantate sono affidate al mezzosoprano Alessandra Visentin e al baritono Dario Giorgelé. Alle voci narranti, ai cantanti e alla figura muta di Roberto si uniscono gli attori del Piccolo Teatro Città di Ravenna. Scene e costumi sono a cura di Davide Amadei mentre le luci sono di Nevio Cavina.

“Memoria è tornare a vivere” sostiene Angelo Nicastro: “come le persone amate rivivono in noi attraverso quello che ci hanno lasciato nel ricordo, ma soprattutto nella traccia che la loro esistenza ha deposto in noi come coscienza del nostro essere ora, così una comunità acquista maggiore coscienza di sé e si rafforza nella sua identità, facendo memoria della sua storia, del suo passato, delle sue radici. Per questo come Teatro Alighieri abbiamo voluto dare il nostro contributo a questo percorso della memoria iniziato nella nostra città attorno a Roberto Bachi commissionando un’opera su di lui”. 

L’autore del testo, Guido Barbieri, ha scelto di incentrare la vicenda sul “buco, nero e profondo, oltre a quello che circonda la sua morte: il viaggio. Quei sei giorni, tra il 6 e il 12 dicembre, che lo hanno fatto arrampicare su per l’Europa, tra due pareti di legno senza finestre. La memoria di quel viaggio non ha lasciato alcun oggetto dietro di se”. Guido Barbieri ha quindi immaginato un dialogo tra un personaggio immaginario, un compagno di viaggio di Roberto, Vittorio, e una persona realmente esistita, la madre Ines. Roberto, il protagonista della storia, invece è muto ed è interpretato da un ragazzo che ha solo funzioni di mimo. Ai racconti di Vittorio, immaginati, e di Ines, basati invece su memorie e documenti che ci sono pervenuti, si intercalano gli interventi cantati delle apparizioni di personaggi dei libri letti da Roberto, del padre Armando e dalla maestra Maria Rosa Gambi.

Dunque parola e musica si intrecciano fortemente in questo lavoro che si colloca, secondo il compositore Paolo Marzocchi, “più o meno a metà tra l’opera intesa in senso tradizionale e il melologo. [...] Nel melologo il canto è assente, ma la parola detta intrattiene con la musica un dialogo strettissimo e costante”. Se “il livello dei vivi (Ines e Vittorio) è dominato dalla parola recitata” continua il compositore, “il piano della visione è affidato alla parola cantata”. La musica è costruita di “memorie musicali”, in parte richieste dalla drammaturgia e in parte scelte dallo stesso Paolo Marzocchi, integrate a materiale costruito con “una sequenza di sei note, ricavata traslando in suoni il numero di matricola di Roberto, 167973”.

Un lavoro dunque incentrato sulle relazioni, verosimili e immaginarie, che è stato possibile costruire attorno a Roberto. Afferma il regista, Alessio Pizzech: “quel viaggio diventa un racconto di legami che costituiscono il centro della nostra vita: la famiglia, gli amici più cari, le persone che abbiamo incontrato sono in noi insieme alle voci, agli sguardi di chi non c’è più e verso cui abbiamo il dovere morale di vivere con pienezza la nostra vita”. Il viaggio di Roberto, aggiunge Pizzech, ci offre un’opportunità per consolidare il nostro senso di comunità: “in tempi tanto bui, di dolore e assenza di futuro, eccoci a consegnare a voi, spettatori giovani e meno giovani, la memoria di un ragazzo che ha attraversato morte ed umiliazione e che oggi torna a dirci che siamo una comunità. Comunità di uomini, di generazioni, di storie piccole che insieme fanno la ‘grande’ storia”.
 
 Info e prevendite: tel. 0544 249244 - tickets@teatroalighieri.org
 Biglietti: da 8 a 16 euro / Speciale giovani: 5 euro per gli under 14 accompagnati da un adulto e riduzione del 50 % per i ragazzi dai 14 ai 18 anni.


AVVISO PUBBLICO:“PROFESSIONALITA' DELLA MUSICA E DEL TEATRO MUSICALE”

Reclutamento allievi per il percorso di alta formazione d’eccellenza
CORSO PER

“cantante del repertorio operistico barocco, mozartiano e rossiniano”

PAR FSC 2007-2013 Asse I “Capitale umano e inclusione sociale” - Obiettivo operativo I.2: “Sostenere i percorsi di alta formazione” - Azione I.2.1.b “Sostegno alla formazione d’eccellenza-alta formazione”
Intervento n. 3

Modulo di domanda


Soggetto che realizza l’intervento:
Istituzione Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”

