lunedì 17 giugno 2019

Piacenza - La Stagione 2019/2020 verso il Novecento

Uno sguardo rivolto verso il Novecento, che non tralascia il repertorio della grande
tradizione, tra opera, danza, concerti, con una particolare attenzione agli artisti
piacentini, che tornano al Teatro Municipale dopo essersi fatti apprezzare sulle
scene nazionali e internazionali.
La Stagione 2019/2020 della Fondazione Teatri di Piacenza propone sei titoli
d'opera - La bohème, Falstaff, Lucrezia Borgia, Turandot, Pelléas et
Mélisande, Mefistofele - di cui cinque nuovi allestimenti, che spaziano dai
grandi compositori italiani quali Puccini, Verdi, Donizetti, Boito, a un prezioso
Debussy; sei concerti con acclamati direttori e prestigiosi solisti, sempre con una
speciale attenzione alla musica del Novecento, e quattro balletti, tra cui classici
come Giselle, un Galà di giovani stelle capitanate dal piacentino Giacomo Rovero,
astro nascente del Royal Ballet e un tributo a Federico Fellini nell'anno delle
celebrazioni del centenario, oltre a un cartellone Young di spettacoli dedicati alle
scuole e ai giovani. A Ludwig van Beethoven nel duecentocinquantesimo della
nascita verrà reso omaggio con una nuova commissione d'opera in prima assoluta,
che vedrà protagonista Leo Nucci, e all'interno del cartellone sinfonico.
Una programmazione ricca di proposte qualificate dalla presenza di prestigiosi
protagonisti della scena e di un eccellente ventaglio di voci che scelgono di
debuttare o di fare ritorno al Municipale: si consolida così l'identità di un teatro
pronto a scommettere con coraggio su titoli complessi o poco frequentati.
Il sostegno dei Soci fondatori della Fondazione Teatri di Piacenza e dei Partner
che hanno condiviso le nostre produzioni ha generato significative sinergie che ci
auguriamo di continuare ad attivare anche in futuro. La Stagione 2019/2020 della
Fondazione Teatri di Piacenza è realizzata grazie al contributo di Comune di
Piacenza, Ministero dei beni e delle attività culturali, Regione Emilia Romagna,
Fondazione Piacenza e Vigevano, Iren, Confindustria Piacenza. Uno speciale
ringraziamento va rivolto al pubblico, in costante aumento: una presenza
fondamentale che dimostra l'amore per il Teatro Municipale di Piacenza sia da
parte di chi ci lavora sia da parte di chi ne è spettatore.

La Stagione 2019/2020 si apre con il nuovo allestimento de La bohème (20-22
dicembre), uno dei titoli più amati di sempre, a conclusione dell'anno delle
celebrazioni per il centenario della morte di Luigi Illica, affidata come da
tradizione a giovani cantanti che faranno parte della settima edizione del Progetto
Opera Laboratorio, con la regia di Leo Nucci. Sul podio la bacchetta esperta di Aldo
Sisillo dirige Orchestra Filarmonica Italiana, Coro del Teatro Municipale di
Piacenza istruito da Corrado Casati e Voci Bianche del Coro Farnesiano
Piacentino preparate da Mario Pigazzini.
Nuova produzione che nascerà al Teatro Municipale di Piacenza, per poi
approdare nei Teatri di Modena e Reggio Emilia, sarà il Falstaff verdiano (24-26
gennaio), che segna due importanti debutti. Il primo è quello nella regia lirica del
talentuoso Leonardo Lidi, giovane piacentino, classe 1988, premiato nel 2017 come
regista “under 30” alla Biennale Teatro di Venezia per aver mostrato “una
sicurezza e una maturità di segno forte e interessante”. L'altro significativo
debutto è quello del baritono Luca Salsi, riconosciuto interprete di riferimento dei
capolavori di Verdi, nel ruolo di Falstaff, il celebre personaggio di matrice
shakespeariana. Nel prestigioso cast anche Vladimir Stoyanov, Serena Gamberoni,
Rossana Rinaldi, oltre a Giuliana Gianfaldoni e Marco Ciaponi cresciuti nell'ambito
del Progetto Opera Laboratorio 2014, e Florentina Soare seconda classificata
nell'edizione di quest'anno del Concorso Internazionale Flaviano Labò di Piacenza.
La direzione musicale è affidata a Jordi Bernàcer, che torna a Piacenza dopo I
puritani del 2017, alla guida dell'Orchestra dell'Emilia Romagna Arturo Toscanini
e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza.
Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti (28 febbraio-1 marzo), caposaldo del
repertorio operistico romantico, in una nuova edizione critica e in un nuovo
allestimento, segna l'inizio di una importante collaborazione con il Teatro
Donizetti di Bergamo. Assente dal Teatro Municipale dal 1872, sarà affidata alla
direzione di Riccardo Frizza, bacchetta di casa nei principali teatri, per la regia di
Andrea Bernard, con l'Orchestra Giovanile Cherubini e il Coro del Teatro
Municipale. Tra gli interpreti principali spiccano Carmela Remigio nel ruolo del
titolo, una delle maggiori interpreti del repertorio belcantistico, i piacentini Mattia
Denti e Giuseppina Bridelli, e il tenore Francesco Castoro.

