Ad aprire la nuova stagione
lirica al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena venerdì 11 e domenica 13
ottobre 2019 sarà La Bohème di Giacomo Puccini, uno spettacolo
prodotto dal teatro modenese in coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza
che si vedrà in un nuovo allestimento coprodotto da Fondazione Pergolesi
Spontini e Opéra de Marseille. Il titolo viene presentato nell’ambito delle
celebrazioni dedicate a Luciano Pavarotti nel contesto di Modena Città del
Belcanto e inaugura un nuovo progetto che prevede la rappresentazione delle
opere liriche interpretate dal tenore in ordine di debutto. La regia è firmata
da Leo Nucci, protagonista storico del panorama lirico internazionale,
interprete accanto a Pavarotti di grandi successi e memorabili esecuzioni. “Al
Teatro di Modena ho cantato il mio primo concerto” ricorda Leo Nucci. “Con
Luciano c’era un’amicizia profonda che ci ha legato fino ai suoi ultimissimi
giorni. Non si contano le rappresentazioni, i debutti, le registrazioni che
abbiamo fatto insieme, fin dagli anni Sessanta, in ogni parte del mondo”. “In
questa Bohème” aggiunge Nucci “più che guardare alla tradizione ho cercato
di andare alle radici dell’opera di Puccini facendo emergere le puntuali
indicazioni che ci suggerisce la musica e che sono scritte sulla partitura.
L’aspetto centrale di quest’opera credo però che sia la poesia che la pervade,
e l’emozione che vorrei arrivasse al pubblico”.
Leo Nucci ha festeggiato a
Modena, nel 2017, i cinquant’anni di carriera, ed è stato apprezzato per la
regia de L’amico Fritz a gennaio 2016. Nel ruolo del tenorissimo
canterà Matteo Desole, uno dei giovani formati a Modena da Raina Kabaivanska
prima di calcare palcoscenici di prestigio come La Scala di Milano e il Teatro
La Fenice di Venezia. Mimì sarà Maria Teresa Leva, giovane soprano che
ha debuttato il ruolo di Violetta ne La Traviata all’Opera Royal de
Wallonie di Leigi, al Teatro Lirico di Cagliari, al Teatro Carlo Felice di
Genova e al Grand Theatre de Avignon. Ha inoltre inaugurato la Stagione 2018/19
del Maggio Musicale Fiorentino interpretando il ruolo di Anna ne Le Villi di
Puccini. La direzione musicale è affidata ad Aldo Sisillo, direttore del Teatro
Comunale di Modena.
Il 4 maggio 1961 Pavarotti,
fresco vincitore del Concorso Achille Peri di Reggio Emilia, calcava per la
prima volta il palcoscenico del Teatro Comunale di Modena nel ruolo di Rodolfo,
in una Bohème diretta dal giovane Leone Magiera. È il primo
personaggio di un cantante destinato a riassumere e coronare quasi un secolo di
arte italiana del canto. Il suo Rodolfo luminoso e aperto spalancò a Pavarotti
le porte dei teatri più prestigiosi. Nel 1963 arrivò il primo ingaggio
all’estero, in giugno all’Opera di Dublino e in settembre nientemeno che al
Covent Garden di Londra mentre il debutto alla Scala avvenne il 9 dicembre 1965
come Duca di Mantova in Rigoletto, con il maestro Francesco Molinari
Pradella che aveva diretto il suo debutto teatrale a Reggio Emilia, ma già nel
successivo gennaio rimise i panni del poeta svagato nella ripresa della
famosa Bohème di Zeffirelli, uno spettacolo che Pavarotti interpretò
ancora nel 1975 con Georges Prêtre e nel 1979 con Carlos Kleiber. Nel 1966
Pavarotti ebbe la gioia di cantare alla Scala la sua opera del cuore con
l’amica di sempre Mirella Freni, con la quale è cresciuto insieme a Modena. La
coppia Pavarotti-Freni per un decennio restò insuperabile in questi ruoli, come
testimonia la registrazione della Bohème voluta dal maestro austriaco
nel 1973 con Nicolai Ghiaurov e Rolando Panerai a completare il cast. Insieme
Luciano e Mirella cantano La Bohème a Modena nel 1967, con l’amico
Leone Magiera sul podio, e per la città fu un’occasione per festeggiare i suoi
figli diventati artisti di livello mondiale.
Alla seconda opera cantata da
Pavarotti, Rigoletto di Giuseppe Verdi, sarà dedicato il nuovo
allestimento che debutterà al Teatro Comunale di Modena il 27 novembre 2019.
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