Questo avviso è pubblicato anche su http://www.regione.umbria.it/ in Aree tematiche: “Cultura – promozione e sviluppo dello spettacolo”.
e nel sito del soggetto attuatore www.tls-belli.it alla voce Attività/Corsi di formazione e laboratori
Descrizione della figura professionale
Il Corso nasce da un progetto generale di qualificazione e formazione di figure professionali legate ad un approccio nuovo e scientificamente aggiornato del repertorio barocco, mozartiano e rossiniano, compresa la ricerca sul fronte del Teatro Musicale, non esistendo corsi specifici nei Conservatori e/o Istituti musicali pareggiati e considerando che proprio il Teatro musicale è patrimonio della nostra regione oltre che dell’Italia.
Il Corso si propone l’obiettivo di formare un cantante lirico di Teatro Musicale esperto nell’ambito del repertorio vocale barocco, mozartiano e rossiniano capace non solo di cantare in formazioni cameristiche, ma anche di ricoprire un ruolo centrale in un ensemble vocale specializzato composto dalle seguenti voci: 3 soprani, 2 mezzo-soprani, 2 tenori, 2 bassi/baritoni e 1 contralto.
Inizialmente agli allievi verranno fornite le basi teoriche relative allo studio propedeutico della produzione letteraria e dello studio della metrica e dell’oratoria, principio base dell’estetica musicale fino all’Ottocento compreso, con esercitazioni e approfondimenti relativi alla storia della letteratura musicale del ‘600 fino a Rossini. Successivamente gli allievi/e affronteranno alla base la tecnica vocale coerente con i repertori affrontati e con le conoscenze acquisite dallo stadio più avanzato della musicologia moderna, coniugandola con uno studio profondo delle tecniche di recitazione e di attorialità non trascurando la Commedia dell’Arte che è alla genesi della pratica di gran parte del repertorio buffo.

Articolazione del percorso
Il percorso prevede una fase di formazione in aula della durata complessiva di 320 ore e una fase di esperienza pratica di un mese ( 120 ore ) che si svolgerà presso l’Istituzione Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” sede legale Piazza G. Bovio n. 1 06049 Spoleto, sede operativa Piazza Garibaldi (Ex Caserma Minervio) , 06049 Spoleto. L’attività formativa si articolerà nei seguenti argomenti/Unità Formative Capitalizzabili:

- UFC 1. Elementi di storia del Teatro Musicale barocco, mozartiano, rossiniano e collegamenti e raccordi con altri autori ( 35 ore )
- UFC 2. Acquisizione delle tecniche interpretative del repertorio ( 285 ore )

Sede di svolgimento
La sede di svolgimento della formazione in aula sarà presso le aule del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” sede operativa Piazza Garibaldi (Ex Caserma Minervio), presso il complesso di Villa Redenta, Via Villa Redenta n. 1, 06049 Spoleto (Pg) e presso spazi teatrali idonei a disposizione dell’Istituzione a Spoleto e in Umbria.

Modalità di svolgimento
Il percorso formativo inizierà presumibilmente entro il mese di Gennaio 2015
Sarà interamente gratuito.
Per l’attività teorica verrà garantito, dal Soggetto Attuatore, un alloggio gratuito e un pasto.
Alle/agli allieve/i verrà riconosciuta una borsa lavoro per la fase di esperienza pratica .
La frequenza é obbligatoria; ai fini dell’ammissione all’esame finale ciascun candidato dovrà garantire una presenza minima del 75% delle ore, sia nella parte teorica che nell’esperienza pratica. Il superamento degli esami finali dà diritto al rilascio di un attestato di qualifica professionale legalmente riconosciuto ai sensi della L. 845/78.

Partecipanti e requisiti per l’ammissione
Il percorso é riservato a n. 10 allieve/i;
Le/gli aspiranti allieve/i devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

- Titolo di Studio:

  • Diploma in Canto, rilasciato da Conservatorio o Istituto Musicale Pareggiato, analoghi e assimilati o
  • Diploma Accademico Triennale di I Livello in Canto rilasciato da Conservatorio o Istituto Musicale Pareggiato, analoghi e assimilati o
  • Diploma Accademico Biennale di II Livello in Canto rilasciato da Conservatorio o Istituto Musicale Pareggiato, analoghi e assimilati

- essere in possesso di un’età uguale o inferiore ai 34 anni per soprani e tenori
- essere in possesso di un’età uguale o inferiore ai 35 anni per i mezzo-soprani, bassi/baritoni e contralti
- nel caso di cittadini/e extracomunitari/e essere in regola con le norme vigenti in materia di soggiorno in Italia.

I citati requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del presente Avviso Pubblico.

Coloro che risulteranno ammessi al percorso formativo dovranno essere in possesso, al momento di inizio delle attività formative, pena l’esclusione dalla partecipazione, del domicilio in Umbria.

Scadenza per la presentazione della domanda: 8 Gennaio 2015

Domanda
La domanda di iscrizione va redatta in carta semplice e debitamente sottoscritta ai sensi e nei modi previsti dal DPR 445/2000 ed accompagnata da copia fotostatica di documento di identità in corso di validità.

In essa si dovranno dichiarare:

  1. generalità (nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale);
  2. indirizzo di residenza e domicilio;
  3. recapito telefonico, indirizzo e-mail;
  4. cittadinanza;
  5. ove occorra, possesso del permesso di soggiorno e data di scadenza;
  6. titolo di studio (indicare anche data del conseguimento ed Istituto/Università/Conservatorio e Classe);
  7. dichiarazione del registro della voce e dell’età;
  8. autorizzazione, a favore del Soggetto attuatore e della Regione Umbria, a trattare i dati riportati nella domanda per l’adempimento degli obblighi di legge, per i fini propri dell’attività formativa, per comunicazioni a soggetti esterni (professionisti, aziende, società, enti) ai fini di possibili assunzioni e/o della creazione di banche dati, ai sensi del D.Lgs 196/2003.

Inoltre, ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 445/2000, “(…) i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione regolarmente soggiornanti in Italia, possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47 limitatamente agli stati, alle qualità personali e ai fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani, fatte salve le speciali disposizioni contenute nelle leggi e nei regolamenti concernenti la disciplina dell’immigrazione e la condizione dello straniero (…)”.