Turandot di Giacomo Puccini (20-22 marzo), nell'allestimento firmato da
Giuseppe Frigeni nel 2002 per il Teatro Comunale di Modena, di cui il Municipale
di Piacenza è coproduttore, ispirato alla filosofia cinese, all'equilibrio tra luce e
oscurità e alle leggi del Tao, vedrà sul podio Valerio Galli, giovane e affermato
direttore d'orchestra, profondo conoscitore del repertorio pucciniano, con la
Filarmonica dell'Opera Italiana Bruno Bartoletti e i Cori di Piacenza e Modena,
per l'occasione di nuovo uniti. Tra i protagonisti France Dariz, Samuele Simoncini,
Vittoria Yeo, Giacomo Prestia, Benjamin Cho.
Nel solco del recupero di titoli di rara esecuzione Pélleas et Mélisande di Claude
Debussy, opera composta nel 1902 dal dramma omonimo di Maurice Maeterlinck,
assente dal Municipale da 37 anni, sarà in scena il 17 e 19 aprile, in un nuovo
allestimento nato nell'ambito di Parma 2020 Capitale della Cultura prodotto dal
Regio di Parma con i teatri delle due città emiliane finaliste, Piacenza e Reggio
Emilia. Sul podio Marco Angius, uno dei maggiori specialisti di musica
contemporanea al mondo, mentre la regia porta la firma del regista Renaud
Doucet che assieme al visionario scenografo e costumista André Barbe ha già
creato oltre trenta produzioni d'opera riconosciute per la creatività, il senso
teatrale e la minuziosa attenzione drammaturgica. Nel cast internazionale
spiccano i nomi di Monica Bacelli, Phillip Addis, Christian Senn e Silvia Frigato.
A concludere la Stagione, il 6 e 8 novembre, tornerà al Municipale – da dove è
assente dal 1969 – il monumentale e di rara esecuzione Mefistofele, unica opera
completata da Arrigo Boito. La direzione musicale sarà affidata al celebre maestro
Gianluigi Gelmetti, direttore di fama internazionale già alla guida del Teatro
dell'Opera di Roma, del Verdi di Trieste, della Sydney Symphony Orchestra e
della Philharmonique di Monte-Carlo. L'allestimento è firmato da Enrico
Stinchelli, regista e noto conduttore radiofonico de La Barcaccia su Rai Radio3.
Imponenti gli organici di orchestra e coro, costituiti dall'Orchestra dell'Emilia
Romagna Arturo Toscanini e dai Cori riuniti di Piacenza e Modena. Cast di grande
spessore che vede tra gli interpreti Riccardo Zanellato, al debutto nel ruolo del
titolo, Carmen Giannattasio, Antonio Poli, e il ritorno di Agostina Smimmero dopo
il successo de La Gioconda.

NUOVE COMMISSIONI IN PRIMA ASSOLUTA
Per celebrare i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven, la Fondazione
Teatri di Piacenza presenta una nuova commissione d'opera in prima assoluta che
debutterà il 31 dicembre (fuori abbonamento), in tema con l'argomento del
libretto: Il Sordo – Sogno d'amore in una notte di San Silvestro.
Leo Nucci ha scritto il libretto di questa commedia per musica in un atto dedicata
a uno dei più celebri compositori della storia, su musica di Paolo Marcarini. Il
celebre baritono sarà anche in scena nel ruolo del Maestro, affiancato dai giovani
cantanti Nunzia De Falco, Ivan Defabiani, tenore che ha iniziato la sua carriera
all'interno del Progetto Opera Laboratorio, e Davide Procaccini, con la direzione
del talentuoso Jacopo Brusa e la regia di Salvo Piro, la Filarmonica dell'Opera
Italiana Bruno Bartoletti e il Coro del Conservatorio Nicolini di Piacenza diretto
da Giorgio Ubaldi.
Prosegue l'omaggio a Luigi Illica nel centenario della morte con la nuova
commissione L'Opera Minima di Joe Schittino (1977), compositore
italoamericano, tra le voci di nuova generazione più interessanti del panorama
internazionale, in programma il 9 febbraio (fuori abbonamento). Il libretto,
liberamente tratto dal lavoro giovanile Farfalle di Illica, porta la firma del poeta,
librettista e drammaturgo piacentino Claudio Saltarelli. L'opera, che sarà eseguita
in forma di concerto, vedrà la presenza di giovani cantanti e allievi del
Conservatorio Nicolini di Piacenza e la proiezione dei dipinti originali
appositamente creati dall'artista piacentino Guido Morelli. Per l'occasione sarà
impegnata l'Orchestra Giovanile della Via Emilia, nata nel 2018 dall'unione dei
migliori strumentisti dei Conservatori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e
Modena. Sul podio l'esperto Giovanni Di Stefano che ha già diretto numerose prime
esecuzioni moderne d'opera.