Audiri atque percipi, [parole]
udite e comprese: titolo austero per questo secondo
concerto del Festival dell'Ascensione.
È il monito di quel Papa
Marcello II, dal papato brevissimo (21 giorni), reso famoso da una
messa che gli verrà dedicata più di dieci anni dopo
averlo pronunciato. Ma da questo ammonimento, e da alcuni
seri precedenti già innescati, la corsa verso l'intelligibilità
della parola messa in musica sarà pietra d'inciampo 'istituzionale'
per la storia della musica sacra e della musica tout court,
sostenuta di fatto da radici profonde.
"Forse
aveva ragione Eugenio Montale, nello scrivere che «la parola
veramente poetica contiene già la propria musica e non ne tollera
un’altra»? È un problema che la musica vocale si pone dall’alba
dei tempi, quando suoni e versi erano innanzitutto un mezzo di
comunicazione; è ancora un problema per il rapper del XXI secolo,
mentre scrive testi già sapendo di doverli poi incastrare in schemi
che sono quasi rebus matematici.
La secolare storia della
composizione della musica occidentale ha visto però momenti in cui
tale conflitto è stato ben più che una semplice querelle, una
sottigliezza filosofica, una mera questione teorica; momenti in cui,
in nome dell’intellegibilità del testo intonato, intere pagine di
musica sono state censurate, compositori hanno perso la propria
posizione sociale, crisi diplomatiche sono divampate, scomodando
cardinali e signorie: altro che semplici sofismi."
(Laura
Mazzagufo, dalle note di sala disponibili al concerto)
Tutto ciò per lasciare poi spazio alla bellezza senza tempo, e all'abbandono di un ascolto consapevole e totalmente libero.
Basilica di San Calimero a Milano.
Qui dettagli e biglietti: posti limitati!
Prenotazione riservata ai Soci Noema.
Raccomandiamo l'acquisto online per assicurarsi il biglietto (nessuna prevendita: costo biglietto + 1€ commissione MailTicket) o l'arrivo ben anticipato al luogo del concerto.
Vi aspettiamo!
Giuditta
Comerci, Direttore artistico
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