Riguardo ai Titoli di Studio conseguiti all'estero, si dovrà produrre copia della documentazione originale con relativa dichiarazione di valore e traduzione giurata.

Alla domanda dovrà essere allegato un curriculum vitae debitamente sottoscritto.

I modelli per la stesura della domanda sono disponibili presso: Istituzione Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”, sede operativa Piazza Garibaldi (Ex Caserma Minervio), 06049 Spoleto - tel. 0743.221645, fax 0743.222930, e-mail: teatrolirico@tls-belli.it, o scaricabili dal sito www.tls-belli.it alla voce “Attività/Corsi di formazione e laboratori.

Il termine di scadenza del presente Avviso è fissato al giorno 8 Gennaio 2015, pertanto la domanda di partecipazione unitamente alla documentazione allegata, potrà essere presentata:

  • a mano, entro il termine perentorio sopra indicato a pena di esclusione, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15.30 alle 17.30 presso il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”, Piazza Garibaldi Ex Caserma Minervio 06049 Spoleto;

  • a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata a Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A.Belli” Piazza Garibaldi Ex Caserma Minervio 06049 Spoleto. In tal caso la domanda si considera prodotta in tempo utile qualora spedita entro il termine perentorio sopra indicato a pena di esclusione; a tal fine fa fede il timbro postale e la data dell’Ufficio postale accettante;

Il Soggetto Attuatore non assume alcuna responsabilità per la dispersione di comunicazioni causate da inesatta indicazione del recapito da parte del candidato oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo rispetto a quello indicato nella domanda, né per eventuali disguidi o ritardi postali/telegrafici o imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o di forza maggiore.

Selezione dei candidati
Una Commissione esaminatrice, composta ai sensi dell’Avviso Pubblico approvato con D.G.R. 455/2014, verificherà le domande pervenute ed ammetterà alla Selezione tutti i candidati che risultino in possesso dei requisiti richiesti dal presente Avviso. Il Soggetto Attuatore ha la più ampia riserva di successivo accertamento del possesso dei requisiti prescritti.

Saranno selezionati i seguenti registri vocali: n. 3 soprani, n. 2 mezzo-soprani, n.2 tenori, n.2 bassi/baritoni, n.1 contralto che eseguiranno le seguenti prove:
a) Esecuzione di un’aria brillante ed una cantabile di Vivaldi o Haendel, con recitativo
b) Esecuzione di un brano di Monteverdi
c) Lettura a prima vista di un recitativo
d) Colloquio
Nel caso in cui, in sede di selezione (per mancanza di candidati o in caso di candidati non ritenuti idonei per una determinata voce), rimanessero vacanti alcuni dei ruoli previsti, se ritenuto opportuno dagli esperti artistici presenti in commissione, potranno essere ammessi candidati, ritenuti idonei in fase di selezione, con registro vocale tra quelli sopra indicati, in aggiunta al numero di posti sopra previsti, per raggiungere il numero dei 10 allieve/i previsti dal progetto, necessari per comporre un ensemble vocale di canto barocco, mozartiano e rossiniano.

L’elenco dei candidati ammessi e non ammessi alla prova di Selezione sarà reso noto mediante pubblicazione di avviso sul sito www.tls-belli.it alla voce “Attività/Corsi di formazione e laboratori.
Tale pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti, senza ulteriore obbligo di comunicazione da parte del soggetto attuatore Istituzione Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”.

La prova di Selezione si svolgerà a partire dal giorno 19 Gennaio 2015 presso la Sala Monterosso di Villa Redenta, Via di Villa Redenta n. 1, 06049 Spoleto; eventuali variazioni, le date e gli orari effettivi relativi alla suddetta prova saranno resi noti in tempo utile sul sito www.tls-belli.it.

I candidati dovranno presentarsi alle prove muniti di idoneo e valido documento di riconoscimento e la mancata o ritardata presenza nel luogo, nel giorno e nell’ora indicati sul sito www.tls-belli.it, sarà causa di esclusione dalla Selezione.
Il presente avviso è stato redatto anche ai sensi della Legge n° 125 del 10.04.1991 e s.m.i. "Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro".

Il presente Percorso Formativo di Alta Formazione di Eccellenza è stato approvato con D.D. n. 6202 del 31.07.2014 dalla Regione Umbria - Direzione Regionale Risorsa Umbria. Federalismo, Risorse Finanziare e Strumentali. Servizio Valorizzazione delle risorse culturali e sportive.

Denominazione del Soggetto attuatore: Istituzione Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”
Perugia, lì


Denominazione del Soggetto attuatore:Istituzione Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”
Piazza G. Bovio n. 1 – 06049 Spoleto (PG)
Tel.0743. 221645, fax 0743.222930
sito internet
www.tls-belli.it
e-mail teatrolirico@tls-belli.it

