Giorgio Battistelli (foto di Lorenzo Montanelli)
«Il mio veicolo è sempre la musica
e attraverso il veicolo del suono posso
entrare ovunque»
(Giorgio Battistelli)
Ars Ludi, vincitore del Leone d’Argento
alla Biennale di Venezia 2022, propone un percorso attorno alla
musica di Giorgio Battistelli e ad alcuni suoi lavori per
percussioni. Protagonista de Il libro celibe, ispirato alle “macchine
celibi” di Marchel Duchamp, è «una scatola di legno con pagine
interne fatte di materiali diversi, carte, cartoni, pelli, metalli,
lastre, fischietti da caccia, barre di legno da mettere in vibrazione
come una kalimba, barre di metallo da suonare come un Glockenspiel,
corde tese da pizzicare come un carillon».Si presentano come «“scene concertanti”, dove è la stessa esecuzione ad essere teatralizzata», Psychopompos, che si ispira allo Psicopompo, figura mitologica che accompagnava le anime dei morti nell'oltretomba, e «Orazi e Curiazi (1996), “combattimento” per due percussionisti [...] ispirato al leggendario, antico duello tra i campioni di Roma e di Albalonga».
In Corporel “per un percussionista sul suo corpo” di Vinko Globokar «è l’interprete stesso a diventare strumento, evocando [...] un mondo arcaico e primordiale».Nei Funerali dell'anarchico Serantini, ispirato al «libro di Corrado Stajano Il sovversivo», il gesto teatrale di Francesco Filidei si concentra in «una scena musicale insieme ascetica e intensamente drammatica: i tre percussionisti seduti dietro un tavolo, senza voce né strumenti, producono solo suoni percussivi, battendo le mani
sul tavolo [...] e sulle guance, emettendo rumori vari con la bocca [...], muovendo le teste secondo precisi schemi geometrici». «È invece un lavoro privo di elementi gestuali o teatrali Marimba Phase di Steve Reich, pezzo per due marimbe, nel quale tuttavia l’esecuzione frontale dei due percussionisti offre un’interessante “coreografia” di bacchette in movimento». (Gianluigi Mattietti)
TEATRO ELFO PUCCINI
SALA SHAKESPEARE
LUNEDÌ 22 MAGGIO ORE 20
IL SUONO E IL GESTO
Ars Ludi
Antonio Caggiano percussioni
Rodolfo Rossi percussioni
Gianluca Ruggeri percussioni
Giorgio Battistelli (1953)
Il libro celibe (1976, 10') per un percussionista
Steve Reich (1936)
Marimba phase (1973, 12') per due marimbe
Vinko Globokar (1934)
Corporel (1984, 9') per un percussionista e il suo corpo
Giorgio Battistelli
Orazi e Curiazi (1996, 13') per due percussionisti
Francesco Filidei (1973)
I funerali dell'anarchico Serantini (2008, 8') (versione Ars Ludi)
Giorgio Battistelli
Psychopompos (1988-2023, 13')
per sei tamburi a frizione e marimba (versione Ars Ludi)
Prima esecuzione assoluta nella nuova versione
In collaborazione con Teatro Elfo Puccini
ARS LUDI
Ars Ludi (nella foto di Leonardo Puccini) è un ensemble di percussioni a organico variabile, fondato nel 1987 da Antonio Caggiano e Gianluca Ruggeri. Il nucleo base del gruppo è composto da Caggiano, Ruggeri e Rodolfo Rossi, che svolgono anche attività didattica come docenti di conservatorio rispettivamente a Roma, L’Aquila e Latina. Sin dagli esordi, l’ensemble ha intrapreso un duplice itinerario artistico: da un lato, la proposta del repertorio moderno e contemporaneo per percussione attraverso un’attività concertistica internazionale, in cui esegue opere di Karlheinz Stockhausen, Béla Bartók, Igor’ Stravinskij, John Cage, Louis Andriessen, Edgard Varèse, Giacinto Scelsi e Luciano Berio ‒ con una specifica dedizione al grande minimalismo di Steve Reich, Philip Glass, William Duckworth e Alvin Curran ‒ e incentiva il repertorio di molti compositori italiani con commissioni e prime esecuzioni. Su un altro fronte, anche per la collaborazione pluriennale con Giorgio Battistelli, l’attività del gruppo è rivolta a realizzare progetti di teatro musicale di diverso e più ampio respiro, coinvolgendo artisti provenienti dalle più disparate discipline in vere e proprie opere multimediali, quali Musikautomatik, con musiche di Nino Rota, Pasquale Catalano e Stockhausen), Tetralogia del Sogno e del Dolore, dedicata a Werner Herzog e ai Popol Vuh, Land im Klang di Curran, Macchine virtuose di Luigi Ceccarelli, Drumming, Electric
Counterpoint e Tehillim di Reich, Aphrodite, Orazi e Curiazi e Jules Verne di Giorgio Battistelli, Déserts di Edgar Varèse con un video di Bill Viola, Inanna’s Descent di Andriessen, N.N. di Francesco Filidei, Land of Silence di Jacob TV. Partecipa regolarmente ai più importanti festival internazionali di musica contemporanea. Nel settembre 2022 La Biennale di Venezia ha attribuito all’ensemble il Leone d’Argento “per il virtuosismo esecutivo e la capacità di trasformare il mondo percussivo in un’avvincente Machina mundi”.
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