Fondazione Merz presenta, sabato
27 maggio alle ore 21.00, il concerto Leiðarvísir del WADI Project. L’appuntamento,
a ingresso gratuito, vede gli strumentisti del WADI invitare il
pubblico a un percorso condiviso, in cui le identità musicali si
trasformano nell’interazione con i diversi spazi della Fondazione
Merz, dando corpo a un germinare continuo di nuove possibilità di
fruizione, pensiero e relazioni.
Torino -In eco della musica da Leiðarvísir, l’album di debutto del WADI, il pubblico seguirà una performance musicale itinerante in relazione organica con gli spazi attraversati, condotto dai suoni di saxofono e percussioni. Come in un viaggio tanto materiale quanto interiore, la materia sonora delle musiche esperite di tappa in tappa si trasforma, progressivamente e ritualmente, con tutte le sonorità del WADI, strumenti della tradizione euro-occidentale ma anche il guzheng, l’antico strumento madre dei liuti cinesi, coreani e giapponesi.
Il concerto, realizzato appositamente per la mostra Palermo Mon Amour e gli spazi della Fondazione Merz, è un continuo fluire e mutare di identità musicali e sonore pensato per la fruizioneattiva da parte del pubblico.
Il progetto WADI è un incubatore creativo musicale, nato nel 2018 a Palermo su iniziativa e col supporto della Fondazione Merz, per mettere in relazione i migliori talenti siciliani con gli sguardi e le visioni sonore del contemporaneo. La parola araba “wadi” indica il letto di un fiume dall’assetto idrogeologico irregolare, la cui terra fertile è promessa di ricche coltivazioni, civiltà e scambi.
Gli ensemble del progetto WADI aggregano organicamente musicisti e musiciste da tradizioni e linguaggi diversi, dall’improvvisazione alla scrittura più rigorosa, così conferendo agli esiti, dal vivo e in studio, uno strumentario e sonorità peculiari, tavolozza ideale per costruire ponti e innescare relazioni con le arti visive, performative e installative.
Il WADI ha così realizzato sonorizzazioni di palazzi storici ed eventi in fruizione immersiva in spazi espositivi, sempre attento ad intrecciare le tradizioni del Novecento musicale con visioni e suggestioni tanto dalla contemporaneità quanto da passati fin remoti.
Torino -In eco della musica da Leiðarvísir, l’album di debutto del WADI, il pubblico seguirà una performance musicale itinerante in relazione organica con gli spazi attraversati, condotto dai suoni di saxofono e percussioni. Come in un viaggio tanto materiale quanto interiore, la materia sonora delle musiche esperite di tappa in tappa si trasforma, progressivamente e ritualmente, con tutte le sonorità del WADI, strumenti della tradizione euro-occidentale ma anche il guzheng, l’antico strumento madre dei liuti cinesi, coreani e giapponesi.
Il concerto, realizzato appositamente per la mostra Palermo Mon Amour e gli spazi della Fondazione Merz, è un continuo fluire e mutare di identità musicali e sonore pensato per la fruizioneattiva da parte del pubblico.
Il progetto WADI è un incubatore creativo musicale, nato nel 2018 a Palermo su iniziativa e col supporto della Fondazione Merz, per mettere in relazione i migliori talenti siciliani con gli sguardi e le visioni sonore del contemporaneo. La parola araba “wadi” indica il letto di un fiume dall’assetto idrogeologico irregolare, la cui terra fertile è promessa di ricche coltivazioni, civiltà e scambi.
Gli ensemble del progetto WADI aggregano organicamente musicisti e musiciste da tradizioni e linguaggi diversi, dall’improvvisazione alla scrittura più rigorosa, così conferendo agli esiti, dal vivo e in studio, uno strumentario e sonorità peculiari, tavolozza ideale per costruire ponti e innescare relazioni con le arti visive, performative e installative.
Il WADI ha così realizzato sonorizzazioni di palazzi storici ed eventi in fruizione immersiva in spazi espositivi, sempre attento ad intrecciare le tradizioni del Novecento musicale con visioni e suggestioni tanto dalla contemporaneità quanto da passati fin remoti.
Nessun commento:
Posta un commento