Direttore Artistico e Didattico M° Michelangelo Zurletti


Il Legale Rappresentante del Soggetto attuatore
Maria Chiara Rossi
Il Dirigente del Servizio Valorizzazione delle risorse culturali e sportive
Baldiserra Di Mauro

giovedì 27 novembre 2014

A MODENA INIZIA PASSIONI IN DANZA
ULTIME NOVITÀ DELLA DANZA CONTEMPORANEA
Prende il via martedì 2 dicembre alle ore 21 Passioni in Danza, rassegna realizzata per il terzo anno dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena al Teatro delle Passioni in collaborazione con il circuito regionale AterDanza e dedicata a coreografi e compagnie affermate ed emergenti con particolare attenzione alla produzione nazionale. Il primo appuntamento sarà con l’ultima creazione di Giulio D’anna, dal titolo O O O O O O O (IT), un lavoro di teatro danza, sorta di musical postmoderno dove gli interpreti recitano e cantano oltre che danzare, presentato qui nella versione italiana del titolo vincitore del premio internazionale Azione Anticorpi XL CollaborAction 2013.
Coreografo e danzatore di formazione europea, con esperienze che vanno dal balletto al modern jazz, Giulio D’Anna è stato allievo di Simona Bucci e della Scuola per lo Sviluppo della Nuova Danza di Amsterdam. Si è interessato in particolare alle forme del teatro danza, vincendo nel 2012 il premio Danza&Danza come miglior autore emergente. Seguendo un percorso nato da una identificazione fra la danza e le proprie vicende personali, il coreografo è approdato a una forma espressiva fortemente concentrata su temi sociali e sull'identificazione fra opera e artista. "So per esperienza che l'arte e le attività che girano attorno ad essa hanno un grandissimo potere e valore umano - chiarisce il coreografo. L'arte ci aiuta nel trovarci, nel perderci, nel sentire, nel comprendere. Credo ci aiuti a essere pienamente esseri umani, qualsiasi cosa questo 'ruolo' possa voler dire per ognuno di noi".
 
Per il suo O O O O O O O (IT), realizzato in collaborazione con la compagnia Fattoria Vittadini, D’Anna ha trovato l’ispirazione vincente ne il “Museo delle relazioni interrotte”, a Zagabria. Una visita, da semplice spettatore, ha fatto scattare la scintilla. “Il museo contiene reperti da tutto il mondo”, ci a spiegato l’artista, “contributi di persone normalissime che, in qualche modo, hanno offerto testimonianza di emozioni ed esperienze di vita legate, in special modo, alle relazioni amorose interrotte. Ciascun oggetto, corredato da una nota, una piccola narrazione, talvolta astratta, dipinge una nuanceemozionale, nella quale tutti possiamo riconoscerci. Sono elementi di vita vissuta: divertono, o disturbano. Il museo focalizza il dolore, la perdita; ne ho ricevuto una sensazione di appartenenza, di comunità, dell’essere tutti insieme sulla stessa barca. Mi sono chiesto come tradurre in un lavoro di teatro danza quei sentimenti, contenuti in ogni persona, artista o meno. Tutti abbiamo il senso del valore personale, dell’essere riconosciuti, amati o non accettati, in famiglia, nel lavoro, in amore. Ho reclutato danzatori interessati ad intraprendere un percorso di ricerca, e condividere con me, tra di noi, e con il pubblico, qualcosa di molto personale. Siamo così giunti alla creazione del documento biologico di una emozione, e un percorso terapeutico si è trasformato in linguaggio teatrale, capace di diventare, come gli oggetti del museo, qualcosa di universale, che può avere una propria comunicazione.” Agli spettatori particolarmente coinvolti da questa esperienza, che li fa piangere o ridere di sé, Giulio D’Anna suggerisce che “il dramma e l’umorismo vanno sempre a braccetto. Il vero interesse, per me, non è mai nella grandezza di Romeo e Giulietta, ma nei drammi che possono appartenere a tutti, nelle esperienze che mostrano la fragilità, e la forza, di cui tutti disponiamo”.
 
Alle ore 19, il coreografo incontrerà il pubblico per una opening-aperitivo al bar del Teatro delle Passioni della mostra “Raccontami”che la Fondazione Fotografia ha organizzato in coincidenza con la rassegna di danza.
 
 



Le Fondazioni lirico-sinfoniche: tra crisi e riforma

Convegno di studi


Venerdì 28 novembre,  presso L’Auditorium E. Montale, si svolgerà il Convegno di studi “Le Fondazioni lirico-sinfoniche: tra crisi e riforma, organizzato da MusIus, Centro Studi Giuridici Musica e Spettacolo in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice.

Il Convegno inizierà i lavori alle ore 10.30 con il saluto del Sindaco di Genova, Presidente della Fondazione Teatro Carlo Felice, sarà moderato da Gianni Tangucci e si concluderà alle ore 18.00.

La partecipazione è gratuita.



PROGRAMMA

Ore 10,30 - 13,00
Registrazione partecipanti

Saluti del Sindaco di Genova, Presidente della Fondazione Teatro Carlo Felice

Moderatore
Gianni Tangucci, Direttore Artistico

Relazioni

Vecchie e nuove questioni dopo la privatizzazione degli Enti lirici
Francesco Ernani, Sovrintendente Teatro Comunale di Bologna

L’art. 11 Legge n. 112/2013 (cd. Legge Bray): un nuovo modello dei Teatri di produzione
Michele Lai, Avvocato, Docente di diritto dello spettacolo

I fondamenti normativi della contribuzione pubblica alle Fondazioni lirico-sinfoniche
Alessandro Valenti, Avvocato, Vicepresidente Camera Penale di Bologna, Docente Diritto dello spettacolo

Condizioni di sostenibilità delle Fondazioni lirico-sinfoniche
Paola Dubini, Centro Ask Bocconi

