venerdì 19 maggio 2023

IN STILE ITALIANO: Riccardo Minasi e Jane Archibald con l'Orchestra dell'Opera di Genova

 

Amalfi, Italia; acquerello di Felix Mendelssohn Bartholdy, 1836

In stile italiano
 
Soprano Jane Archibald
Direttore Riccardo Minasi
Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova
 
 
Venerdì 19 maggio 2023, ore 21.00
Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri di porto Maurizio, Imperia

Sabato 20 maggio 2023, ore 21.00
Parrocchia di Sant’Anna, Rapallo
 
Domenica 21 maggio 2023, ore 20.00
Opera Carlo Felice Genova
 
 
Riccardo Minasi torna alla direzione dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova con In stile italiano, un concerto dedicato a musiche di Schubert, Haydn, Beethoven e Mendelssohn. L’appuntamento si replica in tre date, due nell’ambito della rassegna Liguria Musica, e una nell’ambito della Stagione sinfonica: venerdì 19 maggio, ore 21.00, alla Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri di Porto Maurizio di Imperia; sabato 20 maggio, ore 21.00, alla Parrocchia di Sant’Anna di Rapallo; domenica 21 maggio, ore 20.00 all’Opera Carlo Felice Genova.
 
Il programma si apre con l’Ouverture In stile italiano di Schubert. Quando fu composta, nel 1817, spopolavano a Vienna le opere di Rossini, che accendevano nella capitale austriaca un nuovo interesse per lo stile italiano. Proprio in questo contesto Schubert compose due ouverture, tra cui la D. 590 in re maggiore. L’Ouverture si apre con un Adagio molto lirico che dopo una breve transizione porta al fresco e brillante Allegro. In questa seconda sezione un tema è tratto da Tancredi di Rossini, con una citazione quasi letterale dell’aria “Di tanti palpiti”. Anche la chiusura, con diverse cadenze e arpeggi, rimanda alla stretta finale tipica dei lavori rossiniani.
Segue la Scena di Berenice “Berenice, che fai?” di Haydn, è stata composta a Londra nel 1795 con dedica a Brigitta Giorgi Banti, primo soprano dell’Opera Concert. Il testo, di carattere tragico, è tratto dall’Antigono di Metastasio. In questa cantata all’italiana emerge lo stile sinfonico di Haydn, e l’orchestra dialoga e partecipa attivamente al livello drammaturgico espresso dalla linea vocale.
Si prosegue con “Ah, perfido!”, scena e aria per soprano, che Beethoven compose in prima battuta per la contessa Josephine Clary, aristocratica e cantante dilettante. La destinazione era quindi quella di un contesto ristretto, salottiero. Nel 1796 tuttavia il compositore riprese e ampliò la stessa Scena e aria per Josepha Dusek, cantante rinomata soprattutto in ambito cameristico. Ora una vera e propria aria da concerto all’italiana, “Ah, perfido!” ha una scrittura quasi neoclassica, in cui si individuano diversi tratti di quel drammatismo musicale che sarà poi ampiamente sviluppato in Fidelio.
In chiusura la Sinfonia n. 4 Italiana di Mendelssohn, composta proprio durante un soggiorno italiano attorno al 1830/31. Il carattere è vivace, solare e cantabile, come appare subito evidente nell’Allegro iniziale. Lo stesso Andante, il movimento “meno italiano”, non cede alla malinconia, sfociando piuttosto in un atteggiamento lirico-sognante. Nel terzo movimento, simile al minuetto classico, con il protagonismo di corni e fagotti si rimanda ad un’atmosfera pastorale. Il vivace Saltarello finale è il riferimento più diretto alla cultura musicale italiana, in particolare alla musica popolare romana.
 
Da San Francisco all'Opera di Stato di Vienna, da Zerbinetta a Salomé, Jane Archibald è uno dei soprani più celebrati del suo genere, noto per padroneggiare le tessiture più implacabili con totale disinvoltura. Conosciuta allo stesso modo per la sua abilità artistica e per la sua tecnica vocale, Jane Archibald si è esibita con grande successo in tutta Europa e Nord America, con parti di grande prestigio. Alla carriera operistica unisce un’intensa attività concertistica. Il suo primo album da solista, un programma di arie di Haydn, è stato pubblicato dall'etichetta ATMA Classique e ha vinto un premio JUNO per l'album classico dell'anno. La sua registrazione di Die Entführung aus dem Serail (giugno 2016) con Jérémie Rhorer, ha ricevuto recensioni entusiastiche, così come la sua registrazione di Poèmes pour Mi di Messiaen con Ludovic Morlot e la Seattle Symphony. L'ultima aggiunta alla sua discografia è una registrazione di Candide di Bernstein, con Marin Alsop e la London Symphony Orchestra.
 
Riccardo Minasi
 si è rapidamente affermato come uno dei talenti più entusiasmanti emersi sulla scena europea negli ultimi anni. Oltre alla sua posizione di direttore principale della Mozarteumorchester di Salisburgo, i recenti e imminenti debutti sinfonici includono alcune tra le più rinomate sale da concerto italiane e internazionali. Nel gennaio 2022 è stato nominato primo direttore artistico de La Scintilla all’Opera di Zurigo. Mantiene i suoi rapporti regolari con NDR Radiophilharmonie Hannover, Ensemble Resonanz e La Scintilla. Ha recentemente diretto opere per il Glyndebourne Festival Opera, per il Salzburger Festspiele, per l'Opera di Zurigo, per l'Opera di Stato di Amburgo, e ha debuttato alla Dutch National Opera, per l'Opéra National de Lyon.
Riccardo Minasi ha una vasta esperienza discografica con i migliori artisti del mondo. È apparso in quattro album vincitori dell'Echo Klassik Award e le sue registrazioni delle Sette ultime parole di Cristo sulla croce di Joseph Haydn e dei concerti per violoncello di C. P. E. Bach hanno ricevuto il Diapason d'Or de l'Année. È stato consulente storico per l'Orchestra Sinfonica di Montréal, oltre a essere curatore ed editore con Maurizio Biondi dell'edizione critica 2016 Bärenreiter di Norma. Come solista e primo violino Riccardo Minasi si è esibito con diverse importanti orchestra e solisti. Dal 2022 è direttore musicale dell’Opera Carlo Felice Genova.

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