Il
concerto prende le mosse dal Nocturne Symphonique op.
43, composto nel 1912 dal geniale compositore e pianista
italiano Ferruccio Busoni, ed è pervaso da
un’atmosfera tesa che lo stesso Busoni definì come una tessitura
di “fibrille nervose” che nel finale si stemperano in un
“Allegretto tranquillo”. Si prosegue con il Concerto
per violino e orchestra in re minore op. 47 di Jean
Sibelius, coetaneo di Busoni, con
una partitura, ispirata alla mitologia e al paesaggio
finlandesi, con citazioni dalle musiche popolari, destinata a imporsi
come uno dei concerti violinistici più singolari del secolo. Nel
cuore dell’inverno ci porta anche la Prima Sinfonia di Pëtr
Il'ič Čajkovskij, composta nel 1866 e intitolata “Sogni
d’inverno”, prendendo spunto dal primo movimento, Sogni
di un viaggio d’inverno, il cui andamento richiama
quello delle melodie popolari russe.
L’Orchestra del Teatro Massimo è guidata dal direttore Alessandro Bonato, che si è imposto giovanissimo all’attenzione internazionale e ha già diretto tra le altre la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e prossimamente guiderà la Tokyo Symphony Orchestra. La prossima estate farà il suo debutto all’Arena di Verona e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con la Messa da Requiem di Verdi. Solista del concerto è il virtuoso violinista russo Pavel Berman, apprezzato anche come direttore, in Europa, Stati Uniti, Giappone e Russia, formatosi al Conservatorio Čajkovskij di Mosca, ha completato i suoi studi negli Stati Uniti. Ha suonato in Italia e all’estero con orchestre come l’Orchestra del Teatro La Fenice, la RAI di Torino, Santa Cecilia, l’Orchestra del Teatro Sao Carlo di Lisbona, i Berliner Symphoniker e tante altre e ha tenuto concerti nelle più prestigiose sale del mondo quali la Carnegie Hall, il Théâtre des Champs Elysées, il Bunka Kaikan di Tokyo, il Teatro alla Scala di Milano.
L’Orchestra del Teatro Massimo è guidata dal direttore Alessandro Bonato, che si è imposto giovanissimo all’attenzione internazionale e ha già diretto tra le altre la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e prossimamente guiderà la Tokyo Symphony Orchestra. La prossima estate farà il suo debutto all’Arena di Verona e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con la Messa da Requiem di Verdi. Solista del concerto è il virtuoso violinista russo Pavel Berman, apprezzato anche come direttore, in Europa, Stati Uniti, Giappone e Russia, formatosi al Conservatorio Čajkovskij di Mosca, ha completato i suoi studi negli Stati Uniti. Ha suonato in Italia e all’estero con orchestre come l’Orchestra del Teatro La Fenice, la RAI di Torino, Santa Cecilia, l’Orchestra del Teatro Sao Carlo di Lisbona, i Berliner Symphoniker e tante altre e ha tenuto concerti nelle più prestigiose sale del mondo quali la Carnegie Hall, il Théâtre des Champs Elysées, il Bunka Kaikan di Tokyo, il Teatro alla Scala di Milano.
Biglietti: a partire da 10 euro.
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