Il rapporto di lavoro subordinato nelle Fondazioni lirico-sinfoniche: stabilità, flessibilità, tutele giurisdizionali
Emanuela De Roma, Avvocato, Dottore di ricerca in diritto sindacale e del lavoro


Ore 15,00 - 18,00

Interventi programmati

La legge Bray a due anni dalla sua nascita
Maurizio Roi, Sovrintendente Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, Presidente ATER

Il ruolo del Sovrintendente nella riforma introdotta con Legge n.112/2013
Walter Vergnano, Sovrintendente Fondazione Teatro Regio di Torino, Presidente ANFOLS

I criteri di elaborazione del piano industriale
Massimo Marin, Manager, Bain & Company, Italy

La rinegoziazione degli interessi anatocistici nella ratio della Legge Bray
Enrico Fazzini, Professore Associato di Diritto tributario - Università degli Studi di Firenze

La professione del cantante lirico nel nuovo assetto
La candidatura UNESCO per l’Opera Lirica Italiana
Alfonso Antoniozzi, Artista

Dibattito e interventi liberi

conclude
Gianni Tangucci

Ore 18,00 - Chiusura dei lavori

Il convegno è stato accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Genova con il riconoscimento di n. 5 crediti formativi
La partecipazione è gratuita

 
UN INEDITO PUCCINIANO, IL 'SUO' PIANOFORTE, L'ORCHESTRA DEL CARLO FELICE,
IL TEATRO DEL GIGLIO DI LUCCA.
A 90 ANNI DALLA MORTE DI PUCCINI


 
Sabato 29 novembre ore 21.00, presso il Teatro del Giglio di Lucca, per ricordare i 90 anni della morte di Giacomo Puccini, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice diretta da Giuliano Carrella, eseguirà un concerto sinfonico che insieme alle intramontabili arie d’opera e ai pezzi strumentali del repertorio Pucciniano più conosciuto, farà ascoltare due suggestive composizioni del tutto inedite del Maestro. Il prezioso lavoro di ricerca, effettuato dal Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca, ha permesso di ricostruire, attraverso pagine autografe, uno “Scherzo per orchestra“ e la versione per baritono e orchestra della lirica “Ad una morta”. Nel concerto saranno impegnati Hasmik Papian(soprano), Mario Malagnini (tenore) e Massimo Cavalletti (baritono). Sul palcoscenico, con il pianista Simone Soldati, anche il pianoforte appartenuto a Puccini, lo splendido “Steinway& Sons” su cui il Maestro compose le sue più belle melodie e conservato nel Puccini Museum - Casa natale di Lucca.
sabato 29 novembre ore 21.00
Teatro del Giglio - Lucca
concerto realizzato in occasione del 90° anniversario della morte di Giacomo Puccini
Direttore Giuliano Carella
Hasmik Papian, soprano
Mario Malagnini, tenore
Massimo Cavalletti, baritono
Simone Soldati, pianoforte
Scherzo per orchestra
INEDITO


Gratias agimus tibi

aria per tenore e orchestra tratta dalla Messa a 4 voci
Mario Malagnini, tenore


Ad una morta

aria per baritono e pianoforte
Massimo Cavalletti, baritono - Simone Soldati, pianoforte

Ad una morta
aria per baritono e orchestra
INEDITO
Massimo Cavalletti, baritono
Capriccio sinfonico

da Manon Lescaut: Intermezzo
da Tosca: duetto primo atto tra Floria Tosca e Mario Cavaradossi
Hasmik Papian, soprano - Mario Malagnini, Tenore

da Tosca: “Vissi d’arte
Hasmik Papian, soprano

da La bohème: duetto quarto atto Rodolfo e Marcello
Mario Malagnini, tenore - Massimo Cavalletti, baritono

da Madama Butterfly: “Un bel dì vedremo”                                                                                                                                                                             
Hasmik Papian, soprano

da Gianni Schicchi: “Vittoria, vittoria!"
Massimo Cavalletti, baritono

da Suor Angelica: “Senza mamma”
Hasmik Papian, soprano

da Turandot: “Nessun dorma”
Mario Malagnini, tenore

Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova
 

'CICLO STRAUSS' al Municipale di Piacenza

 

Secondo appuntamento sabato 29 novembre alle ore 17 presso il Ridotto del Teatro Municipale l'iniziativa promossa dalla Fondazione Teatri con il “Ciclo Strauss” in collaborazione con i Centro Culturale Italo Tedesco di Piacenza in occasione del 150° anniversario della nascita di Richard Strauss
Secondo appuntamento sabato prossimo 29 novembre sempre alle 17 presso il Ridotto del Teatro Municipale di Piacenza con il “Ciclo Strauss”, il ciclo di conferenze ad ingresso gratuito promosso dalla Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con il Centro Culturale Italo Tedesco di Piacenza in occasione del 150° anniversario della nascita di Richard Strauss. L'incontro, da titolo “Prima la musica, dopo le parole? Il Teatri di Richard Strauss” sarà incentrato sulle opere teatrali di Strauss, da Guntram a L'amore di Danae, ultima opera, rappresentata postuma, per mostrare l'evoluzione dello stile di Strauss dal wagnerismo più marcato all'espressionismo di Salome ed Elektra, per poi soffermarsi sul "neoclassicismo", o "neomozartismo" del Cavaliere della Rosa, Arianna a Nasso, La donna silenziosa, Arabella, Capriccio, senza escludere la ricerca di più marcati effetti romantici in Elena egiziana, Giorno di pace (Friedenstag), Daphne e L'amore di Danae. Da un punto di vista stilistico si può, infatti, affermare che Strauss fu molto vario e svincolato storicisticamente e quindi privo di un senso di evoluzione nel linguaggio che muta anche in maniera drastica e netta da una composizione all’altra. Si ha una prima fase in cui si trova un legame col romanticismo tedesco di Schubert, Schumnan e Brahms in cui compose la Burleske für Klavier und Orchester, in re minore. Una seconda fase, quella più lungimirante, è quella influenzata da Ritter, Liszt e Wagner in cui Strauss compone i poemi sinfonici, per poi sfiorare quasi il primo espressionismo e la politonalità del primo Schonberg con Elektra, l'opera di Strauss più innovativa tra tutte le sue composizioni. L’ultima fase (il periodo di La donna senz'ombra (Die Frau ohne Schatten)) vede invece un brusco ritorno al passato in cui Strauss si orienta verso un neoclassicismo manieristico e tonale ispirato alla musica del Settecento rivista in chiave ironica, alternato a fasi politonali più moderne rappresentate dai due cicli di lieder del 1918 e concluse con le Metamorfosi (Metamorphosen) per 23 solisti d'archi (1946) composte come commento alla catastrofe bellica. Nel 1948 Strauss completò il suo ultimo lavoro maggiore, Vier letzte Lieder, per voce femminile e orchestra (inizialmente per pianoforte) (rappresentata nel 1950), che rappresenta di certo la sua opera vocale più nota. Questi Lieder non erano stati concepiti come ciclo. La sua ultima composizione completa fu un ulteriore Lied per soprano e pianoforte, Malven, terminato il 23 novembre su testo di Betty Wehrli Knobel. La partitura venne scoperta solo nel 1982 nel lascito di Maria Jeritza. Malven venne eseguito per la prima volta nel 1985 da Kiri Te Kanawa nella Avery-Fisher-Hall di New York ed inciso nel 1990 con i Vier letzte Lieder. L'ultima composizione dell'artista, Besinnung, su testo di Hermann Hesse, per coro misto e orchestra rimase invece a livello di frammento. Da sottolineare che l'incontro di sabato, sempre condotto dal musicologo piacentino Nicola  Montenz, vedrà la partecipazione del musicista Gianluca Piacenza che eseguirà al pianoforte alcune arie tratte da Elektra e “La danza dei sette veli” da Salome. Si ricorda che il terzo e ultimo appuntamento con il ciclo di conferenze sulla figura di Richard  Strauss si terrà il 13 dicembre sempre alle 17 presso Ridotto del Teatro Municipale di Piacenza, via Verdi 41, e si intitolerà “Strauss e la Grecia. Diario di bordo di una passione ”.
 




 
Rovigo Jazz Club e Comune di Rovigo - Teatro Sociale
presentano

"I CONCERTI DEL ROVIGO JAZZ CLUB"
autunno 2014
evento di chiusura della rassegna 2014
domenica 30 novembre 2014 ore 21.30
Ridotto del Teatro Sociale di Rovigo


NEWROPEAN QUARTET
con
Ralph Reichert, sax tenore e soprano
Danilo Memoli, piano
Stefano Senni, contrabbasso
Mauro Beggio, batteria

 


Formatosi nel 2006 in occasione di un tour in Austria, Repubblica Ceca e Germania, il quartetto è diretto dal talentuoso sassofonista tedesco Ralph Reichert (protagonista di concerti e incisioni con Jack Walrath e Dave Kikoski) e dal pianista Danilo Memoli, che da anni accompagna alcuni dei migliori jazzisti in circolazione, oltre a creare propri gruppi: si ricordano la sua presenza nel quartetto di Steve Grossman e numerosi tour con Lew Tabackin, Dave Schnitter, Eddie Henderson, Jim Snidero, Vincent Herring e molti altri. Memoli è sempre attento a tenere alta l'eloquenza attraverso la ricchezza timbrica, il fraseggio sostenuto e una cura particolare dei dettagli: anche gli spazi di accompagnamento sono intesi come un'occasione per apporre la propria firma personale. Dave Schnitter ha scritto: "Reichert ha un proprio marchio di creatività, immaginazione e controllo del suono; il sound del suo sax tenore ha radici profonde e presenta reminiscenze di Stan Getz, pur con una personale identità. Memoli, ogni voltache lo ascolto, aggiunge qualcosa di nuovo e di fresco alla sua tavolozza musicale. E' un musicista in continua ricerca e crescita, un conoscitore della tradizione per nulla impaurito di affrancarsene."
La ritmica è sostenuta da Stefano Senni al contrabbasso, che fornisce alla musica un appoggio robusto e solide fondamenta, e dal batterista Mauro Beggio, forza motrice che sospinge il gruppo a cavalcare le onde melodiche e ritmiche dell'originale repertorio.



 

 

mercoledì 26 novembre 2014


INVITO ALL’OPERA: “LA RONDINE” DI PUCCINI


Si terrà venerdì 28 novembre alle 18 presso il Ridotto del Teatro Comunale Luciano Pavarotti (Entrata Via Goldoni, 1), il prossimo appuntamento con Invito all'Opera, serie di incontri realizzati con gli Amici dei Teatri Modenesiper scoprire i testi, le musiche, i protagonisti delle opere nel cartellone del Teatro.
De La Rondine di Puccini parlerà Oreste Bossini, voce nota a tutti gli appassionati di musica per le sue trasmissioni sui Rai Radio 3 e fra i più noti esperti di comunicazione e divulgazione musicale in Italia.
 
Si inaugura la Stagione di Danza del Municipale di Piacenza
Protagonista il Balletto dell'Opera Nazionale di Riga
con Le Corsaire di Adolphe Adam



Si inaugurerà domenica prossima 30 novembre alle 16 con Le Corsaire, uno dei più celebri balletti del repertorio romantico, la Stagione di Danza 2014-2015 del Teatro Municipale realizzata dalla Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con Aterdanza. Protagonista per la prima volta sul palco del nostro Teatro il Balletto dell'Opera Nazionale di Riga la cui storia affonda le radici nella migliore tradizione della scuola di balletto russa e che ha dato i natali a vere e proprie star del balletto, quali Mikhail Baryshnikov, Māris Liepa e Aleksandr Godunov. Si apre così in grande stile una stagione che prevede la presenza di prestigiose compagnie di danzatori come il Balletto di Milano, il Balletto di Siena, il Balletto Yacobson di San Pietroburgo ma anche importanti ritorni come Les Ballets Trockadero de Monte Carlo. Tornando a domenica, con Le Corsaire debutta al Municipale il balletto che al suo debutto ufficiale all'Opéra di Parigi il 23 gennaio 1856 infiammò i cuori parigini. L'imperatrice Eugénie, che tanta parte ebbe nella realizzazione dello spettacolo, ne restò così impressionata da esclamare: "In tutta la mia vita non ho mai visto, e probabilmente non vedrò mai più, nulla di più emozionante e bello."

Basato sul libretto di Henry Vernoy de Saint-Georges e di Joseph Mazilier, anche coreografo, Le Corsaire è vagamente ispirato a una omonima novella di Gordon Byron stampata nel 1814. Nato come balletto pantomimico, è stato via via integrato e arricchito di scene danzate e di momenti virtuosistici per la dimostrazione di bravura tecnica degli interpreti, e che lo hanno reso un vero e proprio aperto palinsesto ed è qui che sta tutta la modernità di questo balletto. Nel 1863 Marius Petipa ne fece una revisione in tre atti per il Mariinskij, ed è prevalentemente a questa versione coreografica a cui si rifà Aivars Leimanis nell’allestimento per il Balletto dell’Opera Nazionale di Riga. Direttore artistico dal 1993, Leimanis ha sempre avuto riguardo sia per il repertorio classico più di tradizione, sia per progetti di natura più contemporanea, da qui le collaborazioni con diversi nomi di oggi provenienti dell’area neoclassica: Boris Eifman, Thierry Malandain e Christian Spuck, tra altri. Non molti però forse sanno, o non lo si ricorda mai abbastanza, che Le Corsaire è un balletto che ha preceduto la sua fortuna operistica. Il coreografo Giovanni Galzerani, della scuola di Salvatore Viganò e Gaetano Gioja, ne diede una prima versione per la Scala nel 1826, basandosi sulla prima traduzione italiana dell’opera di Byron, curata da Giuseppe Nicolini nel 1824: «il ballo, sulla prima traduzione italiana dell’opera di Byron, curata da Giuseppe Nicolini nel 1824: «il ballo, dopo il debutto alla Scala ebbe un altissimo numero di riprese in tutta Italia, ed i suoi riproduttori furono costretti a citare ogni volta il nome del coreografo originale, non potendo spacciare per proprio un lavoro così famoso» (Rita Zambon). Già nel 1931 a Roma va in scena il melodramma Il Corsaro di Jacopo Ferretti per le musiche di Giovanni Pacini, e la sua fortuna arriverà a conclusione nel 1848, a Trieste, con la prima de Il Corsaro di Francesco Maria Piave e Giuseppe Verdi.Del resto, anche delle musiche di Adolphe Adam per il balletto di Mazilier, Théophile Gautier ammetteva: «est une excellent musique de ballet; elle a l’entrain, le rythme, la rapidité, et, çà et là, des phrases charmantes dans leur négligence, des motifs et des mélodies dont plus d’un opéra se ferait honneur» [è un’eccellente musica di balletto; ha il brio, il ritmo, la rapidità, e, qua e là, delle frasi affascinanti nella loro negligenza, dei motivi e delle melodie di cui più di un’opera si farebbe onore].
Per info e biglietti è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza,
in via Verdi 41, al numero di telefono 0523.492251 o al fax 0523.320365 o all'indirizzo mail
biglietteria@teatripiacenza.it.

 
LA BOHEME MODENESE DEBUTTA IN SPAGNA
Ha debuttato con successo giovedì 27 novembre 2014 con replica sabato 29 una nuova produzione di Bohème dell’Auditorio de Tenerife "Adán Martín" in un allestimento curato dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena. Lo spettacolo era stato realizzato nel 2002 dal Teatro Comunale con la regia di Giovanni Scandella e le scene di Roberta Lazzeri realizzate da Rinaldo Rinaldi nei laboratori del Teatro. La produzione straniera si inscrive in un più ampio progetto che ha visto il Teatro Comunale negli ultimi anni portare all’estero i proprio allestimenti, fra i quali Nabucco in Corea nel 2013, Toscain Francia nel 2009, Madama Butterfly in Spagna nel 2008 e Don Pasquale alla Greek National Opera di Atene nel 2004.
L’auditorium "Adán Martín", un edificio moderno con 1600 posti costruito da Santiago Calatrava e inaugurato nel 2003, ospita l’Orchestra sinfonica e il Coro dell’Opera di Tenerife coinvolte nella produzione lirica.

lunedì 24 novembre 2014

Teatro dell'Opera di Roma:
il Cda ritira i 180 licenziamenti,
ma resta la tensione

Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro dell'Opera di Roma si riunirà domani sotto la presidenza del sindaco Ignazio Marino per decidere sul ritiro dei licenziamenti dei 180 membri di orchestra e coro dopo l'accordo con i sindacati di 5 giorni fa. Il sovrintendente del Teatro Carlo Fuortes proporrà ai colleghi del Cda di revocare la decisione del 2 ottobre scorso, a fronte dell'impegno a una maggiore produttività e di tagli agli stipendi da parte delle sette organizzazioni dei lavoratori. Se non ci saranno sorprese clamorose i licenziamenti verranno ritirati. I lavoratori dell'Opera si riuniranno invece in assemblea martedì per discutere e votare l'intesa e secondo quanto trapela starebbe crescendo il malumore per i sacrifici economici sottoscritti. In particolare i tecnici non gradirebbero di vedersi decurtato lo stipendio - fino al 10 per cento - per ridurre il deficit del Teatro, provocato secondo l'azienda in buona parte dal costo del personale artistico. Una tesi duramente respinta in particolare da Cgil e Fials.

L'assemblea avrebbe dovuto riunirsi nei giorni scorsi, prima del Cda della Fondazione, ma è stata rimandata per il congresso nazionale Uil. Tra i sindacati più critici la Fials, che pure ha sottoscritto l'accordo. In un comunicato di due giorni fa è tornata ad attaccare duramente Fuortes. «La finzione che è tutta colpa del costo del lavoro non regge più - dice la nota -. È necessario impedire che sia un'occasione persa quella che si presenta ora di sostituire i governi degli otto teatri che hanno aderito alla (legge) Bray (per il risanamento degli Enti lirici, ndr) con consigli di indirizzo al servizio della cultura e per i cittadini e non al servizio di interessi privati poco chiari».

(da www.ilmessaggero.it, 23 novembre 2014)

MUSICA ALLA CORTE DI ELISABETTA I

Giovedi 27 novembre 2014, ore 17:00
Museo di Casa Martelli, Via Ferdinando Zannetti, 8, 50123 Firenze
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili


Thomas Morley (1557 o 1558 -1602)
“Now is the month of maying”, a 5 (voci e strumenti)
“It was a Lover and his lass” (da “As you like it”, W. Shakespeare),
per voce e liuto
“Sing we and chant it” a 5 (voci e strumenti)

 John Dowland (1563 -1626)
“Can she excuse my wrongs?”, per voce, liuto e flauti dolci
“Come away, come sweet love” , per voce e liuto
“Now, o now I needs must part” (The “Frog” Galliard),
per voce, liuto e flauti dolci
“Come again:sweet love doth now invite” voce e liuto
“Fine knacks for ladies” voce e liuto
“My lord willoughby's welcome home” a due liuti
“Come when I call” (a dialogue) 2 voci e 2 liuti

 Thomas Robinson (1560 - 1610)...

“A fantasie”, a due liuti

Thomas Weelkes (1576 - 1623)
“Strike it up, tabor”, a 3 voci

Thomas Ravenscroft (1582 o 1592 - 1635)
“The Three Ravens” , per voce, flauto dolce, liuto, viola da gamba

William Byrd (1539 o 1540- 1623)
“La Verginella” su testo di Ariosto, a 5 (voce, flauti doci e viola da gamba)

 Ensemble di musica antica del Conservatorio di Musica "Luigi Cherubini" di Firenze

Voci
Francesca Bizzarri, Benedetta Corti, Marta Corti, Paolo Breda Bulgherini, Magdalena Urbanowicz, Beatriz Oyarzabal Pinan, Hur Yoon Hee, Valentina Idini, Francesco Zani, Linda Scaramelli
(Classe di Canto Rinascimentale e Barocco di Patrizia Vaccari)

Liuti
Peter Grader, Giovanni Mellone (Classe di Liuto di Francesco Romano)

Flauti dolci
Urska Cvetko, Johanna Lopez, Lenka Molcanyiova
(Classe di Flauto dolce di David Bellugi)
 

Viola da gamba
Claudia Pozzesi
(Classe di Viola da gamba di Paolo Biordi)

Voce recitante
Silvia Vettori



 
 
 
GEMMA BAROCCA
 
 

Martedi 25 novembre, alle ore 19, al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani, Viale delle Milizie 30, Roma (ingresso libero), per il Roma Festival Barocco 2014, in programma il concerto ALCHIMIE BAROCCHE - Incontrarsi in concerto

Programma
Musiche di J. Cabanilles, D. Ortiz, J.H. Kapsberger, C. Monteverdi, A. Falconieri / G. Trovesi, T. Merula, B. Strozzi
Interpreti
Gemma Bertagnolli, canto
Gianluigi Trovesi, clarinetto & saxofono
Claudio Astronio, clavicembalo